Come procede questa quarta stagione iniziata con il botto di ascolti? Parliamo della puntata 4x04 intitolata Indifferenza (titolo originale "Indifference") Dopo il salto la nostra modesta opinione, in attesa della vostra.
La puntata procede con la direzione stabilita dallo showrunner Gimple che mette a confronto con la realtà "esterna" di un mondo di Zombieon la realtà "interna" dei nostri personaggi. Epidemie che necessitano di medicinali appositi, ricerca di cibo e tutto ciò che serve per sopravvivere "fisicamente". Come devono affrontare tutto questo? Cosa devono diventare per sopravvivere e far sopravvivere chi è a loro caro? Come possono recuperare la propria "umanità" in nome della sopravvivenza?
Questa volta il confronto è tra due tipi di reazioni al tutto e di cambiamenti in atto nei sopravvissuti: tra Carol e Rick da una parte e tra Daryl, Tyreese, Bob (Dr. Stokley) e Michonne dall'altro. Entrambi portano a soluzione estreme e sorprendenti.
Iniziamo da Rick e Carol: devono andare in una piccola cittadina vicino per procurarsi qualche medicinale palliativo, che possa aiutare Hershel in attesa degli antibiotici e del cibo. Carol fa capire chiaramente il suo pensiero di sopravvivenza parlando con una delle piccole che il padre morente le aveva affidato: sii dura, resisti, uccidi per sopravvivere, nascondi la paura e alla fine questa sparirà e diventerai il "perfetto" killer necessario per sopravvivere in questo nuovo mondo.
Rick fa capire subito a Carol la sua totale condanna per la sua decisione di uccidere Karen e David e dar loro fuoco, in nome di un bene superiore per il gruppo. All'inizio lo fa indirettamente.Per esempio, incontrano due sopravvissuti e Rick, contrariamente alla stagione scorsa, decide di portarli alla prigione. Carol li spinge a far vedere la loro possibile utilità per il gruppo mandandoli a cercare in città il materiale necessario. Rick è chiaramente contrario perchè è chiaro che li stanno mettendo in grave pericolo. Capisce subito, così come Carol, che sono due ragazzini che non sanno affrontare gli Zombie da soli. Risultato: entrambi muoiono. Per Carol è la dimostrazione della loro inutilità per la comunità, per Rick la goccia che fa traboccare il vaso.Rick non vuole un'assassina a sangue freddo vicino ai suoi figli ed ai suoi amici, non vuole che Tyreese, una volta che avrà scoperto cosa ha fatto, la uccida per poi pentirsene e non vuole una donna che non ricorda sua figlia ad alta voce perché ormai è morta. Quindi la caccia dal gruppo. E Carol se ne va lasciando a Rick l'ultimo barlume della "vecchia" Carol: un orologio regalatole al primo anniversario di matrimonio dal suo manesco marito. Con questo la morte della Carol madre di Sophia, sottomessa e sempre disponibile è completamente sancita.
Questo è anche ciò che ci fa capire la decisione definitiva di Rick di non voler essere il "son of the bitch" della scorsa stagione. L'alter ego del Governatore. Va bene non essere un agricoltore e basta, va bene non rinunciare ad una certa leadership, anche se non da dittatore, ma non va bene tornare "indietro" e perdere di nuovo la sua "umanità" così tanto faticosamente riconquistata.
Decisione, la sua, che mi ha scioccato non poco: Carol fa parte de gruppo originario dalla prima stagione. Daryl ha un particolare rapporto con lei, quindi come la prenderà?
Direi che Gimple, alla faccia delle critiche che accusano The Walking Dead di non avere il coraggio di uccidere i suoi personaggi principali, fa di "peggio" e sorprende ancora una volta: li fa uscire dal gruppo e ci lascia con il fiato sospeso sulla loro sorte, creando altri "gruppi" di sopravvivenza? Vedremo. Non consideriamo,ovviamente, Shane, Andrea e Merle, uccisi quando non c'era più via d'uscita. Lori non la considero neanche perchè è stata una liberazione per i fans della serie e gli autori non avevano altra scelta, visto l'odio profuso a piene mani nei suoi confronti.
L'altro confronto avviene nel gruppo di Daryl in cerca di antibiotici: per una Carol che se ne va, c'è una Michonne che Daryl convince a rimanere in pianta stabile nel gruppo, rinunciando alla vendetta sul Governatore. Una Michonne che interagisce sempre più con il gruppo, fino ad arrivare a calmare Tyreese che, accecato ancora dalla rabbia per la morte di Karen e la malattia di Sasha, cerca continuamente lo scontro con gli Zombie a tutti i costi, quasi a volersi far ammazzare.
Questo dimostra come Michonne riesca ora a mettersi al posto degli altri, essendo stata lei stessa accecata per molto tempo dalla rabbia e dalla sete di vendetta. Una Michonne empatica con il gruppo è ciò che aspetto da quando questo personaggio è entrato in scena e ne sono molto felice.
Un Daryl che non giudica i vizi altrui , fino a che questi non vanno ad intaccare la sopravvivenza del gruppo. Per esempio, quando Bob gli dice della sua dipendenza dall'alcool e di ciò che è successo al supermercato culminato con la morte di Zack, lo assolve da ogni responsabilità. Ma quando scopre che nella clinica sceglie l'alccol, al posto dei medicinali, da portarsi alla prigione, non solo non lo perdona, ma minaccia addirittura di ucciderlo a botte se i medicinali non basteranno ad aiutare i malati.
Ogni tanto il nostro buon vecchio Daryl, dal caratteraccio aggressivo riappare ma, a differenza di prima, tiene il tutto sotto stretto controllo e solo in funzione di quanto questo possa essere utile alla sua comunità. Un grande ulteriore passo avanti per questo personaggio partito così "male" ad inizio serie e "maturato" così tanto in questa stagione, completando la trasformazione già in atto dalla seconda stagione con la ricerca di Sophia. Non nascondo la mia personale soddisfazione per questa "maturazione" in quanto è chiaramente il mio personaggio preferito.
Solo una cosa è veramente preoccupante per il gruppo: sembrerebbe che la malattia da pneumoccocco sia una pandemia che cioè si stia sviluppando in ogni zona intorno ai sopravvissuti, anche lontano dalla prigione, vista la causa della morte degli Zombie che Daryl e soci devono affrontare. Quindi, eventualmente, lasciare la prigione basterà a fermare la tanto temuta malattia se non si troverà una cura adatta? E questa cura dovrà essere anche in gran quantità se la malattia si propaga in tutto il Paese.
In conclusione puntata ben miscelata tra azione, splatter e discorsi "esistenziali". Direi un The Walking Dead ben messo in carreggiata da Gimple, senza puntate troppo "filosofiche", alternate a puntate troppo "di azione" che, secondo me, era uno dei difetti primari delle due stagioni precedenti. Mi sembra che con lui persino gli attori abbiano migliorato la loro recitazione e la loro "resa". Mi piace la sua focalizzazione su un piccolo gruppo di personaggi alla volta, per approfondirli e renderceli più familiari possibili, ma sempre senza perdere l'ottica del gruppo.
Un'ultima curiosa domanda: secondo voi è stata Carol ad uccidere Karen e David come sostiene o sta proteggendo qualcuno?
La puntata procede con la direzione stabilita dallo showrunner Gimple che mette a confronto con la realtà "esterna" di un mondo di Zombieon la realtà "interna" dei nostri personaggi. Epidemie che necessitano di medicinali appositi, ricerca di cibo e tutto ciò che serve per sopravvivere "fisicamente". Come devono affrontare tutto questo? Cosa devono diventare per sopravvivere e far sopravvivere chi è a loro caro? Come possono recuperare la propria "umanità" in nome della sopravvivenza?
Questa volta il confronto è tra due tipi di reazioni al tutto e di cambiamenti in atto nei sopravvissuti: tra Carol e Rick da una parte e tra Daryl, Tyreese, Bob (Dr. Stokley) e Michonne dall'altro. Entrambi portano a soluzione estreme e sorprendenti.
Iniziamo da Rick e Carol: devono andare in una piccola cittadina vicino per procurarsi qualche medicinale palliativo, che possa aiutare Hershel in attesa degli antibiotici e del cibo. Carol fa capire chiaramente il suo pensiero di sopravvivenza parlando con una delle piccole che il padre morente le aveva affidato: sii dura, resisti, uccidi per sopravvivere, nascondi la paura e alla fine questa sparirà e diventerai il "perfetto" killer necessario per sopravvivere in questo nuovo mondo.
Rick fa capire subito a Carol la sua totale condanna per la sua decisione di uccidere Karen e David e dar loro fuoco, in nome di un bene superiore per il gruppo. All'inizio lo fa indirettamente.Per esempio, incontrano due sopravvissuti e Rick, contrariamente alla stagione scorsa, decide di portarli alla prigione. Carol li spinge a far vedere la loro possibile utilità per il gruppo mandandoli a cercare in città il materiale necessario. Rick è chiaramente contrario perchè è chiaro che li stanno mettendo in grave pericolo. Capisce subito, così come Carol, che sono due ragazzini che non sanno affrontare gli Zombie da soli. Risultato: entrambi muoiono. Per Carol è la dimostrazione della loro inutilità per la comunità, per Rick la goccia che fa traboccare il vaso.Rick non vuole un'assassina a sangue freddo vicino ai suoi figli ed ai suoi amici, non vuole che Tyreese, una volta che avrà scoperto cosa ha fatto, la uccida per poi pentirsene e non vuole una donna che non ricorda sua figlia ad alta voce perché ormai è morta. Quindi la caccia dal gruppo. E Carol se ne va lasciando a Rick l'ultimo barlume della "vecchia" Carol: un orologio regalatole al primo anniversario di matrimonio dal suo manesco marito. Con questo la morte della Carol madre di Sophia, sottomessa e sempre disponibile è completamente sancita.
Questo è anche ciò che ci fa capire la decisione definitiva di Rick di non voler essere il "son of the bitch" della scorsa stagione. L'alter ego del Governatore. Va bene non essere un agricoltore e basta, va bene non rinunciare ad una certa leadership, anche se non da dittatore, ma non va bene tornare "indietro" e perdere di nuovo la sua "umanità" così tanto faticosamente riconquistata.
Decisione, la sua, che mi ha scioccato non poco: Carol fa parte de gruppo originario dalla prima stagione. Daryl ha un particolare rapporto con lei, quindi come la prenderà?
Direi che Gimple, alla faccia delle critiche che accusano The Walking Dead di non avere il coraggio di uccidere i suoi personaggi principali, fa di "peggio" e sorprende ancora una volta: li fa uscire dal gruppo e ci lascia con il fiato sospeso sulla loro sorte, creando altri "gruppi" di sopravvivenza? Vedremo. Non consideriamo,ovviamente, Shane, Andrea e Merle, uccisi quando non c'era più via d'uscita. Lori non la considero neanche perchè è stata una liberazione per i fans della serie e gli autori non avevano altra scelta, visto l'odio profuso a piene mani nei suoi confronti.
L'altro confronto avviene nel gruppo di Daryl in cerca di antibiotici: per una Carol che se ne va, c'è una Michonne che Daryl convince a rimanere in pianta stabile nel gruppo, rinunciando alla vendetta sul Governatore. Una Michonne che interagisce sempre più con il gruppo, fino ad arrivare a calmare Tyreese che, accecato ancora dalla rabbia per la morte di Karen e la malattia di Sasha, cerca continuamente lo scontro con gli Zombie a tutti i costi, quasi a volersi far ammazzare.
Questo dimostra come Michonne riesca ora a mettersi al posto degli altri, essendo stata lei stessa accecata per molto tempo dalla rabbia e dalla sete di vendetta. Una Michonne empatica con il gruppo è ciò che aspetto da quando questo personaggio è entrato in scena e ne sono molto felice.
Un Daryl che non giudica i vizi altrui , fino a che questi non vanno ad intaccare la sopravvivenza del gruppo. Per esempio, quando Bob gli dice della sua dipendenza dall'alcool e di ciò che è successo al supermercato culminato con la morte di Zack, lo assolve da ogni responsabilità. Ma quando scopre che nella clinica sceglie l'alccol, al posto dei medicinali, da portarsi alla prigione, non solo non lo perdona, ma minaccia addirittura di ucciderlo a botte se i medicinali non basteranno ad aiutare i malati.
Ogni tanto il nostro buon vecchio Daryl, dal caratteraccio aggressivo riappare ma, a differenza di prima, tiene il tutto sotto stretto controllo e solo in funzione di quanto questo possa essere utile alla sua comunità. Un grande ulteriore passo avanti per questo personaggio partito così "male" ad inizio serie e "maturato" così tanto in questa stagione, completando la trasformazione già in atto dalla seconda stagione con la ricerca di Sophia. Non nascondo la mia personale soddisfazione per questa "maturazione" in quanto è chiaramente il mio personaggio preferito.
Solo una cosa è veramente preoccupante per il gruppo: sembrerebbe che la malattia da pneumoccocco sia una pandemia che cioè si stia sviluppando in ogni zona intorno ai sopravvissuti, anche lontano dalla prigione, vista la causa della morte degli Zombie che Daryl e soci devono affrontare. Quindi, eventualmente, lasciare la prigione basterà a fermare la tanto temuta malattia se non si troverà una cura adatta? E questa cura dovrà essere anche in gran quantità se la malattia si propaga in tutto il Paese.
In conclusione puntata ben miscelata tra azione, splatter e discorsi "esistenziali". Direi un The Walking Dead ben messo in carreggiata da Gimple, senza puntate troppo "filosofiche", alternate a puntate troppo "di azione" che, secondo me, era uno dei difetti primari delle due stagioni precedenti. Mi sembra che con lui persino gli attori abbiano migliorato la loro recitazione e la loro "resa". Mi piace la sua focalizzazione su un piccolo gruppo di personaggi alla volta, per approfondirli e renderceli più familiari possibili, ma sempre senza perdere l'ottica del gruppo.
Un'ultima curiosa domanda: secondo voi è stata Carol ad uccidere Karen e David come sostiene o sta proteggendo qualcuno?