Siamo alla sesta puntata di questa quarta stagione di The Walking Dead, un episodio da una sterzata alla storia verso un personaggio che abbiamo abbandonato al termine della stagione precedente: il Governatore.
Bentornati al nostro ...diteci la vostra, il consueto appuntamento del dopo The Walking Dead per commentare assieme le puntate della nostra serie TV preferita. L'analisi di quest'ultima puntata, L'esca, dopo il salto...
Il giudizio su questa puntata non può prescindere dalla figura del Governatore e da ciò che di lui ognuno di noi pensa. Mi spiego meglio. Il Governatore è una figura controversa nella serie TV: o è amato (come badass migliore della serie magari) o è odiato. In base alla "categoria" di spettatori a cui appartenete darete il giudizio positivo o negativo su questa puntata. Perché per me non ci sono dubbi: gli spettatori si divideranno tra chi gradisce questa "pausa" dal gruppo di Rick e non vedeva l'ora di rivedere il Governatore e quelli che, invece, non vedranno di buon occhio questa "pausa".
Devo essere onesta con voi e dirvi subito che io appartengo alla seconda categoria di spettatori. Il Governatore, così come delineato la scorsa stagione da Mazzara and comapny, non mi è mai piaciuto. Trovo l'attore che lo interpreta bravissimo e la sua scelta, così per come è stato presentato nella scorsa stagione, molto azzeccata. Se questo era l'approccio che si voleva dare di lui non poteva essere come nel fumetto, intendo nell'aspetto fisico. Morrisey ha quell'aspetto da signore del Sud accattivante e carismatico che rende possibile la doppia natura del personaggio.
Ma, e qui salta fuori la mia antipatia per il personaggio, ad un certo punto si è arrivati alla caricatura del personaggio. Da leader carismatico a pazzo furioso che ammazza tutti i suoi "protetti" perché ritengono Rick e la prigione troppo pericolosa per loro, passando per crudeltà a volte gratuite e senza senso se non per soddisfare il suo lato crudele. Ecco, questo per me è stato troppo. Troppo pazzo furioso, troppo "oltre" per poter tornare indietro al "vecchio" Brian.
Ed ora? Ora Gimple ce lo presenta come un sopravvissuto a se stesso, abbandonato dai suoi due unici uomini fidati di Woodbury in quanto troppo "pazzo" anche per loro. Un uomo che ha fatto una discesa nell'inferno che aveva creato, specie nella sua mente, e ne è tornato apparentemente purificato e pronto addirittura a dimenticarsi della sua "vecchia" famiglia ed a prendersi cura di una nuova. Una persona il cui nome è Brian e non il Governatore.
E qui, secondo me, c'è la debolezza della puntata. Ma dove hanno vissuto queste persone mentre il mondo crollava intorno a loro? Possibile che ancora non sapessero che devono sparare in testa agli Zombie per ucciderli davvero? Che lì nel loro mondo dorato si parli addirittura di "noia a causa della fine del mondo"? Che non sappiano che se una persona muore torna come Zombie? E, soprattutto, che non hanno mai dovuto avere a che fare con un grosso gruppo di Zombie e se ne siano rimasti calmi nel loro "nido"? Che nessun sopravvissuto disperato abbia tentato di portar via loro le scorte di cibo apparentemente "infinite"?
Sappiamo dalle passate stagioni che gli Zombie hanno colpito e distrutto tutto, anche il CDC di Atlanta, le postazioni militari più agguerrite. Le comunità come Woodbury e quella di Rick devono quotidianamente lottare contro di loro per sopravvivere. Ma in quel "nido dorato" dove Brian arriva gli Zombie se ne stanno nelle loro case, non disturbano, non fanno di tutto per mangiare i loro vicini, non assaltano le ragazze quando escono a prendere da mangiare nel camion fuori casa.
Gli unici problemi sono che la bimba è rimasta scioccata dalla perdita del padre e che il nonno sta morendo di un cancro, ma ha avuto abbastanza ossigeno per resistere fino adesso, quando nella prigione neanche un'aspirina riescono ad ottenere senza lottare contro gli Zombie o altri sopravvissuti disperati come loro. Sono talmente fiduciose da fidarsi del nuovo venuto perché apparentemente tranquillo (gli portano via la pistola e gli lasciano il coltello), perché porta un gioco alla bimba e lei si fida di lui e lo "adotta" come padre sostitutivo. Senza contare la tensione sessuale che fin da subito si sprigiona tra Brian e la madre della bimba e che sfocia nel camion. Mi chiedo come abbiano fatto a sopravvivere fino adesso.
Ecco per me questo è stato troppo da "digerire" in una puntata. Capisco che Gimple vuole dare una sterzata al personaggio rispetto a ciò che ne aveva fatto Mazzara, vuole portarlo in un'altra direzione che vedremo dipanarsi dalla prossima puntata. Vuole, in poche parole, renderlo più "umano". Ma accidenti tutto questo in una puntata, anche se si svolge in un arco di tempo apparentemente lungo come quello passato nel frattempo nella prigione, è troppo veloce.
Non si può passare dalla follia, l'autodistruzione e l'apatia più assolute al diventare un "padre e marito" per una nuova famiglia così, come niente, quando tutta la scorsa stagione era stata basata sulla sua ossessione per il comando e per la figlia Zombie uccisa da Michonne. E' vero che questa seconda ossessione si è concretizzata nel proteggere la piccola Megan, ma, anche qui, tutto troppo veloce, specie da parte della bimba.
Se sospendiamo l'incredulità per quanto descritto sopra, la puntata è stata gestita molto bene dal punto di vista registico con un buon mix di scene d'azione e di quelle di riflessione. Anche se Rick and company mi sono mancati e spero non sia l'indizio che anche quest'anno, per un po', vedremo dipanarsi due storie parallele e "staccate" fino alla lotta finale, perché l'anno scorso la cosa mi aveva un po' stufato. Preferisco vedere interagire tra loro tutti i "tipi" di gruppi di sopravvissuti e poi, diciamocelo, non vedo l'ora di vedere la reazione di Daryl all'allontanamento di Carol.
Soprattutto si nota l'insistere sulla sempre più forte decadenza degli Zombie. Addirittura a Brian per sfuggire ad uno di loro basta spostarsi e farlo cadere dietro di lui. Come al solito è il numero che fa paura, non il singolo Zombie. Infatti, solo nel centro geriatrico dove va per prendere l'ossigeno è veramente in pericolo, proprio per il numero degli Zombie e anche dentro alla buca, perché non ha vie di fuga (chi avrà insegnato a questi "nuovi" sopravvissuti questo trucchetto? Mah, forse Brian lo conosce). Vedremo dove Gimple vuole portarci con questa sua insistenza.
Ed ora, grazie al cliffhanger finale, secondo me un po' "telefonato", sapremo la prossima puntata se il Governatore è veramente sparito ed è rimasto solo Brian.
Voi cosa ne pensate della puntata?
Bentornati al nostro ...diteci la vostra, il consueto appuntamento del dopo The Walking Dead per commentare assieme le puntate della nostra serie TV preferita. L'analisi di quest'ultima puntata, L'esca, dopo il salto...
Il giudizio su questa puntata non può prescindere dalla figura del Governatore e da ciò che di lui ognuno di noi pensa. Mi spiego meglio. Il Governatore è una figura controversa nella serie TV: o è amato (come badass migliore della serie magari) o è odiato. In base alla "categoria" di spettatori a cui appartenete darete il giudizio positivo o negativo su questa puntata. Perché per me non ci sono dubbi: gli spettatori si divideranno tra chi gradisce questa "pausa" dal gruppo di Rick e non vedeva l'ora di rivedere il Governatore e quelli che, invece, non vedranno di buon occhio questa "pausa".
Devo essere onesta con voi e dirvi subito che io appartengo alla seconda categoria di spettatori. Il Governatore, così come delineato la scorsa stagione da Mazzara and comapny, non mi è mai piaciuto. Trovo l'attore che lo interpreta bravissimo e la sua scelta, così per come è stato presentato nella scorsa stagione, molto azzeccata. Se questo era l'approccio che si voleva dare di lui non poteva essere come nel fumetto, intendo nell'aspetto fisico. Morrisey ha quell'aspetto da signore del Sud accattivante e carismatico che rende possibile la doppia natura del personaggio.
Ma, e qui salta fuori la mia antipatia per il personaggio, ad un certo punto si è arrivati alla caricatura del personaggio. Da leader carismatico a pazzo furioso che ammazza tutti i suoi "protetti" perché ritengono Rick e la prigione troppo pericolosa per loro, passando per crudeltà a volte gratuite e senza senso se non per soddisfare il suo lato crudele. Ecco, questo per me è stato troppo. Troppo pazzo furioso, troppo "oltre" per poter tornare indietro al "vecchio" Brian.
Ed ora? Ora Gimple ce lo presenta come un sopravvissuto a se stesso, abbandonato dai suoi due unici uomini fidati di Woodbury in quanto troppo "pazzo" anche per loro. Un uomo che ha fatto una discesa nell'inferno che aveva creato, specie nella sua mente, e ne è tornato apparentemente purificato e pronto addirittura a dimenticarsi della sua "vecchia" famiglia ed a prendersi cura di una nuova. Una persona il cui nome è Brian e non il Governatore.
E qui, secondo me, c'è la debolezza della puntata. Ma dove hanno vissuto queste persone mentre il mondo crollava intorno a loro? Possibile che ancora non sapessero che devono sparare in testa agli Zombie per ucciderli davvero? Che lì nel loro mondo dorato si parli addirittura di "noia a causa della fine del mondo"? Che non sappiano che se una persona muore torna come Zombie? E, soprattutto, che non hanno mai dovuto avere a che fare con un grosso gruppo di Zombie e se ne siano rimasti calmi nel loro "nido"? Che nessun sopravvissuto disperato abbia tentato di portar via loro le scorte di cibo apparentemente "infinite"?
Sappiamo dalle passate stagioni che gli Zombie hanno colpito e distrutto tutto, anche il CDC di Atlanta, le postazioni militari più agguerrite. Le comunità come Woodbury e quella di Rick devono quotidianamente lottare contro di loro per sopravvivere. Ma in quel "nido dorato" dove Brian arriva gli Zombie se ne stanno nelle loro case, non disturbano, non fanno di tutto per mangiare i loro vicini, non assaltano le ragazze quando escono a prendere da mangiare nel camion fuori casa.
Gli unici problemi sono che la bimba è rimasta scioccata dalla perdita del padre e che il nonno sta morendo di un cancro, ma ha avuto abbastanza ossigeno per resistere fino adesso, quando nella prigione neanche un'aspirina riescono ad ottenere senza lottare contro gli Zombie o altri sopravvissuti disperati come loro. Sono talmente fiduciose da fidarsi del nuovo venuto perché apparentemente tranquillo (gli portano via la pistola e gli lasciano il coltello), perché porta un gioco alla bimba e lei si fida di lui e lo "adotta" come padre sostitutivo. Senza contare la tensione sessuale che fin da subito si sprigiona tra Brian e la madre della bimba e che sfocia nel camion. Mi chiedo come abbiano fatto a sopravvivere fino adesso.
Ecco per me questo è stato troppo da "digerire" in una puntata. Capisco che Gimple vuole dare una sterzata al personaggio rispetto a ciò che ne aveva fatto Mazzara, vuole portarlo in un'altra direzione che vedremo dipanarsi dalla prossima puntata. Vuole, in poche parole, renderlo più "umano". Ma accidenti tutto questo in una puntata, anche se si svolge in un arco di tempo apparentemente lungo come quello passato nel frattempo nella prigione, è troppo veloce.
Non si può passare dalla follia, l'autodistruzione e l'apatia più assolute al diventare un "padre e marito" per una nuova famiglia così, come niente, quando tutta la scorsa stagione era stata basata sulla sua ossessione per il comando e per la figlia Zombie uccisa da Michonne. E' vero che questa seconda ossessione si è concretizzata nel proteggere la piccola Megan, ma, anche qui, tutto troppo veloce, specie da parte della bimba.
Se sospendiamo l'incredulità per quanto descritto sopra, la puntata è stata gestita molto bene dal punto di vista registico con un buon mix di scene d'azione e di quelle di riflessione. Anche se Rick and company mi sono mancati e spero non sia l'indizio che anche quest'anno, per un po', vedremo dipanarsi due storie parallele e "staccate" fino alla lotta finale, perché l'anno scorso la cosa mi aveva un po' stufato. Preferisco vedere interagire tra loro tutti i "tipi" di gruppi di sopravvissuti e poi, diciamocelo, non vedo l'ora di vedere la reazione di Daryl all'allontanamento di Carol.
Soprattutto si nota l'insistere sulla sempre più forte decadenza degli Zombie. Addirittura a Brian per sfuggire ad uno di loro basta spostarsi e farlo cadere dietro di lui. Come al solito è il numero che fa paura, non il singolo Zombie. Infatti, solo nel centro geriatrico dove va per prendere l'ossigeno è veramente in pericolo, proprio per il numero degli Zombie e anche dentro alla buca, perché non ha vie di fuga (chi avrà insegnato a questi "nuovi" sopravvissuti questo trucchetto? Mah, forse Brian lo conosce). Vedremo dove Gimple vuole portarci con questa sua insistenza.
Ed ora, grazie al cliffhanger finale, secondo me un po' "telefonato", sapremo la prossima puntata se il Governatore è veramente sparito ed è rimasto solo Brian.
Voi cosa ne pensate della puntata?