Ed eccoci al mid-season finale del nostro The Walking Dead dal titolo "Indietro non si torna" (titolo originale "Too far gone").
Com'è stato? Ha "fatto il botto" o, come detto per le ultime due puntate, si è un po' ripetuto? Ci ha lasciati con il fiato sospeso per il prossimo ritorno della serie a febbraio 2014? Eccovi il nostro parere e dopo, mi raccomando, aspettiamo il vostro.
Finalmente e con tutta la felicità possibile da parte mia posso dire, è tornato il "nostro" The Walking Dead al meglio: quello che ti toglie il fiato. Quello che ti lascia in sospeso tra la paura per l'incolumità dei nostri protagonisti e la voglia di vedere cosa succederà loro, nonostante tutto. Quello che non ti lascia un attimo di respiro e che, alla fine della puntata, ti fa dire "è già finito?". Quello che "osa" e che ti uccide uno dei protagonisti a sorpresa lasciandoti a bocca aperta a guardare lo schermo scioccato. Quello che a fine puntata ti fa ricordare perchè questo show è il tuo preferito e, nonostante le critiche che puoi fargli, continui a guardarlo ed ad aspettare con ansia la prossima puntata.
Avrete sicuramente capito che questa ottava puntata di The Walking Dead mi è piaciuta molto. E' stato un mid-season finale semplicemente travolgente quello che Gimple and company ci hanno presentato: tutto il tempo e da subito, dalla prima inquadratura, a temere per la sorte dei nostri beniamini (Michonne ed Hershel per primi) e, nonostante quello strano senso di deja vu di essere tornati a Woodbury al discorso di Brian ("non chiamarmi Governatore") ai suoi nuovi compagni, la certezza che non è lo stesso personaggio a parlare ai suoi (anche se mente un'altra volta per ottenere ciò che vuole su Rick e company), ma un personaggio più sfaccettato, che deve almeno tentare di dimostrare che non vuole un bagno di sangue, ma solo ciò che è giusto per il gruppo con le minime perdite umani possibili, sia nel loro che nel campo nemico.
Finalmente gli autori chiudono definitivamente la questione "Governatore" lasciata aperta inopinatamente da Mazzare nel season finale della scorsa stagione. Nello stesso tempo obbligano i nostri beniamini a lasciare la staticità della prigione ed a ritornare in viaggio, dove The Walking Dead dà il meglio di sè. Addirittura ci lasciano con una diaspora dei nostri eroi: divisi ognuno dall'altro e con nessuna certezza che si possano ritrovare.
E vogliamo parlare dei cliffhanger più incredibili della puntata? La morte di Hershel e la presunta, spero, morte di Judith. La morte di Megan uccisa definitivamente da Brian. Anche, in un certo senso, la morte definitiva di Brian per mano di Lily. Sapevo che, per il bene di Rick e company doveva morire, ma la maniera in cui è morto mi ha veramente lasciata di stucco.
Alla faccia degli autori che "salvano" sempre gli attori principali (ci si lamentava anche che avessero salvato Glenn contro ogni previsione e logica): Brian taglia la testa con la katana di Michonne a Hershel all'improvviso, quando quasi ci eravamo abituati all'idea che Rick convincesse il gruppo di Brian ad unirsi a loro come "separati in casa", in attesa di conoscersi meglio. Tra l'altro, Rick in questo frangente dimostra quanto sia veramente "tornato indietro" al suo io pre-apocalisse: niente colpi di testa, se non la leggittima e più che giustificata aggressione ad un Brian sempre più pazzo.
Cerca di trovare una soluzione possibile per tutti e due i gruppi senza spargere sangue e quasi ci riesce (con grande soddisfazione di Hershel, che vede il suo pupillo "rifiorito" all'umanità). Torna, controvoglia, ad essere il leader "saggio" del suo gruppo. Ma contro la follia di Brian nulla può e riesce a fare: quest'ultimo vuole il sangue del gruppo di Rick (nonostante le sue rassicuranti parole a Rick) e fa di tutto per ottenerlo. Devo dire la verità, alla morte di Hershel ho urlato "no" allo schermo a bocca aperta. L'avevo appena visto sorridere a Rick e non me lo aapettavo proprio, così, di fronte alle sue figlie inorridite.
Del resto non mi aspettavo neanche che Judith "morisse" e che le bimbe, addestrate da Carol all'uso della armi, potessero essere così utili per la sopravvivenza del gruppo (magari un piccolo ripensamento in futuro su questo, eh Rick!). Anche qui, alla scoperta della "morte" di Judith, la reazione di Rick e Carl è stata grandiosa: umana, dolorosa ma lucida e senza follie inutili. Che grande maturazione ha dimostrato anche Carl!
In più, passato un po' inosservato a causa di tutta l'azione avvenuta nella puntata, c'è un altro grande cliffhanger lasciato in sospeso: Daryl non crede (come alcuni di noi) che sia stata Carol ad uccidere i due membri del gruppo che per primi si sono ammalati di influenza. Tra l'altro, il ritrovamento macabro di Tyreese prima dell'arrivo di Brian ci fa capire chiaramente che, chiunque sia stato, è ancora con il gruppo e che non è neanche troppo sano di mente (del resto se dava da mangiare agli Zombie dei topi, troppo sano mentalmente non deve essere, visto che ora sappiamo che non è stato Brian a farlo).
E l'inquadratura chiara e precisa di Daryl, quando Brian mostra Michonne prigioniera? Come se gli autori ci volessero indicare a chi più stesse a cuore? Altra "sorpresa" in arrivo a febbraio?
La morte di Brian per mano di Michonne è stata un bell'orchestrato deja vu da parte degli autori: è stato ferito a morte come la figlia Zombie a Woodbury. Tutto questo dopo che aveva già perso la sua "seconda" figlia per mano sua, in quanto ormai morsa da uno Zombie. Io, per una punizione migliore, lo avrei fatto diventare uno Zombie, come lui ha fatto con Merle e tanti altri. Ma capisco anche la necessità di vendetta di Lily verso l'uomo che così tanto l'ha ingannata e che, in un certo senso, le ha portato via la famiglia, sorella e figlia, a cui teneva tanto.
In questa "grande" puntata anche i nostri Zombie tornano alla grande: pericolosi, improvvisi (come quello seppellito che morde Megan) e letali, quanto da un po' di tempo a questa parte non erano più.
In conclusione, un mid-season finale orchestrato perfettamente, credibile dove altre puntate di questa stagione non sono state (per esempio, anche il fatto che Glenn non riesca ancora ad essere utile, in quanto ancora in grave convalescenza, è logico e perfettamente credibile, come non lo sarebbe stato il contrario). L'unica pecca, ma veramente una briciolina, è la storia che si sta sviluppando tra Sasha e Bob. Per adesso inutile e noiosa, ma vedremo in futuro come e se sapranno sorprenderci gli autori
Gimple ha saputo portare The Walking Dead su un altro binario e verso nuove e più vaste possibilità, magari usando un paio di puntate inutili ma, di fronte ad un risultato così fantastico, mi sento proprio di perdonargli questi errori. Ed ora tre lunghi mesi di attesa.
Voi cosa ne pensate del mid-season finale?
Com'è stato? Ha "fatto il botto" o, come detto per le ultime due puntate, si è un po' ripetuto? Ci ha lasciati con il fiato sospeso per il prossimo ritorno della serie a febbraio 2014? Eccovi il nostro parere e dopo, mi raccomando, aspettiamo il vostro.
Finalmente e con tutta la felicità possibile da parte mia posso dire, è tornato il "nostro" The Walking Dead al meglio: quello che ti toglie il fiato. Quello che ti lascia in sospeso tra la paura per l'incolumità dei nostri protagonisti e la voglia di vedere cosa succederà loro, nonostante tutto. Quello che non ti lascia un attimo di respiro e che, alla fine della puntata, ti fa dire "è già finito?". Quello che "osa" e che ti uccide uno dei protagonisti a sorpresa lasciandoti a bocca aperta a guardare lo schermo scioccato. Quello che a fine puntata ti fa ricordare perchè questo show è il tuo preferito e, nonostante le critiche che puoi fargli, continui a guardarlo ed ad aspettare con ansia la prossima puntata.
Avrete sicuramente capito che questa ottava puntata di The Walking Dead mi è piaciuta molto. E' stato un mid-season finale semplicemente travolgente quello che Gimple and company ci hanno presentato: tutto il tempo e da subito, dalla prima inquadratura, a temere per la sorte dei nostri beniamini (Michonne ed Hershel per primi) e, nonostante quello strano senso di deja vu di essere tornati a Woodbury al discorso di Brian ("non chiamarmi Governatore") ai suoi nuovi compagni, la certezza che non è lo stesso personaggio a parlare ai suoi (anche se mente un'altra volta per ottenere ciò che vuole su Rick e company), ma un personaggio più sfaccettato, che deve almeno tentare di dimostrare che non vuole un bagno di sangue, ma solo ciò che è giusto per il gruppo con le minime perdite umani possibili, sia nel loro che nel campo nemico.
Finalmente gli autori chiudono definitivamente la questione "Governatore" lasciata aperta inopinatamente da Mazzare nel season finale della scorsa stagione. Nello stesso tempo obbligano i nostri beniamini a lasciare la staticità della prigione ed a ritornare in viaggio, dove The Walking Dead dà il meglio di sè. Addirittura ci lasciano con una diaspora dei nostri eroi: divisi ognuno dall'altro e con nessuna certezza che si possano ritrovare.
E vogliamo parlare dei cliffhanger più incredibili della puntata? La morte di Hershel e la presunta, spero, morte di Judith. La morte di Megan uccisa definitivamente da Brian. Anche, in un certo senso, la morte definitiva di Brian per mano di Lily. Sapevo che, per il bene di Rick e company doveva morire, ma la maniera in cui è morto mi ha veramente lasciata di stucco.
Alla faccia degli autori che "salvano" sempre gli attori principali (ci si lamentava anche che avessero salvato Glenn contro ogni previsione e logica): Brian taglia la testa con la katana di Michonne a Hershel all'improvviso, quando quasi ci eravamo abituati all'idea che Rick convincesse il gruppo di Brian ad unirsi a loro come "separati in casa", in attesa di conoscersi meglio. Tra l'altro, Rick in questo frangente dimostra quanto sia veramente "tornato indietro" al suo io pre-apocalisse: niente colpi di testa, se non la leggittima e più che giustificata aggressione ad un Brian sempre più pazzo.
Cerca di trovare una soluzione possibile per tutti e due i gruppi senza spargere sangue e quasi ci riesce (con grande soddisfazione di Hershel, che vede il suo pupillo "rifiorito" all'umanità). Torna, controvoglia, ad essere il leader "saggio" del suo gruppo. Ma contro la follia di Brian nulla può e riesce a fare: quest'ultimo vuole il sangue del gruppo di Rick (nonostante le sue rassicuranti parole a Rick) e fa di tutto per ottenerlo. Devo dire la verità, alla morte di Hershel ho urlato "no" allo schermo a bocca aperta. L'avevo appena visto sorridere a Rick e non me lo aapettavo proprio, così, di fronte alle sue figlie inorridite.
Del resto non mi aspettavo neanche che Judith "morisse" e che le bimbe, addestrate da Carol all'uso della armi, potessero essere così utili per la sopravvivenza del gruppo (magari un piccolo ripensamento in futuro su questo, eh Rick!). Anche qui, alla scoperta della "morte" di Judith, la reazione di Rick e Carl è stata grandiosa: umana, dolorosa ma lucida e senza follie inutili. Che grande maturazione ha dimostrato anche Carl!
In più, passato un po' inosservato a causa di tutta l'azione avvenuta nella puntata, c'è un altro grande cliffhanger lasciato in sospeso: Daryl non crede (come alcuni di noi) che sia stata Carol ad uccidere i due membri del gruppo che per primi si sono ammalati di influenza. Tra l'altro, il ritrovamento macabro di Tyreese prima dell'arrivo di Brian ci fa capire chiaramente che, chiunque sia stato, è ancora con il gruppo e che non è neanche troppo sano di mente (del resto se dava da mangiare agli Zombie dei topi, troppo sano mentalmente non deve essere, visto che ora sappiamo che non è stato Brian a farlo).
E l'inquadratura chiara e precisa di Daryl, quando Brian mostra Michonne prigioniera? Come se gli autori ci volessero indicare a chi più stesse a cuore? Altra "sorpresa" in arrivo a febbraio?
La morte di Brian per mano di Michonne è stata un bell'orchestrato deja vu da parte degli autori: è stato ferito a morte come la figlia Zombie a Woodbury. Tutto questo dopo che aveva già perso la sua "seconda" figlia per mano sua, in quanto ormai morsa da uno Zombie. Io, per una punizione migliore, lo avrei fatto diventare uno Zombie, come lui ha fatto con Merle e tanti altri. Ma capisco anche la necessità di vendetta di Lily verso l'uomo che così tanto l'ha ingannata e che, in un certo senso, le ha portato via la famiglia, sorella e figlia, a cui teneva tanto.
In questa "grande" puntata anche i nostri Zombie tornano alla grande: pericolosi, improvvisi (come quello seppellito che morde Megan) e letali, quanto da un po' di tempo a questa parte non erano più.
In conclusione, un mid-season finale orchestrato perfettamente, credibile dove altre puntate di questa stagione non sono state (per esempio, anche il fatto che Glenn non riesca ancora ad essere utile, in quanto ancora in grave convalescenza, è logico e perfettamente credibile, come non lo sarebbe stato il contrario). L'unica pecca, ma veramente una briciolina, è la storia che si sta sviluppando tra Sasha e Bob. Per adesso inutile e noiosa, ma vedremo in futuro come e se sapranno sorprenderci gli autori
Gimple ha saputo portare The Walking Dead su un altro binario e verso nuove e più vaste possibilità, magari usando un paio di puntate inutili ma, di fronte ad un risultato così fantastico, mi sento proprio di perdonargli questi errori. Ed ora tre lunghi mesi di attesa.
Voi cosa ne pensate del mid-season finale?