Terzo episodio per l'avventura interattiva dove siete voi a decidere cosa faranno i personaggi della storia. In Martirio e Redenzione Luca doveva fare la sua scelta. Che cosa avete deciso tramite la votazione? Vediamolo insieme, e poi il nuovo racconto, dopo il salto.
Luca è spacciato. Ma forse può fare ancora qualcosa. O almeno questo è ciò che voi vorreste. Un atto eroico, una nuova speranza.
Infatti il voto maggiore su Facebook è andato a:
Luca attira gli Zombie per dare una possibilità di salvarsi a Giulia.
Mentre su Google+ il voto maggiore è stato:
Luca si getta contro gli Zombie per cercare di salvare Giulia.
Una scelta più avventata ma in linea con quella maggiormente votata su Fb.
Vedremo quindi Luca cercare di attirare gli Zombie per salvare Giulia!
Prima di lasciarvi al seguente capitolo della storia, vi ricordiamo velocemente le "regole" della storia:
E ora facciamoci trasportare in quello che sta provando Luca.
Il sudore vi imperla la fronte. Giulia è lì e gli unici che potete fare qualcosa siete voi. Sentite il cuore fermarsi per il momento, la consapevolezza che l'epilogo è vicino... Pronti? Si parte.
Questa volta la decisione da prendere è quale strada Giulia dovrà percorrere per cercare di rimanere viva. La scelta spetta a voi.
Per scegliere il suo fato collegati alla nostra pagina su Facebook oppure a quella su Google+ e dai la tua risposta!
Spargete la voce, infettate quanti amici potete, e decidete il destino dei sopravvissuti nel mondo del Progetto NORNE.
Luca è spacciato. Ma forse può fare ancora qualcosa. O almeno questo è ciò che voi vorreste. Un atto eroico, una nuova speranza.
Infatti il voto maggiore su Facebook è andato a:
Luca attira gli Zombie per dare una possibilità di salvarsi a Giulia.
Mentre su Google+ il voto maggiore è stato:
Luca si getta contro gli Zombie per cercare di salvare Giulia.
Una scelta più avventata ma in linea con quella maggiormente votata su Fb.
Vedremo quindi Luca cercare di attirare gli Zombie per salvare Giulia!
Prima di lasciarvi al seguente capitolo della storia, vi ricordiamo velocemente le "regole" della storia:
- Ci sono sempre e solo quattro scelte possibili.
- Due di queste scelte portano alla morte sicura del/i personaggio/i.
- Non è possibile prevedere quali scelte portino alla morte poiché la sfortuna o l’imprevisto possono essere in agguato e non sempre la scelta che appare più logica è quella migliore.
- Ogni scelta è irreversibile.
- La morte di uno o più personaggi non decreta la fine della storia.
E ora facciamoci trasportare in quello che sta provando Luca.
Il sudore vi imperla la fronte. Giulia è lì e gli unici che potete fare qualcosa siete voi. Sentite il cuore fermarsi per il momento, la consapevolezza che l'epilogo è vicino... Pronti? Si parte.
Progetto NORNE #3
Chiudi gli occhi
Giulia guardava piangendo la dozzina di Zombie che si avventavano famelicamente sui resti del ragazzo, emettendo orripilanti rumori mentre ne strappavano brandelli di carne e li portavano alla bocca, masticandoli con ferocia.
Era ad una distanza sufficiente da non essere in pericolo, ma doveva muoversi in fretta. Nonostante tutto, nonostante l'urgenza del momento chiuse gli occhi e lo ricordò.
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Luca guardò ancora una volta la sua mano, come se fosse un corpo estraneo, qualcosa che non gli appartenesse. E poi si guardò intorno. In un bidone della raccolta differenziata, decine di lattine attendevano invano qualcuno che le portasse via per essere riciclate. E vicino ad esso un manico di scopa giaceva a terra, spezzato in due, le schegge di legno come punte di lancia.
La ragazza urlò nuovamente, in procinto di cadere tra le braccia dei mostri che cercavano di catturarla. Non c'era ulteriore tempo da perdere. Spense la torcia e la mise nello zaino. Lo sfilò poi dalle spalle e lo appoggiò con delicatezza sopra ad un impolverata Golf parcheggiata malamente sopra al marciapiede.
Fatto questo, raccolse i resti del manico di scopa e inspirando profondamente cominciò a colpire i cassonetti ricolmi di spazzatura, urlando a pieni polmoni la propria disperazione e determinazione. L'effetto sulla piccola orda fu immediato e parecchie teste in decomposizione si girarono verso la fonte del suono. Persino la ragazza nella sua precaria posizione cercò di voltarsi per capire cosa succedesse. Piccoli frammenti di legno si perdevano nella notte mentre l'improvvisato bastone colpiva selvaggiamente la plastica del bidone. Una montagnola di lattine cadde rotolando nella strada, aggiungendo ulteriore rumore a quel caos infernale.
Gli Zombie si erano già incamminati verso il ragazzo, gli socchi vitrei da squalo puntati su di lui, i piedi si trascinavano scompostamente sull'asfalto. Quando furono a sufficiente distanza, Giulia si lasciò andare dalla posizione precaria atterrando sul marciapiede, davanti all'ingresso del palazzo. I mostri non si girarono, proseguendo il loro movimento, ipnotizzati.
Luca vide scendere la ragazza e smise di urlare, continuando a percuotere i cassonetti. La osservò meglio mentre un raggio di luna la rendeva più visibile. Era di media statura, aveva dei lunghi capelli scuri, forse neri e portava un giaccone pesante per proteggersi dal freddo. Lo guardava con occhi sbarrati di stupore e orrore.
Nel mentre gli Zombie lo avevano quasi raggiunto e il giovane si arrampicò sul cassonetto dei rifiuti non riciclabili che era più grande e resistente. Il primo ad avvicinarsi a lui era stato qualche settimana fa un uomo adulto. Aveva il segno di un morso enorme sul collo, ferita che molto probabilmente lo aveva trasformato. Il morso gli aveva reciso anche dei tendini del collo e lo Zombie teneva la testa appoggiata di lato.
Non li aveva mai visti così da vicino, e lo shock fu tale da farlo quasi vacillare e cadere giù. Quella determinazione, quel senso di assurdo, di impossibile. Morti che camminano..
Deglutì con fatica e si costrinse a cercare con lo sguardo la ragazza che era rimasta intanto immobile sulla strada. Provando a non guardare le prime cadaveriche mani che cercavano di afferrargli i piedi si portò le mani a coppa vicino alla bocca e urlò:
"Ehi tu!". Al suono della voce Giulia sussultò e sembrò riprendersi dal suo stato catatonico.
"Si tu." Continuò Luca. "Vedi quella Golf bianca? Ci ho posato sopra il mio zaino. Prendilo!". La ragazza lo guardava ora come se fosse impazzito, senza muoversi. Luca decise allora di urlare ancora di più "Forza!" e questo fece scattare qualcosa in lei che lentamente si avvicinò allo zaino, facendo intanto saltare il proprio sguardo dal ragazzo agli Zombie che lo stavano assediando.
La vide quindi aprire lo zaino per controllarne brevemente il contenuto e issarselo quindi sulle spalle. Luca sorrise anche se non ne aveva voglia, anche se sapeva che lei non poteva vederlo a quella distanza, nel crepuscolo della sera. Quando vide che aveva la sua attenzione parlò nuovamente, la voce strozzata dal momento. "Prendilo e vattene via da qui. Cerca un posto sicuro!" Fece una pausa poi continuò, con le lacrime che cominciavano a scorrergli sulle guance sporche. "Io mi chiamo Luca, tu come ti chiami?". Giulia non rispose subito, continuava a guardarlo soltanto. Poi si decise. "G-Giulia".
'Eccoci qua' pensò Luca e poi le parlò nuovamente, per l'ultima volta: "Ciao Giulia, qualche volta se vuoi chiudi gli occhi e ricordati di me.". E prima che lei potesse rispondergli il ragazzo scese dal cassonetto di lato e si trovò ad affrontare i suoi carnefici. Gli girava la testa e si sentiva in procinto di vomitare, le lacrime lo accecavano. Dalla mano ferita il sangue, che non aveva mai cessato di scorrere via, andava a schiantarsi in pesanti goccioloni sull'asfalto sudicio. Senza un suono alzò il manico di scopa e lo calò violentemente sullo Zombie con il collo inclinato. Il colpo lo fece vacillare e cadere indietro, travolgendo gli altri mostri vicini.
Luca continuò il suo assalto, colpendo i nemici vicini con la pura forza della disperazione. Ma lo scontro impari durò poco. Una donna morta lo afferrò alle spalle e affondò a piena forza i suoi denti nel collo del giovane, che riuscì a scrollarsela di dosso mentre le forze già lo abbandonavano per la perdita considerevole di sangue.
E prima di essere sopraffatto, Luca poté apprezzare come, mentre la sua vita scivolava via, con essa sparivano anche tutte le paure e il terrore e rimaneva solo il freddo, vuoto, il nulla. 'Chiudi gli occhi, Giulia', riuscì a formulare a stento prima di crollare a terra morto e che ciò che era stato morisse e sparisse per sempre.
Giulia si coprì la bocca con le mani, soffocando un urlo, mentre gli Zombie si avventavano su Luca e cominciavano e mangiarlo; il rumore qualcosa di indescrivibile, una cacofonia di versi gutturali e strappi viscidi. Chiuse gli occhi e lo ricordò come gli aveva detto lui, un gesto fatto senza pensare, per ringraziarlo di ciò che aveva fatto.
Quando aprì gli occhi nuovamente, se li asciugò brevemente e osservò la strada che aveva davanti a sè. Frugò nello zaino e trovata la torcia, la accese. Era tempo di allontanarsi di lì, anche se avrebbe voluto solo nascondersi e dimenticare tutto quello che stava succedendo.
Avrebbe potuto recarsi al supermercato dov'era andata prima di asserragliarsi nell'appartamento. Forse era rimasto qualcosa perchè avrebbe avuto presto bisogno di rifornimenti. C'era la chiesa di Cristo Re lì vicino, era sempre aperta e conosceva bene Don Michele fin da quando era bambina. Lui avrebbe potuto aiutarla. Oppure ad un paio di chilometri c'era la caserma dei Carabinieri ma chissà se era rimasto qualcuno. Infine pensò alla sua famiglia, mamma e papà che vivevano ad una decina di chilometri, fuori città verso l'interno. Li voleva tanto rivedere, sapere se erano ancora vivi ma ricordò anche cosa le aveva detto Michela prima di morire, dei posti di blocco nelle vie principali, con i soldati che sparavano a vista.
Lì tra i versi inumani degli Zombie e il silenzio della città morta, Giulia rimase a guardare la silenziosa luna nel cielo. Sarebbe sopravvissuta fino all'alba?
Questa volta la decisione da prendere è quale strada Giulia dovrà percorrere per cercare di rimanere viva. La scelta spetta a voi.
Per scegliere il suo fato collegati alla nostra pagina su Facebook oppure a quella su Google+ e dai la tua risposta!
Spargete la voce, infettate quanti amici potete, e decidete il destino dei sopravvissuti nel mondo del Progetto NORNE.