Ed eccoci qui a parlarvi delle nostre impressioni della puntata 4x10 di The Walking Dead intitolata "Detenuti" (Inmates il titolo originale). Continua la diaspora dei nostri eroi sopravvissuti alla distruzione della prigione, ma questa volta la puntata è stata più corale rispetto alla precedente e, secondo me, molto più interessante.
Chiarisco subito che, a differenza dell'altra volta, questa puntata mi è piaciuta molto, a parte qualche piccolo dettaglio e la parte di Glenn/Power Ranger.
Mi è piaciuto come l'hanno sviluppata su più livelli, facendoli in un certo senso incastrare uno nell'altro, anche se ad insaputa dei nostri protagonisti. Sono praticamente passati tutti più o meno dagli stessi punti e ciò indica un percorso comune, anche se involontario.
Abbiamo rivisto Daryl ed abbiamo scoperto che è insieme a Beth. Anche se non mi piace troppo la rassegnazione che sembra pervadere Daryl. Di tutti finora sembra l'unico ad essere senza speranza nel futuro e nel trovare gli altri vivi. E sta contagiando anche Beth, che pure aveva riposto tante speranze nella prigione ed in suo padre. Speriamo che nelle puntate successive ci facciano vedere un po' più di Daryl pre-apocalisse, così da capire un po' di più il suo carattere ombroso, così come fatto la scorsa puntata per Michonne.
Abbiamo scoperto che Judith è viva ed è insieme a Tyreese, a Mica ed a Lizzie. Soprattutto, abbiamo ritrovato la nostra combattiva Carol. Devo ammetterlo, mi è mancata molto e non ho mai ritenuto giusto il comportamento di Rick nei suoi confronti. Ora tutto si sta incastrando a meraviglia, anche il fatto che Rick non abbia fatto in tempo a dire a Tyreese di ciò che ha, presumibilmente, fatto Carol alla prigione. Dico presumibilmente perchè lì c'è ancora qualcosa di oscuro e non rivelato da Carol, secondo me. Direi che il più felice di averla trovata è Tyreese: non è che che con Judith e le bimbe se la cavasse alla grande. Anzi ho visto molta difficoltà da parte sua nel gestirle, soprattutto Judith.
In questa parte si ribadisce ciò che The Walking Dead porta avanti dall'inizio della serie: in questo mondo nuovo i bimbi non possono rimaere tali a lungo. Sono purtroppo costretti a crescere molto velocemente.
Da come Carol ha spiegato il suo ritorno è chiaro quanto poco sia passato in tempo reale per il nostro gruppo in queste puntate. Praticamente Rick è tornato, stava parlando con Daryl di Carol, stava per dirlo a Tyreese e, voilà, è arrivato il Governatore. A volte l'aspettare una settimana tra una puntata e l'altra e il successivo hiatus invernale, mi fanno dimenticare quanto in realtà il tempo in The Walking Dead sia molto più dilatato del "nostro".
E si ricomincia anche a parlare di Terminus, il Santuario dove tutti, sembra, possono trovare rifugio dagli Zombie. Quel Santuario di cui parlava la trasmissione radio sentita in macchina ad inizio stagione da Daryl and company. Questo ci continua a portare sempre di più nei binari del fumetto, come la puntata precedente aveva cominciato a fare.
Puntata finalmente anche più piena di quella tensione da Zombie che ultimamente la serie tv ci aveva fatto mancare. Mi spiego meglio: ormai sembrava che gli Zombie fossero solo un contorno facile da eliminare ed alla loro apparizione la tensione data dalla paura per la salute dei nostri eroi era praticamente nulla, almeno per me. Anche ora non è che penso "Oddio adesso ammazzano uno dei nostri", è appena morto Hershel e per un po' sono tutti al sicuro, così funziona, giusto o sbagliato, The Walking Dead. Ma almeno sono tornati ad essere pericolosi, i protagonisti dimostrano di averne ancora paura e, certe persone, anche se a noi sconosciute, ne rimangono ancora vittime. Sono dappertutto e appaiono ancora alle spalle dei nostri protagonisti a sorpresa ed a darci quel "piccolo saltino" sulla sedia, che per un po' era mancato.
Bello anche il discorso di Sasha ed il Dr. Bob sul volere meramente sopravvivere, o sul voler dare uno scopo a questa sopravvivenza: questo argomento, finora, non era ancora mai stato toccato in The Walking Dead, se non in maniera saltuaria e superficiale. Qui assume importanza grazie al fatto che, apparentemente, cercare Glenn insieme a Maggie, invece di un riparo adatto e del cibo, non è logico in una prospettiva di mera sopravvivenza. Sarebbe una bella svolta se si incominciasse a prendere questa direzione di pensiero: conta solo procurarsi riparo e cibo, o conta anche e soprattutto dare un senso al sopravvivere all'apocalisse Zombie e magari ricreare una società, preoccupandosi anche degli altri e non solo di sè stessi?
Come dicevo prima ci sono ancora alcune stonature che un po' mi hanno dato fastidio. La parte di Glenn alla prigione è stata noiosa ed in un certo senso inutile, se non per introdurre Tara tra i protagonisti fissi, per adesso, della serie e per il cliffhanger finale. Per non parlare della sua uscita alla Power Ranger dalla prigione che mi ha fatto molto ridere.
Sasha, Bob e Maggie che pensano di poter gestire l'uscita degli Zombie da un autubus ad uno ad uno, tipo gita turistica e che, ovviamente, falliscono.
Lo Zombie ucciso da Daryl praticamente irriconoscibile in faccia per la decomposizione, ma con la pancia completamente intatta.
Ma tutte queste stonature, alla fine si possono perdonare, grazie alla tensione ed all'interesse che la puntata ha saputo suscitare.
Un'ultima personale annotazione: spero vivamente che il nome Terminus sia un omaggio al grande Asimov ed alla sua serie della Fondazione. Ma questo lo dico da fanwoman accannita di Asimov.
Aspetto ora i vostri commenti sulla puntata, come sempre.
Chiarisco subito che, a differenza dell'altra volta, questa puntata mi è piaciuta molto, a parte qualche piccolo dettaglio e la parte di Glenn/Power Ranger.
Mi è piaciuto come l'hanno sviluppata su più livelli, facendoli in un certo senso incastrare uno nell'altro, anche se ad insaputa dei nostri protagonisti. Sono praticamente passati tutti più o meno dagli stessi punti e ciò indica un percorso comune, anche se involontario.
Abbiamo rivisto Daryl ed abbiamo scoperto che è insieme a Beth. Anche se non mi piace troppo la rassegnazione che sembra pervadere Daryl. Di tutti finora sembra l'unico ad essere senza speranza nel futuro e nel trovare gli altri vivi. E sta contagiando anche Beth, che pure aveva riposto tante speranze nella prigione ed in suo padre. Speriamo che nelle puntate successive ci facciano vedere un po' più di Daryl pre-apocalisse, così da capire un po' di più il suo carattere ombroso, così come fatto la scorsa puntata per Michonne.
Abbiamo scoperto che Judith è viva ed è insieme a Tyreese, a Mica ed a Lizzie. Soprattutto, abbiamo ritrovato la nostra combattiva Carol. Devo ammetterlo, mi è mancata molto e non ho mai ritenuto giusto il comportamento di Rick nei suoi confronti. Ora tutto si sta incastrando a meraviglia, anche il fatto che Rick non abbia fatto in tempo a dire a Tyreese di ciò che ha, presumibilmente, fatto Carol alla prigione. Dico presumibilmente perchè lì c'è ancora qualcosa di oscuro e non rivelato da Carol, secondo me. Direi che il più felice di averla trovata è Tyreese: non è che che con Judith e le bimbe se la cavasse alla grande. Anzi ho visto molta difficoltà da parte sua nel gestirle, soprattutto Judith.
In questa parte si ribadisce ciò che The Walking Dead porta avanti dall'inizio della serie: in questo mondo nuovo i bimbi non possono rimaere tali a lungo. Sono purtroppo costretti a crescere molto velocemente.
Da come Carol ha spiegato il suo ritorno è chiaro quanto poco sia passato in tempo reale per il nostro gruppo in queste puntate. Praticamente Rick è tornato, stava parlando con Daryl di Carol, stava per dirlo a Tyreese e, voilà, è arrivato il Governatore. A volte l'aspettare una settimana tra una puntata e l'altra e il successivo hiatus invernale, mi fanno dimenticare quanto in realtà il tempo in The Walking Dead sia molto più dilatato del "nostro".
E si ricomincia anche a parlare di Terminus, il Santuario dove tutti, sembra, possono trovare rifugio dagli Zombie. Quel Santuario di cui parlava la trasmissione radio sentita in macchina ad inizio stagione da Daryl and company. Questo ci continua a portare sempre di più nei binari del fumetto, come la puntata precedente aveva cominciato a fare.
Puntata finalmente anche più piena di quella tensione da Zombie che ultimamente la serie tv ci aveva fatto mancare. Mi spiego meglio: ormai sembrava che gli Zombie fossero solo un contorno facile da eliminare ed alla loro apparizione la tensione data dalla paura per la salute dei nostri eroi era praticamente nulla, almeno per me. Anche ora non è che penso "Oddio adesso ammazzano uno dei nostri", è appena morto Hershel e per un po' sono tutti al sicuro, così funziona, giusto o sbagliato, The Walking Dead. Ma almeno sono tornati ad essere pericolosi, i protagonisti dimostrano di averne ancora paura e, certe persone, anche se a noi sconosciute, ne rimangono ancora vittime. Sono dappertutto e appaiono ancora alle spalle dei nostri protagonisti a sorpresa ed a darci quel "piccolo saltino" sulla sedia, che per un po' era mancato.
Bello anche il discorso di Sasha ed il Dr. Bob sul volere meramente sopravvivere, o sul voler dare uno scopo a questa sopravvivenza: questo argomento, finora, non era ancora mai stato toccato in The Walking Dead, se non in maniera saltuaria e superficiale. Qui assume importanza grazie al fatto che, apparentemente, cercare Glenn insieme a Maggie, invece di un riparo adatto e del cibo, non è logico in una prospettiva di mera sopravvivenza. Sarebbe una bella svolta se si incominciasse a prendere questa direzione di pensiero: conta solo procurarsi riparo e cibo, o conta anche e soprattutto dare un senso al sopravvivere all'apocalisse Zombie e magari ricreare una società, preoccupandosi anche degli altri e non solo di sè stessi?
Come dicevo prima ci sono ancora alcune stonature che un po' mi hanno dato fastidio. La parte di Glenn alla prigione è stata noiosa ed in un certo senso inutile, se non per introdurre Tara tra i protagonisti fissi, per adesso, della serie e per il cliffhanger finale. Per non parlare della sua uscita alla Power Ranger dalla prigione che mi ha fatto molto ridere.
Sasha, Bob e Maggie che pensano di poter gestire l'uscita degli Zombie da un autubus ad uno ad uno, tipo gita turistica e che, ovviamente, falliscono.
Lo Zombie ucciso da Daryl praticamente irriconoscibile in faccia per la decomposizione, ma con la pancia completamente intatta.
Ma tutte queste stonature, alla fine si possono perdonare, grazie alla tensione ed all'interesse che la puntata ha saputo suscitare.
Un'ultima personale annotazione: spero vivamente che il nome Terminus sia un omaggio al grande Asimov ed alla sua serie della Fondazione. Ma questo lo dico da fanwoman accannita di Asimov.
Aspetto ora i vostri commenti sulla puntata, come sempre.