Eccoci di nuovo all'analisi della puntata settimanale di The Walking Dead. Oggi parliamo della puntata 4x11 dal titolo "Salvare il mondo" ("Claimed" il titolo originale) andata in onda ieri sera in U.S.A. e stasera in Italia. Dopo il salto vi diremo cosa ne pensiamo noi aspettando di sapere cosa ne pensate voi.
Che dire? Sono un po' confusa riguardo questa puntata. Mi spiego meglio: se da un lato mi è piaciuta molto, dall'altro mi ha lasciato qualcosa di "amaro" in bocca.
La parte che mi è piaciuta di più è stata, incredibilmente, quella con Glenn e compagnia. Non proprio per la presenza di Glenn, che ultimamente non mi fa proprio impazzire come personaggio unidimensionale, cioè come il marito di Maggie e poi ... basta. Mi è piaciuta per la presenza dei nuovi personaggi entrati a far parte del cast e, soprattutto, per quello che ormai quasi tutti i critici di The Walking Dead richiedevano da un po' a gran voce, e cioè come mai a nessuno venga mai in mente come si sia sviluppata l'epidemia e se ci possa essere una cura.
Direi che in questa puntata si mettono le basi per una risposta a questa necessità di alcuni fans della serie. Certo per questo ci è voluto un vero scienziato tra i sopravvissuti, se è vero ciò che il Sergente Abraham Ford sostiene. Perché finora era una figura completamente assente tra i protagonisti da noi conosciuti: il Dr. Jenner del C.D.C. era ormai "fuori di testa" per arrivare ad una soluzione qualsiasi ed, inoltre, per sua stessa ammissione, non aveva le capacità intellettuali per farlo. Invece il Dr. Milton, alleato del Governatore, non usava proprio metodi scientifici rigorosi di studio. E poi la sua missione era scoprire se negli Zombie rimanesse qualche ricordo del loro passato di esseri umani, non la causa dell'apocalisse.
Questo Dr. Porter, invece, si comporta e pensa come uno scienziato vero e proprio, quindi sarei propensa a credere che lo sia. E' vero che la sua figura di scienziato è un po' stereotipata: vestiario e pettinatura molto originali, comportamento con le armi da idiota puro, tanto da riuscire a non uccidere neanche uno Zombie con un mitra a pochi metri di distanza, ma a danneggiare irreparabilmente, con lo stesso mitra, un camion dell'esercito a quanto pare corazzato. Concezione della sua intelligenza molto alta rispetto a chi gli sta vicino e, idea alquanto bizzarra secondo me, convinzione che la verità sull'epidemia Zombie sia un segreto di Stato da rivelare solo alle alte sfere di Washington D.C.
E qui un po' la curiosità mi stuzzica. Il Dr. Porter, e il Serg. Ford con lui, sono solo il prodotto paranoico della "vecchia" generazione di soldati e scienziati del periodo precedente all'apocalisse, o pensano e sanno che, se qualcuno, venisse a conoscenza del segreto, farebbe di tutto per affossarlo per lasciare "la società" così com'è ora (magari un dittatore di una qualche comunità a noi ancora sconosciuta)? Poi perché andare proprio a Washington? Esiste quindi ancora un Governo Centrale, che però in questo momento il Dr. Potter non riesce a contattatare? Non sarebbe meglio dirigersi verso una base militare/scientifica dove mettere in pratica le sue teorie?
Comunque lo sviluppo della trama è molto interessante, così come lo sono i nuovi personaggi. Il Serg. Ford si diverte un po' troppo ad uccidere gli Zombie, così come anche Tara gli fa notare, e questo denota un carattere un po' paranoico, o semplicemente la stereotipazione, anche qui, del soldato/tipo, come anche fisicamente si può vedere. Tende a dividere il mondo in "brave" persone e "cattive" persone, ma questa è una caratteristica di tutta la serie finora, dividere i "cattivi" dai "buoni" in maniera netta.
Ho amato molto anche il percorso molto rapido ed incisivo che sta facendo il personaggio di Tara: cerca di espiare l'attacco alla prigione aiutando ed assecondando Glenn in ogni cosa, ma, per sua stessa ammissione, non si considera una "brava persona". Un dualismo che si vede forse per la prima volta in The Walking Dead e che mi sembra possa avere dei bei risvolti, se ben giocato dagli autori. Solo una curiosità: sa cosa ha capito che Rosita è innamoratissima di Abraham? Ma è cosa da poco.
Inoltre, grazie all'"incidente" del camion, ora anche questo gruppo si sta incamminando nella direzione in cui tutti gli altri stanno andando, all'insaputa l'uno dell'altro: verso Terminus.
Ora la parte dolente, secondo me, della puntata: a cosa è servita esattamente, ai fini della trama, la parte di Rick and company? A farci vedere l'ennesimo incontro di Rick con gente molto "cattiva", addirittura eventuali stupratori a sentire i loro discorsi, per convincere ancora di più Rick che tutti i sopravvissuti, a parte quelli conosciuti, sono dei deliquenti di cui non fidarsi e che sono più pericolosi degli Zombie? A farci raccontare da Michonne di suo figlio ed a farci vedere il suo grosso cambiamento nel modo di fare, soprattutto con Carl? A farli andare via dalla casa in cui si erano stabiliti il più velocemente possibile ed a metterli in cammino verso Terminus, come tutti gli altri
Tutte cose, secondo me, raggiungibili anche in altra maniera, magari meno "noiosa" e "scontata": mi ha un po' dato l'idea del già visto nella serie stessa e di un modo di "fare minutaggio" usando Rick, Carl e Michonne, perchè in questa puntata "toccava a loro", dopo l'ultima in cui non li avevamo visti.
Inoltre, vedere Rick sotto un letto per metà del tempo a lui dedicato, ad un certo punto, mi ha fatto solo ridere, soprattutto quando tutti facevano letteralmente a botte per saltarci sopra e schiacciarlo.
Spero non sia un segnale dell'intenzione degli autori di portare a Terminus tutta la compagnia e di riunirla solo a fine stagione, altrimenti ne abbiamo di minutaggio da riempire da qui alla sedicesima puntata e la cosa potrebbe, alla lunga, diventare noiosa.
Come le precedenti due puntate quindi, secondo me, episodio diviso ancora a metà, da una parte un insieme noiosetto, Rick and company, e dall'altra, invece, dove si sono poste basi e personaggi molto più interessanti e, finalmente, innovativi nella serie.
Voi cosa ne pensate? (Liberamente e senza miei interventi non richiesti, giurin giuretta).
Che dire? Sono un po' confusa riguardo questa puntata. Mi spiego meglio: se da un lato mi è piaciuta molto, dall'altro mi ha lasciato qualcosa di "amaro" in bocca.
La parte che mi è piaciuta di più è stata, incredibilmente, quella con Glenn e compagnia. Non proprio per la presenza di Glenn, che ultimamente non mi fa proprio impazzire come personaggio unidimensionale, cioè come il marito di Maggie e poi ... basta. Mi è piaciuta per la presenza dei nuovi personaggi entrati a far parte del cast e, soprattutto, per quello che ormai quasi tutti i critici di The Walking Dead richiedevano da un po' a gran voce, e cioè come mai a nessuno venga mai in mente come si sia sviluppata l'epidemia e se ci possa essere una cura.
Direi che in questa puntata si mettono le basi per una risposta a questa necessità di alcuni fans della serie. Certo per questo ci è voluto un vero scienziato tra i sopravvissuti, se è vero ciò che il Sergente Abraham Ford sostiene. Perché finora era una figura completamente assente tra i protagonisti da noi conosciuti: il Dr. Jenner del C.D.C. era ormai "fuori di testa" per arrivare ad una soluzione qualsiasi ed, inoltre, per sua stessa ammissione, non aveva le capacità intellettuali per farlo. Invece il Dr. Milton, alleato del Governatore, non usava proprio metodi scientifici rigorosi di studio. E poi la sua missione era scoprire se negli Zombie rimanesse qualche ricordo del loro passato di esseri umani, non la causa dell'apocalisse.
Questo Dr. Porter, invece, si comporta e pensa come uno scienziato vero e proprio, quindi sarei propensa a credere che lo sia. E' vero che la sua figura di scienziato è un po' stereotipata: vestiario e pettinatura molto originali, comportamento con le armi da idiota puro, tanto da riuscire a non uccidere neanche uno Zombie con un mitra a pochi metri di distanza, ma a danneggiare irreparabilmente, con lo stesso mitra, un camion dell'esercito a quanto pare corazzato. Concezione della sua intelligenza molto alta rispetto a chi gli sta vicino e, idea alquanto bizzarra secondo me, convinzione che la verità sull'epidemia Zombie sia un segreto di Stato da rivelare solo alle alte sfere di Washington D.C.
E qui un po' la curiosità mi stuzzica. Il Dr. Porter, e il Serg. Ford con lui, sono solo il prodotto paranoico della "vecchia" generazione di soldati e scienziati del periodo precedente all'apocalisse, o pensano e sanno che, se qualcuno, venisse a conoscenza del segreto, farebbe di tutto per affossarlo per lasciare "la società" così com'è ora (magari un dittatore di una qualche comunità a noi ancora sconosciuta)? Poi perché andare proprio a Washington? Esiste quindi ancora un Governo Centrale, che però in questo momento il Dr. Potter non riesce a contattatare? Non sarebbe meglio dirigersi verso una base militare/scientifica dove mettere in pratica le sue teorie?
Comunque lo sviluppo della trama è molto interessante, così come lo sono i nuovi personaggi. Il Serg. Ford si diverte un po' troppo ad uccidere gli Zombie, così come anche Tara gli fa notare, e questo denota un carattere un po' paranoico, o semplicemente la stereotipazione, anche qui, del soldato/tipo, come anche fisicamente si può vedere. Tende a dividere il mondo in "brave" persone e "cattive" persone, ma questa è una caratteristica di tutta la serie finora, dividere i "cattivi" dai "buoni" in maniera netta.
Ho amato molto anche il percorso molto rapido ed incisivo che sta facendo il personaggio di Tara: cerca di espiare l'attacco alla prigione aiutando ed assecondando Glenn in ogni cosa, ma, per sua stessa ammissione, non si considera una "brava persona". Un dualismo che si vede forse per la prima volta in The Walking Dead e che mi sembra possa avere dei bei risvolti, se ben giocato dagli autori. Solo una curiosità: sa cosa ha capito che Rosita è innamoratissima di Abraham? Ma è cosa da poco.
Inoltre, grazie all'"incidente" del camion, ora anche questo gruppo si sta incamminando nella direzione in cui tutti gli altri stanno andando, all'insaputa l'uno dell'altro: verso Terminus.
Ora la parte dolente, secondo me, della puntata: a cosa è servita esattamente, ai fini della trama, la parte di Rick and company? A farci vedere l'ennesimo incontro di Rick con gente molto "cattiva", addirittura eventuali stupratori a sentire i loro discorsi, per convincere ancora di più Rick che tutti i sopravvissuti, a parte quelli conosciuti, sono dei deliquenti di cui non fidarsi e che sono più pericolosi degli Zombie? A farci raccontare da Michonne di suo figlio ed a farci vedere il suo grosso cambiamento nel modo di fare, soprattutto con Carl? A farli andare via dalla casa in cui si erano stabiliti il più velocemente possibile ed a metterli in cammino verso Terminus, come tutti gli altri
Tutte cose, secondo me, raggiungibili anche in altra maniera, magari meno "noiosa" e "scontata": mi ha un po' dato l'idea del già visto nella serie stessa e di un modo di "fare minutaggio" usando Rick, Carl e Michonne, perchè in questa puntata "toccava a loro", dopo l'ultima in cui non li avevamo visti.
Inoltre, vedere Rick sotto un letto per metà del tempo a lui dedicato, ad un certo punto, mi ha fatto solo ridere, soprattutto quando tutti facevano letteralmente a botte per saltarci sopra e schiacciarlo.
Spero non sia un segnale dell'intenzione degli autori di portare a Terminus tutta la compagnia e di riunirla solo a fine stagione, altrimenti ne abbiamo di minutaggio da riempire da qui alla sedicesima puntata e la cosa potrebbe, alla lunga, diventare noiosa.
Come le precedenti due puntate quindi, secondo me, episodio diviso ancora a metà, da una parte un insieme noiosetto, Rick and company, e dall'altra, invece, dove si sono poste basi e personaggi molto più interessanti e, finalmente, innovativi nella serie.
Voi cosa ne pensate? (Liberamente e senza miei interventi non richiesti, giurin giuretta).