Sempre più autori si cimentano nel genere Zombie, soprattutto in rete, ma a volte il sogno nato su un blog può portare ad una stampa print on demand per realizzare il desiderio di vedere la propria opera fruibile anche in forma cartacea. E' questo il caso di "Sopravvivere agli Zombie" di Igor Zanchelli, seguiteci dopo il salto per sapere cosa ne pensiamo.
"Sopravvivere agli Zombie" è ambientato 5 anni dopo lo scoppio dell'outbreak che ha devastato il pianeta, protagonisti principali sono i due poliziotti Ivan e Max, a cui si unirà poi l'informatico Edgardo "Eddie" (forse omaggio all'amico di ZKB Eddie Shenker che cura la pagina Facebook "Quelli che aspettano gli Zombi" e che ha scritto la prefazione di questo libro) che resistono, con il loro nucleo di colleghi sopravvissuti, nella provincia di Varese, per la precisione in zona Busto Arsizio. Il rispetto delle vecchie gerarchie di comando è l'unica cosa che mantiene il gruppo coeso e che lascia sperare in un futuro... finché una missione di ricerca in città non scatena una serie di eventi che travolgerà le loro vite.
Per evitarvi spoiler concludiamo qui la nostra sinossi e passiamo ad analizzare questo romanzo breve composto da circa 140 pagine, formato 15x23, la cui lettura scorre piacevolmente. L'autore non è uno scrittore professionista e per sua stessa ammissione non ha pretesa di esser considerato tale, ciò che l'ha spinto a scrivere questa storia è la passione per il tema "Zombie" e questa passione trasuda dalle pagine del volumetto, visto che ritroveremo tanti rimandi ai tòpoi del genere o semplicemente a notizie che abbiamo avuto modo di trattare anche noi di ZKB (perché, come ricorda il libro, non sopravvive solo chi si adatta grazie alle proprie abilità belliche, ma anche chi, grazie a tanti anni di film/telefilm/libri/fumetti, è diventato "esperto in materia").
Gli Zombie sono di stampo romeriano (lenti, stupidi e affamati), ma non ci troveremo di fronte a grandi carneficine, vuoi per la penuria di viventi dopo 5 anni, vuoi perché l'autore preferisce concentrarsi sul pericolo meno evidente, ma più terrificante, in una situazione apocalittica: l'uomo! Sia esso lo scienziato, il politico od il terrorista del pre-outbreak così come il folle sopravvissuto del dopo apocalisse.
Durante la lettura alcune situazioni possono risultare poco credibili, ma col procedere del racconto spiegazioni plausibili metteranno ogni tassello al proprio posto (anche se rimangono dubbi sulla reale possibilità di un totale isolamento, di alcuni militari NATO, da notizie provenienti dal mondo esterno alla base nei primi giorni di outbreak).
Nonostante un editing più attento avrebbe evitato qualche errore il racconto è godibilissimo ed alterna momenti di tensione a pause capaci di far sorridere proprio grazie ad un linguaggio comunemente usato tra amici.
Un libro perfetto? Certamente no. La pecca più grande la si trova proprio nella brevità del racconto che, a causa dei tempi eccessivamente ravvicinati dei numerosi eventi di cui andremo a leggere, non riesce purtroppo a creare la tensione che la storia meriterebbe e conclude troppo frettolosamente capitoli che avrebbero meritato un lungo approfondimento.
Se siete interessati al libro nella nostra news Sopravvivere agli Zombie, un romanzo autoprodotto trovate la scheda ufficiale ed il rimando al sito di print on demand su cui è possibile ordinarlo. Segnaliamo poi come il finale aperto possa portare in futuro ad un seguito.
Conclusione: il giudizio è positivo, soprattutto perché questo romanzo breve riesce nel suo intento di intrattenere gli appassionati. Sconsigliato solo a chi è in cerca di una pietra miliare del genere.
"Sopravvivere agli Zombie" è ambientato 5 anni dopo lo scoppio dell'outbreak che ha devastato il pianeta, protagonisti principali sono i due poliziotti Ivan e Max, a cui si unirà poi l'informatico Edgardo "Eddie" (forse omaggio all'amico di ZKB Eddie Shenker che cura la pagina Facebook "Quelli che aspettano gli Zombi" e che ha scritto la prefazione di questo libro) che resistono, con il loro nucleo di colleghi sopravvissuti, nella provincia di Varese, per la precisione in zona Busto Arsizio. Il rispetto delle vecchie gerarchie di comando è l'unica cosa che mantiene il gruppo coeso e che lascia sperare in un futuro... finché una missione di ricerca in città non scatena una serie di eventi che travolgerà le loro vite.
Per evitarvi spoiler concludiamo qui la nostra sinossi e passiamo ad analizzare questo romanzo breve composto da circa 140 pagine, formato 15x23, la cui lettura scorre piacevolmente. L'autore non è uno scrittore professionista e per sua stessa ammissione non ha pretesa di esser considerato tale, ciò che l'ha spinto a scrivere questa storia è la passione per il tema "Zombie" e questa passione trasuda dalle pagine del volumetto, visto che ritroveremo tanti rimandi ai tòpoi del genere o semplicemente a notizie che abbiamo avuto modo di trattare anche noi di ZKB (perché, come ricorda il libro, non sopravvive solo chi si adatta grazie alle proprie abilità belliche, ma anche chi, grazie a tanti anni di film/telefilm/libri/fumetti, è diventato "esperto in materia").
Gli Zombie sono di stampo romeriano (lenti, stupidi e affamati), ma non ci troveremo di fronte a grandi carneficine, vuoi per la penuria di viventi dopo 5 anni, vuoi perché l'autore preferisce concentrarsi sul pericolo meno evidente, ma più terrificante, in una situazione apocalittica: l'uomo! Sia esso lo scienziato, il politico od il terrorista del pre-outbreak così come il folle sopravvissuto del dopo apocalisse.
Durante la lettura alcune situazioni possono risultare poco credibili, ma col procedere del racconto spiegazioni plausibili metteranno ogni tassello al proprio posto (anche se rimangono dubbi sulla reale possibilità di un totale isolamento, di alcuni militari NATO, da notizie provenienti dal mondo esterno alla base nei primi giorni di outbreak).
Nonostante un editing più attento avrebbe evitato qualche errore il racconto è godibilissimo ed alterna momenti di tensione a pause capaci di far sorridere proprio grazie ad un linguaggio comunemente usato tra amici.
Un libro perfetto? Certamente no. La pecca più grande la si trova proprio nella brevità del racconto che, a causa dei tempi eccessivamente ravvicinati dei numerosi eventi di cui andremo a leggere, non riesce purtroppo a creare la tensione che la storia meriterebbe e conclude troppo frettolosamente capitoli che avrebbero meritato un lungo approfondimento.
Se siete interessati al libro nella nostra news Sopravvivere agli Zombie, un romanzo autoprodotto trovate la scheda ufficiale ed il rimando al sito di print on demand su cui è possibile ordinarlo. Segnaliamo poi come il finale aperto possa portare in futuro ad un seguito.
Conclusione: il giudizio è positivo, soprattutto perché questo romanzo breve riesce nel suo intento di intrattenere gli appassionati. Sconsigliato solo a chi è in cerca di una pietra miliare del genere.