E siamo arrivati alla quarta puntata della meravigliosa serie In the Flesh e, come al solito, siamo qui per dirvi come la pensiamo noi, in attesa del vostro pensiero.
Seguiteci dopo il salto.
Siamo quasi alla fine di questa seconda stagione di In the Flesh e devo dire, con mio sommo piacere, che la serie sta mantenendo tutte le migliori premesse che avevano caratterizzato la prima stagione.
In questa puntata, in modo particolare, si approfondiscono, sempre in maniera estremamente elegante e mai esagerata, i caratteri di alcuni personaggi chiave della storia con sorprendenti risultati, per esempio Philip, e con conseguenze importanti per la storia.
In particolare si parla della presa di coscienza di ciò che si è e di cosa si è disposti a fare per mantenere l'illusione di essere indispensabili e migliori di tutti quelli che ci circondano. Alcuni di questi personaggi preferiscono continuare la finzione in nome di una superiorità supposta e del fare parte di un gruppo, per esempio la sorella di Kieren, altri prendono coscienza di non poter continuare a fare finta di essere qualcosa che la loro coscienza aborrisce, come Philip.
Trovo straordinario il grande cambiamento avvenuto in due personaggi chiave della serie rispetto all'anno scorso, Philip e Jem. Entrambi vivono nel terrore di essere lasciati soli e di non riuscire a sopportare questa solitudine, ma mentre l'anno scorso Philip faceva di tutto per adeguarsi alle idee del Pastore del paese contro gli "ammalati di Sindrome di morte apparente", quest'anno, anche per l'amore che prova per Amy, non è più disposto a sottostare ai giochi politici di Maxime per prendere il controllo di Roarton attraverso la persecuzione dei "malati", ma anzi affronta coraggiosamente la stessa Maxime e gli abitanti del paese ammettendo i suoi sentimenti, perfino ad Amy, che finalmente capisce cosa veramente ci sia nel suo animo, dopo avere scoperto del rapporto di Kieren e Simon.
Al contrario Jem, che l'anno scorso aveva coraggiosamento appoggiato il fratello contro i suoi stessi ex-commilitoni, schiacciata dal senso di colpa per aver ucciso Henry e non averlo potuto dire, rimane sempre più intrappolata nella trappola di Maxime di una milizia anti-"malati", arrivando addirittura a fare soffrire e "scoppiare" il suo amato fratello, in un pranzo di famiglia dove alla drammaticità della scena, si aggiunge una formidabile comicità tipicamente british, nella figura del padre e della madre di Kieren.
In poche semplici battute la vita come finora veniva accettata da Kieren viene sconvolta, la sua imperturbabilità distrutta e la sua firezza di essere ciò che è risvegliata in modo prepotente. Il racconto di quando è risorto, di ciò che ha provato, della felicità di essere riuscito ad uscire dalla tomba, della paura di non riuscirci, della fame insaziabile che cancellava ogni remora e dolore patito nella vita precedente è uno dei momenti migliori che io abbia mai visto in una serie tv sugli Zombie. Sapere della paura provata al rendersi conto di essere seppellito "vivo", del terrore di doversi scavare la via di fuga dalla tomba, della fame insaziabile che può costituire un'efficace via di fuga al dolore della vita vissuta (ricordo che Kieren è gay in paese non proprio progressista, Roarton), quasi come se la cura sia stata una maledizione, non mi permetterà più di vedere uno Zombie come prima. Mai avrei pensato di appoggiare e adorare così uno Zombie, di pensare quanto "libero" da ogni dolore e remora possa essere rispetto a noi. Il suo racconto della fuga dalla tomba mi ha fatto venire i brividi, grazie anche alla splendida recitazione del protagonista.
Non solo, ma a quanto pare Kieren è il primo risorto in assoluto. E' colui che tutti cercano per i propri scopi. L'Ula per far ripartire la seconda resurrezione, qualsiasi cosa sia e Maxime, per scopi ancora sconosciuti, ma di sicuro non quelli che vuole far credere. A questo punto è facile immaginare che la sua vita sarà sconvolta ancora una volta in maniera definitiva, soprattutto quando il suo amato Simon dovrà scegliere tra lui e la sua fede nel profeta dei risorti.
Per adesso, finalmente, Kieren accetta di vedersi per quello che è, senza lenti a contatto e senza cerone. Un grande passo avanti rispetto all'inzio della serie, quando non riusciva neanche a guardarsi allo specchio senza il trucco. E' incredibile i grandi passi avanti fatti da questo personaggio, sempre in maniera non aggressiva e manipolatrice, ma nel massimo rispetto di chi gli sta attorno.
Così come è incredibile la rabbia che viene spontanea quando si vede Maxime ed i suoi "all'opera". Quando umiliano continuanemente i "malati", magari non fisicamente ma, in maniera più profonda, moralmente. Quando annunciano trionfanti il ripristino delle ronde per tenere sotto controllo i "malati", con il supporto entusiastico di quasi tutta la popolazione. Qaundo condannano un bordello solo perchè fatto da "malate" che offendono la loro sensibilità. Quando chiamano i "malati" marci.
In questo Philip ha pienamente ragione. I "malati" sono diventati la valvola di sfogo e la scusa per sentirsi migliori, per sentirsi superiori, per nascondere le reali paure e debolezze. E il confronto con la Gemania nazista continua sempre più profondo e irrevocabile.
Adesso non vedo l'ora di vedere cosa sta succedendo ad Amy, se è solo un problema suo o se può significare che la cura sta smettendo di funzionare. Sono curiosa anche di vedere come reagirà il paese all'aggresisone dell'odiosa infermiera da parte dei rabbiosi liberati in maniera stupida da "malati" che pensavano di fare un regalo a Simon, mentre non hanno fatto che peggiorare le cose.
Interessante anche come si tenda, anche con gli oggetti, a far vedere Roarton come un paese arretrato in tutti i sensi. La tv non è di quelle a schermo piatto, si usano ancora i VHS, i tostapane sono all'antica. Come se l'arretratezza culturale sia solo una sfaccettatura di un paese che si rifiuta di avvanzare nel nuovo secolo sotto molti punti di vista.
Adesso vi presentiamo due video, uno è l'anteprima della puntata 2x05, in onda stasera e l'altro è un nuovo video animato dei Victus contro i "malati".
Ed ecco il secondo video
Alla prossima puntata.
Seguiteci dopo il salto.
In the Flesh: un banner creato per la serie dal canale BBC Three
Siamo quasi alla fine di questa seconda stagione di In the Flesh e devo dire, con mio sommo piacere, che la serie sta mantenendo tutte le migliori premesse che avevano caratterizzato la prima stagione.
In questa puntata, in modo particolare, si approfondiscono, sempre in maniera estremamente elegante e mai esagerata, i caratteri di alcuni personaggi chiave della storia con sorprendenti risultati, per esempio Philip, e con conseguenze importanti per la storia.
In particolare si parla della presa di coscienza di ciò che si è e di cosa si è disposti a fare per mantenere l'illusione di essere indispensabili e migliori di tutti quelli che ci circondano. Alcuni di questi personaggi preferiscono continuare la finzione in nome di una superiorità supposta e del fare parte di un gruppo, per esempio la sorella di Kieren, altri prendono coscienza di non poter continuare a fare finta di essere qualcosa che la loro coscienza aborrisce, come Philip.
Trovo straordinario il grande cambiamento avvenuto in due personaggi chiave della serie rispetto all'anno scorso, Philip e Jem. Entrambi vivono nel terrore di essere lasciati soli e di non riuscire a sopportare questa solitudine, ma mentre l'anno scorso Philip faceva di tutto per adeguarsi alle idee del Pastore del paese contro gli "ammalati di Sindrome di morte apparente", quest'anno, anche per l'amore che prova per Amy, non è più disposto a sottostare ai giochi politici di Maxime per prendere il controllo di Roarton attraverso la persecuzione dei "malati", ma anzi affronta coraggiosamente la stessa Maxime e gli abitanti del paese ammettendo i suoi sentimenti, perfino ad Amy, che finalmente capisce cosa veramente ci sia nel suo animo, dopo avere scoperto del rapporto di Kieren e Simon.
Al contrario Jem, che l'anno scorso aveva coraggiosamento appoggiato il fratello contro i suoi stessi ex-commilitoni, schiacciata dal senso di colpa per aver ucciso Henry e non averlo potuto dire, rimane sempre più intrappolata nella trappola di Maxime di una milizia anti-"malati", arrivando addirittura a fare soffrire e "scoppiare" il suo amato fratello, in un pranzo di famiglia dove alla drammaticità della scena, si aggiunge una formidabile comicità tipicamente british, nella figura del padre e della madre di Kieren.
In poche semplici battute la vita come finora veniva accettata da Kieren viene sconvolta, la sua imperturbabilità distrutta e la sua firezza di essere ciò che è risvegliata in modo prepotente. Il racconto di quando è risorto, di ciò che ha provato, della felicità di essere riuscito ad uscire dalla tomba, della paura di non riuscirci, della fame insaziabile che cancellava ogni remora e dolore patito nella vita precedente è uno dei momenti migliori che io abbia mai visto in una serie tv sugli Zombie. Sapere della paura provata al rendersi conto di essere seppellito "vivo", del terrore di doversi scavare la via di fuga dalla tomba, della fame insaziabile che può costituire un'efficace via di fuga al dolore della vita vissuta (ricordo che Kieren è gay in paese non proprio progressista, Roarton), quasi come se la cura sia stata una maledizione, non mi permetterà più di vedere uno Zombie come prima. Mai avrei pensato di appoggiare e adorare così uno Zombie, di pensare quanto "libero" da ogni dolore e remora possa essere rispetto a noi. Il suo racconto della fuga dalla tomba mi ha fatto venire i brividi, grazie anche alla splendida recitazione del protagonista.
Non solo, ma a quanto pare Kieren è il primo risorto in assoluto. E' colui che tutti cercano per i propri scopi. L'Ula per far ripartire la seconda resurrezione, qualsiasi cosa sia e Maxime, per scopi ancora sconosciuti, ma di sicuro non quelli che vuole far credere. A questo punto è facile immaginare che la sua vita sarà sconvolta ancora una volta in maniera definitiva, soprattutto quando il suo amato Simon dovrà scegliere tra lui e la sua fede nel profeta dei risorti.
Per adesso, finalmente, Kieren accetta di vedersi per quello che è, senza lenti a contatto e senza cerone. Un grande passo avanti rispetto all'inzio della serie, quando non riusciva neanche a guardarsi allo specchio senza il trucco. E' incredibile i grandi passi avanti fatti da questo personaggio, sempre in maniera non aggressiva e manipolatrice, ma nel massimo rispetto di chi gli sta attorno.
Così come è incredibile la rabbia che viene spontanea quando si vede Maxime ed i suoi "all'opera". Quando umiliano continuanemente i "malati", magari non fisicamente ma, in maniera più profonda, moralmente. Quando annunciano trionfanti il ripristino delle ronde per tenere sotto controllo i "malati", con il supporto entusiastico di quasi tutta la popolazione. Qaundo condannano un bordello solo perchè fatto da "malate" che offendono la loro sensibilità. Quando chiamano i "malati" marci.
In questo Philip ha pienamente ragione. I "malati" sono diventati la valvola di sfogo e la scusa per sentirsi migliori, per sentirsi superiori, per nascondere le reali paure e debolezze. E il confronto con la Gemania nazista continua sempre più profondo e irrevocabile.
Adesso non vedo l'ora di vedere cosa sta succedendo ad Amy, se è solo un problema suo o se può significare che la cura sta smettendo di funzionare. Sono curiosa anche di vedere come reagirà il paese all'aggresisone dell'odiosa infermiera da parte dei rabbiosi liberati in maniera stupida da "malati" che pensavano di fare un regalo a Simon, mentre non hanno fatto che peggiorare le cose.
Interessante anche come si tenda, anche con gli oggetti, a far vedere Roarton come un paese arretrato in tutti i sensi. La tv non è di quelle a schermo piatto, si usano ancora i VHS, i tostapane sono all'antica. Come se l'arretratezza culturale sia solo una sfaccettatura di un paese che si rifiuta di avvanzare nel nuovo secolo sotto molti punti di vista.
Adesso vi presentiamo due video, uno è l'anteprima della puntata 2x05, in onda stasera e l'altro è un nuovo video animato dei Victus contro i "malati".
Ed ecco il secondo video
Alla prossima puntata.