Per il secondo episodio in collaborazione con PortaleSopravvivenza.it (qui il primo) parleremo dell'ambiente urbano e di come questo possa trasformarsi in una trappola mortale in caso di pandemia Zombie. Ambienti stretti, scarsità di provviste, vicoli bui e incendi, dopo il salto.
Abbiamo visto in numerose pellicole, fumetti e libri che la città nel caso di allarme Zombie è uno dei posti più mortali in assoluto.
Sebbene si possa pensare magari inizialmente di essere al sicuro all'interno di una cittadina, grande o piccola che sia, ben presto ci si rende conto che i problemi sono molteplici.
Innanzitutto partiamo dal nostro campo visivo. In un ambiente aperto la nostra capacità di vedere il pericolo e reagire ad esso è sicuramente più alta che in una città dove la nostra linea visiva è continuamente ostacolata dagli edifici sparsi nell'ambiente urbano, costruito inoltre a più livelli.
L'impossibilità quindi di vedere un gruppo di Zombie, o persino un gruppo di persone ostile va a sommarsi al problema relativo alla luce.
La luce solare è influenzata anch'essa dalla presenza di costruzioni e abitazioni e in determinati periodi dell'anno, con luce solare ridotta e la mancanza di luce artificiale (elettrica) ci troveremmo presto al buio e quindi più facilmente esposti ad un attacco.
Inoltre molti edifici e i loro relativi piani, corridoi, magazzini, scantinati non dispongono di finestre e pertanto senza luce artificiale saranno immersi nel buio completo.
La soluzione?
Munirsi di una buona scorta di batterie e torce elettriche. Evitare di muoversi di notte se non strettamente necessario e non addentrarsi mai in edifici che non sia stati visitati precedentemente, durante il giorno.
Trovate una zona sicura, preferibilmente in alto, dove possiate recarvi al calar del sole e dove siate protetti fino all'alba. Evitate di accendere fiamme difficili da controllare, il rischio di incendio è alto (vedi il tema incendi di questo articolo).
Consideriamo poi il problema relativo al nutrimento e alla riserva di beni necessari. A seconda della grandezza della città e della sua posizione potremmo essere in grado di soddisfare i nostri bisogni alimentari per un periodo prolungato ma è anche molto probabile che data la grande concentrazione di persone che vi abitavano, la maggior parte delle provviste sia già stata razziata o usata.
E' bene infatti pensare che i supermercati, i centri commerciali ed i negozi, specialmente in città, non hanno quasi mai enormi magazzini, ma si riforniscono attraverso spedizioni continue che vengono effettuate dai centri di produzioni, situati con probabilità in zone industriali fuori città.
Spedizioni che ovviamente durante una catastrofe Zombie saranno cessate.
In questo caso non c'è una soluzione soddisfacente, non sicuramente a lungo termine. Con l'abbandono a temporaneo o permanente della civiltà odierna e dei suoi riti, l'unico modo di ottenere del cibo e ritornare agli antichi metodi di caccia e raccolta.
Metodi che per ovvi motivi in città sono difficilmente praticabili. Sarebbe possibile coltivare un modesto numero di piante da frutto/verdura nei terrazzi e negli appezzamenti verdi dei parchi. La richiesta di acqua e il problema di difendere tali zone rimane.
Per la caccia agli animali, oltre alla necessità di esserne un minimo esperti, difficilmente ci sarebbero prede che possano soddisfare il bisogno alimentare di una o più persone. Con il passare degli anni magari gli animali ritornerebbero a popolare le metropoli ma considerata la minaccia Zombie e la situazione di necessità di cibo a breve termine, è un ipotesi piuttosto flebile.
Passiamo poi alla questione incendi, trattata da portalesopravvivenzain questo articolo di approfondimento. Lo riportiamo qui:
Gli incendi sono al 3° posto tra i pericoli maggiori in città dato che possono essere sprigionati da una moltitudine di cause come l'incuria dei fumatori, veicoli incidentati, impianti elettrici difettosi ed a volte anche incendi dolosi...
Esistono tipi diversi di incendi e soluzioni diverse per combatterli a seconda di cosa effettivamente sta bruciando, ad esempio su un impianto elettrico non si userà acqua ma si cercherà di soffocare l'incendio con coperta ignifuga o estintore a co2, oppure se è olio che sta bruciando non si userà acqua ma si soffocherà con della sabbia ( o coperchio se una pentola o padella ) o estintore a co2.
Per i comburenti come carta o legna si può usare acqua o estintore a schiuma, quindi è importante saper riconoscere un incendio e cosa fare.
Ancora prima di combattere un incendio dobbiamo chiederci se è necessario estinguerlo oppure metterci in salvo e chiamare soccorsi specializzati dato che a volte "fare l'eroe" non serve.
Nel caso vi troviate in una situazioni in cui è possibile scappare velocemente passando anche tra le fiamme per pochi metri fatelo!
La linea di massima è sempre quella di respirare il più in basso possibile o anche strisciare dato che il fumo tende ad andare in alto, non rompere vetri o aprire porte se non necessario; nel caso vada fatto, usate la massima cautela e lentezza per evitare vampate o ritorni di fiamma.
Evitate ascensori e montacarichi e nel caso dobbiate passare attraverso le fiamme bagnate i vostri indumenti o mettetevi su una coperta bagnata.
Non portate con voi peso inutile, non gettatevi assolutamente da finestre o intraprendete cammini sui cornicioni, non perdete la testa e focalizzate un piano di fuga da seguire.
Come abbiamo visto è veramente rischioso di per sé vivere in una città abbandonata, figuriamoci con la presenza di Zombie.
La concentrazione di "walkers" sarà sicuramente più alta, l'ambiente è insidioso e sebbene sembri un riparo migliore di una foresta, un casa sperduta o un campo aperto, con il tempo rischia di trasformarsi in una delle zone più ostili e mortali che possano esserci in una pandemia Zombie.
L'argomento è vasto ma speriamo di avervi dato una guida basilare alla vostra sopravvivenza in un ambiente urbano infestato dai non-morti. Ma ricordate sempre: non entrate nelle città a meno che non vi siate proprio costretti!
Ringraziando Alessandro e tutto lo staff di portalesopravvivenza.it, vi salutiamo al prossimo articolo. Restate con noi!
Abbiamo visto in numerose pellicole, fumetti e libri che la città nel caso di allarme Zombie è uno dei posti più mortali in assoluto.
Sebbene si possa pensare magari inizialmente di essere al sicuro all'interno di una cittadina, grande o piccola che sia, ben presto ci si rende conto che i problemi sono molteplici.
Innanzitutto partiamo dal nostro campo visivo. In un ambiente aperto la nostra capacità di vedere il pericolo e reagire ad esso è sicuramente più alta che in una città dove la nostra linea visiva è continuamente ostacolata dagli edifici sparsi nell'ambiente urbano, costruito inoltre a più livelli.
L'impossibilità quindi di vedere un gruppo di Zombie, o persino un gruppo di persone ostile va a sommarsi al problema relativo alla luce.
La luce solare è influenzata anch'essa dalla presenza di costruzioni e abitazioni e in determinati periodi dell'anno, con luce solare ridotta e la mancanza di luce artificiale (elettrica) ci troveremmo presto al buio e quindi più facilmente esposti ad un attacco.
Inoltre molti edifici e i loro relativi piani, corridoi, magazzini, scantinati non dispongono di finestre e pertanto senza luce artificiale saranno immersi nel buio completo.
La soluzione?
Munirsi di una buona scorta di batterie e torce elettriche. Evitare di muoversi di notte se non strettamente necessario e non addentrarsi mai in edifici che non sia stati visitati precedentemente, durante il giorno.
Trovate una zona sicura, preferibilmente in alto, dove possiate recarvi al calar del sole e dove siate protetti fino all'alba. Evitate di accendere fiamme difficili da controllare, il rischio di incendio è alto (vedi il tema incendi di questo articolo).
Consideriamo poi il problema relativo al nutrimento e alla riserva di beni necessari. A seconda della grandezza della città e della sua posizione potremmo essere in grado di soddisfare i nostri bisogni alimentari per un periodo prolungato ma è anche molto probabile che data la grande concentrazione di persone che vi abitavano, la maggior parte delle provviste sia già stata razziata o usata.
E' bene infatti pensare che i supermercati, i centri commerciali ed i negozi, specialmente in città, non hanno quasi mai enormi magazzini, ma si riforniscono attraverso spedizioni continue che vengono effettuate dai centri di produzioni, situati con probabilità in zone industriali fuori città.
Spedizioni che ovviamente durante una catastrofe Zombie saranno cessate.
In questo caso non c'è una soluzione soddisfacente, non sicuramente a lungo termine. Con l'abbandono a temporaneo o permanente della civiltà odierna e dei suoi riti, l'unico modo di ottenere del cibo e ritornare agli antichi metodi di caccia e raccolta.
Metodi che per ovvi motivi in città sono difficilmente praticabili. Sarebbe possibile coltivare un modesto numero di piante da frutto/verdura nei terrazzi e negli appezzamenti verdi dei parchi. La richiesta di acqua e il problema di difendere tali zone rimane.
Per la caccia agli animali, oltre alla necessità di esserne un minimo esperti, difficilmente ci sarebbero prede che possano soddisfare il bisogno alimentare di una o più persone. Con il passare degli anni magari gli animali ritornerebbero a popolare le metropoli ma considerata la minaccia Zombie e la situazione di necessità di cibo a breve termine, è un ipotesi piuttosto flebile.
Passiamo poi alla questione incendi, trattata da portalesopravvivenzain questo articolo di approfondimento. Lo riportiamo qui:
Gli incendi sono al 3° posto tra i pericoli maggiori in città dato che possono essere sprigionati da una moltitudine di cause come l'incuria dei fumatori, veicoli incidentati, impianti elettrici difettosi ed a volte anche incendi dolosi...
Esistono tipi diversi di incendi e soluzioni diverse per combatterli a seconda di cosa effettivamente sta bruciando, ad esempio su un impianto elettrico non si userà acqua ma si cercherà di soffocare l'incendio con coperta ignifuga o estintore a co2, oppure se è olio che sta bruciando non si userà acqua ma si soffocherà con della sabbia ( o coperchio se una pentola o padella ) o estintore a co2.
Per i comburenti come carta o legna si può usare acqua o estintore a schiuma, quindi è importante saper riconoscere un incendio e cosa fare.
Ancora prima di combattere un incendio dobbiamo chiederci se è necessario estinguerlo oppure metterci in salvo e chiamare soccorsi specializzati dato che a volte "fare l'eroe" non serve.
Nel caso vi troviate in una situazioni in cui è possibile scappare velocemente passando anche tra le fiamme per pochi metri fatelo!
La linea di massima è sempre quella di respirare il più in basso possibile o anche strisciare dato che il fumo tende ad andare in alto, non rompere vetri o aprire porte se non necessario; nel caso vada fatto, usate la massima cautela e lentezza per evitare vampate o ritorni di fiamma.
Evitate ascensori e montacarichi e nel caso dobbiate passare attraverso le fiamme bagnate i vostri indumenti o mettetevi su una coperta bagnata.
Non portate con voi peso inutile, non gettatevi assolutamente da finestre o intraprendete cammini sui cornicioni, non perdete la testa e focalizzate un piano di fuga da seguire.
Come abbiamo visto è veramente rischioso di per sé vivere in una città abbandonata, figuriamoci con la presenza di Zombie.
La concentrazione di "walkers" sarà sicuramente più alta, l'ambiente è insidioso e sebbene sembri un riparo migliore di una foresta, un casa sperduta o un campo aperto, con il tempo rischia di trasformarsi in una delle zone più ostili e mortali che possano esserci in una pandemia Zombie.
L'argomento è vasto ma speriamo di avervi dato una guida basilare alla vostra sopravvivenza in un ambiente urbano infestato dai non-morti. Ma ricordate sempre: non entrate nelle città a meno che non vi siate proprio costretti!
Ringraziando Alessandro e tutto lo staff di portalesopravvivenza.it, vi salutiamo al prossimo articolo. Restate con noi!