Venerdì 19/09/2014 è stata trasmessa la seconda puntata di Z Nation sul canale americano SyFy e noi come di consueto siamo qui per commentare e per dare il nostro giudizio. Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
L’Apocalisse è molto simile alla riabilitazione. L’affronti un giorno alla volta e poi fai il passo successivo. In questo caso significa trovare benzina. Dopodichè…chi può dirlo?
E' Doc che parla, interpretato da Russel Hodgkinson, e come dargli torto.
Si sa, in un mondo allo sbando in cui non ci sono più certezze possono essere molteplici gli imprevisti legati alla sopravvivenza. Nella nostra realtà sono molti gli elementi che vengono dati per scontato ma l’apocalisse Zombie, con la conseguente possibile estinzione della razza umana, comporta un certo numero di problemi.
Lo show in questa puntata pone l’accento proprio su questo punto: certo potrebbe sembrare ovvio e scontato, ma questo è uno dei punti focali che fa sì che uno Zombie-show possa essere credibile.
Prosegue dunque il viaggio dei protagonisti, i quali si trovano a dover affrontare le prime complicazioni (come se già non bastasse dover sfuggire a miriadi di Zombie affamati che guardandoti non vedono altro che un gustoso bocconcino da mandar giù).
Obbiettivo primario, portare a termine la missione denominata Operazione Morso, divenuta il carburante che spinge il gruppo di sopravvissuti a lottare contro ogni minaccia, al fine di poter raggiungere la destinazione prevista con la speranza di poter creare un vaccino attraverso gli anticorpi di Murphy, ormai soprannominato Mister Simpatia.
Per la prima volta dall’inizio della serie viene mostrato il Centro Controllo Malattie di Massa situato sul Monte Wilson, in California, ossia il luogo in cui sono diretti i sopravvissuti, e scopriamo purtroppo che la situazione all'interno del CDC non è esattamente delle migliori.
Nel frattempo continuano i tentativi di Cittadino Z nel mettersi in contatto con qualsiasi essere umano dalla sua stazione radio Campo Luce Del Nord.
Ma qualcosa attira la sua attenzione e per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia, dovrà sporcarsi le mani ed affrontare in prima persona il pericolo lontano dalla sua confortevole postazione.
Un cane Zombie? Mi resta il dubbio in quanto a guardarlo bene non si capisce con esattezza!
Nonostante il creatore della serie ci avesse anticipato che avremmo visto anche animali Zombie, il comportamento del cane non è propriamente riconducibile ad uno Zombie. Quanto Cittadino Z cerca di sparargli lui scappa, una reazione per niente zombesca.
Trattasi dunque di cane con la rabbia? Certo sarebbe il colmo essere uccisi in questo modo in un mondo popolato da Zombie!
In questa puntata continuiamo a conoscere i protagonisti ed i relativi caratteri, molti dei quali al momento spiccano tra gli altri, ma che risultano tutti ben amalgamati tra di loro.
Come peraltro dichiarato da Karl Shaefer nella sua intervista, si denota subito la vena umoristica che emerge dai dialoghi tra i protagonisti e non solo, qualcosa a cui non eravamo di certo abituati (Zombieland a parte).
Questo smorza la tensione e rende i personaggi più veri e genuini, e cosi, tra uno Zombie e l’altro, lo spettatore si può abbandonare anche a qualche sorriso.
Scopriamo qualche dettaglio in più sulla bella Cassandra e sul suo passato. Il suo vero nome è dunque Sunshine? Chi è veramente e chi sono i loschi individui che la stanno cercando?
Persino chi è di poche parole come l’enigmatico cecchino "10K" cattura l’attenzione. Si trova sempre nel posto giusto al momento giusto. La sua è una missione nella missione: uccidere 10.000 Zombie! Impossibile? Bè certo il numero è ancora lontano, ma grazie alla sua impeccabile mira il gap si riduce sempre di più.
Inevitabile come a seguito della inaspettata morte del Tenente Hammond, la leadership passasse al sergente Charlie Garnett, il quale si assume la responsabilità dell’incolumità di Cuor di Leone Murphy, nonostante quest’ultimo crei diversi problemi al gruppo.
Devo però ammettere che il suo personaggio è davvero divertente!
La puntata procede bene, a ritmo serrato, ma presto accade qualcosa di inaspettato che fa esclamare un “MA PERCHE’??”
Gli amanti del genere Zombie sono sicuramente molto esigenti e critici, ma spesso e volentieri, poiché si tratta pur sempre di finzione, si passa sopra a tante imprecisioni e scelte inadeguate, in quanto alla fine è il giudizio complessivo quello che conta.
Ma se c’è una cosa in cui si pretende assoluta chiarezza e coerenza, questo è il comportamento degli Zombie, in quanto tutto ruota intorno a loro, come è giusto che sia e per questo motivo non possono essere tollerate incongruenze.
Entrando nel dettaglio, ritengo che la scena della raffineria, ribattezzata “fattoria Zombie” da Murphy, sia alquanto confusionaria a riguardo.
Inizialmente gli Zombie sono attirati dal suono della pompa al punto tale da non accorgersi neppure della presenza di umani. Ma la cosa peggiore è che nel momento in cui vengono richiamati dal suono del ciondolo utilizzato da Cassandra, accorgendosi n questo modo della presenza del gruppo, questi abbiano proseguito, come se niente fosse, la loro marcia verso l’origine del suono prodotto dalla pompa, come se il rumore fosse la priorità rispetto ai “cervelli”. That’s bullshit!
Tutto questo chiaramente non è sensato, se pensiamo al comportamento da loro mostrato nella prima puntata e nel proseguo di questa stessa puntata (nel caso in cui si potesse pensare che i produttori abbiano voluto caratterizzare gli Zombie in modo differente rispetto a quelli tradizionali).
Restando proprio sui nostri amichetti, in questa puntata scopriamo qualcosa in più sia sul virus ZN1 che sugli Zombie: innanzitutto abbiamo la conferma che in Z Nation siano presenti sia gli Zombie veloci che gli Zombie lenti e si deduce che la velocità dell’infetto sia determinata dal lasso di tempo decorso dal momento del contagio, pertanto più recente è il contagio e più veloce sarà lo zombie.
Tornando sugli avvenimenti della puntata, trovo interessante che sia stato affrontato un aspetto che in un’apocalisse Zombie è sicuramente da prendere in considerazione date le circostanze in cui si trovano a vivere i sopravvissuti: il dramma della solitudine.
Indubbiamente ritrovarsi isolati, nel bel mezzo del polo nord, probabilmente a centinaia chilometri di distanza dal più vicino sopravvissuto, alla lunga può giocare brutti scherzi, nonché far crescere in se un senso di demotivazione che porta inevitabilmente ad abbassare la guardia e a commettere errori.
Ma per fortuna, per un caso fortuito, Cittadino Z è riuscito a trovare compagnia, seppur non si tratti esattamente di qualcuno con cui poter fare una chiacchierata.
Come era previsto, ritorna l’appuntamento con le Asylumate, anche se in questo caso si tratta di una versione ridotta. Dopo il baby-Zombie e l’autista-Zombie della prima puntata, arriva la ruota-Zombie! Devo ammettere che, seppur trattandosi di una scelta trash, la scena è stata divertente e nel complesso non posso classificarla come una stonatura.
Dovremo abituarci a questo aspetto di Z Nation, che in questo modo, grazie anche alla scelta di introdurre l’elemento dell’umorismo, ci fa capire che non vuole prendersi troppo sul serio.
Che possa essere stata una scelta per distaccarsi da altre produzioni? Può darsi, ma personalmente la trovo azzeccata e vincente.
In conclusione, posso affermare che, a parte alcuni difetti (mannaggia a loro), questa seconda puntata abbia confermato la buona impressione avuta dopo la visione della premiere.
Si sentiva la necessità di uno show che potesse portare qualcosa di nuovo e soprattutto tanta, ma proprio tanta azione!
Z Nation non annoia neppure per un secondo ed in questo ha centrato il punto, speriamo continui cosi.
Vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare a seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Non mi resta che darvi l’appuntamento alla prossima puntata di Z Nation.
A presto Zies!
L’Apocalisse è molto simile alla riabilitazione. L’affronti un giorno alla volta e poi fai il passo successivo. In questo caso significa trovare benzina. Dopodichè…chi può dirlo?
E' Doc che parla, interpretato da Russel Hodgkinson, e come dargli torto.
Si sa, in un mondo allo sbando in cui non ci sono più certezze possono essere molteplici gli imprevisti legati alla sopravvivenza. Nella nostra realtà sono molti gli elementi che vengono dati per scontato ma l’apocalisse Zombie, con la conseguente possibile estinzione della razza umana, comporta un certo numero di problemi.
Lo show in questa puntata pone l’accento proprio su questo punto: certo potrebbe sembrare ovvio e scontato, ma questo è uno dei punti focali che fa sì che uno Zombie-show possa essere credibile.
Prosegue dunque il viaggio dei protagonisti, i quali si trovano a dover affrontare le prime complicazioni (come se già non bastasse dover sfuggire a miriadi di Zombie affamati che guardandoti non vedono altro che un gustoso bocconcino da mandar giù).
Obbiettivo primario, portare a termine la missione denominata Operazione Morso, divenuta il carburante che spinge il gruppo di sopravvissuti a lottare contro ogni minaccia, al fine di poter raggiungere la destinazione prevista con la speranza di poter creare un vaccino attraverso gli anticorpi di Murphy, ormai soprannominato Mister Simpatia.
Per la prima volta dall’inizio della serie viene mostrato il Centro Controllo Malattie di Massa situato sul Monte Wilson, in California, ossia il luogo in cui sono diretti i sopravvissuti, e scopriamo purtroppo che la situazione all'interno del CDC non è esattamente delle migliori.
Nel frattempo continuano i tentativi di Cittadino Z nel mettersi in contatto con qualsiasi essere umano dalla sua stazione radio Campo Luce Del Nord.
Ma qualcosa attira la sua attenzione e per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia, dovrà sporcarsi le mani ed affrontare in prima persona il pericolo lontano dalla sua confortevole postazione.
Un cane Zombie? Mi resta il dubbio in quanto a guardarlo bene non si capisce con esattezza!
Nonostante il creatore della serie ci avesse anticipato che avremmo visto anche animali Zombie, il comportamento del cane non è propriamente riconducibile ad uno Zombie. Quanto Cittadino Z cerca di sparargli lui scappa, una reazione per niente zombesca.
Trattasi dunque di cane con la rabbia? Certo sarebbe il colmo essere uccisi in questo modo in un mondo popolato da Zombie!
In questa puntata continuiamo a conoscere i protagonisti ed i relativi caratteri, molti dei quali al momento spiccano tra gli altri, ma che risultano tutti ben amalgamati tra di loro.
Come peraltro dichiarato da Karl Shaefer nella sua intervista, si denota subito la vena umoristica che emerge dai dialoghi tra i protagonisti e non solo, qualcosa a cui non eravamo di certo abituati (Zombieland a parte).
Questo smorza la tensione e rende i personaggi più veri e genuini, e cosi, tra uno Zombie e l’altro, lo spettatore si può abbandonare anche a qualche sorriso.
Scopriamo qualche dettaglio in più sulla bella Cassandra e sul suo passato. Il suo vero nome è dunque Sunshine? Chi è veramente e chi sono i loschi individui che la stanno cercando?
Cassandra interpretata da Pisay Pao in dolce compagnia
Persino chi è di poche parole come l’enigmatico cecchino "10K" cattura l’attenzione. Si trova sempre nel posto giusto al momento giusto. La sua è una missione nella missione: uccidere 10.000 Zombie! Impossibile? Bè certo il numero è ancora lontano, ma grazie alla sua impeccabile mira il gap si riduce sempre di più.
10K interpretato da Nat Zang
Inevitabile come a seguito della inaspettata morte del Tenente Hammond, la leadership passasse al sergente Charlie Garnett, il quale si assume la responsabilità dell’incolumità di Cuor di Leone Murphy, nonostante quest’ultimo crei diversi problemi al gruppo.
Devo però ammettere che il suo personaggio è davvero divertente!
La puntata procede bene, a ritmo serrato, ma presto accade qualcosa di inaspettato che fa esclamare un “MA PERCHE’??”
Gli amanti del genere Zombie sono sicuramente molto esigenti e critici, ma spesso e volentieri, poiché si tratta pur sempre di finzione, si passa sopra a tante imprecisioni e scelte inadeguate, in quanto alla fine è il giudizio complessivo quello che conta.
Ma se c’è una cosa in cui si pretende assoluta chiarezza e coerenza, questo è il comportamento degli Zombie, in quanto tutto ruota intorno a loro, come è giusto che sia e per questo motivo non possono essere tollerate incongruenze.
Entrando nel dettaglio, ritengo che la scena della raffineria, ribattezzata “fattoria Zombie” da Murphy, sia alquanto confusionaria a riguardo.
Inizialmente gli Zombie sono attirati dal suono della pompa al punto tale da non accorgersi neppure della presenza di umani. Ma la cosa peggiore è che nel momento in cui vengono richiamati dal suono del ciondolo utilizzato da Cassandra, accorgendosi n questo modo della presenza del gruppo, questi abbiano proseguito, come se niente fosse, la loro marcia verso l’origine del suono prodotto dalla pompa, come se il rumore fosse la priorità rispetto ai “cervelli”. That’s bullshit!
Tutto questo chiaramente non è sensato, se pensiamo al comportamento da loro mostrato nella prima puntata e nel proseguo di questa stessa puntata (nel caso in cui si potesse pensare che i produttori abbiano voluto caratterizzare gli Zombie in modo differente rispetto a quelli tradizionali).
Restando proprio sui nostri amichetti, in questa puntata scopriamo qualcosa in più sia sul virus ZN1 che sugli Zombie: innanzitutto abbiamo la conferma che in Z Nation siano presenti sia gli Zombie veloci che gli Zombie lenti e si deduce che la velocità dell’infetto sia determinata dal lasso di tempo decorso dal momento del contagio, pertanto più recente è il contagio e più veloce sarà lo zombie.
Tornando sugli avvenimenti della puntata, trovo interessante che sia stato affrontato un aspetto che in un’apocalisse Zombie è sicuramente da prendere in considerazione date le circostanze in cui si trovano a vivere i sopravvissuti: il dramma della solitudine.
Indubbiamente ritrovarsi isolati, nel bel mezzo del polo nord, probabilmente a centinaia chilometri di distanza dal più vicino sopravvissuto, alla lunga può giocare brutti scherzi, nonché far crescere in se un senso di demotivazione che porta inevitabilmente ad abbassare la guardia e a commettere errori.
Ma per fortuna, per un caso fortuito, Cittadino Z è riuscito a trovare compagnia, seppur non si tratti esattamente di qualcuno con cui poter fare una chiacchierata.
Come era previsto, ritorna l’appuntamento con le Asylumate, anche se in questo caso si tratta di una versione ridotta. Dopo il baby-Zombie e l’autista-Zombie della prima puntata, arriva la ruota-Zombie! Devo ammettere che, seppur trattandosi di una scelta trash, la scena è stata divertente e nel complesso non posso classificarla come una stonatura.
Dovremo abituarci a questo aspetto di Z Nation, che in questo modo, grazie anche alla scelta di introdurre l’elemento dell’umorismo, ci fa capire che non vuole prendersi troppo sul serio.
Che possa essere stata una scelta per distaccarsi da altre produzioni? Può darsi, ma personalmente la trovo azzeccata e vincente.
In conclusione, posso affermare che, a parte alcuni difetti (mannaggia a loro), questa seconda puntata abbia confermato la buona impressione avuta dopo la visione della premiere.
Si sentiva la necessità di uno show che potesse portare qualcosa di nuovo e soprattutto tanta, ma proprio tanta azione!
Z Nation non annoia neppure per un secondo ed in questo ha centrato il punto, speriamo continui cosi.
Vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare a seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Non mi resta che darvi l’appuntamento alla prossima puntata di Z Nation.
A presto Zies!