Prosegue il nostro appuntamento con le Interviste Zombie a cura di Edoardo Favaron, che va a caccia dei protagonisti e degli interpreti del nostro genere horror preferito. Questa settimana Edoardo ci porta nel mondo della letteratura e riesce ad intervistare uno degli scrittori di maggior successo del genere che, con la sua trilogia Diario di Un sopravvissuto agli Zombie, ha conquistato il favore di moltissimi amanti delle creature non-morte. Che aspettate, seguiteci dopo il salto!
Scheda personaggio
Nome e Cognome: J.L. Bourne.
Professione: Ufficiale in servizio permanente nella Marina Militare, scrittore.
Legame Zombie: autore di Diario di un Sopravvissuto agli Zombie, Oltre L’Esilio, e La Clessidra Infranta.
Perché hai scelto il genere Zombie per i tuoi romanzi?
Parlami della tua scelta di utilizzare la struttura del diario quale tipologia di scrittura. Rende le cose più facili o più difficili da scrivere?
Quali sono stati i capitoli e le sequenze più difficili da scrivere? E’ stato difficile ricreare un mondo post apocalittico?
Puoi dirci quali sono i film ed i libri Zombie da cui hai tratto maggior ispirazione?
Intervista a cura di Edoardo Favaron.
Ringraziamo come di consueto per l’intervista il nostro amico Edoardo Favaron, che in questo appuntamento è riuscito a darci la possibilità di conoscere più da vicino il mitico J.L. Bourne.
Mi raccomando, continuate a seguirci su ZombieKB in quanto presto arriveranno nuove ed interessanti Interviste Zombie.
Scheda personaggio
Nome e Cognome: J.L. Bourne.
Professione: Ufficiale in servizio permanente nella Marina Militare, scrittore.
Legame Zombie: autore di Diario di un Sopravvissuto agli Zombie, Oltre L’Esilio, e La Clessidra Infranta.
Perché hai scelto il genere Zombie per i tuoi romanzi?
Ho scelto gli Zombie perché sento che stiamo tutti diventando in un certo modo “non-morti”. I nostri occhi sono incollati ai televisori e ai telefoni; questo non può essere un bene per la nostra vita sociale e per lo spirito in generale. Le persone da queste parti conoscono meglio il Football americano e la TV rispetto alla situazione di crisi economica in cui stiamo vivendo. Con la sensazione generale della situazione socio-economica a livello mondiale cosi negativa e deprimente, il mio lavoro riflette i tempi in cui viviamo, ossia tempi di incertezza e di paura.
Fan Art per Diario di un Sopravvissuto agli Zombie
In realtà ci sono due risposte a questa domanda. Il formato del diario può rendere le cose più facili perché basta descrivere ciò che un personaggio sente. La parte più difficile invece è quella di scrivere il diario in modo tale che i lettori possano capire il mondo che hai creato da un solo punto di vista. Questo è sicuramente ciò che lo rende difficile.Prima di diventare uno scrittore, eri un soldato, come il personaggio principale della tua saga. Quanti elementi autobiografici hai inserito dentro questo personaggio?
Attualmente sono ancora un ufficiale in servizio permanente nella Marina Militare. Questo aspetto si proietta sulla mia scrittura e fa sì che i dettagli tecnici militari siano coerenti e corretti, nel modo in cui piace a me. Questo rende l’'esperienza più coinvolgente per i miei amati lettori. Mi sento in imbarazzo ad ammetterlo, ma ho basato John e gli altri protagonisti sugli aspetti della mia personalità.
Quali sono stati i capitoli e le sequenze più difficili da scrivere? E’ stato difficile ricreare un mondo post apocalittico?
La sequenza più difficile da scrivere è stata, senza ombra di dubbio, la scena del neonato sul seggiolino della macchina nel primo romanzo. Ho odiato scrivere quella parte, ma ho dovuto. Sarebbe la realtà in un mondo post-apocalittico invaso dai non morti.Tu hai descritto zombie sia lenti che veloci. Che tipo di morti viventi preferisci e perché?
Preferisco gli zombie più lenti perché secondo me sono quelli più realistici. L'unica ragione per cui gli zombie nei miei romanzi alle volte sono "veloci" è perché hanno subito una pesante irradiazione quando il governo ha deciso di bombardare le città principali (pessima mossa). Le radiazioni hanno rallentato la decomposizione e preservato le funzioni principali del cervello. Questo ha reso gli Zombie più coordinati e più veloci. Non dei velocisti però!
Una delle cover del contest ideato dalla Multiplayer per la scelta della copertina del libro
(cliccare qui per vedere le splendide opere dei finalisti)
Sono sicuro che la maggior parte dei vostri lettori hanno un elenco molto simile al mio. George Romero, naturalmente. "Dawn of the Dead" (versione del 1978), il classico cult di Matheson, "Io sono Leggenda", posso dire che questi sono i due che mi hanno influenzato maggiormente.Può dirci qualcosa sui tuoi progetti futuri? C'è qualcosa che sta per essere pubblicato in Italia?
Mi piacerebbe che tutti i miei lavori venissero pubblicati in Italia, in quanto sostengo che i fan italiani siano tra i migliori! Alcuni di voi potrebbero aver sentto che ora sto collaborando con uno sviluppatore americano di giochi, la Undead Labs, per lavorare su un simulatore di sopravvivenza Zombie che sarà legato al futuro del loro grande gioco di successo STATE OF DECAY. Sul fronte letterario, ho un romanzo in attesa di essere pubblicato, ma non ha nulla a che fare con gli Zombie. E' una storia di sopravvivenza ambientata in un prossimo futuro, dopo che l'economia di tutto il mondo crolla. Io, naturalmente, farò in modo che il mio editore traduca il libro per il mercato italiano.
La nostra precedente news sulla collazione Bourne/State of Decay
Ringraziamo come di consueto per l’intervista il nostro amico Edoardo Favaron, che in questo appuntamento è riuscito a darci la possibilità di conoscere più da vicino il mitico J.L. Bourne.
Mi raccomando, continuate a seguirci su ZombieKB in quanto presto arriveranno nuove ed interessanti Interviste Zombie.