Ed eccoci alla seconda puntata della quinta stagione di The Walking Dead, dal titolo Sconosciuti (titolo originale Strangers). Siamo qui a dirvi il nostro parere su quanto visto e, naturalmente, aspettiamo il vostro parere, alla fine.
Anche questa puntata segue la linea inaugurata con la premiere della scorsa settimana e con il cambio di immagini della sigla. Una linea cupa, senza pietà per niente e nessuno, con un minimo accenno di speranza, ma veramente minimo e tenuto da parte per tempi migliori.
Torniamo qui a focalizzarci sui nostri personaggi e su come stanno ricucendo il loro rapporto interrotto, anche in maniera brusca (vedi Rick e Carol) la scorsa stagione. Ora sono di nuovo insieme, hanno deciso di non dividersi mai più, di seguire Rick anche contro le loro stesse idee, se necessario, ma ciò che hanno passato quando erano separati non può essere semplicemente messo da parte e dimenticato, perchè ha lasciato cicatrici profonde in ognuno di loro di cui è meglio prendere atto, prima che facciano danni.
Per questo motivo Rick elegge capo virtuale del gruppo Carol, chiedendole se lei è disposta ad accoglierli. Meravigliosa questa scena, più profonda ed empatizzante di semplici scuse da parte di Rick, una totale resa di quest'ultimo di fronte alle capacità innegabili della donna.
E continua anche la consapevolezza di Rick che in questo mondo uccidi o vieni ucciso, che questo lascerà delle cicatrici, ma è purtroppo necessario. soprattutto per proteggere coloro che considera la sua famiglia. Ora Rick è disposto a convivere con le sue cicatrici e gli atti che deve fare, senza porsi tante domande e farsi tanti problemi.
Bellissima anche l'insicurezza che Carol ci presenta. Non vuole parlare neanche con Daryl di Mika e sua sorella e di quello che è successo da quando si sono divisi, dimostrando di non essere poi totalmente la donna-rambo che apparentemente ci presenta. E' una cosa molto bella che rende molto umano e vero il personaggio.
Spettacolare il rapporto che sta sviluppando con Daryl, lei diventa completamente sè stessa solo con Daryl, e questo rende il loro rapporto veramente speciale, fatto di poche parole, di comprensione ed accettazione reciproca, di fiducia totale l'uno nell'altro. Tanto che quando Daryl decide di seguire la macchina che pensa abbia portato via Beth, lei lo segue senza indugi e dubbi.
Interessante anche l'evoluzione di Carl. Dimostra di essere cresciuto molto, di essere consapevole che la maggior parte del mondo è pericoloso e mortale, ma anche di essere un ragazzo con le sue speranze per un qualcosa di buono, nonostante tutto, senza per questo essere infantile e moccioso come in passato. Questo prsonaggio sta avendo un'evoluzione veramente interessante, tenuto conto che fino a l'anno scorso l'avrei preso a sberle ogni due per due. E qui gli autori stanno dimostrando di avere capito di dover aggiustare il tiro, così come per altri personaggi.
Incredibile il passo avanti fatto da Michonne che, da donna con la katana, reclama il suo nuovo ruolo di donna con un passato che ricorda e tiene caro, ma di cui non fa più finta di non ricordarsi, da cui non si fa più vincolare nei rapporti con gli altri e nel suo andare avanti nel nuovo mondo. Simoboleggia questo suo nuovo modo di porsi proprio il suo rifiuto di ritrovare la katana, che sente non appartenerle più.
Anche la nuova arrivata Tara fa dei passi avanti incredibili nel suo rapporto con il gruppo. Si spiega con Rick che la accoglie dicendole semplicemente che nel loro gruppo ci si salva la vita a vicenda, come lei ha fatto con Glenn. Confessa a Maggie di avere fatto parte del gruppo che è arrivato alla prigione e che ha agevolato il Governatore nell'uccidere Hershel senza saperlo e si fa in un certo modo accettare anche da lei. Qui mi viene un pensiero forse cattivo, ma credo che provi un interesse per Maggie che va oltre la semplice amicizia. Chi vivrà vedrà.
Così come Abraham dimostra di capire bene la mentalità di Rick e del gruppo e lo convince a unirsi a lui nel portare a Washington Eugene, senza lotte interne e senza scene madri. La famosa cura di Eugene però, rimane ancora sullo sfondo e poco sviluppata.
Purtroppo, ci sono ancora dei punti deboli del gruppo che mi annoiano a morte e che sto sperando qualcuno uccida. Parlo di Tyreese, che è una babysitter/killer perfetta quando si tratta di Judith, ma che è un peso per qualunque altra cosa faccia. E parlo anche di Glenn, che sta anche cominciando a fare figure da stupido, come se volessero alienarcelo in previsione di un qualcosa di brutto.
In questo gruppo avrei messo anche Bob, se non ci fosse stato il cliffhanger finale che lo ha messo sotto una luce nuova e che, soprattutto, ha reso Gareth il peggior villain della serie stessa, al cui confronto il Governatore sembra Paperino.
Raramente ho odiato così un personaggio in poco tempo, desidero veramente che venga torturato a morte e peggio e questo dimostra solo che gran lavoro è stato fatto con lui.
La scena finale è veramente scioccante: dopo aver rifiutato di parlare di cannibali per tutta la scorsa puntata, addirittura qui lo vediamo mangiare una gamba di Bob davanti a lui stesso e, soprattutto a noi, con una carica di violenza che è traumatizzante proprio per la semplicità della scena, per il discorso apparentemente logico che questo pazzo fa a Bob sul fatto di essere stati costretti da Rick and company a diventare cacciatori/cannibali.
The Walking Dead continua a ricordarci che gli Zombie sono solo il pericolo minore del nuovo mondo, che il vero male è insito nell'uomo normale che supera certi limiti e non è più capace o non vuole tornare indietro. Certo loro non saranno di sicuro favorevoli alla cura ed al ritorno del mondo alla "normalità"!
C'è stata anche l'introduzione di un nuovo personaggio, Gabriel. Pieno di contraddizioni e, soprattutto, di segreti che Rick ed anche noi percepiamo subito come pericolosi per il gruppo. Inoltre, la croce sulla macchina che Daryl vuole inseguire mi lascia perplessa su una sua eventuale connessione con questo sedicente prete. Comunque è troppo presto per giudicare il tutto.
Vorrei spendere anche due parole sugli splendidi Zombie lasciati a marcire in acqua, sul loro trucco molto particolare, dove Mazzara, come sempre, fa sentire il suo tocco da maestro.
In conclusione, una puntata meno adrenalinica della scorsa volta, ma sempre molto attiva e per niente noiosa e, secondo me, necessaria per farci fare il punto della situazione sui nostri personaggi. Non per niente è stata scritta da Kirkmann che, come al solito, rivela una capacità di conoscenza delle motivazioni dei suoi personaggi maggiore di qualsiasi autore della serie. Con l'aggiunta della presentazione di un villain che ridicolizza qualsiasi villain presentato finora e che fa ben sperare per il futuro.
Ed ora aspetto le vostre considerazioni.
Anche questa puntata segue la linea inaugurata con la premiere della scorsa settimana e con il cambio di immagini della sigla. Una linea cupa, senza pietà per niente e nessuno, con un minimo accenno di speranza, ma veramente minimo e tenuto da parte per tempi migliori.
Torniamo qui a focalizzarci sui nostri personaggi e su come stanno ricucendo il loro rapporto interrotto, anche in maniera brusca (vedi Rick e Carol) la scorsa stagione. Ora sono di nuovo insieme, hanno deciso di non dividersi mai più, di seguire Rick anche contro le loro stesse idee, se necessario, ma ciò che hanno passato quando erano separati non può essere semplicemente messo da parte e dimenticato, perchè ha lasciato cicatrici profonde in ognuno di loro di cui è meglio prendere atto, prima che facciano danni.
Per questo motivo Rick elegge capo virtuale del gruppo Carol, chiedendole se lei è disposta ad accoglierli. Meravigliosa questa scena, più profonda ed empatizzante di semplici scuse da parte di Rick, una totale resa di quest'ultimo di fronte alle capacità innegabili della donna.
E continua anche la consapevolezza di Rick che in questo mondo uccidi o vieni ucciso, che questo lascerà delle cicatrici, ma è purtroppo necessario. soprattutto per proteggere coloro che considera la sua famiglia. Ora Rick è disposto a convivere con le sue cicatrici e gli atti che deve fare, senza porsi tante domande e farsi tanti problemi.
Bellissima anche l'insicurezza che Carol ci presenta. Non vuole parlare neanche con Daryl di Mika e sua sorella e di quello che è successo da quando si sono divisi, dimostrando di non essere poi totalmente la donna-rambo che apparentemente ci presenta. E' una cosa molto bella che rende molto umano e vero il personaggio.
Spettacolare il rapporto che sta sviluppando con Daryl, lei diventa completamente sè stessa solo con Daryl, e questo rende il loro rapporto veramente speciale, fatto di poche parole, di comprensione ed accettazione reciproca, di fiducia totale l'uno nell'altro. Tanto che quando Daryl decide di seguire la macchina che pensa abbia portato via Beth, lei lo segue senza indugi e dubbi.
Interessante anche l'evoluzione di Carl. Dimostra di essere cresciuto molto, di essere consapevole che la maggior parte del mondo è pericoloso e mortale, ma anche di essere un ragazzo con le sue speranze per un qualcosa di buono, nonostante tutto, senza per questo essere infantile e moccioso come in passato. Questo prsonaggio sta avendo un'evoluzione veramente interessante, tenuto conto che fino a l'anno scorso l'avrei preso a sberle ogni due per due. E qui gli autori stanno dimostrando di avere capito di dover aggiustare il tiro, così come per altri personaggi.
Incredibile il passo avanti fatto da Michonne che, da donna con la katana, reclama il suo nuovo ruolo di donna con un passato che ricorda e tiene caro, ma di cui non fa più finta di non ricordarsi, da cui non si fa più vincolare nei rapporti con gli altri e nel suo andare avanti nel nuovo mondo. Simoboleggia questo suo nuovo modo di porsi proprio il suo rifiuto di ritrovare la katana, che sente non appartenerle più.
Anche la nuova arrivata Tara fa dei passi avanti incredibili nel suo rapporto con il gruppo. Si spiega con Rick che la accoglie dicendole semplicemente che nel loro gruppo ci si salva la vita a vicenda, come lei ha fatto con Glenn. Confessa a Maggie di avere fatto parte del gruppo che è arrivato alla prigione e che ha agevolato il Governatore nell'uccidere Hershel senza saperlo e si fa in un certo modo accettare anche da lei. Qui mi viene un pensiero forse cattivo, ma credo che provi un interesse per Maggie che va oltre la semplice amicizia. Chi vivrà vedrà.
Così come Abraham dimostra di capire bene la mentalità di Rick e del gruppo e lo convince a unirsi a lui nel portare a Washington Eugene, senza lotte interne e senza scene madri. La famosa cura di Eugene però, rimane ancora sullo sfondo e poco sviluppata.
Purtroppo, ci sono ancora dei punti deboli del gruppo che mi annoiano a morte e che sto sperando qualcuno uccida. Parlo di Tyreese, che è una babysitter/killer perfetta quando si tratta di Judith, ma che è un peso per qualunque altra cosa faccia. E parlo anche di Glenn, che sta anche cominciando a fare figure da stupido, come se volessero alienarcelo in previsione di un qualcosa di brutto.
In questo gruppo avrei messo anche Bob, se non ci fosse stato il cliffhanger finale che lo ha messo sotto una luce nuova e che, soprattutto, ha reso Gareth il peggior villain della serie stessa, al cui confronto il Governatore sembra Paperino.
Raramente ho odiato così un personaggio in poco tempo, desidero veramente che venga torturato a morte e peggio e questo dimostra solo che gran lavoro è stato fatto con lui.
La scena finale è veramente scioccante: dopo aver rifiutato di parlare di cannibali per tutta la scorsa puntata, addirittura qui lo vediamo mangiare una gamba di Bob davanti a lui stesso e, soprattutto a noi, con una carica di violenza che è traumatizzante proprio per la semplicità della scena, per il discorso apparentemente logico che questo pazzo fa a Bob sul fatto di essere stati costretti da Rick and company a diventare cacciatori/cannibali.
The Walking Dead continua a ricordarci che gli Zombie sono solo il pericolo minore del nuovo mondo, che il vero male è insito nell'uomo normale che supera certi limiti e non è più capace o non vuole tornare indietro. Certo loro non saranno di sicuro favorevoli alla cura ed al ritorno del mondo alla "normalità"!
C'è stata anche l'introduzione di un nuovo personaggio, Gabriel. Pieno di contraddizioni e, soprattutto, di segreti che Rick ed anche noi percepiamo subito come pericolosi per il gruppo. Inoltre, la croce sulla macchina che Daryl vuole inseguire mi lascia perplessa su una sua eventuale connessione con questo sedicente prete. Comunque è troppo presto per giudicare il tutto.
Vorrei spendere anche due parole sugli splendidi Zombie lasciati a marcire in acqua, sul loro trucco molto particolare, dove Mazzara, come sempre, fa sentire il suo tocco da maestro.
In conclusione, una puntata meno adrenalinica della scorsa volta, ma sempre molto attiva e per niente noiosa e, secondo me, necessaria per farci fare il punto della situazione sui nostri personaggi. Non per niente è stata scritta da Kirkmann che, come al solito, rivela una capacità di conoscenza delle motivazioni dei suoi personaggi maggiore di qualsiasi autore della serie. Con l'aggiunta della presentazione di un villain che ridicolizza qualsiasi villain presentato finora e che fa ben sperare per il futuro.
Ed ora aspetto le vostre considerazioni.