Venerdì 17/10/2014 è andata in onda la sesta puntata di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio. Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
“Bei tempi per le religioni che prevedevano la fine del mondo.”
Ho sempre pensato che un’Apocalisse Zombie potrebbe essere una buona occasione per ripulire il mondo dalla feccia che lo sta distruggendo e portando alla rovina. Ovviamente sappiamo tutti che al contrario sarebbe ben più probabile che fosse proprio quella stessa feccia a rimanere illesa grazie al proprio cinismo ed al modo di vivere senza regole.
In questo per adesso Z Nation è piuttosto concorde, in quanto in poche puntate i protagonisti si sono imbattuti in numerosi gruppi di malviventi, tutti più o meno a proprio agio in questo mondo devastato dalla piaga dei non-morti.
Anche in questo episodio i nostri sopravvissuti riescono a finire nel posto sbagliato.
Ci troviamo ad Hannibal, piccola cittadina situata nella contea di Marion, nello stato del Missouri, che contava prima dell’epidemia circa 17.000 abitanti.
E’ in questo luogo, circondato dal verde, che viene espressa tutta la follia di una setta di fanatici religiosi che crede che la trasformazione in Zombie sia la strada verso la reincarnazione.
Come sempre in un batter d'occhio, in modo magistrale, si passa dall'orrore alla comicità.
Continua a divertire “l’idillio amoroso” tra Roberta e Murphy, quest’ultimo sempre pronto a lanciare frecciatine con il solo unico risultato di far incazzare l’ex guardia nazionale, resasi disponibile in qualsiasi momento a “dargli la grazia” nel caso di una sua eventuale trasformazione.
Come ho già ripetuto in altre occasioni, uno dei punti di forza di Z Nation è quello di affrontare in modo naturale e continuo aspetti dell’Apocalisse Zombie che potrebbero risultare scontati, come per esempio quello del cibo.
Perché di sicuro in cima alla lista dei pericoli da affrontare che mettono a rischio la propria sopravvivenza ci sono gli Zombie, ma al secondo posto si potrebbe tranquillamente inserire il nutrimento, che in questa circostanza sarebbe difficile da reperire e senza il quale non si avrebbero le forze per affrontare una sopravvivenza cosi ardua.
La fortuna finalmente assiste i protagonisti che fanno tappa presso un avamposto messo in piedi dal Maggiore Joe Williams, una vecchia conoscenza di Charles.
Tutto fila liscio e qualcuno trova persino il modo di spassarsela un po’ (nuovi amori in arrivo?), ma i soliti guai stanno per arrivare.
Ed è qui che entra in gioco la Chiesa della Resurrezione, guidata da Padre Jacob, che grazie ai suoi discepoli cercherà di divulgare il proprio verbo: la resurrezione quale percorso per raggiungere la pace.
I protagonisti si troveranno per la prima volta a dover lottare completamente indifesi, privi dei propri armamenti, contro la minaccia Zombie, dovendo sfruttare qualsiasi oggetto presente nei paraggi e mettendo in atto tutte le proprie abilità: abat-jour, libro, forchetta…a vincere il titolo senza ombra di dubbio è la trovata geniale delle fruste da cucina.
Insomma, a chi potrebbe mai venire in mente di "montare" il cervello di uno Zombie se non a The Asylum? Geniale!
Combatti o muori, non ci sono alternative.
Questo varrà per tutti ma non per Murphy, che come sappiamo, infettato dal virus, ha sviluppato un’immunità agli Zombie, i quali perdono qualsiasi interesse nei suoi confronti una volta percepita la sua vera natura.
Trovata altrettanto geniale ed in questo caso per niente comica, quella del vicolo cielo della morte.
Non deve essere particolarmente piacevole trovarsi a pochi centimetri dai denti famelici di un furioso.
Questo episodio riesce veramente a trasmettere forti emozioni: paura, ansia e adrenalina in un crescendo di intensità.
Le visioni di Addy ritornano anche in questa occasione: ed è proprio nelle situazioni di estremo pericolo che la ragazza è vittima di attacchi di panico che la portano a vivere quelli che sembrano essere dei ricordi.
Speriamo che nelle prossime puntate ci possano svelare il significato di tutto questo.
Purtroppo la setta agirà con la forza e metterà i protagonisti di fronte ad una scelta: unirsi alla Chiesa della Resurrezione oppure risorgere.
Sarà il vero Messia, la reale incarnazione della resurrezione (come dargli torto?!), a giungere in soccorso per salvare il team di sopravvissuti.
Che dire del finale? Un colpo di scena che ti lascia a bocca aperta, qualcosa che non ti saresti mai aspettato.
E’ dura da mandare giù, ma d'altronde è questa la realtà dell’Apocalisse Zombie: basta un piccolo errore e tutto finisce, oppure, può essere qualcosa di più difficile da spiegare in quanto insolito, un gesto altruista compiuto per un bene superiore.
“A volte però mi chiedo se non ci siamo meritati tutto questo. Abbiamo avuto l’opportunità di far bene sul nostro pianeta Terra, e … abbiamo mandato tutto all’aria.”
Con “Resurrection Z” siamo giunti a metà stagione di Z Nation e non potevo desiderare di meglio se non un episodio che raccogliesse in 42 minuti tutta la propria essenza.
Ma oggi abbiamo avuto persino qualcosa di più!
Un turbinio di emozioni non facili da suscitare in un’unica puntata.
Abbiamo riso, ci siamo arrabbiati, abbiamo avuto paura e abbiamo pianto.
E come sempre (continuerò a ripeterlo fino alla nausea, per niente scontato), tonnellate di Zombie!!!
A mio avviso la miglior puntata tra quelle viste sin ora, e questo è un aspetto molto positivo da non sottovalutare, perché spesso l’errore che si commette è quello di sorprendere nelle fasi iniziali e finali della stagione senza dare la giusta attenzione a tutto il resto del percorso che invece è fondamentale.
Il gruppo di sopravvissuti questa settimana se l’è vista davvero brutta e ahimè ha perso una pedina importante.
Z Nation osa, qualità rara, e ci si augura che possa continuare su questa strada perché anche senza un budget stellare si può realizzare un buon prodotto e per ora mi sento di poter affermare che stiamo assistendo alla dimostrazione di ciò.
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Non mi resta che darvi l’appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
“Bei tempi per le religioni che prevedevano la fine del mondo.”
Ho sempre pensato che un’Apocalisse Zombie potrebbe essere una buona occasione per ripulire il mondo dalla feccia che lo sta distruggendo e portando alla rovina. Ovviamente sappiamo tutti che al contrario sarebbe ben più probabile che fosse proprio quella stessa feccia a rimanere illesa grazie al proprio cinismo ed al modo di vivere senza regole.
In questo per adesso Z Nation è piuttosto concorde, in quanto in poche puntate i protagonisti si sono imbattuti in numerosi gruppi di malviventi, tutti più o meno a proprio agio in questo mondo devastato dalla piaga dei non-morti.
Anche in questo episodio i nostri sopravvissuti riescono a finire nel posto sbagliato.
Ci troviamo ad Hannibal, piccola cittadina situata nella contea di Marion, nello stato del Missouri, che contava prima dell’epidemia circa 17.000 abitanti.
E’ in questo luogo, circondato dal verde, che viene espressa tutta la follia di una setta di fanatici religiosi che crede che la trasformazione in Zombie sia la strada verso la reincarnazione.
Come sempre in un batter d'occhio, in modo magistrale, si passa dall'orrore alla comicità.
Continua a divertire “l’idillio amoroso” tra Roberta e Murphy, quest’ultimo sempre pronto a lanciare frecciatine con il solo unico risultato di far incazzare l’ex guardia nazionale, resasi disponibile in qualsiasi momento a “dargli la grazia” nel caso di una sua eventuale trasformazione.
Come ho già ripetuto in altre occasioni, uno dei punti di forza di Z Nation è quello di affrontare in modo naturale e continuo aspetti dell’Apocalisse Zombie che potrebbero risultare scontati, come per esempio quello del cibo.
Perché di sicuro in cima alla lista dei pericoli da affrontare che mettono a rischio la propria sopravvivenza ci sono gli Zombie, ma al secondo posto si potrebbe tranquillamente inserire il nutrimento, che in questa circostanza sarebbe difficile da reperire e senza il quale non si avrebbero le forze per affrontare una sopravvivenza cosi ardua.
La fortuna finalmente assiste i protagonisti che fanno tappa presso un avamposto messo in piedi dal Maggiore Joe Williams, una vecchia conoscenza di Charles.
Tutto fila liscio e qualcuno trova persino il modo di spassarsela un po’ (nuovi amori in arrivo?), ma i soliti guai stanno per arrivare.
Ed è qui che entra in gioco la Chiesa della Resurrezione, guidata da Padre Jacob, che grazie ai suoi discepoli cercherà di divulgare il proprio verbo: la resurrezione quale percorso per raggiungere la pace.
I protagonisti si troveranno per la prima volta a dover lottare completamente indifesi, privi dei propri armamenti, contro la minaccia Zombie, dovendo sfruttare qualsiasi oggetto presente nei paraggi e mettendo in atto tutte le proprie abilità: abat-jour, libro, forchetta…a vincere il titolo senza ombra di dubbio è la trovata geniale delle fruste da cucina.
Insomma, a chi potrebbe mai venire in mente di "montare" il cervello di uno Zombie se non a The Asylum? Geniale!
Combatti o muori, non ci sono alternative.
Questo varrà per tutti ma non per Murphy, che come sappiamo, infettato dal virus, ha sviluppato un’immunità agli Zombie, i quali perdono qualsiasi interesse nei suoi confronti una volta percepita la sua vera natura.
Trovata altrettanto geniale ed in questo caso per niente comica, quella del vicolo cielo della morte.
Non deve essere particolarmente piacevole trovarsi a pochi centimetri dai denti famelici di un furioso.
Questo episodio riesce veramente a trasmettere forti emozioni: paura, ansia e adrenalina in un crescendo di intensità.
Le visioni di Addy ritornano anche in questa occasione: ed è proprio nelle situazioni di estremo pericolo che la ragazza è vittima di attacchi di panico che la portano a vivere quelli che sembrano essere dei ricordi.
Speriamo che nelle prossime puntate ci possano svelare il significato di tutto questo.
Purtroppo la setta agirà con la forza e metterà i protagonisti di fronte ad una scelta: unirsi alla Chiesa della Resurrezione oppure risorgere.
Sarà il vero Messia, la reale incarnazione della resurrezione (come dargli torto?!), a giungere in soccorso per salvare il team di sopravvissuti.
Che dire del finale? Un colpo di scena che ti lascia a bocca aperta, qualcosa che non ti saresti mai aspettato.
E’ dura da mandare giù, ma d'altronde è questa la realtà dell’Apocalisse Zombie: basta un piccolo errore e tutto finisce, oppure, può essere qualcosa di più difficile da spiegare in quanto insolito, un gesto altruista compiuto per un bene superiore.
“A volte però mi chiedo se non ci siamo meritati tutto questo. Abbiamo avuto l’opportunità di far bene sul nostro pianeta Terra, e … abbiamo mandato tutto all’aria.”
Con “Resurrection Z” siamo giunti a metà stagione di Z Nation e non potevo desiderare di meglio se non un episodio che raccogliesse in 42 minuti tutta la propria essenza.
Ma oggi abbiamo avuto persino qualcosa di più!
Un turbinio di emozioni non facili da suscitare in un’unica puntata.
Abbiamo riso, ci siamo arrabbiati, abbiamo avuto paura e abbiamo pianto.
E come sempre (continuerò a ripeterlo fino alla nausea, per niente scontato), tonnellate di Zombie!!!
A mio avviso la miglior puntata tra quelle viste sin ora, e questo è un aspetto molto positivo da non sottovalutare, perché spesso l’errore che si commette è quello di sorprendere nelle fasi iniziali e finali della stagione senza dare la giusta attenzione a tutto il resto del percorso che invece è fondamentale.
Il gruppo di sopravvissuti questa settimana se l’è vista davvero brutta e ahimè ha perso una pedina importante.
Z Nation osa, qualità rara, e ci si augura che possa continuare su questa strada perché anche senza un budget stellare si può realizzare un buon prodotto e per ora mi sento di poter affermare che stiamo assistendo alla dimostrazione di ciò.
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Non mi resta che darvi l’appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!