Anche questa settimana ritorna il nostro appuntamento con le Interviste Zombie a cura di Edoardo Favaron, che va a caccia dei protagonisti e degli interpreti del nostro genere horror preferito. Questa settimana Edoardo, è riuscito a catturare un mostro sacro del genere Zombie, che insieme a George A. Romero, può essere considerato il fautore del fenomeno che ha conquistato il mondo intero e che ancora oggi riesce ad attirare milioni di persone in qualsiasi sua forma venga proposto: tutto è partito insieme a lui nel lontano 1968. Che aspettate, seguiteci dopo il salto!
Scheda personaggio
Nome e Cognome: John A. Russo.
Professione: sceneggiatore, regista, produttore, attore, scrittore.
Legame Zombie: co-sceneggiatore del film Night of The Living Dead del 1968, attore nella parte di uno Zombie nel film Night of The Living Dead del 1968, co-produttore di Night of The Living Dead del 1990, scrittore del libro Night of The Living Dead del 1974, scrittore di Return of the Living Dead del 1977, scrittore del fumetto Night of the Living Dead, scrittore del fumetto Escape of the Living Dead, scrittore del fumetto Plague of the Living Dead, produttore esecutivo dello spettacolo teatrale Night of The Living Dead Live.
Partiamo dall'inizio della sua carriera. Come è arrivato a lavorare nel mondo del cinema e come ha conosciuto George A. Romero?
Com'è nata l'idea per Night of The Living Dead e come ha fatto lo script originale a passare da uno sci-fi/horror/commedia a quello che poi è diventato?
Quali sono state le sue fonti di ispirazione per la sceneggiatura e per l'aspetto dei morti viventi? Ha anche fatto qualche ricerca antropologica sugli Zombie?
Perché ha scelto di utilizzare la struttura narrativa tipica dei film di assedio? È stato solo a causa del budget ristretto, oppure è stata una scelta consapevole mirata ad ottenere la stessa atmosfera di assedio presente in capolavori quali Rio Bravo, Zulu e The Lost Patrol?
Potrebbe svelare qualche aneddoto su questo film?
Lei ha anche scritto il romanzo originale Return of the Living Dead. È molto buio e spaventoso e confrontandolo con la versione del film, sembra una storia completamente diversa. C'è una ragione per cui la natura spaventosa del libro non è stata riproposta anche nel film?
Parliamo del romanzo Night of The Living Dead. Nella prima parte gli Zombie sono catatonici, non attaccano immediatamente la casa. Questa è stata una scelta per creare con più suspense il senso di paura? Perché questa differenza dalla sceneggiatura del film?
Mi può raccontare della sua esperienza nello scrivere il fumetto Night of The Living Dead? Quali sono le principali differenze tra il fumetto ed il romanzo?
Attualmente è ancora in contatto con George A. Romero?
Intervista a cura di Edoardo Favaron.
Siamo veramente grati ad Edoardo per averci offerto questa grandissima opportunità e per averci regalato una bellissima chiacchierata con un pilastro della cultura Zombie.
John A. Russo è una delle persone a cui dobbiamo dire grazie per avere “dato vita” (scusate il gioco di parole eheh!) questo genere horror a cui siamo particolarmente affezionati, e ZombieKB può essere fiero ed onorato di poter condividere con voi questa esclusiva intervista.
Mi raccomando, continuate a seguirci in quanto presto arriveranno nuove ed interessanti Interviste Zombie.
Scheda personaggio
Nome e Cognome: John A. Russo.
Professione: sceneggiatore, regista, produttore, attore, scrittore.
Legame Zombie: co-sceneggiatore del film Night of The Living Dead del 1968, attore nella parte di uno Zombie nel film Night of The Living Dead del 1968, co-produttore di Night of The Living Dead del 1990, scrittore del libro Night of The Living Dead del 1974, scrittore di Return of the Living Dead del 1977, scrittore del fumetto Night of the Living Dead, scrittore del fumetto Escape of the Living Dead, scrittore del fumetto Plague of the Living Dead, produttore esecutivo dello spettacolo teatrale Night of The Living Dead Live.
Partiamo dall'inizio della sua carriera. Come è arrivato a lavorare nel mondo del cinema e come ha conosciuto George A. Romero?
Volevo essere uno scrittore, e ho iniziato a scrivere prima che mi diplomassi alla scuola superiore e ho continuato a scrivere poesie e racconti quando avevo il tempo, mentre ero iscritto alla West Virginia University. Nel frattempo Rudy Ricci, un caro amico della mia città natale, Clairton, in Pennsylvania, nei pressi di Pittsburgh, mi disse al telefono di aver incontrato una persona di grande talento, George A. Romero, che era venuto da New York per andare al college alla Carnegie Tech, che ora è divenuta la Carnegie Mellon. Entrambi erano università delle belle arti. Quando tornai a casa per le vacanze di Natale di quell'anno, io e Rudy andammo a prendere George A. Romero nel suo appartamento, ed è così che diventammo amici quando avevamo tutti 18 anni. Anche Russ Streiner è diventato uno dei nostri amici, quando siamo andati a vederlo esibirsi al Pittsburgh Playhouse. George era pazzo di gioia al pensiero di poter collaborare tutti insieme per realizzare un film, e il suo entusiasmo ci ha contagiati in breve tempo.
(da sinistra verso destra) Russ Streiner George A Romero John Russo
Abbiamo iniziato a fare una commedia horror in cui un gruppo di ragazzi incontra degli extraterrestri con cui fanno amicizia ed iniziano a fare scherzi agli abitanti della propria cittadina. In un certo senso, sarebbe stato ET, prima dell’arrivo di ET. Ma ci siamo resi conto che non potevamo permetterci gli effetti speciali. Così abbiamo cambiato idea e preso la strada dell’horror puro. Ho iniziato a scrivere una sceneggiatura sugli alieni che vengono sulla terra in cerca di carne umana. E George ha iniziato a scrivere una sceneggiatura su una ragazza e suo fratello che vengono attaccati in un cimitero. Avevo detto a George che avremmo dovuto iniziare il nostro script in un cimitero, perché le persone trovano i cimiteri spaventosi. La struttura della storia di George era buona, ma fino ad allora non parlò mai di chi sarebbero stati gli aggressori o di quello che sarebbero diventati poi, cosi ho suggerito che fossero persone morte tornate in vita, e ho anche detto che avrebbero potuto usare la mia idea sul nutrirsi di carne umana. Ecco, questo è quello che ha cambiato tutto e ha creato il moderno zombie carnivoro.
Scena tratta dal film del '68 Night of the Living Dead
Non abbiamo fatto alcuna ricerca sugli Zombie in questo senso. Abbiamo solo voluto che gli attori sembrassero morti, e non abbiamo avuto il supporto di lattice o qualsiasi altro tipo di make-up sofisticato. Abbiamo fatto tutto con l’ingegno.Credo che uno degli elementi più interessanti del film sia la profondità psicologica dei personaggi. Ha fatto un ritratto autentico dei personaggi della società multietnica; i personaggi sono persone credibili e questa è stata un’innovazione notevole nel genere horror ...
Volevamo far si che i nostri personaggi si comportassero come le persone reali si comporterebbero messe di fronte ad una situazione di pericolo per la propria vita. Una volta accettata la premessa bizzarra che prevede dei morti ritornati in vita ed in cerca di carne umana fresca, abbiamo voluto che tutto il resto fosse il più reale, credibile e logico possibile.
Cast al completo di Night of the Living Dead del '68
Perché ha scelto di utilizzare la struttura narrativa tipica dei film di assedio? È stato solo a causa del budget ristretto, oppure è stata una scelta consapevole mirata ad ottenere la stessa atmosfera di assedio presente in capolavori quali Rio Bravo, Zulu e The Lost Patrol?
Abbiamo avuto un budget molto basso e non eravamo sicuri di potercela fare, così decidemmo per una strategia che si rivelò vincente, ossia limitare le riprese per la maggior parte del film alla fattoria in mezzo al nulla. Penso che sia George che io fummo entrambi influenzati da ZULU, un film che ci è piaciuto molto.Ci può raccontare la sua collaborazione con il regista e amico George A. Romero?
George A. Romero è molto spiritoso, intelligente e ben informato in merito a tutto quello che succede nel mondo, tra cui film, poesia, musica, tutte le arti, ed inoltre la politica e le questioni culturali di ogni genere. Siamo sempre andati d'accordo intellettualmente, e ci siamo sempre divertiti moltissimo insieme. Ciò include l'ultimo paio di anni in cui George, Russ ed io siamo stati, e siamo tuttora, i produttori esecutivi di Night of The Living Dead Live - il primo e l’unico autorizzato spettacolo di Night of The Living Dead.
Locandina della spettacolo Night of the Living Dead Live
Uno degli aneddoti più interessanti su Night of The Living Dead riguarda la notte in cui Russ, George ed io stavamo bevendo qualcosa in compagnia di Jack Napor, il direttore dello studio che ha curato la nostra lavorazione. Non avevamo soldi per finire parte della nostra colonna sonora, e Jack ha sfidato Russ ad una partita di scacchi. Se Russ avesse vinto, avremmo ottenuto la collaborazione di Jack gratis, mentre se avesse vinto Jack, avremmo dovuto pagare il doppio. George ed io guardammo l’intera partita con grande suspense -- e per fortuna Russ vinse!E che cosa ci può dire riguardo al suo lavoro come produttore del remake di Night of The Living Dead, diretto da Tom Savini nel 1990?
Essere un co-produttore del remake di Night of The Living Dead del 1990 è stato in qualche modo più problematico rispetto a lavorare sull'originale, perché Russ ed io abbiamo dovuto trascorrere la maggior parte del nostro tempo in lotta con i finanziatori del progetto per mantenere il flusso di denaro e per non permettere che la produzione chiudesse. D'altra parte, è stato molto divertente lavorare con Tom Savini, Declan Baldwin, Tony Todd e gli altri membri del cast e con Jerry Gergely, John Vulich, Everett Burrell e tutto lo staff e gli addetti ai lavori.
Night of the Living Dead di Tom Savini
Lei ha anche scritto il romanzo originale Return of the Living Dead. È molto buio e spaventoso e confrontandolo con la versione del film, sembra una storia completamente diversa. C'è una ragione per cui la natura spaventosa del libro non è stata riproposta anche nel film?
La versione spaventosa non ha ottenuto l’approvazione perché i dirigenti della Orion dichiararono che l’horror puro era morto e per tale motivo abbiamo dovuto trasformare la storia in una commedia, cosi, per poter attuare questo cambiamento, abbiamo assunto Dan O'Banno. Dan era un ragazzo fantastico con cui lavorare. Mi è piaciuto quello che ha fatto con il film, e a lui è piaciuto molto il mio adattamento del suo copione.
Tarman di Return of the Living Dead
In realtà loro non attaccano subito la casa sia nel film che nel romanzo. Sono deboli, e la loro forza scaturisce quando sono numerosi. Non attaccano la casa finché non raggiungono un numero abbastanza grande per poterlo fare. Sì, questo in effetti prolunga la suspense e la paura. Se avessero attaccato la casa e fossero riusciti subito ad avere la meglio, il film sarebbe finito in fretta ed il romanzo sarebbe stato solo un breve racconto.
Romanzo Return of the Living Dead
Il romanzo/sceneggiatura/film è stato adattato da un altro scrittore. La differenza principale tra un romanzo ed il suo adattamento a fumetti è che con i fumetti si hanno immagini con cui raccontare la storia e quindi possono essere usate un minor numero di parole.
Attualmente è ancora in contatto con George A. Romero?
Sì, sono ancora in contatto con George A. Romero e ci siamo visti pochi giorni fa ad Evans City al "The Living Dead Festival".Che cosa pensa della recente ondata di Zombie nella cultura popolare e del modo in cui sono cambiati con il tempo?
Da quando abbiamo trasformato i morti in divoratori di carne, il fenomeno ha preso piede e non si è più fermato. Abbiamo ispirato molti registi nel realizzare i propri film di zombie. Quindi non posso affermare che l'ondata sia "recente". Certamente abbiamo lanciato noi questo fenomeno che non si è mai fermato, ma immediatamente è andato avanti con The Evil Dead, Dawn of the Dead, Return of the Living Dead, e così via, fino ai tempi di 28 Giorni Dopo, Shaun of the Dead, The Walking Dead, ecc. ecc.Può anticipare qualcosa di più sui suoi nuovi progetti?
Il mio ultimo libro Dealey Plaza è uscito solo da un paio di mesi e ha raccolto 18 recensioni a 5 stelle su Amazon. Non è un romanzo horror, ma tratta la fin troppo reale e terribile furia di violenza che va avanti da decenni negli Stati Uniti. Se volete avere informazioni in merito a tutti i progetti in cui sono coinvolto vi consiglio di visitare il mio sito web www.johnrussoentertainment.com.
John Russo nel suo cameo del "tire iron ghoul" ne "La notte dei morti viventi"
Intervista a cura di Edoardo Favaron.
Siamo veramente grati ad Edoardo per averci offerto questa grandissima opportunità e per averci regalato una bellissima chiacchierata con un pilastro della cultura Zombie.
John A. Russo è una delle persone a cui dobbiamo dire grazie per avere “dato vita” (scusate il gioco di parole eheh!) questo genere horror a cui siamo particolarmente affezionati, e ZombieKB può essere fiero ed onorato di poter condividere con voi questa esclusiva intervista.
Mi raccomando, continuate a seguirci in quanto presto arriveranno nuove ed interessanti Interviste Zombie.