Venerdì 07/11/2014 è andata in onda la nona puntata di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio. Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Come temevo, dopo lo “Zunami” in cui non abbiamo avuto modo di capire bene dove fossero finiti, la puntata di oggi è stata interamente dedicata ai due piccioncini.
E dalle immagini si intuisce che finalmente verrà svelato il mistero dietro alle visioni di Addy.
Mack e Addy sono sempre stati in un certo qual modo un gruppo nel gruppo, si sono certamente integrati insieme agli altri, senza però che questo intaccasse il loro legame, almeno fino a quando Addy non ha iniziato a credere che la missione denominata Operazione Morso fosse una reale speranza per la loro salvezza e per quella del mondo intero.
Pur facendo parte della missione, quello di Mack e Addy è sempre stato il “loro viaggio", che semplicemente per un periodo è stato condiviso con altre persone.
Ad un certo punto, per un caso fortuito, si sono staccati dal gruppo: ma l’impressione è che la loro sia stata più una scelta che non un fatto avvenuto a causa degli eventi.
Una scelta voluta in modo particolare da Mack, il quale, egoisticamente, ha probabilmente iniziato ad avere paura che l’alchimia con i componenti del gruppo, cresciuta giorno dopo giorno in quanto uniti dalla volontà di raggiungere l’obbiettivo della missione anche a costo della propria vita, potesse allontanare Addy da lui.
D'altronde è piuttosto chiaro chi tra i due provi i sentimenti più forti nella relazione.
Questo allontanamento ed il fatto di essere rimasti da soli, li costringerà però ad affrontare discorsi che normalmente in un’apocalisse Zombie non si ha il tempo di fare e cosi Addy inizia a mettere in dubbio la loro relazione e le basi su cui è fondata, cercando di convincere più che Mack, se stessa, che il sentimento che li lega è dettato dalla necessità di sopravvivere e dalla paura di restare soli, cosa che in un mondo normale non accadrebbe.
Mack pensa allora ad un appuntamento, quale modo per dare alla relazione un aspetto meno apocalittico.
Che dire, nice try!|
I primi 10 minuti della puntata sono decisamente stati i più noiosi di tutta la serie fino ad ora, ma d’altro canto comprendo la necessità di inserire qua e la, tra zombie, battute e le cazzate di Murphy, parti più introspettive.
Direi che la prima parte di questo episodio basta e avanza per tutta la serie.
I problemi infatti arrivano subito dopo, sotto forma dello Zombie André de Giant: bè, guardandolo bene, a parte il colore della pelle, la somiglianza c’è tutta!
Peccato che l’esito alla fine sia sempre lo stesso.
Come spiegare tutto questo? Addy cerca di psicanalizzarlo per capire da dove derivi questo incubo che si ripete, chiaramente legato al suo rapporto con la ragazza.
Più semplicemente per me invece Mack sta dando i numeri!
In ogni caso devo dire che personalmente trovo l’idea funzionale, soprattutto se applicata in Z Nation.
Perché direte voi?
In altre serie probabilmente vedere morire personaggi principali, a maggior ragione nella prima stagione, è qualcosa di altamente improbabile, ma Z Nation con gli avvenimenti delle precedenti puntate ci ha abituati diversamente.
Niente è dato per scontato.
Ed è proprio per questo motivo che in più di un’occasione ho temuto il peggio e che il sogno fosse invece realtà.
Come ho detto in altre occasioni, trovo dunque vincente la scelta di sacrificare ogni tanto qualche personaggio, in quanto, come abbiamo visto oggi, può far suscitare quel senso di incertezza e di imprevedibilità che destabilizza lo spettatore.
Arriviamo però purtroppo ad una fase della puntata che dire confusionaria è poco.
Non si capisce più di chi sia l’incubo, chi sia il protagonista del ricordo e chi la vittima.
E le cose iniziano a perdere il senso, per poi arrivare alla spiegazione finale fornita attraverso doti recitative piuttosto scarse.
Una puntata altalenante: inizio piatto ed introspettivo, prosieguo incerto ed emozionante, finale confuso e non convincente.
Per fortuna che c’era Andrè de Giant!
Nel prossimo episodio non voglio sentire parlare di Mack e Addy
Ridateci Murphy e le sue birichinate!
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Bene, ora tocca a voi dirci cosa ne pensate.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
Come temevo, dopo lo “Zunami” in cui non abbiamo avuto modo di capire bene dove fossero finiti, la puntata di oggi è stata interamente dedicata ai due piccioncini.
E dalle immagini si intuisce che finalmente verrà svelato il mistero dietro alle visioni di Addy.
Mack e Addy sono sempre stati in un certo qual modo un gruppo nel gruppo, si sono certamente integrati insieme agli altri, senza però che questo intaccasse il loro legame, almeno fino a quando Addy non ha iniziato a credere che la missione denominata Operazione Morso fosse una reale speranza per la loro salvezza e per quella del mondo intero.
Preferisco morire credendo in una bugia, piuttosto che vivere non credendo in niente.Le prime immagini di questa nuova puntata ci mostrano proprio il forte legame tra i due, che li ha portati in diverse occasioni a salvarsi la vita a vicenda.
Pur facendo parte della missione, quello di Mack e Addy è sempre stato il “loro viaggio", che semplicemente per un periodo è stato condiviso con altre persone.
Ad un certo punto, per un caso fortuito, si sono staccati dal gruppo: ma l’impressione è che la loro sia stata più una scelta che non un fatto avvenuto a causa degli eventi.
Una scelta voluta in modo particolare da Mack, il quale, egoisticamente, ha probabilmente iniziato ad avere paura che l’alchimia con i componenti del gruppo, cresciuta giorno dopo giorno in quanto uniti dalla volontà di raggiungere l’obbiettivo della missione anche a costo della propria vita, potesse allontanare Addy da lui.
D'altronde è piuttosto chiaro chi tra i due provi i sentimenti più forti nella relazione.
Questo allontanamento ed il fatto di essere rimasti da soli, li costringerà però ad affrontare discorsi che normalmente in un’apocalisse Zombie non si ha il tempo di fare e cosi Addy inizia a mettere in dubbio la loro relazione e le basi su cui è fondata, cercando di convincere più che Mack, se stessa, che il sentimento che li lega è dettato dalla necessità di sopravvivere e dalla paura di restare soli, cosa che in un mondo normale non accadrebbe.
Mack pensa allora ad un appuntamento, quale modo per dare alla relazione un aspetto meno apocalittico.
Che dire, nice try!|
I primi 10 minuti della puntata sono decisamente stati i più noiosi di tutta la serie fino ad ora, ma d’altro canto comprendo la necessità di inserire qua e la, tra zombie, battute e le cazzate di Murphy, parti più introspettive.
Direi che la prima parte di questo episodio basta e avanza per tutta la serie.
I problemi infatti arrivano subito dopo, sotto forma dello Zombie André de Giant: bè, guardandolo bene, a parte il colore della pelle, la somiglianza c’è tutta!
Una volta sei l’insetto, una volta sei il parabrezza.E cosi come in una specie di deja vù, Mack rivive ancora ed ancora la stessa identica scena in cui deve combattere contro lo Zombie che porta appesa ai denti la collana di Addy.
Peccato che l’esito alla fine sia sempre lo stesso.
Come spiegare tutto questo? Addy cerca di psicanalizzarlo per capire da dove derivi questo incubo che si ripete, chiaramente legato al suo rapporto con la ragazza.
Più semplicemente per me invece Mack sta dando i numeri!
In ogni caso devo dire che personalmente trovo l’idea funzionale, soprattutto se applicata in Z Nation.
Perché direte voi?
In altre serie probabilmente vedere morire personaggi principali, a maggior ragione nella prima stagione, è qualcosa di altamente improbabile, ma Z Nation con gli avvenimenti delle precedenti puntate ci ha abituati diversamente.
Niente è dato per scontato.
Ed è proprio per questo motivo che in più di un’occasione ho temuto il peggio e che il sogno fosse invece realtà.
Come ho detto in altre occasioni, trovo dunque vincente la scelta di sacrificare ogni tanto qualche personaggio, in quanto, come abbiamo visto oggi, può far suscitare quel senso di incertezza e di imprevedibilità che destabilizza lo spettatore.
Arriviamo però purtroppo ad una fase della puntata che dire confusionaria è poco.
Non si capisce più di chi sia l’incubo, chi sia il protagonista del ricordo e chi la vittima.
E le cose iniziano a perdere il senso, per poi arrivare alla spiegazione finale fornita attraverso doti recitative piuttosto scarse.
Una puntata altalenante: inizio piatto ed introspettivo, prosieguo incerto ed emozionante, finale confuso e non convincente.
Per fortuna che c’era Andrè de Giant!
Nel prossimo episodio non voglio sentire parlare di Mack e Addy
Ridateci Murphy e le sue birichinate!
Keith Allan, alias Murphy, che gioca con il suo ruolo da "Messia"
Bene, ora tocca a voi dirci cosa ne pensate.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!