Ci è stato mandato dall'autore, Gioachino Ventura, questo e-book intitolato "Caput Mundi" da lui pubblicato sul magazine on line "I love Zombie" e, dopo il salto, vi diremo che cosa ne pensiamo (oltre a segnalarvi il link per il download).
La prima cosa da dire di questo libro è che non è un libro sugli Zombie. So che allora la vostra domanda sarà "ma allora cosa c'entra con ZKB?". Vi assicuro invece che c'entra eccome perchè il libro, pur non parlando propriamente degli Zombie, fa nascere il suo essere proprio da un'apocalisse Zombie e sviluppa tutta la sua trama con questo presupposto fondamentale "come reagirebbe il mondo e, nel caso specifico, l'Italia ad un'apocalisse Zombie iniziata in Africa (Ebola vi dice qualcosa?) e rapidamente diffusasi sul globo? Cosa rimarrebbe al termine di tutto questo?". La domanda è comune a questo tipo di letteratura. Ma è la risposta che l'autore "fa dare" all'Italia che lascia stupiti.
La risposta che dà Gioachino Ventura è veramente particolare ed, a suo modo, credibilissima, "purtroppo" dovrei aggiungere, essendo italiana. Perchè la risposta data è che l'Italia diventerebbe il Caput Mundi, cioè la potenza sovrana e portante di tutto il mondo conosciuto.
So che sembra uno spoiler da parte mia. Come sembra strano il mio "purtroppo" di qualche riga fa. Ma non è per niente così. Perchè la cosa che rende unico questo libro non è come si sviluppa l'epidemia, nè il suo finale, ma come il nostro Governo affronta il tutto. Avete proprio capito bene. E' la storia di come il nostro Governo (in questo caso ci si riferisce al Governo Monti) affronta l'apocalisse Zombie.
La cosa incredibile è che lo fa all'italiana, con la politica al suo "massimo splendore": con l'utilizzo dei veri "padroni" della nostra Repubblica, i funzionari invisibili che lavorano da anni dietro le quinte di ogni Governo e lo muovono con furbizia, estrema burocrazia con termini coniati apposta per l'occasione, legalese al suo massimo fulgore, nessuna pietà ed intrasigenza assoluta e, soprattutto pensando primariamente a come salvare sè stessi. E, altra cosa incredibile, usa come base operative il nostro amato "World War Z" di Max Brooks (oltre al "Manuale di sopravvivenza agli Zombie" scritto dallo stesso autore). Non vi dico altro per non rivinarvi la sorpresa della lettura.
Perchè questo libro è veramente una sorpresa, cosa più unica che rara nel mondo odierno dei libri sugli Zombie, un po' tutti tendenti all'omolagazione, tranne le eccezioni rappresentate da alcuni autori "vip".
La cosa che mi ha sorpreso di più è che, pur non usando minimamente lo splatter tipico di queste opere, pur non facendo "vedere" che qualche Zombie e senza particolare enfasi sulla battaglia contro di essi, pur non parlando di sopravvissuti tipici di questo genere di letteratura, non riuscivo a smettere di leggerlo, totalmente affascinata da quello che mi si presentava man mano che avanzavo nella trama. Ma, soprattutto, quasi convinta che, pur nella sua brutalità ed inumanità, un piano di questo tipo potrebbe essere l'ultima spiaggia dell'umanità, in un caso simile.
Certo l'autore ti riporta, con interventi diretti molto interessanti che creano un "colloquio" con lui, alla moralità ed all'umanità che devono essere sempre tenuti presenti dall'uomo e al valore assoluto della Democrazia rispetto all'autoritarismo. Ma, alla fine del libro, la mia impressione più pressante è stata "è meglio rimanere umani e morali e lasciare che il mondo crolli e, poi, sperare che si rialzi dalle ceneri, se ne rimangono? O essere come i politici italiani (e la mafia, che qui viene praticamente messa alla stessa stregua del Governo. Un Governo fantasma che esiste da secoli, soprattutto nel Sud d'Italia), furbi, all'erta, egoisti e sordi ad ogni umanità e pietà, ed evitare di "sprecare" risorse nel tentativo di salvare coloro che sono già condannati, se non dagli Zombie, dalla fame, dalla carestia e dalle malattie ma, salvare il salvabile e velocizzare il recupero della società? Del resto, un uomo morto (morto-morto o Zombie) non può più combattere per abbattere un'eventuale dittatura e ripristinare una democrazia (e nel libro una piccola oasi "rivoluzionara" è già presente).
E pensare che io sono una di quelle persone, che l'autore dichiara apertamente nella prefazione di non amare per niente, che non crede più nella politica!
L'autore fa anche molte interessanti citazioni continue a libri scritti in precedenza, usando nomi dei protagonisti di questi libri, situazioni presenti in essi, e così via.
Di sicuro non è un libro "leggero" e non va letto da chi si aspetta combattimenti contro gli Zombie e situazioni da ultima spiaggia o anche di "vedere" agire gli Zombie. Ma, altrettanto sicuramente, è un libro che fa pensare e lascia il segno, cosa non sempre scontata.
Se la nostra recensione vi ha incuriosito e volete leggere il libro potete scaricarlo gratuitamente e legalmente da questa pagina del sito I love Zombie!
La prima cosa da dire di questo libro è che non è un libro sugli Zombie. So che allora la vostra domanda sarà "ma allora cosa c'entra con ZKB?". Vi assicuro invece che c'entra eccome perchè il libro, pur non parlando propriamente degli Zombie, fa nascere il suo essere proprio da un'apocalisse Zombie e sviluppa tutta la sua trama con questo presupposto fondamentale "come reagirebbe il mondo e, nel caso specifico, l'Italia ad un'apocalisse Zombie iniziata in Africa (Ebola vi dice qualcosa?) e rapidamente diffusasi sul globo? Cosa rimarrebbe al termine di tutto questo?". La domanda è comune a questo tipo di letteratura. Ma è la risposta che l'autore "fa dare" all'Italia che lascia stupiti.
La risposta che dà Gioachino Ventura è veramente particolare ed, a suo modo, credibilissima, "purtroppo" dovrei aggiungere, essendo italiana. Perchè la risposta data è che l'Italia diventerebbe il Caput Mundi, cioè la potenza sovrana e portante di tutto il mondo conosciuto.
So che sembra uno spoiler da parte mia. Come sembra strano il mio "purtroppo" di qualche riga fa. Ma non è per niente così. Perchè la cosa che rende unico questo libro non è come si sviluppa l'epidemia, nè il suo finale, ma come il nostro Governo affronta il tutto. Avete proprio capito bene. E' la storia di come il nostro Governo (in questo caso ci si riferisce al Governo Monti) affronta l'apocalisse Zombie.
La cosa incredibile è che lo fa all'italiana, con la politica al suo "massimo splendore": con l'utilizzo dei veri "padroni" della nostra Repubblica, i funzionari invisibili che lavorano da anni dietro le quinte di ogni Governo e lo muovono con furbizia, estrema burocrazia con termini coniati apposta per l'occasione, legalese al suo massimo fulgore, nessuna pietà ed intrasigenza assoluta e, soprattutto pensando primariamente a come salvare sè stessi. E, altra cosa incredibile, usa come base operative il nostro amato "World War Z" di Max Brooks (oltre al "Manuale di sopravvivenza agli Zombie" scritto dallo stesso autore). Non vi dico altro per non rivinarvi la sorpresa della lettura.
Perchè questo libro è veramente una sorpresa, cosa più unica che rara nel mondo odierno dei libri sugli Zombie, un po' tutti tendenti all'omolagazione, tranne le eccezioni rappresentate da alcuni autori "vip".
La cosa che mi ha sorpreso di più è che, pur non usando minimamente lo splatter tipico di queste opere, pur non facendo "vedere" che qualche Zombie e senza particolare enfasi sulla battaglia contro di essi, pur non parlando di sopravvissuti tipici di questo genere di letteratura, non riuscivo a smettere di leggerlo, totalmente affascinata da quello che mi si presentava man mano che avanzavo nella trama. Ma, soprattutto, quasi convinta che, pur nella sua brutalità ed inumanità, un piano di questo tipo potrebbe essere l'ultima spiaggia dell'umanità, in un caso simile.
Certo l'autore ti riporta, con interventi diretti molto interessanti che creano un "colloquio" con lui, alla moralità ed all'umanità che devono essere sempre tenuti presenti dall'uomo e al valore assoluto della Democrazia rispetto all'autoritarismo. Ma, alla fine del libro, la mia impressione più pressante è stata "è meglio rimanere umani e morali e lasciare che il mondo crolli e, poi, sperare che si rialzi dalle ceneri, se ne rimangono? O essere come i politici italiani (e la mafia, che qui viene praticamente messa alla stessa stregua del Governo. Un Governo fantasma che esiste da secoli, soprattutto nel Sud d'Italia), furbi, all'erta, egoisti e sordi ad ogni umanità e pietà, ed evitare di "sprecare" risorse nel tentativo di salvare coloro che sono già condannati, se non dagli Zombie, dalla fame, dalla carestia e dalle malattie ma, salvare il salvabile e velocizzare il recupero della società? Del resto, un uomo morto (morto-morto o Zombie) non può più combattere per abbattere un'eventuale dittatura e ripristinare una democrazia (e nel libro una piccola oasi "rivoluzionara" è già presente).
E pensare che io sono una di quelle persone, che l'autore dichiara apertamente nella prefazione di non amare per niente, che non crede più nella politica!
L'autore fa anche molte interessanti citazioni continue a libri scritti in precedenza, usando nomi dei protagonisti di questi libri, situazioni presenti in essi, e così via.
Di sicuro non è un libro "leggero" e non va letto da chi si aspetta combattimenti contro gli Zombie e situazioni da ultima spiaggia o anche di "vedere" agire gli Zombie. Ma, altrettanto sicuramente, è un libro che fa pensare e lascia il segno, cosa non sempre scontata.
Se la nostra recensione vi ha incuriosito e volete leggere il libro potete scaricarlo gratuitamente e legalmente da questa pagina del sito I love Zombie!