Nuovo volumetto di I am a hero (disponibile in fumetteria dal 18 Marzo) e nuova riprova della folle abilità di Kengo Hanazawa nel ritrarre l'Apocalisse Zombie e i suoi annessi e connessi socio-psicologici ecc... oltre alle conferme stilistiche e narrative, nel 12' avremo anche altri sintomi di possibili differenze peculiari-comportamentali tra gli ZQN, che sembrano sempre più 'gerarchizzati' in cerchie semi-inconsapevoli, così come anche i survivor - in una lotta quasi 'antispecista' in cui ormai l'unica legge è quella del più forte... Info e foto dopo il salto, cari i miei eroi/ZQN.
Quando il mondo affronta crisi come gli ZQN, è la selezione naturale a deciderne gli 'sviluppi'. I vecchi eroi diventano le inedite vittime del futuro e nuovi predatori s'accalcano sulle carcasse di vinti e deboli, il passato. Non c'è né tempo né spazio per la ragione, l'educazione o i più nobili valori dell'homo sapiens; se l'umanità torna al suo stadio bestiale (Zombie per giunta) - piaccia o non piaccia - il diktat è mangiare o essere mangiato. Hanazawa in apertura ce lo evidenzia per bene così:
Comunque, anche in questo numero del seinen il protagonista non comparirà (se non nell'ultima pagina, sorpresona! non spoilero), ma l'autore fa procedere la storia grazie a Ezaki (suicida fallito salvato dal profeta matto Kurusu) il quale ricorda Hideo stesso prima di iniziare ad agire da sé - fucile compreso - infatti il ragazzino prende coscienza dell'inutilità di tutta la sua vita 'in cameretta', e (prima di lanciarsi col machete contro degli ZQN) decide che è meglio sentirsi vivo almeno una volta. Ma è solo un piccolo eroe in un mondo più grosso di lui...
Detto questo, la trama continua coi giovani survivor capitanati da Kurusu costretti ad abbandonare la propria base e nascondersi in quella che si rivelerà una tana di ZQN, non prima che le dinamiche del gruppo cambino repentinamente - che strano eh - anche se è chiaro ormai che, per dirla alla Machiavelli, la banda non ha solo un Principe, e se Kurusu è la forza (quasi sovrumana, un caso?!), il leone, allora qualcun altro deve essere il cervello, la volpe... In più non sono soli. E anche lui non è il solo Kurusu. Nell'11' volumetto avevamo avuto un'anticipazione, ora ne abbiam la prova: c'è un altro 'simil-Kurusu' - super forte e psycho a sua volta - e c'è pure un'altra crew di sopravvissuti combattivi. Insomma, non si capisce più chi è normale, infetto o no e, oltre ai punti di forza-debolezza, uomini e ZQN hanno entrambi i propri vari e variegati livelli di coscienza, istinto e reattività; per cui il conflitto è inevitabile, come nella quotidianità...
Particolarissime scene d'azione a parte, in questo capitolo di I am a hero c'è di nuovo anche margine di riflessione sulla caratterizzazione psicologica di alcuni dei personaggi chiave (e a tratti pure di qualche ZQN, o 'presunto tale'), in questo caso i survivor e il 'vecchio' Kurusu soprattutto, tra loro c'è chi è più freddo e calcolatore, chi più impulsivo e matto e via dicendo; ognuno coi suoi angoli bui e demoni interiori (più o meno evidenti), per esempio, il profeta pazzo - dopo un duplice omicidio bello crudo - come nulla fosse chiede all'adulto del gruppo:
E non mancano neanche le 'solite' (per Kengo) tavole assurde che ci ridanno la visione del mondo dall'ottica ZQN, oppure quelle in cui strizza l'occhio al cinema imitandone inquadrature e tecniche, per non parlare di livello e ritmo della narrazione (struttura spaventosamente impeccabile) o del gioco di dubbi e conferme che l'autore instaura col lettore, in un'overdose di colpi di scena e trick di classe - come il dettaglio dell'occhio a fine volumetto - che ti lascian lì tremolante 'a rota' in attesa del nuovo capitolo! Non so se si può usare la parola swag per un seinen, ma come definireste questa vignetta (clicca e check it)?
Un sacco d'interrogativi rimangono aperti, e il ritorno di Hideo sembra imminente, in più, per quanta carne c'è al fuoco ora - viva o non-morta che sia - credo proprio anche il 13' volumetto di I am a hero si rivelerà una bella bombetta, quindi, se ancora non l'avete fatto, comprate gli arretrati e fatevi due domande sugli ZQN con noi...
Continuate a seguirci per essere sempre aggiornati sul manga I am a hero!
Quando il mondo affronta crisi come gli ZQN, è la selezione naturale a deciderne gli 'sviluppi'. I vecchi eroi diventano le inedite vittime del futuro e nuovi predatori s'accalcano sulle carcasse di vinti e deboli, il passato. Non c'è né tempo né spazio per la ragione, l'educazione o i più nobili valori dell'homo sapiens; se l'umanità torna al suo stadio bestiale (Zombie per giunta) - piaccia o non piaccia - il diktat è mangiare o essere mangiato. Hanazawa in apertura ce lo evidenzia per bene così:
Comunque, anche in questo numero del seinen il protagonista non comparirà (se non nell'ultima pagina, sorpresona! non spoilero), ma l'autore fa procedere la storia grazie a Ezaki (suicida fallito salvato dal profeta matto Kurusu) il quale ricorda Hideo stesso prima di iniziare ad agire da sé - fucile compreso - infatti il ragazzino prende coscienza dell'inutilità di tutta la sua vita 'in cameretta', e (prima di lanciarsi col machete contro degli ZQN) decide che è meglio sentirsi vivo almeno una volta. Ma è solo un piccolo eroe in un mondo più grosso di lui...
Detto questo, la trama continua coi giovani survivor capitanati da Kurusu costretti ad abbandonare la propria base e nascondersi in quella che si rivelerà una tana di ZQN, non prima che le dinamiche del gruppo cambino repentinamente - che strano eh - anche se è chiaro ormai che, per dirla alla Machiavelli, la banda non ha solo un Principe, e se Kurusu è la forza (quasi sovrumana, un caso?!), il leone, allora qualcun altro deve essere il cervello, la volpe... In più non sono soli. E anche lui non è il solo Kurusu. Nell'11' volumetto avevamo avuto un'anticipazione, ora ne abbiam la prova: c'è un altro 'simil-Kurusu' - super forte e psycho a sua volta - e c'è pure un'altra crew di sopravvissuti combattivi. Insomma, non si capisce più chi è normale, infetto o no e, oltre ai punti di forza-debolezza, uomini e ZQN hanno entrambi i propri vari e variegati livelli di coscienza, istinto e reattività; per cui il conflitto è inevitabile, come nella quotidianità...
Particolarissime scene d'azione a parte, in questo capitolo di I am a hero c'è di nuovo anche margine di riflessione sulla caratterizzazione psicologica di alcuni dei personaggi chiave (e a tratti pure di qualche ZQN, o 'presunto tale'), in questo caso i survivor e il 'vecchio' Kurusu soprattutto, tra loro c'è chi è più freddo e calcolatore, chi più impulsivo e matto e via dicendo; ognuno coi suoi angoli bui e demoni interiori (più o meno evidenti), per esempio, il profeta pazzo - dopo un duplice omicidio bello crudo - come nulla fosse chiede all'adulto del gruppo:
E non mancano neanche le 'solite' (per Kengo) tavole assurde che ci ridanno la visione del mondo dall'ottica ZQN, oppure quelle in cui strizza l'occhio al cinema imitandone inquadrature e tecniche, per non parlare di livello e ritmo della narrazione (struttura spaventosamente impeccabile) o del gioco di dubbi e conferme che l'autore instaura col lettore, in un'overdose di colpi di scena e trick di classe - come il dettaglio dell'occhio a fine volumetto - che ti lascian lì tremolante 'a rota' in attesa del nuovo capitolo! Non so se si può usare la parola swag per un seinen, ma come definireste questa vignetta (clicca e check it)?
Un sacco d'interrogativi rimangono aperti, e il ritorno di Hideo sembra imminente, in più, per quanta carne c'è al fuoco ora - viva o non-morta che sia - credo proprio anche il 13' volumetto di I am a hero si rivelerà una bella bombetta, quindi, se ancora non l'avete fatto, comprate gli arretrati e fatevi due domande sugli ZQN con noi...
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