Da poco disponibile in formato cartaceo il primo romanzo Zombie di Alex Faccio: "Il crisantemo nero". Maggiori dettagli vi attendono dopo il salto.
La Apollo Edizioni ha dato alle stampe il volume "Il crisantemo nero" (se non doveste riuscire a trovarlo tramite libreria sappiate che è già disponibile sugli store online Ibs e Mondadori). Se foste curiosi di conoscerne la trama quella che segue è la sinossi ufficiale:
[Fonte: Alex Faccio]
La Apollo Edizioni ha dato alle stampe il volume "Il crisantemo nero" (se non doveste riuscire a trovarlo tramite libreria sappiate che è già disponibile sugli store online Ibs e Mondadori). Se foste curiosi di conoscerne la trama quella che segue è la sinossi ufficiale:
Il mondo che Megan Freemantle vede ogni giorno è grigio, devastato. Morto. Un mondo dove la lotta all’ultimo sangue per la sopravvivenza si ripropone istante dopo istante. Un mondo dove non c’è più spazio per i sentimenti, se non quelli che abbattono l’animo. Sono stati gli Zombie a ridurlo così. Loro e l’olocausto nucleare, vano e controproducente tentativo di respingerli.Ma vogliamo aggiungere anche la presentazione, un po' più personale, voluta dall'autore sulla quarta di copertina:
Megan è un ricognitore, e il suo ruolo le impone di vigilare sul comportamento dei non morti, per scovare un fantomatico punto debole che in quindici anni di guerra non è stato messo a nudo. Ma il peggio deve ancora arrivare e, anziché carpire un segreto che potrebbe spostare l’equilibrio della battaglia, Megan apprende con orrore che gli Zombie stanno cambiando, evolvendo in esseri più intelligenti, organizzati, determinati. La sua unica, apparente speranza è quella di seguire un misterioso motociclista che, dopo averla tratta in salvo da un attacco delle creature a Kansas City, si offre di scortarla presso una roccaforte nell’area di Parras, in territorio messicano.
Durante la traversata di un’America dilaniata dai conflitti, culla di nefandezze d’ogni sorta, Megan e il losco cacciatore di Zombie s’imbattono in altri sopravissuti resi incredibilmente violenti dalle circostanze, e osservano impotenti la caduta degli ultimi avamposti umani.
I cieli si rabbuiano sempre di più. Le acque si tingono sempre più di rosso. Gli interrogativi diventano sempre più angoscianti. Chi li ha mandati? In cosa si stanno trasformando? Qual è il loro piano? Ma soprattutto… esiste una reale possibilità di salvezza in Messico?
Prendiamo un paesaggio post-atomico popolato da non morti e dagli ultimi disperati esseri umani, scremiamo dalla facile ironia e dalla speranza di una via d'uscita. Tagliamo a pezzetti e destrutturiamo i comportamenti dei sopravvissuti, cercando di snocciolare gli istinti più brutali. Infarciamo con tonnellate di splatter-gore di altissima, chirurgica definizione. Aggiungiamo diverse altre mostruosità, prodotto dell'olocausto nucleare, e facciamo cuocere a fuoco vivace. In cottura sfumiamo con profezie, religione, filosofia, ingegneria, meccanica, biologia, balistica e altre spezie scientifiche. Cospargiamo con oltre un centinaio di citazioni e tributi a film, libri, giochi e musica delle ultime cinque decadi e amalgamiamo bene il tutto. Al giusto grado di trash condiamo con stralci di canzoni atti ad accompagnare i vari scenari. Lasciamo raffreddare e spolveriamo con l'imprinting di un'immagine retrò e rovinata, dilatando l'effetto bullet-time con un filtro videoludico snyderiano. Impiattiamo e guarniamo con un piglio retrofuturistico da fantascienza anni Cinquanta e una visione pulp-noir. Il Crisantemo Nero è servito. Buon appetito!L'autore, Alex Faccio, durante i nostri scambi epistolari (ovviamente parliamo di e-mail, finiti i tempi di carta, penna e calamaio!) così ci ha descritto il suo lavoro:
La trama è ambientata negli Stati Uniti, tre lustri dopo l'outbreak, e ruota attorno a una sopravissuta e al suo viaggio verso una presunta salvezza in Messico. Ad accompagnarla (e proteggerla) abbiamo un losco figuro dall'oscuro passato.Non possiamo che invitarvi a rimanere sintonizzati su ZKB per una futura recensione!
L'intera opera è un affettuoso omaggio all'universo dei trapassati redivivi. Ho cercato di abbracciare gli Zombie di ogni provenienza, folklore e fattezze. Ci sono non morti lenti e claudicanti e non morti animaleschi e fulminei; alcuni recano in viso connotati romeriani, altri sono più simili a infetti da "Incubo sulla città contaminata", ricoperti di piaghe e bubboni, altri ancora sono deformi e mostruosi a causa dell'esposizione alle radiazioni (per non farci mancare niente abbiamo anche i residui di una guerra nucleare a far da cornice). Alcuni uccidono per cibarsi, altri sembrano farlo come riflesso automatico, altri perfino con una specie di interesse. Fino a solleticare le corde del caro Darwin, con non morti che "evolvono". Per ogni aspetto (ambientale, sociale, scientifico ecc) mi sono molto documentanto, dato il mio amore per la fantascienza di stampo hard, con basi se non proprio verosimili quanto meno plausibili! Il tutto è corredato da un numero incalcolabile di citazioni (lezione imparata dai maestri del citazionismo Tarantino/Rodriguez/Roth). Diciamo che è la trasposizione scritta di un vero film mentale!
[Fonte: Alex Faccio]