Dopo la cancellazione di In The Flesh, i fan continuano ad essere più attivi che mai con la speranza che la serie possa tornare con una terza stagione. Nel frattempo il protagonista Luke Newberry ha rilasciato delle dichiarazioni in merito al suo pensiero sul futuro di In The Flesh. Non dovete far altro che seguirci dopo il salto per leggerle insieme a noi.
"Ho ricevuto una telefonata dal nostro produttore poco prima che venisse dato l'annuncio", Newberry racconta al Digital Spy. "Sono rimasto più di ogni altra cosa estremamente sorpreso, e dispiaciuto per i fan perché sono così devoti ed appassionati, e vogliono davvero disperatamente una terza serie".
A parlare è l'anima della serie, Luke Newberry, che rivela al Digital Spy quanto amerebbe reinterpretare l'amato personaggio di Kieren Walker in una eventuale nuova stagione, che viene richiesta a gran voce da tutti i fan, i quali hanno lanciato, come indicato anche in una nostra precedente news, una petizione per resuscitare In the Flesh, coinvolgendo sia Netflix che Amazon quali probabili investitori.
"Ci sono state due serie incredibili, e ovviamente c’è ancora molto da dire, ma io credo e spero che arriverà in soccorso un’altra società a prenderla in carico" ha detto. "Mi piacerebbe davvero farlo di nuovo."
L'attore ha aggiunto di essere "consapevole" degli sforzi che i fan stanno facendo per riportare in vita la serie "Il mio account di Twitter è molto difficile da tenere sotto controllo con tutti i messaggi che ricevo, quindi probabilmente apparirò come scostante e penseranno che non sia grato di tutto questo, ma ovviamente non è cosi.”
"Sono una storia ed un personaggio che hanno davvero catturato le persone perché è tutto cosi originale, la scrittura è molto originale, e le persone ne sono rimaste colpite e ad alcuni ha cambiato la vita. Ricevo lettere da persone che dicono che li ha aiutati, ha davvero colpito molte persone e affronta problemi molto difficili che non vengono mai affrontati nelle serie e di cui si parla poco...soprattutto fra gli adolescenti maschi. E’ stato molto importante riuscire a trattare questi argomenti in quanto sono riusciti a toccare molti adolescenti."
Il direttore di BBC Three, Damian Kavanaugh, ha difeso la decisione di tagliare In The Flesh, affermando che è alla ricerca di “idee più recenti e più fresche” e che, per motivi economici, potendo realizzare una sola nuova serie originale all'anno, preferisce dare spazio a qualcosa di realmente nuovo e che possa portare in TV nuovi talenti.
Ovviamente non potremmo che essere più in disaccordo, basti pensare ai premi vinti da In The Flesh, agli ascolti in termini di audience piuttosto che ai numerosissimi fan in tutto il mondo per capire quale fosse il potenziale di questa serie che è riuscita a distinguersi nella marea delle produzioni che vengono portate in TV ogni anno.
Noi auguriamo a BBC Three di riuscire a tirare fuori dal cilindro un altro coniglio, in caso contrario, peggio per loro!
Che In The Flesh possa tornare in vita, esattamente come nella natura di uno Zombie, il quale prima di risorgere deve morire.
[Fonte: Digital Spy]
"Ho ricevuto una telefonata dal nostro produttore poco prima che venisse dato l'annuncio", Newberry racconta al Digital Spy. "Sono rimasto più di ogni altra cosa estremamente sorpreso, e dispiaciuto per i fan perché sono così devoti ed appassionati, e vogliono davvero disperatamente una terza serie".
A parlare è l'anima della serie, Luke Newberry, che rivela al Digital Spy quanto amerebbe reinterpretare l'amato personaggio di Kieren Walker in una eventuale nuova stagione, che viene richiesta a gran voce da tutti i fan, i quali hanno lanciato, come indicato anche in una nostra precedente news, una petizione per resuscitare In the Flesh, coinvolgendo sia Netflix che Amazon quali probabili investitori.
"Ci sono state due serie incredibili, e ovviamente c’è ancora molto da dire, ma io credo e spero che arriverà in soccorso un’altra società a prenderla in carico" ha detto. "Mi piacerebbe davvero farlo di nuovo."
L'attore ha aggiunto di essere "consapevole" degli sforzi che i fan stanno facendo per riportare in vita la serie "Il mio account di Twitter è molto difficile da tenere sotto controllo con tutti i messaggi che ricevo, quindi probabilmente apparirò come scostante e penseranno che non sia grato di tutto questo, ma ovviamente non è cosi.”
"Sono una storia ed un personaggio che hanno davvero catturato le persone perché è tutto cosi originale, la scrittura è molto originale, e le persone ne sono rimaste colpite e ad alcuni ha cambiato la vita. Ricevo lettere da persone che dicono che li ha aiutati, ha davvero colpito molte persone e affronta problemi molto difficili che non vengono mai affrontati nelle serie e di cui si parla poco...soprattutto fra gli adolescenti maschi. E’ stato molto importante riuscire a trattare questi argomenti in quanto sono riusciti a toccare molti adolescenti."
Il direttore di BBC Three, Damian Kavanaugh, ha difeso la decisione di tagliare In The Flesh, affermando che è alla ricerca di “idee più recenti e più fresche” e che, per motivi economici, potendo realizzare una sola nuova serie originale all'anno, preferisce dare spazio a qualcosa di realmente nuovo e che possa portare in TV nuovi talenti.
Ovviamente non potremmo che essere più in disaccordo, basti pensare ai premi vinti da In The Flesh, agli ascolti in termini di audience piuttosto che ai numerosissimi fan in tutto il mondo per capire quale fosse il potenziale di questa serie che è riuscita a distinguersi nella marea delle produzioni che vengono portate in TV ogni anno.
Noi auguriamo a BBC Three di riuscire a tirare fuori dal cilindro un altro coniglio, in caso contrario, peggio per loro!
Che In The Flesh possa tornare in vita, esattamente come nella natura di uno Zombie, il quale prima di risorgere deve morire.
[Fonte: Digital Spy]