Ed eccoci alla penultima puntata della quinta stagione di The Walking Dead, intitolata "Provare" (titolo originale "Try"). Tra poco vi diremo cosa ne pensiamo, in attesa delle vostre opinioni.
Devo essere onesta, non riesco a dare un giudizio univoco su questa puntata. In poche parole, un po' mi è piaciuta e un po' mi ha annoiato. Penso che molto sia dovuto anche a quale personaggio il minutaggio della puntata "puntava" e, quindi, al mio interesse per questo personaggio o meno. E' anche vero che è la serie che avrebbe dovuto farmi entrare in sintonia con i suoi personaggi e, se a questo punto, la sorte di alcuni di loro non mi interessa, un po' della colpa, oltre che ai miei gusti, va agli autori stessi.
Sarò cattiva ma a me dei primi amori adolescenziali di Carl poco o meno mi interessa. Mi interessa certamente di più cosa Enid nasconde, perchè è chiaro che lo fa e temo che sarà qualcosa che può danneggiare i nostri eroi. Ma perdere cinque minuti a vedere Carl imbambolato davanti a lei nella penultima puntata della stagione un po', devo amemtterlo, mi dà fastidio e, soprattutto, mi annoia.
Idem come sopra per la storyline di Sasha. Con tutto il rispetto per le sue vicissitudini, la sua storia sa di già visto un migliaio di volte. Praticamente è la replica di quella di Michonne e proprio a lei questa va a dire che non la può capire perchè tutto le è andato bene? Davvero? E il fidanzato ed il fratello al guinzaglio? Ed il figlio ucciso? E la sua cronica sfiducia, fino a tre puntate fa, nel mondo e negli esseri umani, tranne che in Rick?
E qui mi casca veramente l'asino del cliffhanger (se così lo si può definire) finale: Michonne colpisce Rick alle spalle per salvare Alexandria? Really? Alla faccia del cambiamento di carattere, prospettive ed idee in maniera rapida. O è proprio vero che anche l'inferno deve avere paura della vendetta di una donna tradita? Perchè era chiaro come il sole che fino alla scorsa puntata Michonne venerava Rick. Come al solito in The Walking Dead gli autori modificano il carattere basilare di un personaggio in base alle loro "comodità" di storyline, non in base al personaggio stesso.
E anche Rick è "modificato" in questa puntata in maniera un filino esagerata, forse per arrivare al "botto" del finale di stagione. In pochi giorni è così innamorato perso di Jessie da diventare "Shane due la vendetta", praticamente incapace di tornare a vivere "civilmente". Ma dico io, vuoi fare un colpo di stato perchè pensi, soprattutto dopo tutto ciò che ha raccontato Glenn, che non sia adatta al nuovo mondo. Lo stai praticamente pianificando dall'arrivo e come lo metti in atto?
Preavvisando Deanna che qualcosa deve cambiare e non nella direzione che lei vuole far prendere ad Alexandria. Aggredendo Pete e puntando una pistola contro tutta Alexandria facendo discorsi sconclusionati sulla sopravvivenza, passando tu per il pazzo folle della situazione. Non aspetti il ritorno di Daryl, non avverti Carol e gli altri della tua intenzione, ma ti fai prendere dagli ormoni (almeno Carl è adolescente) e parti in quarta a difesa della tua donzella dal pericolo. Come ho detto nella precedente recensione, evidentemente non era Lori a renderlo scemo, ma lo diventa proprio lui quando si innamora, anche perchè ammette apertamente che non lo fa per senso di giustizia, ma solo per Jessie.
L'unica parte un po' decente, ma che, secondo me, servirà nella prossima stagione, è quella di Daryl e Aaron. Là fuori c'è qualcuno che marchia gli Zombie. Che offre loro "sacrifici". Che li mutila. Certamente tutto questo non dà l'idea di persone molto sane di mente. E, certamente, queste persone entreranno in contatto con Alexandria ed il nostro gruppo, vista la vicinanza. Questo non promette di sicuro niente di buono per questi ultimi. Ma, ripeto, sembrerebbe una storyline destinata alla prossima stagione. Vorrei sottolineare la "battuta" di Aaron, che ancora una volta, ci fa capire come quelli di Alexandria vivano fuori dal mondo. Ad un certo punto dice a Daryl "che ci sono sempre più Zombie in giro". Ma dove? Ma quando? Ma se ce ne sono sempre meno e sono sempre più "imbranati"?
E come al solito, l'unica che si salva, che resta coerente con sè stessa, che dimostra di sapere recitare benissimo la "civile" vicina di casa ma che mantiene la sua anima guerriera, è la nostra Carol. Dio sia ringraziato, almeno una. E, comunque, sono d'accordo con Rick. Altro che Zombie, entro breve la nostra Carol avrebbe sistemato da sola il suo caro maritino e sarebbe diventata ciò che è adesso. Quella da cui Sam va a farsi proteggere nel momento del bisogno.
A questo punto vorrei sottolineare come io disprezzi profondamente Alexandria e Deanna, che rappresentano esattamente la società pre-Zombie con le sue caratteristiche peggiori. Nicholas è un vigliacco e bugiardo patologico, con tendenza a rubare armi nascoste da altri (chissà perchè poi, ne hanno a quintalate in Alexandria). Deanna, in nome dell'utilità per la sua società "perfetta", fa finta di niente sulla tendenza di Pete a gestire la sua famiglia in maniera "energica". Jessie sopportava da prima le violenze del marito e continua come se niente fosse, fregandosene dei suoi figli e del pericolo che corrono. Non c'è che dire un bel seme da piantare per la nuova società post-Zombie!
Ed ora non ci resta che aspettare il finale di stagione, che durerà novanta minuti e sarà diretto da Greg Nicotero, che, di solito, non delude. Anche se, devo essere onesta, finora la regia migliore è stata quella della scorsa puntata di Jennifer Lynch, semplicemente un mix perfetto tra horror e "calma piatta".
Voi cosa ci dite di questa puntata di The Walking Dead?
Devo essere onesta, non riesco a dare un giudizio univoco su questa puntata. In poche parole, un po' mi è piaciuta e un po' mi ha annoiato. Penso che molto sia dovuto anche a quale personaggio il minutaggio della puntata "puntava" e, quindi, al mio interesse per questo personaggio o meno. E' anche vero che è la serie che avrebbe dovuto farmi entrare in sintonia con i suoi personaggi e, se a questo punto, la sorte di alcuni di loro non mi interessa, un po' della colpa, oltre che ai miei gusti, va agli autori stessi.
Sarò cattiva ma a me dei primi amori adolescenziali di Carl poco o meno mi interessa. Mi interessa certamente di più cosa Enid nasconde, perchè è chiaro che lo fa e temo che sarà qualcosa che può danneggiare i nostri eroi. Ma perdere cinque minuti a vedere Carl imbambolato davanti a lei nella penultima puntata della stagione un po', devo amemtterlo, mi dà fastidio e, soprattutto, mi annoia.
Idem come sopra per la storyline di Sasha. Con tutto il rispetto per le sue vicissitudini, la sua storia sa di già visto un migliaio di volte. Praticamente è la replica di quella di Michonne e proprio a lei questa va a dire che non la può capire perchè tutto le è andato bene? Davvero? E il fidanzato ed il fratello al guinzaglio? Ed il figlio ucciso? E la sua cronica sfiducia, fino a tre puntate fa, nel mondo e negli esseri umani, tranne che in Rick?
E qui mi casca veramente l'asino del cliffhanger (se così lo si può definire) finale: Michonne colpisce Rick alle spalle per salvare Alexandria? Really? Alla faccia del cambiamento di carattere, prospettive ed idee in maniera rapida. O è proprio vero che anche l'inferno deve avere paura della vendetta di una donna tradita? Perchè era chiaro come il sole che fino alla scorsa puntata Michonne venerava Rick. Come al solito in The Walking Dead gli autori modificano il carattere basilare di un personaggio in base alle loro "comodità" di storyline, non in base al personaggio stesso.
E anche Rick è "modificato" in questa puntata in maniera un filino esagerata, forse per arrivare al "botto" del finale di stagione. In pochi giorni è così innamorato perso di Jessie da diventare "Shane due la vendetta", praticamente incapace di tornare a vivere "civilmente". Ma dico io, vuoi fare un colpo di stato perchè pensi, soprattutto dopo tutto ciò che ha raccontato Glenn, che non sia adatta al nuovo mondo. Lo stai praticamente pianificando dall'arrivo e come lo metti in atto?
Preavvisando Deanna che qualcosa deve cambiare e non nella direzione che lei vuole far prendere ad Alexandria. Aggredendo Pete e puntando una pistola contro tutta Alexandria facendo discorsi sconclusionati sulla sopravvivenza, passando tu per il pazzo folle della situazione. Non aspetti il ritorno di Daryl, non avverti Carol e gli altri della tua intenzione, ma ti fai prendere dagli ormoni (almeno Carl è adolescente) e parti in quarta a difesa della tua donzella dal pericolo. Come ho detto nella precedente recensione, evidentemente non era Lori a renderlo scemo, ma lo diventa proprio lui quando si innamora, anche perchè ammette apertamente che non lo fa per senso di giustizia, ma solo per Jessie.
L'unica parte un po' decente, ma che, secondo me, servirà nella prossima stagione, è quella di Daryl e Aaron. Là fuori c'è qualcuno che marchia gli Zombie. Che offre loro "sacrifici". Che li mutila. Certamente tutto questo non dà l'idea di persone molto sane di mente. E, certamente, queste persone entreranno in contatto con Alexandria ed il nostro gruppo, vista la vicinanza. Questo non promette di sicuro niente di buono per questi ultimi. Ma, ripeto, sembrerebbe una storyline destinata alla prossima stagione. Vorrei sottolineare la "battuta" di Aaron, che ancora una volta, ci fa capire come quelli di Alexandria vivano fuori dal mondo. Ad un certo punto dice a Daryl "che ci sono sempre più Zombie in giro". Ma dove? Ma quando? Ma se ce ne sono sempre meno e sono sempre più "imbranati"?
E come al solito, l'unica che si salva, che resta coerente con sè stessa, che dimostra di sapere recitare benissimo la "civile" vicina di casa ma che mantiene la sua anima guerriera, è la nostra Carol. Dio sia ringraziato, almeno una. E, comunque, sono d'accordo con Rick. Altro che Zombie, entro breve la nostra Carol avrebbe sistemato da sola il suo caro maritino e sarebbe diventata ciò che è adesso. Quella da cui Sam va a farsi proteggere nel momento del bisogno.
A questo punto vorrei sottolineare come io disprezzi profondamente Alexandria e Deanna, che rappresentano esattamente la società pre-Zombie con le sue caratteristiche peggiori. Nicholas è un vigliacco e bugiardo patologico, con tendenza a rubare armi nascoste da altri (chissà perchè poi, ne hanno a quintalate in Alexandria). Deanna, in nome dell'utilità per la sua società "perfetta", fa finta di niente sulla tendenza di Pete a gestire la sua famiglia in maniera "energica". Jessie sopportava da prima le violenze del marito e continua come se niente fosse, fregandosene dei suoi figli e del pericolo che corrono. Non c'è che dire un bel seme da piantare per la nuova società post-Zombie!
Ed ora non ci resta che aspettare il finale di stagione, che durerà novanta minuti e sarà diretto da Greg Nicotero, che, di solito, non delude. Anche se, devo essere onesta, finora la regia migliore è stata quella della scorsa puntata di Jennifer Lynch, semplicemente un mix perfetto tra horror e "calma piatta".
Voi cosa ci dite di questa puntata di The Walking Dead?