Ed eccoci al gran finale della quinta stagione di The Walking Dead, dal titolo "Conquistare" (titolo originale "Conquer"), che dura quasi il doppio del solito. Com'è stata questo finale? Seguiteci dopo il salto e vi diremo la nostra opinione, in attesa della vostra.
Devo dire che i minuti sono passati molto velocemente e con la giusta dose di "sane morti zombesche", come sempre quando Nicotero è alla guida dell'episodio. E per The Walking Dead, che è facile ai filler, è già una gran cosa. Il fatto poi che sia il finale di stagione non mi rassicurava per niente, tenuto conto di quello della scorsa stagione.
Ciò che però ho notato è che, più che chiudere la quinta stagione, questa puntata è stata "la premiere" della sesta. Mi spiego meglio. Tutti i nodi al pettine tra i protagonisti sono stati chiusi. Alexandria è saldamente in mano a Rick and company. Morgan l'ha finalmente raggiunto. E i Wolves sono vicini. Nessuna particolare sorpresa, diciamo che un po' tutto ciò che è successo ce lo aspettavamo. Ed ora "sotto" con la sesta stagione. E' un po' come se la quinta fosse stata, dopo le prime sei puntate, un preambolo alla prossima e questo finale lo dimostra pienamente.
Però ho gradito la puntata. Persino il noioso, inutile, vigliacco Padre Gabriel ha trovato la sua pace, mettendo a posto anche Sasha, a quanto pare. Maggie sta diventando sempre più come il padre prima versione, tutta Bibbia e preghiere. Speriamo anche che con questo questi personaggi acquistino più senso nella gestione della serie, perchè, così com'erano, erano veramente una grossa palla al piede.
Glenn si sta dimostrando sempre più maturo e responsabile, forse una futura guida migliore per il nostro gruppo di quel Rick che ha lasciato a bocca aperta Morgan con il suo comportamento.
Una sola cosa mi chiedo: perchè diavolo uno che dice più volte, chiedendo pietà, di non essere adatto al mondo esterno di Alexandria, decide ogni tanto di uscirne e farsi un giro? Parlo ovviamente di quel Nicholas, che come ogni tanto succede ai personaggi di The Walking Dead, fa una cosa e ne dice un'altra in base alle necessità della trama. Ma è ovvio, Glenn doveva sistemare la questione con lui, perchè Alexandria risulti unita contro il futuro pericolo e quindi via con i comportamenti assurdi. Ma tant'è, così è la serie.
Daryl ed Aaron insieme funzionano come due imbecilli. L'esperto Daryl crede veramente che ci siano dei camion pieni di cibo non deperibile ancora a disposizione, come un regalo di Natale? E li apre senza alcuna precauzione? Ma cos'è, l'aria di Alexandria gli ha fatto male al cervello? Ottimismo a quintalate ormai? Aaron che invita ad Alexandria Morgan perchè gli ha detto che ogni vita è preziosa. Potrebbe mentire, ma figurati sa ad uno di Alexandria passa per il cervello questa cosa.
E la confessione, abbastanza inutile direi, soprattutto per noi spettatori, che Daryl nella "civiltà", non si sente a suo agio? Ma davvero? Accidenti non ce ne eravamo accorti. O è un tentativo di far prendere a Daryl la strada del futuro amore di Aaron? Non che io sia contraria per carità, l'omofobia non è proprio parte della mia natura, ma anche qui ci vedo una certa forzatura. Soprattutto per quanto riguarda il suo allontanamento così radicale e improvviso da Carol. Chi vivrà vedrà.
Simpatico Eugene che continua a sostenere che, alla fine, ha fatto un piacere ad Abraham mentendogli perchè gli ha dato uno scopo. Forse è vero, perchè Abraham stesso comincia a crederci.
Grandissima e sempre le mia favorita Carol. Quando ha detto che sta raccontando le favole agli abitanti di Alexandria fin dal loro arrivo, perchè è lì che loro vivono, in un mondo di favole, l'avrei baciata per quanto fosse vero. O quando dice a Rick che tutto non si può avere e lo riporta con i piedi ben in terra. E quando minaccia Pete con il coltello è semplicemente fantastica, perchè, secondo me, per esperienza, sapeva cosa stava scatenando, non per niente blocca qualsiasi azione contro di lui durante l'assemblea, finchè Pete non commette l'errore fatale che lo porta alla morte. Accidenti se la nostra Carol ha imparato a gestire il nuovo mondo!
La nostra Michonne ha ripreso la katana, rendendosi pienamente conto che Alexandria è una favola, come dice Carol e che la realtà e quella che loro hanno dovuto affrontare finora. Un po' mi dispiace per lei che credeva di avere trovato la pace, ma ho apprezzato tantissimo la sua lealtà, contro i suoi stessi desideri, verso Rick ed il gruppo.
E arriviamo alla presa di potere di Rick. Lasciando stare le battute fatte sul web, che si sono sprecate, sulla causa del suo comportamento della scorsa settimana, anche se penso che un po' abbiano ragione, devo dire che, finalmente, qualcuno ha detto in faccia a Deanna and company che la fortuna ha un limite preciso e che lo loro ne hanno abusato a dismisura. Per me veramente Dio o chi per lui si è distratto da tutto il resto del mondo ed ha badato solo ad Alexandria finora, perchè veramente ha dell'incredibile la loro sopravvivenza finora, viste le loro caratteristiche.
Ed ho adorato vedere come tutte le certezze sulla vera giustizia di Deanna siano andate all'inferno davanti a Pete che sgozza suo marito. E' facile parlare di pietà e giustizia quando niente tocca la tua famiglia e se lo fa non lo vedi di persona e dai la colpa agli Zombie. Ma quando le persone si comportano come finora hanno fatto con Rick e company, la visione del mondo cambia radicalmente, così come Rick ed il suo gruppo cercavano di spiegare fin dall'inizio.
Ed è arrivato il personaggio che dopo Carol, preferisco in assoluto in The Walking Dead, il nostro Morgan. Un Morgan che Rick ha salvato dalla sua follia nella terza stagione ("Clear" è ancora uno dei miei episodi preferiti in assoluto della serie) e che, adesso, sono sicura cercherà di "salvare" Rick da sè stesso. E spero che ci riesca, perchè adesso Rick sta veramente sbroccando della grossa, tanto che persino suo figlio fa fatica a stargli dietro. Ci sarà pure una via di mezzo tra questo Rick alla Shane e quello che coltivava l'orto e cresceva i maialini, cavolo!
In conclusione, un finale di stagione certamente migliore di quello dell'anno scorso ed una puntata tutto sommato gradevole e, come sempre, The Walking Dead mi manca già. Meno male che in estate avremo le sei puntate di "Fear the Walking Dead" a "rompere" l'attesa.
Mi raccomando, guardate la scena dopo i crediti finali!
Ed ora, per l'ultima volta in questa stagione, tocca a voi.
Devo dire che i minuti sono passati molto velocemente e con la giusta dose di "sane morti zombesche", come sempre quando Nicotero è alla guida dell'episodio. E per The Walking Dead, che è facile ai filler, è già una gran cosa. Il fatto poi che sia il finale di stagione non mi rassicurava per niente, tenuto conto di quello della scorsa stagione.
Ciò che però ho notato è che, più che chiudere la quinta stagione, questa puntata è stata "la premiere" della sesta. Mi spiego meglio. Tutti i nodi al pettine tra i protagonisti sono stati chiusi. Alexandria è saldamente in mano a Rick and company. Morgan l'ha finalmente raggiunto. E i Wolves sono vicini. Nessuna particolare sorpresa, diciamo che un po' tutto ciò che è successo ce lo aspettavamo. Ed ora "sotto" con la sesta stagione. E' un po' come se la quinta fosse stata, dopo le prime sei puntate, un preambolo alla prossima e questo finale lo dimostra pienamente.
Però ho gradito la puntata. Persino il noioso, inutile, vigliacco Padre Gabriel ha trovato la sua pace, mettendo a posto anche Sasha, a quanto pare. Maggie sta diventando sempre più come il padre prima versione, tutta Bibbia e preghiere. Speriamo anche che con questo questi personaggi acquistino più senso nella gestione della serie, perchè, così com'erano, erano veramente una grossa palla al piede.
Glenn si sta dimostrando sempre più maturo e responsabile, forse una futura guida migliore per il nostro gruppo di quel Rick che ha lasciato a bocca aperta Morgan con il suo comportamento.
Una sola cosa mi chiedo: perchè diavolo uno che dice più volte, chiedendo pietà, di non essere adatto al mondo esterno di Alexandria, decide ogni tanto di uscirne e farsi un giro? Parlo ovviamente di quel Nicholas, che come ogni tanto succede ai personaggi di The Walking Dead, fa una cosa e ne dice un'altra in base alle necessità della trama. Ma è ovvio, Glenn doveva sistemare la questione con lui, perchè Alexandria risulti unita contro il futuro pericolo e quindi via con i comportamenti assurdi. Ma tant'è, così è la serie.
Daryl ed Aaron insieme funzionano come due imbecilli. L'esperto Daryl crede veramente che ci siano dei camion pieni di cibo non deperibile ancora a disposizione, come un regalo di Natale? E li apre senza alcuna precauzione? Ma cos'è, l'aria di Alexandria gli ha fatto male al cervello? Ottimismo a quintalate ormai? Aaron che invita ad Alexandria Morgan perchè gli ha detto che ogni vita è preziosa. Potrebbe mentire, ma figurati sa ad uno di Alexandria passa per il cervello questa cosa.
E la confessione, abbastanza inutile direi, soprattutto per noi spettatori, che Daryl nella "civiltà", non si sente a suo agio? Ma davvero? Accidenti non ce ne eravamo accorti. O è un tentativo di far prendere a Daryl la strada del futuro amore di Aaron? Non che io sia contraria per carità, l'omofobia non è proprio parte della mia natura, ma anche qui ci vedo una certa forzatura. Soprattutto per quanto riguarda il suo allontanamento così radicale e improvviso da Carol. Chi vivrà vedrà.
Simpatico Eugene che continua a sostenere che, alla fine, ha fatto un piacere ad Abraham mentendogli perchè gli ha dato uno scopo. Forse è vero, perchè Abraham stesso comincia a crederci.
Grandissima e sempre le mia favorita Carol. Quando ha detto che sta raccontando le favole agli abitanti di Alexandria fin dal loro arrivo, perchè è lì che loro vivono, in un mondo di favole, l'avrei baciata per quanto fosse vero. O quando dice a Rick che tutto non si può avere e lo riporta con i piedi ben in terra. E quando minaccia Pete con il coltello è semplicemente fantastica, perchè, secondo me, per esperienza, sapeva cosa stava scatenando, non per niente blocca qualsiasi azione contro di lui durante l'assemblea, finchè Pete non commette l'errore fatale che lo porta alla morte. Accidenti se la nostra Carol ha imparato a gestire il nuovo mondo!
La nostra Michonne ha ripreso la katana, rendendosi pienamente conto che Alexandria è una favola, come dice Carol e che la realtà e quella che loro hanno dovuto affrontare finora. Un po' mi dispiace per lei che credeva di avere trovato la pace, ma ho apprezzato tantissimo la sua lealtà, contro i suoi stessi desideri, verso Rick ed il gruppo.
E arriviamo alla presa di potere di Rick. Lasciando stare le battute fatte sul web, che si sono sprecate, sulla causa del suo comportamento della scorsa settimana, anche se penso che un po' abbiano ragione, devo dire che, finalmente, qualcuno ha detto in faccia a Deanna and company che la fortuna ha un limite preciso e che lo loro ne hanno abusato a dismisura. Per me veramente Dio o chi per lui si è distratto da tutto il resto del mondo ed ha badato solo ad Alexandria finora, perchè veramente ha dell'incredibile la loro sopravvivenza finora, viste le loro caratteristiche.
Ed ho adorato vedere come tutte le certezze sulla vera giustizia di Deanna siano andate all'inferno davanti a Pete che sgozza suo marito. E' facile parlare di pietà e giustizia quando niente tocca la tua famiglia e se lo fa non lo vedi di persona e dai la colpa agli Zombie. Ma quando le persone si comportano come finora hanno fatto con Rick e company, la visione del mondo cambia radicalmente, così come Rick ed il suo gruppo cercavano di spiegare fin dall'inizio.
Ed è arrivato il personaggio che dopo Carol, preferisco in assoluto in The Walking Dead, il nostro Morgan. Un Morgan che Rick ha salvato dalla sua follia nella terza stagione ("Clear" è ancora uno dei miei episodi preferiti in assoluto della serie) e che, adesso, sono sicura cercherà di "salvare" Rick da sè stesso. E spero che ci riesca, perchè adesso Rick sta veramente sbroccando della grossa, tanto che persino suo figlio fa fatica a stargli dietro. Ci sarà pure una via di mezzo tra questo Rick alla Shane e quello che coltivava l'orto e cresceva i maialini, cavolo!
In conclusione, un finale di stagione certamente migliore di quello dell'anno scorso ed una puntata tutto sommato gradevole e, come sempre, The Walking Dead mi manca già. Meno male che in estate avremo le sei puntate di "Fear the Walking Dead" a "rompere" l'attesa.
Mi raccomando, guardate la scena dopo i crediti finali!
Ed ora, per l'ultima volta in questa stagione, tocca a voi.