Il Dr. Sampsa Kallinen, un medico specializzato nel pronto intervento e amante degli Zombie, ha cercato d rispondere ad un'annosa domanda per tutti noi fan: che farmaci ci servirebbero in un kit di pronto soccorso post-apocalisse Zombie?
Il Dr. Kallinen ha tenuto conto prima di tutto che la prima gestione dell'emergenza deve riguardare più persone possibili in condizioni non sicuramente igienico-sanitarie comuni. Ha dovuto quindi lasciare perdere le persone affette da malattie croniche, come diabete e pressione alta, che necessitano di continue riserve di farmaci per sopravvivere, sicuramente introvabili dopo poco tempo in una situazione di questo tipo. Ha tenuto anche conto che la diagnosi si dovrebbe fare senza strumenti diagnostici di tipo moderno (radiografie, tac, ecc.), ma utilizzando quelli antichi: lo stetoscopio e l'esperienza del medico.
La prima cosa da avere sotto mano, sono, ovviamente ago e filo da sutura, ed imparare a "cucirsi" rapidamente le ferite da soli o farlo fare da qualcuno vicino a noi.. E' più facile di quel che si pensa. Ed ora passiamo ai farmaci.
Come primo farmaco ha scelto le banali soluzioni di ridratazione orali, cioè i cosiddetti sali minerali da sciogliere in acqua. La scelta è dovuta al fatto che, di solito, in una situazione di questo tipo, la prima causa di morte è data dalla diarrea cronica derivante dalle scarsissime condizioni igieniche e, per avere salva la vita, molte volte basta reidratarsi correttamente, poichè la morte sorge per perdita eccessiva di liquidi e, soprattutto, dei sali minerali, come potassio, magnesio e così via, indispensabili per il corretto funzionamento dei nostri organi.
Il secondo farmaco scelto è la Moxifloxacina, poichè in questa situazione i microbi sono dei killer come i proiettili. In condizioni insalubri anche il taglio più piccolo può essere fatale se diventa infetto. Ed anche piccoli tagli non saranno uno spettacolo raro tra i sopravvissuti della desolazione. La Moxifloxacina è un antibiotico con uno spettro antibatterico (cioè è capace di "uccidere") capace di distruggere batteri come, ad esempio, Escherichia coli, responsabili per le forme più gravi di gastroenterite, gli pneumococchi, responsabili per la polmonite, e batteri anaerobi molto pericolosi. In casi cronici, come le ferite necrotiche ed i batteri atipici, ad esempio Mycoplasma o Chlamydia è efficace dove molti antibiotici sono inefficaci. La cosa più importante, è che anche efficace contro Staphylococcus aureus, la causa più comune di infezioni delle ferite.
Il terzo farmaco consigliato dal medico americano è l'ossicodone, un antidolorifico di tipo oppiaceo più efficace della morfina che può essere somministrato per via orale e ha un effetto duraturo, fino a 12 ore. e qui si vede la sua nazionalità, perchè da noi in Italia è usato solo in casi di dolore dovuto a malattie gravissime, mentre negli U.S.A. è usato come semplice antidolorifico comune. Tra l'altro può dare una forte dipendenza in rapido tempo.
Il quarto farmaco selezionato è un cortisonico, lo Prednisolone. Poichè il cortisone è un farmaco estremamente versatile. Può essere utilizzato per una vasta gamma di malattie autoimmuni e malattie della pelle, ma ha anche applicazioni di emergenza nella gestione dell'asma acuta, reazioni di ipersensibilità, gonfiore infiammatorio, diversi avvelenamenti. Il Prednisolone, inoltre, può essere somministrato per via orale, una volta al giorno e si può utilizzare per i bambini e gli anziani allo stesso modo.
Il quinto ed ultimo farmaco è un antidepressivo, il Diazepam. Anche qui si vede la nazionalità del medico, dato che negli U.S.A. gli antidepressivi sono usati comunemente, anche nei bambini. Da noi in Italia l'utilizzo è più mirato e studiato ed assolutamente vietato nei bambini. La sua scusa è che, in questa situazione, ci sarebbero molte persone depresse e, quindi, pericolose per sè e gli altri. Senza tenere conto che questi farmaci danno una fortissima dipendenza una volta presi.
Sono scelte interessanti ma, da medico, anche molto discutibili, soprattutto l'ossicodone ed il Diazepam.
[Fonte: HuffingtonPost]
Il Dr. Kallinen ha tenuto conto prima di tutto che la prima gestione dell'emergenza deve riguardare più persone possibili in condizioni non sicuramente igienico-sanitarie comuni. Ha dovuto quindi lasciare perdere le persone affette da malattie croniche, come diabete e pressione alta, che necessitano di continue riserve di farmaci per sopravvivere, sicuramente introvabili dopo poco tempo in una situazione di questo tipo. Ha tenuto anche conto che la diagnosi si dovrebbe fare senza strumenti diagnostici di tipo moderno (radiografie, tac, ecc.), ma utilizzando quelli antichi: lo stetoscopio e l'esperienza del medico.
La prima cosa da avere sotto mano, sono, ovviamente ago e filo da sutura, ed imparare a "cucirsi" rapidamente le ferite da soli o farlo fare da qualcuno vicino a noi.. E' più facile di quel che si pensa. Ed ora passiamo ai farmaci.
Come primo farmaco ha scelto le banali soluzioni di ridratazione orali, cioè i cosiddetti sali minerali da sciogliere in acqua. La scelta è dovuta al fatto che, di solito, in una situazione di questo tipo, la prima causa di morte è data dalla diarrea cronica derivante dalle scarsissime condizioni igieniche e, per avere salva la vita, molte volte basta reidratarsi correttamente, poichè la morte sorge per perdita eccessiva di liquidi e, soprattutto, dei sali minerali, come potassio, magnesio e così via, indispensabili per il corretto funzionamento dei nostri organi.
Il secondo farmaco scelto è la Moxifloxacina, poichè in questa situazione i microbi sono dei killer come i proiettili. In condizioni insalubri anche il taglio più piccolo può essere fatale se diventa infetto. Ed anche piccoli tagli non saranno uno spettacolo raro tra i sopravvissuti della desolazione. La Moxifloxacina è un antibiotico con uno spettro antibatterico (cioè è capace di "uccidere") capace di distruggere batteri come, ad esempio, Escherichia coli, responsabili per le forme più gravi di gastroenterite, gli pneumococchi, responsabili per la polmonite, e batteri anaerobi molto pericolosi. In casi cronici, come le ferite necrotiche ed i batteri atipici, ad esempio Mycoplasma o Chlamydia è efficace dove molti antibiotici sono inefficaci. La cosa più importante, è che anche efficace contro Staphylococcus aureus, la causa più comune di infezioni delle ferite.
Il terzo farmaco consigliato dal medico americano è l'ossicodone, un antidolorifico di tipo oppiaceo più efficace della morfina che può essere somministrato per via orale e ha un effetto duraturo, fino a 12 ore. e qui si vede la sua nazionalità, perchè da noi in Italia è usato solo in casi di dolore dovuto a malattie gravissime, mentre negli U.S.A. è usato come semplice antidolorifico comune. Tra l'altro può dare una forte dipendenza in rapido tempo.
Il quarto farmaco selezionato è un cortisonico, lo Prednisolone. Poichè il cortisone è un farmaco estremamente versatile. Può essere utilizzato per una vasta gamma di malattie autoimmuni e malattie della pelle, ma ha anche applicazioni di emergenza nella gestione dell'asma acuta, reazioni di ipersensibilità, gonfiore infiammatorio, diversi avvelenamenti. Il Prednisolone, inoltre, può essere somministrato per via orale, una volta al giorno e si può utilizzare per i bambini e gli anziani allo stesso modo.
Il quinto ed ultimo farmaco è un antidepressivo, il Diazepam. Anche qui si vede la nazionalità del medico, dato che negli U.S.A. gli antidepressivi sono usati comunemente, anche nei bambini. Da noi in Italia l'utilizzo è più mirato e studiato ed assolutamente vietato nei bambini. La sua scusa è che, in questa situazione, ci sarebbero molte persone depresse e, quindi, pericolose per sè e gli altri. Senza tenere conto che questi farmaci danno una fortissima dipendenza una volta presi.
Sono scelte interessanti ma, da medico, anche molto discutibili, soprattutto l'ossicodone ed il Diazepam.
[Fonte: HuffingtonPost]