Ed è finalmente iniziato, con l'episodio intitolato "Pilot", il tanto atteso "prequel" o "spin off", che dir si voglia, di "The Walking Dead", e cioè "Fear the Walking Dead". Fra poco vi dirò cosa ne penso e aspetto, come sempre, di sapere cosa ne pensate voi... seguiteci comunque dopo il salto perchè trovate molti video sia di questo che del prossimo episodio ("So Close, Yet So Far")!!
Intanto premetto che raramente giudico una serie dal suo "pilota", come non giudico un libro dalla sua copertina, perchè penso che, per necessità, gli autori ci devono presentare l'ambiente dove avverrà la serie, i personaggi che la vivranno, più o meno che ritmo e che trama intendono seguire, ecc.. Insomma i classici "spiegoni" che proprio non sopporto in una serie tv.
L'eccezione c'è sempre, per esempio il pilot di "The Walking Dead" rimane in assoluto uno dei miei preferiti tra tutte le serie tv che ho mai visto, anche se è vero che lì eravamo in piena apocalisse, qui si sta tutto avviando. Ma si contano veramente su una mano pilot così. Anche quello della serie che considero la migliore in assoluto e cioè Hannibal, mi ha aveva lasciato un po' così.
Questa lunga premessa per spiegare perchè non ho amato particolarmente il pilot di "Fear the Walking Dead" ma ho tantissime speranze per la serie.
Dopo un inizio spettacoloso, si passa alla tiritera della telenovela della famiglia disfunzionale che ci terrà compagnia per l'intera serie. E qui si nota subito che in una coppia "normale" Kirkman vede la donna come più "forte", almeno apparentemente, dell'uomo. Come per Rick e Lory, "le balls" le ha apparentemente Maddison e Travis, il suo compagno, sembra molto più tranquillo e "buono". L'apocalisse lo trasformerà, come ha fatto con Rick?
E qui veramente ho avuto un attimo di sconcerto. Ma seriamente in una serie di Zombie devo subirmi le crisi adolescienziali di alcuni ragazzini per più di quaranta minuti su un'ora di puntata?
Poi ho visto gli ammiccamenti che in questa apparente "telenovela" gli autori continuavano a darci. Perchè noi, come spettatori, siamo molto più avanti dei personaggi. Noi sappiamo che è l'inizio della fine del mondo: che quell'uomo anziano che respira in quel modo accanto a Nick è uno Zombie in essere. Che gli ospedali sono il posto più pericoloso dove stare quando "l'epidemia influenzale" sta partendo e il tasso di mortalità sale esponenzialmente. Che gli incidenti stradali si trasformano in guerre vere e proprie tra la polizia e gli incidentati. Che se qualcuno non risponde al telefono e tu lo minacci, arrabbiato, che è meglio per lui che sia morto, questo lo è per davvero, ma che è anche meglio non incontrarlo. Che se un nerd che segue internet ti dice che il mondo sta per finire perchè l' "epidemia" sta dilagando ma le autorità ancora non reagiscono appropriatamente, sta dicendoti "salvati finchè puoi". Che se spari a qualcuno e poi torni per aiutarlo, sarà meglio per te che gli spari alla testa. Che se entri in un posto desolato dove qualcuno ti dice che è avvenuta una cosa orribile, è meglio non urlare a squarciagola.
E devo dire che mi piace molto questo sapere ciò che sta per crollare addosso a tutti loro e vedere la loro iniziale titubanza a capire, ma, soprattutto, ad accettare ciò che sta avvenendo. Mi è piaciuto anche molto che gli "ultimi" della società, nerd e drogati e così via, siano i primi a rendersi conto che qualcosa di grosso sta succedendo, anche se non ne capiscono la piena portata.
Certo qui mi parte sempre la domanda "ma questi non sanno chi è Romero? Non hanno mai letto o sentito parlare di Zombie?". Ma la verità è nuda e cruda: io che li amo e li seguo da anni, ci crederei subito? Penserei subito "sono Zombie e così devo fare"? O la parte razionale di me, quella che non vuole perdere il suo mondo, mi direbbe che sono pazza, che quella è solo fantasia e che mi devo calmare e riflettere?
Anche che dal punto di vista degli attori la scelta degli autori è stata ottima. La recitazione è veramente buona e sopra la norma soprattutto per l'attore che impersona Nick.
Devo dire che devo anche stare attenta a non fare l'errore più grande di tutti, e cioè paragonare "Fear the Walking Dead" alla serie madre. Siamo su ritmi e personaggi profondamente diversi. Società profondamente diversa. Apocalisse presa in un periodo profondamento diverso. E, naturalmente, non amo e non sono affezionata ai personaggi neanche un po' rispetto alla serie madre, che conosco come le mie tasche.
Ora gli Zombie sono arrivati alla coscienza piena dei nostri personaggi principali, almeno come "cose strane" che succedono. Per questo dicevo che ho tantissime speranze per la serie. Da qui il dado è tratto e gli autori dovrebbero entrare nel vivo dell'inizio dell'apocalisse, che è sempre molto interessante da vedere, anche perchè molto raramente ce lo fanno vedere.
Voi cosa ne pensate?
Passiamo ora al prossimo episodio che avrà per titolo "So Close, Yet So Far", iniziamo con la trama ufficiale:
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Intanto premetto che raramente giudico una serie dal suo "pilota", come non giudico un libro dalla sua copertina, perchè penso che, per necessità, gli autori ci devono presentare l'ambiente dove avverrà la serie, i personaggi che la vivranno, più o meno che ritmo e che trama intendono seguire, ecc.. Insomma i classici "spiegoni" che proprio non sopporto in una serie tv.
L'eccezione c'è sempre, per esempio il pilot di "The Walking Dead" rimane in assoluto uno dei miei preferiti tra tutte le serie tv che ho mai visto, anche se è vero che lì eravamo in piena apocalisse, qui si sta tutto avviando. Ma si contano veramente su una mano pilot così. Anche quello della serie che considero la migliore in assoluto e cioè Hannibal, mi ha aveva lasciato un po' così.
Questa lunga premessa per spiegare perchè non ho amato particolarmente il pilot di "Fear the Walking Dead" ma ho tantissime speranze per la serie.
The First 3 Minutes of "Fear The Walking Dead"
Dopo un inizio spettacoloso, si passa alla tiritera della telenovela della famiglia disfunzionale che ci terrà compagnia per l'intera serie. E qui si nota subito che in una coppia "normale" Kirkman vede la donna come più "forte", almeno apparentemente, dell'uomo. Come per Rick e Lory, "le balls" le ha apparentemente Maddison e Travis, il suo compagno, sembra molto più tranquillo e "buono". L'apocalisse lo trasformerà, come ha fatto con Rick?
E qui veramente ho avuto un attimo di sconcerto. Ma seriamente in una serie di Zombie devo subirmi le crisi adolescienziali di alcuni ragazzini per più di quaranta minuti su un'ora di puntata?
The Characters of "Fear The Walking Dead"
Poi ho visto gli ammiccamenti che in questa apparente "telenovela" gli autori continuavano a darci. Perchè noi, come spettatori, siamo molto più avanti dei personaggi. Noi sappiamo che è l'inizio della fine del mondo: che quell'uomo anziano che respira in quel modo accanto a Nick è uno Zombie in essere. Che gli ospedali sono il posto più pericoloso dove stare quando "l'epidemia influenzale" sta partendo e il tasso di mortalità sale esponenzialmente. Che gli incidenti stradali si trasformano in guerre vere e proprie tra la polizia e gli incidentati. Che se qualcuno non risponde al telefono e tu lo minacci, arrabbiato, che è meglio per lui che sia morto, questo lo è per davvero, ma che è anche meglio non incontrarlo. Che se un nerd che segue internet ti dice che il mondo sta per finire perchè l' "epidemia" sta dilagando ma le autorità ancora non reagiscono appropriatamente, sta dicendoti "salvati finchè puoi". Che se spari a qualcuno e poi torni per aiutarlo, sarà meglio per te che gli spari alla testa. Che se entri in un posto desolato dove qualcuno ti dice che è avvenuta una cosa orribile, è meglio non urlare a squarciagola.
Fear The Walking Dead Season 1 1x01 Promo "No One is Safe"
E devo dire che mi piace molto questo sapere ciò che sta per crollare addosso a tutti loro e vedere la loro iniziale titubanza a capire, ma, soprattutto, ad accettare ciò che sta avvenendo. Mi è piaciuto anche molto che gli "ultimi" della società, nerd e drogati e così via, siano i primi a rendersi conto che qualcosa di grosso sta succedendo, anche se non ne capiscono la piena portata.
Certo qui mi parte sempre la domanda "ma questi non sanno chi è Romero? Non hanno mai letto o sentito parlare di Zombie?". Ma la verità è nuda e cruda: io che li amo e li seguo da anni, ci crederei subito? Penserei subito "sono Zombie e così devo fare"? O la parte razionale di me, quella che non vuole perdere il suo mondo, mi direbbe che sono pazza, che quella è solo fantasia e che mi devo calmare e riflettere?
Anche che dal punto di vista degli attori la scelta degli autori è stata ottima. La recitazione è veramente buona e sopra la norma soprattutto per l'attore che impersona Nick.
Robert Kirkman on Fear the Walking Dead
Devo dire che devo anche stare attenta a non fare l'errore più grande di tutti, e cioè paragonare "Fear the Walking Dead" alla serie madre. Siamo su ritmi e personaggi profondamente diversi. Società profondamente diversa. Apocalisse presa in un periodo profondamento diverso. E, naturalmente, non amo e non sono affezionata ai personaggi neanche un po' rispetto alla serie madre, che conosco come le mie tasche.
Ora gli Zombie sono arrivati alla coscienza piena dei nostri personaggi principali, almeno come "cose strane" che succedono. Per questo dicevo che ho tantissime speranze per la serie. Da qui il dado è tratto e gli autori dovrebbero entrare nel vivo dell'inizio dell'apocalisse, che è sempre molto interessante da vedere, anche perchè molto raramente ce lo fanno vedere.
Voi cosa ne pensate?
Fear the Walking Dead Bonus Content
Passiamo ora al prossimo episodio che avrà per titolo "So Close, Yet So Far", iniziamo con la trama ufficiale:
Madison cerca di mantenere Nick in astinenza; Travis si propone di trovare suo figlio prima che Los Angeles cada.E passiamo ai video:
Fear The Walking Dead 1x02 Promo "So Close, Yet So Far"
Fear the Walking Dead - Sneak Peek Episode 1x02 "So Close, Yet So Far"
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