E siamo alla penultima puntata di questa prima stagione di Fear the Walking Dead, intitolata "Cobalt". Ve ne parleremo, vi faremo vedere i video di questa e della prossima puntata, "The good man", e aspetteremo, come sempre, le vostre opinioni in merito.
Questa, secondo me, è la migliore puntata della breve stagione di quest'anno di Fear The Walking Dead.
Tutti i veli cadono, la realtà "vera", non quella dell'isola felice dove vivono Travis e la sua famiglia, irrompe con tutta la sua crudezza nella vita dei nostri "eroi" e tutto cambia, anche loro. Su Travis mi astengo ancora un po', ma a questo punto mi sembra improbabile che rimanga il Peter Pan della situazione. L'argomento tanto caro a Kirkmann e soci di come l'uomo, la sua umanità e società cambino drasticamente davanti ad un'apocalisse Zombie, in questa puntata è esplicato ancora meglio che nella serie madre. Perchè qui ci si può ancora illudere che tutto torni come prima, ci sono ancora la corrente, letti caldi, acqua e beni di sopravvivenza a disposizione.
Come un enormo pugno in faccia Kirkmann e soci ci mostrano la "vera" Los Angeles, il "nuovo mondo": certo noi ne eravamo già a conoscenza, ma vederlo attraverso gli occhi di chi per un po' si è illuso che tutto potesse tornare come prima, è ugualmente affascinante e terribile nello stesso tempo. E cosa succede quando l'uomo viene messo sotto pressione di continuo, psicologicamente e fisicamente? Ha un punto di crollo, di non ritorno, diverso per ognuno di noi, ma ugualmente devastante, anche se sei un soldato addestrato.
E qui nasce la situazione migliore della puntata, secondo me. Quei soldati/robot di cui tanto abbiamo discusso le settimane scorse cominciano a mostrare segni di debolezza nella corazza: nonostante il fanatismo e la rigidità del loro comandante, che forse è così perchè un po' pazzo, o forse lo è per tenere insieme la baracca che crolla, cominciano a non poterne più di ciò che vivono giornalmente. Cominciano a pensare anche alle loro famiglie. E qui si presenta la situazione di cui parlavo la volta scorsa nei commenti: non facciamo di tutt'un'erba un fascio, alcuni di loro muoiono combattendo contro gli Zombie, vengono uccisi perchè rischiano la trasformazione, sono costretti ad uccidere "persone", che sanno malate, ma che vedono anche come persone, a mentire e fare del male alla gente del Paese che sono stati addestrati a difendere. Tutto in nome di cosa? Una salvezza che, cominciano a capire, forse non arriverà mai, ma che, anzi, è già sfumata. E cominciano a "disertare", se così si può chiamare.
Ovviamente in tutto questo, come sempre in ogni categoria umana, ci sono anche gli avvoltoi, quelli che cercano di guadagnarci sulla vita altrui. Ma anche qui, mi fanno veramente pietà. Cosa servirà loro tutto ciò che stanno raccogliendo? Hanno gli occhi forse più ciechi di Travis stesso.
Lo stesso ospedale militare dove opera la Dr.ssa Exner mostra la reale situazione. Sembra un carcere, dove i corpi dei feriti sono ammassati a frotte e dove ci sono bende sporche dappertutto. Un vero e proprio ospedale da campo di combattimento, altro che presidio chirurgico all'avanguardia.
E qui anche Liza, l'ex moglie di Travis, capisce fino in fondo cosa sta succendendo: finisce quindi per uccidere definitivamente la moglie di Daniel, per non farla trasformare. Lei che credeva che tutti andassero aiutati e salvati: l'apocalisse Zombie comincia a togliere pietà ed umanità anche a lei, in nome della pura sopravvivenza. E solo noi possiamo capire cosa sta dicendo Griselda, perchè sappiamo chi ha sposato e chi ha accettato nella sua vita.
Daniel continua ad essere il personaggio meglio delineato, insieme all'ambigua Maddie. Quest'ultima cerca di pensare e credere ai valori umani che Travis e lei stessa tanto hanno e continuano, soprattutto il secondo, a predicare. Ma, quando la vita di suo figlio è nelle mani di un torturare professionista, lei lo lascia fare, mettendo da parte ogni moralismo. E qui, da madre, la capisco benissimo. Finalmente capisce che si tratta di attaccare od essere attaccati e, giustamente, sceglie la seconda ipotesi.
Daniel, dicevo, ci fa vedere, cosa veramente era nel suo Paese di origine. A cosa aveva rinunciato, volentieri, per sua figlia e la sua purezza. Ma, anche, a cosa è disposto a tornare a fare per salvare la sua famiglia. Fino a perdere la figlia che tanto ama, mostrandosi per il "mostro" che è. Non lo giustifico per quello che ha fatto nel suo Paese neanche un po', ma so che stavolta l'ha fatto a fin di bene.
Veramente interessante anche il rapporto che si viene a creare tra torturatore e torturato: con il secondo che, alla fine, oltre a dire a Daniel tutto di "Cobalt", lo usa come sfogo per i suoi sensi di colpa di fronte al fatto, che nel marasma delle trasformazioni in una folla, ha ucciso malati e, probabilmente, gente sana.
E' proprio come dice Daniel: quando fai e subisci torture, entrambe le persone ne vengono cambiate radicalmente, il torturato ed il torturatore.
Un po' lassisti Travis e Maddie lo sono nei confronti dei loro altri figli: Alicia e Chris cominciano così a legare, a capire, a modo loro, che non si torna indietro, che si può disttruggere tutto in una casa di persone ricche, perchè tanto non torneranno ed a nessuno adesso importa. Ma è sempre stato un loro difetto di base: partire in quarta ed ascoltare poco. Per me grave errore con figli di quell'età. Anche se molto comodo, per i genitori, certo.
Devo dire che Travis, per la prima volta, mi ha colpito favorevolmente con la sua "minaccia/non minaccia" al tenente. Per pietà non commento neanche quando non ha sparato ad un evidente Zombie, perchè legge l'etichetta del nome della ex-persona. Persino l'intergerrimo Rick aveva ucciso una bambina/Zombie nella puntata di apertura. Pur soffrendone immensamente. Come dice il comandante delle forze armate: o capisce che non sono più persone o tutto ciò a cui tiene crollerà. Ma forse siamo sulla buona stradae comincia a capire qual'è la "nuova società".
Nick è all'inferno e, essendo egli un sopravvissuto, come tutti i drogati in astinenza, trova subito chi capisce che può tornargli utile. Un uomo di colore non ancora ben identificato, ma che sembra capire bene come il mondo si muove adesso e come è meglio procedere per sopravvivere. In poche parole, senza scrupoli, purtroppo, o per fortuna, il tipo che in questi casi serve tanto. E certamente Nick è capace di sopravvivere anche in condizioni avverse, visto il suo passato. Anche questo nuovo personaggio è molto interessante e spero venga meglio delineato nel futuro.
Il finale poi, è veramente da mozzafiato, anche perchè mi ricorda la famosa porta in cui si imbatte Rick al risveglio dal coma in ospedale.
Non resta che attendere la puntata finale di questa stagione per vedere cosa succederà e come la gente reagirà. Come, in poche parole, il mondo che conosciamo, comincerà a rotolare sempre più verso la sua fine, anche se tutti, Maddie ed il tenente continuano a ripetere, a modo loro, che qui non può succedere perchè siamo "negli Stati Uniti d'america": una perchè cerca di aggrapparsi ai diritti civili che lì ci sono e in cui ha sempre creduto, anche se non esita a scordarselo per il figlio; l'altro perchè crede nelle armi, anche quelle presenti in abbondanza nel Paese. Ma quegli stessi soldati hanno adesso l'ordine di abbandonare proprio la popolazione che hanno giurato di proteggere, di lasciare un paese bruciato alle proprie spalle (un po' come in World War Z, il libro) ed anche Travis SA.
E' la fine del sogno americano in tutte le sue declinazioni che Kirkmann ci svela nella sua più dura analisi?
Passiamo ora al prossimo episodio, che concluderà la prima stagione di questa serie ed avrà per titolo "The good man" (in onda negli USA Domenica 4 Ottobre), iniziando con la trama ufficiale:
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Questa, secondo me, è la migliore puntata della breve stagione di quest'anno di Fear The Walking Dead.
Tutti i veli cadono, la realtà "vera", non quella dell'isola felice dove vivono Travis e la sua famiglia, irrompe con tutta la sua crudezza nella vita dei nostri "eroi" e tutto cambia, anche loro. Su Travis mi astengo ancora un po', ma a questo punto mi sembra improbabile che rimanga il Peter Pan della situazione. L'argomento tanto caro a Kirkmann e soci di come l'uomo, la sua umanità e società cambino drasticamente davanti ad un'apocalisse Zombie, in questa puntata è esplicato ancora meglio che nella serie madre. Perchè qui ci si può ancora illudere che tutto torni come prima, ci sono ancora la corrente, letti caldi, acqua e beni di sopravvivenza a disposizione.
Come un enormo pugno in faccia Kirkmann e soci ci mostrano la "vera" Los Angeles, il "nuovo mondo": certo noi ne eravamo già a conoscenza, ma vederlo attraverso gli occhi di chi per un po' si è illuso che tutto potesse tornare come prima, è ugualmente affascinante e terribile nello stesso tempo. E cosa succede quando l'uomo viene messo sotto pressione di continuo, psicologicamente e fisicamente? Ha un punto di crollo, di non ritorno, diverso per ognuno di noi, ma ugualmente devastante, anche se sei un soldato addestrato.
E qui nasce la situazione migliore della puntata, secondo me. Quei soldati/robot di cui tanto abbiamo discusso le settimane scorse cominciano a mostrare segni di debolezza nella corazza: nonostante il fanatismo e la rigidità del loro comandante, che forse è così perchè un po' pazzo, o forse lo è per tenere insieme la baracca che crolla, cominciano a non poterne più di ciò che vivono giornalmente. Cominciano a pensare anche alle loro famiglie. E qui si presenta la situazione di cui parlavo la volta scorsa nei commenti: non facciamo di tutt'un'erba un fascio, alcuni di loro muoiono combattendo contro gli Zombie, vengono uccisi perchè rischiano la trasformazione, sono costretti ad uccidere "persone", che sanno malate, ma che vedono anche come persone, a mentire e fare del male alla gente del Paese che sono stati addestrati a difendere. Tutto in nome di cosa? Una salvezza che, cominciano a capire, forse non arriverà mai, ma che, anzi, è già sfumata. E cominciano a "disertare", se così si può chiamare.
Ovviamente in tutto questo, come sempre in ogni categoria umana, ci sono anche gli avvoltoi, quelli che cercano di guadagnarci sulla vita altrui. Ma anche qui, mi fanno veramente pietà. Cosa servirà loro tutto ciò che stanno raccogliendo? Hanno gli occhi forse più ciechi di Travis stesso.
Lo stesso ospedale militare dove opera la Dr.ssa Exner mostra la reale situazione. Sembra un carcere, dove i corpi dei feriti sono ammassati a frotte e dove ci sono bende sporche dappertutto. Un vero e proprio ospedale da campo di combattimento, altro che presidio chirurgico all'avanguardia.
E qui anche Liza, l'ex moglie di Travis, capisce fino in fondo cosa sta succendendo: finisce quindi per uccidere definitivamente la moglie di Daniel, per non farla trasformare. Lei che credeva che tutti andassero aiutati e salvati: l'apocalisse Zombie comincia a togliere pietà ed umanità anche a lei, in nome della pura sopravvivenza. E solo noi possiamo capire cosa sta dicendo Griselda, perchè sappiamo chi ha sposato e chi ha accettato nella sua vita.
(Spoilers) Making of Episode 1x05: Fear the Walking Dead: Cobalt
Daniel continua ad essere il personaggio meglio delineato, insieme all'ambigua Maddie. Quest'ultima cerca di pensare e credere ai valori umani che Travis e lei stessa tanto hanno e continuano, soprattutto il secondo, a predicare. Ma, quando la vita di suo figlio è nelle mani di un torturare professionista, lei lo lascia fare, mettendo da parte ogni moralismo. E qui, da madre, la capisco benissimo. Finalmente capisce che si tratta di attaccare od essere attaccati e, giustamente, sceglie la seconda ipotesi.
Daniel, dicevo, ci fa vedere, cosa veramente era nel suo Paese di origine. A cosa aveva rinunciato, volentieri, per sua figlia e la sua purezza. Ma, anche, a cosa è disposto a tornare a fare per salvare la sua famiglia. Fino a perdere la figlia che tanto ama, mostrandosi per il "mostro" che è. Non lo giustifico per quello che ha fatto nel suo Paese neanche un po', ma so che stavolta l'ha fatto a fin di bene.
(Spoilers) Inside Episode 1x05: Fear the Walking Dead: Cobalt
Veramente interessante anche il rapporto che si viene a creare tra torturatore e torturato: con il secondo che, alla fine, oltre a dire a Daniel tutto di "Cobalt", lo usa come sfogo per i suoi sensi di colpa di fronte al fatto, che nel marasma delle trasformazioni in una folla, ha ucciso malati e, probabilmente, gente sana.
E' proprio come dice Daniel: quando fai e subisci torture, entrambe le persone ne vengono cambiate radicalmente, il torturato ed il torturatore.
Un po' lassisti Travis e Maddie lo sono nei confronti dei loro altri figli: Alicia e Chris cominciano così a legare, a capire, a modo loro, che non si torna indietro, che si può disttruggere tutto in una casa di persone ricche, perchè tanto non torneranno ed a nessuno adesso importa. Ma è sempre stato un loro difetto di base: partire in quarta ed ascoltare poco. Per me grave errore con figli di quell'età. Anche se molto comodo, per i genitori, certo.
Devo dire che Travis, per la prima volta, mi ha colpito favorevolmente con la sua "minaccia/non minaccia" al tenente. Per pietà non commento neanche quando non ha sparato ad un evidente Zombie, perchè legge l'etichetta del nome della ex-persona. Persino l'intergerrimo Rick aveva ucciso una bambina/Zombie nella puntata di apertura. Pur soffrendone immensamente. Come dice il comandante delle forze armate: o capisce che non sono più persone o tutto ciò a cui tiene crollerà. Ma forse siamo sulla buona stradae comincia a capire qual'è la "nuova società".
Nick è all'inferno e, essendo egli un sopravvissuto, come tutti i drogati in astinenza, trova subito chi capisce che può tornargli utile. Un uomo di colore non ancora ben identificato, ma che sembra capire bene come il mondo si muove adesso e come è meglio procedere per sopravvivere. In poche parole, senza scrupoli, purtroppo, o per fortuna, il tipo che in questi casi serve tanto. E certamente Nick è capace di sopravvivere anche in condizioni avverse, visto il suo passato. Anche questo nuovo personaggio è molto interessante e spero venga meglio delineato nel futuro.
Il finale poi, è veramente da mozzafiato, anche perchè mi ricorda la famosa porta in cui si imbatte Rick al risveglio dal coma in ospedale.
Non resta che attendere la puntata finale di questa stagione per vedere cosa succederà e come la gente reagirà. Come, in poche parole, il mondo che conosciamo, comincerà a rotolare sempre più verso la sua fine, anche se tutti, Maddie ed il tenente continuano a ripetere, a modo loro, che qui non può succedere perchè siamo "negli Stati Uniti d'america": una perchè cerca di aggrapparsi ai diritti civili che lì ci sono e in cui ha sempre creduto, anche se non esita a scordarselo per il figlio; l'altro perchè crede nelle armi, anche quelle presenti in abbondanza nel Paese. Ma quegli stessi soldati hanno adesso l'ordine di abbandonare proprio la popolazione che hanno giurato di proteggere, di lasciare un paese bruciato alle proprie spalle (un po' come in World War Z, il libro) ed anche Travis SA.
E' la fine del sogno americano in tutte le sue declinazioni che Kirkmann ci svela nella sua più dura analisi?
Passiamo ora al prossimo episodio, che concluderà la prima stagione di questa serie ed avrà per titolo "The good man" (in onda negli USA Domenica 4 Ottobre), iniziando con la trama ufficiale:
Con il crescere del disordine civile, mentre i morti prendono il sopravvento, Travis e Madison cercano di escogitare un modo per difendere le loro famiglie.E passiamo ai video:
Fear The Walking Dead Season 1 1x06 Promo "The Good Man" Season Finale
Fear the Walking Dead: Sneak Peek #1: Episode 106: The Good Man
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