Venerdì 18/09/2015 è andata in onda la seconda puntata della seconda stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio. Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Dopo una partenza in cui, per necessità narrative, si sono poste la basi per fare luce sugli obbiettivi e sulla trama principale della seconda stagione, Z Nation torna ad esprimersi in quello che sa fare meglio: azione sfrenata ed incontrollata!
E per questo, come già scritto nella recensione di “The Murphy”, dobbiamo dire grazie a Citizen Z, il quale con un lampo di genio, senza minimamente ragionare sulle possibili conseguenze, ha messo una taglia su Murphy, dando in questo modo un nuovo obbiettivo a tutti i delinquenti senza meta che vagano per gli Stati Uniti.
Chiaramente si danno tutti appuntamento nello stesso posto, sempre grazie alle precedenti indicazioni di Citizen Z, ed inizia una vera e propria guerriglia senza esclusione di colpi, perché come dice Doc “Murphy è la gallina dalle uova d’oro”.
Il nostro Re degli Zombie (o Zies come vengono chiamati i non-morti nel fantastico mondo di Z Nation), fa di tutto per non farsi acciuffare da chicchessia, soprattutto dai suoi “amici” dai quali ormai pensa solo di essere visto come l’oggetto da utilizzare per salvare l’umanità e niente di più.
Presto i suoi amici diventeranno gli Zombie, che nutrono nei suoi confronti un rispetto ed un amore incondizionato. E’ vero, anche loro cercano in tutti i modi di proteggerlo come fanno i suoi ex compagni di viaggio, ma a differenza del gruppo capitanato da Roberta, gli Zies non hanno alcun fine perché Murphy per loro rappresenta un Dio.
A questo non è ancora evidentemente abituato, e spesso cerca di scacciarli in quanto viene seguito ovunque, e non essendo un amante delle relazioni morbose si sente infastidito e assillato dalla loro presenza che di certo non lo aiuta a nascondersi con facilità.
Proprio per questo motivo cerca un modo per iniziare a sfruttare a proprio vantaggio le sue nuove capacità per seminare i suoi inseguitori.
Incluso il nuovo personaggio che ha fatto esordio nel primo episodio, Vasquez. Sappiamo ancora pochissimo su di lui ma l’impressione è che abbia buone intenzioni o che comunque non si tratti di un assassino disposto a tutto pur di avere Murphy. A quanto pare pensa lo stesso anche Roberta che non sfrutta la possibilità di ucciderlo avendolo ben sotto tiro ma che ne scruta solo i movimenti. Successivamente avrà la conferma del fatto che le sue intuizioni erano esatte.
Non si può invece dire la stessa cosa dell’ulteriore new entry, vestito in stile mafioso, che cerca di far saltare in aria i nostri protagonisti, causando tra l’altro la perdita dell’udito a 10k. Che cosa significherà quel tatuaggio che ha sulla mano? Certamente presto lo scopriremo!
40 minuti che scorrono alla velocità della luce tra inseguimenti e sparatorie, persino al Polo Nord dove eravamo abituati a vedere Citizen Z con le chiappe ben salde.
Un episodio in cui tutti i protagonisti sono stati sull'orlo del precipizio, proprio li ad un passo dalla fine, e hanno rivissuto proprio in quei secondi alcune scene della propria infanzia, esattamente come ci si immagina che siano gli ultimi momenti della propria vita prima di lasciarla per sempre.
SE NON AVETE ANCORA VISTO L’EPISODIO NON PROSEGUITE, PRESENZA DI SPOILER!
Chi ha seguito la prima stagione sa che quando meno ce lo si aspetta uno dei protagonisti viene a mancare. Lo abbiamo visto sin dalla prima puntata "Puppies and Kittens" con quello che si pensava fosse il protagonista principale della serie, ossia il tenente Mark Hammond. Lo abbiamo poi visto con la morte del sergente Charles Garnett, divenuto il nuovo leader del gruppo di sopravvissuti, avvenuta alla fine del sesto episodio "Resurrection Z".
Un elemento questo che ho sempre ritenuto positivo e che conferisce alla serie quell'imprevedibilità e quel pepe che tiene alta l’attenzione e la tensione. Insomma, i produttori hanno forse preso spunto dal Re in questione, ossia George R.R. Martin (che peraltro apparirà in un cameo nell'ottava puntata di questa stagione, come vi abbiamo comunicato in questa nostra news), che con il suo Trono di Spade lascia sempre tutti a bocca aperta facendo morire inaspettatamente diversi protagonisti delle sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Non avevo idea di quale fosse il prossimo personaggio a cadere ma sapevo che il momento si stava avvicinando. In questa “White Light” ho temuto per ciascuno dei protagonisti, grazie alla bravura dei produttori nel celare fino alla fine quello che sarebbe stato il personaggio a raggiungere e a toccare la luce bianca.
In precedenza era stata Roberta a concedere la grazia a Garnett, adesso invece è toccato a Addy trovare la forza di fare altrettanto con Mack...
Ancora una volta, involontariamente ma allo stesso tempo egoisticamente, Murphy crea i presupposti per far scoppiare il caos, e a rimetterci la vita però continuano ad essere gli altri, nella speranza di riuscire a contribuire alla lotta per salvare l’umanità dall'apocalisse Zombie.
“White Light” è un episodio che ho amato dal primo all'ultimo secondo, e che diventa uno dei miei preferiti in assoluto. Il ritmo incessante ed incalzante è entrato nelle mie vene.
Bellissima l’intera sequenza all'interno dell’albergo la cui struttura è perfetta per mettere in scena uno scontro armato all'ultimo sangue.
Abbiamo assaporato in ogni secondo l’impegno ed il sacrificio del nostro gruppo di sopravvissuti, che ha fatto proprio l’obbiettivo di salvare il mondo. Non esiste altra ragione di vita in un epoca in cui ogni giorno si rischia di morire e dove si vede davanti a se soltanto sofferenza e mancanza di speranza.
Z Nation non è solo ignoranza e trash, perché, seppur a modo suo, ci racconta la natura e la reazione dell’uomo di fronte ad una realtà in cui la vita intesa come valore assoluto diventa l'unica cosa che conta davvero, in un mondo dove la morte, anzi la non-morte, ha preso il sopravvento.
Voto episodio: 9.
E come anticipato nella recensione del primo episodio di questa seconda stagione, chiudo la recensione di Z Nation con il nuovo appuntamento “La Perla della Puntata” che però in questo caso non sarà una frase bensì una scena che a mio avviso merita decisamente questo spazio. Non può che trattarsi dell’esperienza ultraterrena di Doc, che, inaspettatamente anche per il protagonista, avviene senza l’uso di stupefacenti.
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
Dopo una partenza in cui, per necessità narrative, si sono poste la basi per fare luce sugli obbiettivi e sulla trama principale della seconda stagione, Z Nation torna ad esprimersi in quello che sa fare meglio: azione sfrenata ed incontrollata!
E per questo, come già scritto nella recensione di “The Murphy”, dobbiamo dire grazie a Citizen Z, il quale con un lampo di genio, senza minimamente ragionare sulle possibili conseguenze, ha messo una taglia su Murphy, dando in questo modo un nuovo obbiettivo a tutti i delinquenti senza meta che vagano per gli Stati Uniti.
Chiaramente si danno tutti appuntamento nello stesso posto, sempre grazie alle precedenti indicazioni di Citizen Z, ed inizia una vera e propria guerriglia senza esclusione di colpi, perché come dice Doc “Murphy è la gallina dalle uova d’oro”.
Il nostro Re degli Zombie (o Zies come vengono chiamati i non-morti nel fantastico mondo di Z Nation), fa di tutto per non farsi acciuffare da chicchessia, soprattutto dai suoi “amici” dai quali ormai pensa solo di essere visto come l’oggetto da utilizzare per salvare l’umanità e niente di più.
Presto i suoi amici diventeranno gli Zombie, che nutrono nei suoi confronti un rispetto ed un amore incondizionato. E’ vero, anche loro cercano in tutti i modi di proteggerlo come fanno i suoi ex compagni di viaggio, ma a differenza del gruppo capitanato da Roberta, gli Zies non hanno alcun fine perché Murphy per loro rappresenta un Dio.
A questo non è ancora evidentemente abituato, e spesso cerca di scacciarli in quanto viene seguito ovunque, e non essendo un amante delle relazioni morbose si sente infastidito e assillato dalla loro presenza che di certo non lo aiuta a nascondersi con facilità.
Proprio per questo motivo cerca un modo per iniziare a sfruttare a proprio vantaggio le sue nuove capacità per seminare i suoi inseguitori.
Incluso il nuovo personaggio che ha fatto esordio nel primo episodio, Vasquez. Sappiamo ancora pochissimo su di lui ma l’impressione è che abbia buone intenzioni o che comunque non si tratti di un assassino disposto a tutto pur di avere Murphy. A quanto pare pensa lo stesso anche Roberta che non sfrutta la possibilità di ucciderlo avendolo ben sotto tiro ma che ne scruta solo i movimenti. Successivamente avrà la conferma del fatto che le sue intuizioni erano esatte.
Non si può invece dire la stessa cosa dell’ulteriore new entry, vestito in stile mafioso, che cerca di far saltare in aria i nostri protagonisti, causando tra l’altro la perdita dell’udito a 10k. Che cosa significherà quel tatuaggio che ha sulla mano? Certamente presto lo scopriremo!
40 minuti che scorrono alla velocità della luce tra inseguimenti e sparatorie, persino al Polo Nord dove eravamo abituati a vedere Citizen Z con le chiappe ben salde.
Un episodio in cui tutti i protagonisti sono stati sull'orlo del precipizio, proprio li ad un passo dalla fine, e hanno rivissuto proprio in quei secondi alcune scene della propria infanzia, esattamente come ci si immagina che siano gli ultimi momenti della propria vita prima di lasciarla per sempre.
SE NON AVETE ANCORA VISTO L’EPISODIO NON PROSEGUITE, PRESENZA DI SPOILER!
Chi ha seguito la prima stagione sa che quando meno ce lo si aspetta uno dei protagonisti viene a mancare. Lo abbiamo visto sin dalla prima puntata "Puppies and Kittens" con quello che si pensava fosse il protagonista principale della serie, ossia il tenente Mark Hammond. Lo abbiamo poi visto con la morte del sergente Charles Garnett, divenuto il nuovo leader del gruppo di sopravvissuti, avvenuta alla fine del sesto episodio "Resurrection Z".
Un elemento questo che ho sempre ritenuto positivo e che conferisce alla serie quell'imprevedibilità e quel pepe che tiene alta l’attenzione e la tensione. Insomma, i produttori hanno forse preso spunto dal Re in questione, ossia George R.R. Martin (che peraltro apparirà in un cameo nell'ottava puntata di questa stagione, come vi abbiamo comunicato in questa nostra news), che con il suo Trono di Spade lascia sempre tutti a bocca aperta facendo morire inaspettatamente diversi protagonisti delle sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Non avevo idea di quale fosse il prossimo personaggio a cadere ma sapevo che il momento si stava avvicinando. In questa “White Light” ho temuto per ciascuno dei protagonisti, grazie alla bravura dei produttori nel celare fino alla fine quello che sarebbe stato il personaggio a raggiungere e a toccare la luce bianca.
In precedenza era stata Roberta a concedere la grazia a Garnett, adesso invece è toccato a Addy trovare la forza di fare altrettanto con Mack...
Ancora una volta, involontariamente ma allo stesso tempo egoisticamente, Murphy crea i presupposti per far scoppiare il caos, e a rimetterci la vita però continuano ad essere gli altri, nella speranza di riuscire a contribuire alla lotta per salvare l’umanità dall'apocalisse Zombie.
“White Light” è un episodio che ho amato dal primo all'ultimo secondo, e che diventa uno dei miei preferiti in assoluto. Il ritmo incessante ed incalzante è entrato nelle mie vene.
Bellissima l’intera sequenza all'interno dell’albergo la cui struttura è perfetta per mettere in scena uno scontro armato all'ultimo sangue.
Abbiamo assaporato in ogni secondo l’impegno ed il sacrificio del nostro gruppo di sopravvissuti, che ha fatto proprio l’obbiettivo di salvare il mondo. Non esiste altra ragione di vita in un epoca in cui ogni giorno si rischia di morire e dove si vede davanti a se soltanto sofferenza e mancanza di speranza.
Z Nation non è solo ignoranza e trash, perché, seppur a modo suo, ci racconta la natura e la reazione dell’uomo di fronte ad una realtà in cui la vita intesa come valore assoluto diventa l'unica cosa che conta davvero, in un mondo dove la morte, anzi la non-morte, ha preso il sopravvento.
Voto episodio: 9.
E come anticipato nella recensione del primo episodio di questa seconda stagione, chiudo la recensione di Z Nation con il nuovo appuntamento “La Perla della Puntata” che però in questo caso non sarà una frase bensì una scena che a mio avviso merita decisamente questo spazio. Non può che trattarsi dell’esperienza ultraterrena di Doc, che, inaspettatamente anche per il protagonista, avviene senza l’uso di stupefacenti.
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!