Finalmente è iniziata la sesta stagione della "serie dei record", la mia amata "The Walking Dead". La prima puntata si intitola "Come la prima volta" (titolo originale "First time again") e sot per dirvi le mie impresioni, in attesa delle vostre.
Come prima cosa direi che non si vedevano così tanti Zombie nella serie dalla puntata in Atlanta (con la "mitica" passeggiata di Rick e Glenn "mascherati" da Zombie) e questo non può che farmi piacere. Insomma la mano di Nicotero, regista della puntata, come sempre, si vede. Le sue sono sempre le migliori puntate, per me. Se a questo aggiungiamo che Gimple in persona ha scritto il tutto, ecco che si spiega la puntata bomba che abbiamo appena visto.
Ricordo che siamo alla sesta (ripeto, sesta) stagione di questa serie. Per una serie tv è un sacco di tempo, ma questa puntata mi ha tranquillizzato su ciò che "The Walking Dead" può ancora darci, se guidata bene, ovvio.
Finalmente capiamo perchè Alexandria sia vissuta così felice e contenta per tutto questo tempo, almeno per la parte riguardante gli Zombie. Sugli umani che hanno incontrato Rick e soci e che hanno invece evitato di infastidire, fino ad ora, Alexandria, per adesso mi astengo (anche perchè penso che quei "Wolves" di cui si accenna spesso siano lì intorno). Praticamente tutti gli Zombie affluiti in zona finiscono in una specie di cava, che era stata fortificata dai suoi abitanti, poi trasformatisi, e quindi si incastrano lì dentro.
Il punto è però sempre quello: quando gli Zombie diventano una mandria enorme, niente riesce a fermarli. E questo sta succedendo dietro casa, cioè dietro Alexandria. Quindi Rick and company decidono di farli allontanare il più possibile verso altre destinazioni ed altri "pasti". Tutto funziona bene fino a quando, nel finale, un clacson, proprio da Alexandria, rchiama indietro mezza mandria (dov'è il figlio adolescente di Pete, quindi per definizione scemotto, che odia Rick?). Alla prossima puntata vedremo come finirà il tutto.
Nel frattempo, con salti temporali continui, che percepiamo perchè improvvisamente saltiamo dal colore ad una specie di bianco e nero, ci spiegano come si è arrivati a questa soluzione e come Alexandria ha reagito alle azioni di Rick. Ma, soprattutto, vediamo come Morgan si approccia a Rick, il "nuovo" Rick, quello che fa una netta distinzione tra "sopravvivere" e "vivere", dando un'accezione fortemente negativa al secondo termine.
Rick che ha come un delirio di onnipotenza e che, ormai, viene supportato interamente solo da Carol, che la pensa come lui in tutto, e seguito come un cagnolino da Deanna, che, dopo la morte del marito per mano di Pete e l'esecuzione di quest'ultimo da parte di Rick, lo vede come il salvatore della patria. Accetta le armi in Alexandria; accetta l'addestramento di tutti, anche i ragazzi; accetta le guardie continue alla recinzione. Insomma gli passa idealmente, se non praticamente, il bastone del comando.
Bravissima anche l'attrice che ci presenta questo vuoto interiore anche esteriormente, mantenendo una postura piegata e da "vecchia", là dove prima c'era solo un incedere orgoglioso e diritto.
Rick, dicevo, che comincia ad avere questioni anche con Daryl. Che vuole uccidere quelli che per lui sono dei punti deboli della loro società, come Carter, ma per adesso desiste. Anche perchè sa che prima o poi questi finiranno con il farsi ammazzare nel "nuovo incivile mondo". Ed infatti questo viene ucciso da uno Zombie che più decrepito non si può.
Anche questi Zombie mi hanno colpito molto, soprattutto se penso a quelli appena visti in "Fear The Walking Dead". Nicotero dà il meglio di sè nel trucco: sono decrepiti, chiaramente Zombie, praticamente immobili e, nella bellissima scena della curva contro la barriera di metallo, tanto "delicati" che se sbattono violentemente contro qualcosa si spappolano praticamente da soli e vengono finiti dalla madria in movimento.
Anche per questo la morte di Carter è un po' da imbecille, come predetto da Rick.
Ci sono stati anche due momenti comici, almeno per me. Quando Glenn fa aprire la porta del negozio a Nicholas per fare uscire gli Zombie all'interno uno o due alla volta e voilà c'è la saracinesca.
E le scene di Eugene, che è un comico involontario di natura, oltre ad un imbecille come guardia al cancello. Parla sempre dei suoi capelli, da qui la battuta di Tara al risveglio, e fa entrare in città i primi venuti che gli dicono di appartenervi. Grazie a Dio è vero, ma se non lo fosse stato, tombola!
E veniamo al mio personaggio preferito della serie in assoluto. Non è Daryl come tutti starete pensando, ma è Morgan. L'ho adorato dalla prima puntata della prima stagione. E l'ho amato ancora di più quando Rick lo ha trovato mezzo matto a casa sua dopo la morte del figlio. Ed adesso mi piace ancora di più. Non urla contro Rick, non lo accusa di essere cambiato in peggio, non lo ostacola nei suoi piani, anzi lo appoggia. Ma con calma, con tatto, cera di riportarlo sulla strada giusta, per esempio quando scavano la tomba per Pete, o aiutando chi non riesce a combattere gli Zombie, contro il parere dello stesso Rick. Quando gli dice che il "vero" Rick, quello che sacrificava tutto per il suo senso di giustizia innato, è sempre lì e lo sta guidando ancora nelle sue azioni, anche quando pensa che non lo stia facendo più. Insomma, usa la maniera giusta per trattare con lui. Opporvisi apertamente adesso non farebbe che far scatenare la belva che è in lui e che pensa di avere la ragione sempre dalla sua parte, perchè, appunto, sopravvivere è meglio che vivere.
La parte di Abraham e Sasha potevamo anche risparmiarcela. Ma qui gioca anche il fatto che a me, di questi due personaggi non è mai importato più di tanto, anche per come sono stati gestiti dagli autori.
Mi piace molto, per adesso, il nuovo personaggio in scena e cioè Heath. Spero lo sviluppino bene, perchè i presupposti ci sono tutti.
Anche Glenn e Maggie cominciano a diventare un po' stopposi. Ma immagino che un po' di pietà umana nella serie debba esserci rappresentata, sennò finiamo veramente nelle regole della giungla di Rick tutti quanti. Anche perchè penso che non tutti sono come Tara, se tradiscono una volta possono farlo anche la seconda, qaundo gli conviene. Ma, come ben sapete, la troppa pietà in queste situazioni a me annoia alquanto (qualcuno ha detto Travis?).
In definitiva un'ottimo inizio della sesta stagione, che fa ben sperare per il prosieguo. Sempre che non si finisca come l'anno scorso, certo.
E voi, cosa ne pensate?
Come prima cosa direi che non si vedevano così tanti Zombie nella serie dalla puntata in Atlanta (con la "mitica" passeggiata di Rick e Glenn "mascherati" da Zombie) e questo non può che farmi piacere. Insomma la mano di Nicotero, regista della puntata, come sempre, si vede. Le sue sono sempre le migliori puntate, per me. Se a questo aggiungiamo che Gimple in persona ha scritto il tutto, ecco che si spiega la puntata bomba che abbiamo appena visto.
Ricordo che siamo alla sesta (ripeto, sesta) stagione di questa serie. Per una serie tv è un sacco di tempo, ma questa puntata mi ha tranquillizzato su ciò che "The Walking Dead" può ancora darci, se guidata bene, ovvio.
Finalmente capiamo perchè Alexandria sia vissuta così felice e contenta per tutto questo tempo, almeno per la parte riguardante gli Zombie. Sugli umani che hanno incontrato Rick e soci e che hanno invece evitato di infastidire, fino ad ora, Alexandria, per adesso mi astengo (anche perchè penso che quei "Wolves" di cui si accenna spesso siano lì intorno). Praticamente tutti gli Zombie affluiti in zona finiscono in una specie di cava, che era stata fortificata dai suoi abitanti, poi trasformatisi, e quindi si incastrano lì dentro.
Il punto è però sempre quello: quando gli Zombie diventano una mandria enorme, niente riesce a fermarli. E questo sta succedendo dietro casa, cioè dietro Alexandria. Quindi Rick and company decidono di farli allontanare il più possibile verso altre destinazioni ed altri "pasti". Tutto funziona bene fino a quando, nel finale, un clacson, proprio da Alexandria, rchiama indietro mezza mandria (dov'è il figlio adolescente di Pete, quindi per definizione scemotto, che odia Rick?). Alla prossima puntata vedremo come finirà il tutto.
Nel frattempo, con salti temporali continui, che percepiamo perchè improvvisamente saltiamo dal colore ad una specie di bianco e nero, ci spiegano come si è arrivati a questa soluzione e come Alexandria ha reagito alle azioni di Rick. Ma, soprattutto, vediamo come Morgan si approccia a Rick, il "nuovo" Rick, quello che fa una netta distinzione tra "sopravvivere" e "vivere", dando un'accezione fortemente negativa al secondo termine.
Rick che ha come un delirio di onnipotenza e che, ormai, viene supportato interamente solo da Carol, che la pensa come lui in tutto, e seguito come un cagnolino da Deanna, che, dopo la morte del marito per mano di Pete e l'esecuzione di quest'ultimo da parte di Rick, lo vede come il salvatore della patria. Accetta le armi in Alexandria; accetta l'addestramento di tutti, anche i ragazzi; accetta le guardie continue alla recinzione. Insomma gli passa idealmente, se non praticamente, il bastone del comando.
Bravissima anche l'attrice che ci presenta questo vuoto interiore anche esteriormente, mantenendo una postura piegata e da "vecchia", là dove prima c'era solo un incedere orgoglioso e diritto.
Rick, dicevo, che comincia ad avere questioni anche con Daryl. Che vuole uccidere quelli che per lui sono dei punti deboli della loro società, come Carter, ma per adesso desiste. Anche perchè sa che prima o poi questi finiranno con il farsi ammazzare nel "nuovo incivile mondo". Ed infatti questo viene ucciso da uno Zombie che più decrepito non si può.
Anche questi Zombie mi hanno colpito molto, soprattutto se penso a quelli appena visti in "Fear The Walking Dead". Nicotero dà il meglio di sè nel trucco: sono decrepiti, chiaramente Zombie, praticamente immobili e, nella bellissima scena della curva contro la barriera di metallo, tanto "delicati" che se sbattono violentemente contro qualcosa si spappolano praticamente da soli e vengono finiti dalla madria in movimento.
Anche per questo la morte di Carter è un po' da imbecille, come predetto da Rick.
Ci sono stati anche due momenti comici, almeno per me. Quando Glenn fa aprire la porta del negozio a Nicholas per fare uscire gli Zombie all'interno uno o due alla volta e voilà c'è la saracinesca.
E le scene di Eugene, che è un comico involontario di natura, oltre ad un imbecille come guardia al cancello. Parla sempre dei suoi capelli, da qui la battuta di Tara al risveglio, e fa entrare in città i primi venuti che gli dicono di appartenervi. Grazie a Dio è vero, ma se non lo fosse stato, tombola!
E veniamo al mio personaggio preferito della serie in assoluto. Non è Daryl come tutti starete pensando, ma è Morgan. L'ho adorato dalla prima puntata della prima stagione. E l'ho amato ancora di più quando Rick lo ha trovato mezzo matto a casa sua dopo la morte del figlio. Ed adesso mi piace ancora di più. Non urla contro Rick, non lo accusa di essere cambiato in peggio, non lo ostacola nei suoi piani, anzi lo appoggia. Ma con calma, con tatto, cera di riportarlo sulla strada giusta, per esempio quando scavano la tomba per Pete, o aiutando chi non riesce a combattere gli Zombie, contro il parere dello stesso Rick. Quando gli dice che il "vero" Rick, quello che sacrificava tutto per il suo senso di giustizia innato, è sempre lì e lo sta guidando ancora nelle sue azioni, anche quando pensa che non lo stia facendo più. Insomma, usa la maniera giusta per trattare con lui. Opporvisi apertamente adesso non farebbe che far scatenare la belva che è in lui e che pensa di avere la ragione sempre dalla sua parte, perchè, appunto, sopravvivere è meglio che vivere.
La parte di Abraham e Sasha potevamo anche risparmiarcela. Ma qui gioca anche il fatto che a me, di questi due personaggi non è mai importato più di tanto, anche per come sono stati gestiti dagli autori.
Mi piace molto, per adesso, il nuovo personaggio in scena e cioè Heath. Spero lo sviluppino bene, perchè i presupposti ci sono tutti.
Anche Glenn e Maggie cominciano a diventare un po' stopposi. Ma immagino che un po' di pietà umana nella serie debba esserci rappresentata, sennò finiamo veramente nelle regole della giungla di Rick tutti quanti. Anche perchè penso che non tutti sono come Tara, se tradiscono una volta possono farlo anche la seconda, qaundo gli conviene. Ma, come ben sapete, la troppa pietà in queste situazioni a me annoia alquanto (qualcuno ha detto Travis?).
In definitiva un'ottimo inizio della sesta stagione, che fa ben sperare per il prosieguo. Sempre che non si finisca come l'anno scorso, certo.
E voi, cosa ne pensate?