Siamo alla terza puntata della sesta stagione di "The Walking Dead", intitolata "Grazie" (titolo originale "Thank you") e vi dirò, come sempre cosa ne penso e, come sempre aspetto i vostri "pensieri" in merito. Attenzione! Spoilers su una puntata piana di cliffhangers.
Direi che chi ha dato "The Walking Dead" per morto, si dovrà ricredere e non poco. Lo so è l'equivalente "dell'io l'avevo detto", ma consentitemelo dopo tutto ciò che è stato detto contro la mia serie del cuore che, quest'anno, sta risorgendo dalle sue ceneri più bella che mai.
Dire che questa puntata è stata degna della prima mitica stagione è dire poco. E a chi diceva che gli Zombie non c'entravano più niente con la serie Gimple and company hanno dato una bella bella prova del contrario.
Intanto parliamo degli eventi importanti e che mi hanno lasciato con il fiato in gola alla fine della puntata .
Primo: è morto Glenn? So che sembra una domanda stupida, ma se teniamo conto che nella scena della "sua morte" si vedono gli Zombie mangiare degli intestini al livello della sua gola dove, evidentemente, non possono essere, un dubbio sulla sadicità degli autori me lo pongo. Certo, poi rimane circondato da una mandria di Zombie affamati, ma Glenn ha dimostrato sin dall'inizio di avere più di una risorsa e poi, ricordiamolo, deve tornare da Maggie, motivazione non da poco per lui. Anche perchè, se fosse morto sul serio, comincerei a cercare l'equivalente di un ospedale per la cura della malattie mentali per la nostra Maggie, visti i lutti che ha dovuto sopportare in questi ultimi tempi.
Un po' fuori pista, quelle "brave persone" degli autori, ci portano anche con l'ultima comunicazione reciproca tra Glenn e Rick, che ricalca perfettamente il finale della loro prima comunicazione, quando Rick era nel carro armato ad Atlanta circondato dagli Zombie. Ma, anche qui, un paio di dubbi mi rimangono.
Certo che se muore a causa, involontaria o meno, di Nicholas, che ha contribuito a salvare ed a migliorare come persona più di una volta, a rischio della sua stessa vita, sarebbe un'ironia non da poco ed anche una grande lezione di cosa serve la pietà umana nel mondo di "The Walking Dead" per gli autori. Sarebbe il primo personaggio "originale" della serie, cioè presente fin dalle prime puntate, a morire.
Secondo e, per me, molto più probabile: cos'ha Rick alla mano sinistra? Quella che continua a guardarsi e che non ci fa mai vedere? Quella ferità dopo lo scontro con gli Zombie sulla strada per il camper? Per me è un bel morso di Zombie e qui, la sadicità degli autori è ancora più grande: distraendoci con Glenn ci fanno "passare sotto la soglia di attenzione" il vero evento devastante della puntata, cioè Rick morso da uno Zombie.
Non credo che morirà o si trasformerà, anche se sarebbe la cosa più logica, visto il tempo che passa dal morso alle probabili cure che gli verranno prestate prima o poi (taglio della mano?), ma accidenti se non cambierà tutto.
Anche perchè, secondo voi, la serie potrebbe proseguire senza il personaggio di Rick? Io mi astengo dalla risposta perchè non è mai stato il mio personaggio preferito e non sarei onesta.
Già Rick non è molto propenso alla pietà umana ed alla tolleranza. Solo Dio sa cosa farebbe con una menomazione di questo tipo. E, vi prego, non cominciamo con "ma nei fumetti è un bel po' che è senza una mano" (lo so anch'io che non li leggo), ma si sa benissimo che la serie segue una logica tutta sua, staccata da quella dei fumetti, e questo vale anche per la "morte" di Glenn.
Sarà anche interessante vedere la sua reazione al fatto che quelli che lo hanno attaccato sul camper e che avevano con loro un omogeneizzato di sua figlia, sono gli stessi che Morgan, magnanimamente, ha lasciato vivere nella scorsa puntata e che lui, ovviamente, ha fatto fuori senza la minima esitazione.
Diciamo solo che non ne sarà molto felice. Soprattutto dopo aver visto la sua tranquilla reazione alla morte per mano di uno Zombie solitario (ma quanto scemi possono essre questi?) di un abitante di Alexandria all'inizio della puntata: "meno male che il clacson ha smesso di suonare" deve essere l'elogio funebre più originale della storia, credo.
Per il resto si continua a vedere la solidità della reazione degli appartenenti al "nostro gruppo" rispetto agli abitanti di Alexandria, la cui esperienza sul campo è ben sottolineata da Michonne a Heath (sua nuova love story?).
Michonne e Glenn si "piegano" alla volontà del gruppo di portare a casa tutti, contro gli ordini di Rick. Gelnn perchè ci crede, come sempre ha fatto. Michonne perchè Heath la fa sentire in colpa, anche del suo tentato suicidio dopo la morte del figlio e perchè Scott le fa credere che c'è ancora posto per l'amore e la speranza in questo "nuovo mondo".
E qui si vede, purtroppo, la grande inutilità di aiutare qualcuno che è morso da uno Zombie: ti rallenta inutilmente, perchè tanto alla fine, come dice bene il suo compagno di avventure ad Heath, "qui o a casa" lo dovrai uccidere. Ed è meglio "qui", sennò si finisce come Glenn o come Michonne ed Heath che trascinano uno che è già uno "Zombie" per niente. Ma così loro si sentono "persone reali" nonostante l'apocalisse, per dirla alla Heath.
Non so, ho come l'impressione che stia per prendere una mazzata in mezzo agli occhi, spero non mortale perchè mi piace come personaggio, e che diventerà "meno reale" di quanto non sia ora. Chi vivrà vedrà. In questa serie, finora, la realtà è questa.
Ed infine un premio all'idea più scema che Rick abbia mai avuto, queela di guidare una mandria di Zombie come buoi tranquilli ed addomesticati: interessante ai fini della trama, come si vede, ma veramente irreale nella messa in opera, sempre come si può vedere, anche per una serie tv.
Per adesso tralascio l'inutilità dei personaggi di Sasha e Abraham, perchè sepro che vengano "attivati" più avanti.
Su Daryl due paroline vorrei dirle, però. Apparentemente inutile in queste puntate (tanto che, con mio grande dolore, ne ho previsto la morte), qui dimostra un primo cenno di ribellione agli ordini ciechi e senz'anima di Rick, per andare a salvare Alexandria, a cui sembra attaccato molto, o almeno i suoi amici e compagni che lì sono rimasti (Carol?). Ovviamente, al primo accenno di un'eventuale mancanza di Rick all'appuntamento con gli Zombbie guidati da Sasha e Abraham, rientra nei ranghi. Non essendo la prima volta che tenta di discutere le idee di Rick, spero in uno sviluppo futuro di questa storia. Farebbe molto bene al personaggio, a Rick ed a noi spettatori.
Un plauso alla regia, fatta da Michael Slovis, che quest'anno si rivela molto incalzante e veloce. Bellissimo lo schizzo di sangue sulla seconda telecamera durante gli spari di Heath agli Zombie per salvare Michonne e Scott. Del resto se la scrittura dell'episodio è così ficcante come quella fatta da Angela Kan qui, la regia non può che fare altrettanto.
Direi che la mia serie del cuore sta vivendo una seconda giovinezza, sia negli ascolti (che a dire la verità non le sono mai mancati veramente) che, soprattutto, nella trama: Zombie in primo piano, trucco perfetto a dir poco, Wolves interessanti e intriganti, i nostri eroi sempre in pericolo (reale) ed all'erta. Tutto ciò tiene in all'erta anche noi telespettatori e, siamo onesti, è tanto che "The Walking Dead" non lo faceva più.
Continuamo così, Gimple, mi raccomando.
E la prossima puntata, in omaggio ad Halloween, sarà di 90 minuti.
Ed ora tocca a voi, come sempre.
Direi che chi ha dato "The Walking Dead" per morto, si dovrà ricredere e non poco. Lo so è l'equivalente "dell'io l'avevo detto", ma consentitemelo dopo tutto ciò che è stato detto contro la mia serie del cuore che, quest'anno, sta risorgendo dalle sue ceneri più bella che mai.
Dire che questa puntata è stata degna della prima mitica stagione è dire poco. E a chi diceva che gli Zombie non c'entravano più niente con la serie Gimple and company hanno dato una bella bella prova del contrario.
Intanto parliamo degli eventi importanti e che mi hanno lasciato con il fiato in gola alla fine della puntata .
Primo: è morto Glenn? So che sembra una domanda stupida, ma se teniamo conto che nella scena della "sua morte" si vedono gli Zombie mangiare degli intestini al livello della sua gola dove, evidentemente, non possono essere, un dubbio sulla sadicità degli autori me lo pongo. Certo, poi rimane circondato da una mandria di Zombie affamati, ma Glenn ha dimostrato sin dall'inizio di avere più di una risorsa e poi, ricordiamolo, deve tornare da Maggie, motivazione non da poco per lui. Anche perchè, se fosse morto sul serio, comincerei a cercare l'equivalente di un ospedale per la cura della malattie mentali per la nostra Maggie, visti i lutti che ha dovuto sopportare in questi ultimi tempi.
Un po' fuori pista, quelle "brave persone" degli autori, ci portano anche con l'ultima comunicazione reciproca tra Glenn e Rick, che ricalca perfettamente il finale della loro prima comunicazione, quando Rick era nel carro armato ad Atlanta circondato dagli Zombie. Ma, anche qui, un paio di dubbi mi rimangono.
Certo che se muore a causa, involontaria o meno, di Nicholas, che ha contribuito a salvare ed a migliorare come persona più di una volta, a rischio della sua stessa vita, sarebbe un'ironia non da poco ed anche una grande lezione di cosa serve la pietà umana nel mondo di "The Walking Dead" per gli autori. Sarebbe il primo personaggio "originale" della serie, cioè presente fin dalle prime puntate, a morire.
Secondo e, per me, molto più probabile: cos'ha Rick alla mano sinistra? Quella che continua a guardarsi e che non ci fa mai vedere? Quella ferità dopo lo scontro con gli Zombie sulla strada per il camper? Per me è un bel morso di Zombie e qui, la sadicità degli autori è ancora più grande: distraendoci con Glenn ci fanno "passare sotto la soglia di attenzione" il vero evento devastante della puntata, cioè Rick morso da uno Zombie.
Non credo che morirà o si trasformerà, anche se sarebbe la cosa più logica, visto il tempo che passa dal morso alle probabili cure che gli verranno prestate prima o poi (taglio della mano?), ma accidenti se non cambierà tutto.
Anche perchè, secondo voi, la serie potrebbe proseguire senza il personaggio di Rick? Io mi astengo dalla risposta perchè non è mai stato il mio personaggio preferito e non sarei onesta.
Già Rick non è molto propenso alla pietà umana ed alla tolleranza. Solo Dio sa cosa farebbe con una menomazione di questo tipo. E, vi prego, non cominciamo con "ma nei fumetti è un bel po' che è senza una mano" (lo so anch'io che non li leggo), ma si sa benissimo che la serie segue una logica tutta sua, staccata da quella dei fumetti, e questo vale anche per la "morte" di Glenn.
Sarà anche interessante vedere la sua reazione al fatto che quelli che lo hanno attaccato sul camper e che avevano con loro un omogeneizzato di sua figlia, sono gli stessi che Morgan, magnanimamente, ha lasciato vivere nella scorsa puntata e che lui, ovviamente, ha fatto fuori senza la minima esitazione.
Diciamo solo che non ne sarà molto felice. Soprattutto dopo aver visto la sua tranquilla reazione alla morte per mano di uno Zombie solitario (ma quanto scemi possono essre questi?) di un abitante di Alexandria all'inizio della puntata: "meno male che il clacson ha smesso di suonare" deve essere l'elogio funebre più originale della storia, credo.
Per il resto si continua a vedere la solidità della reazione degli appartenenti al "nostro gruppo" rispetto agli abitanti di Alexandria, la cui esperienza sul campo è ben sottolineata da Michonne a Heath (sua nuova love story?).
Michonne e Glenn si "piegano" alla volontà del gruppo di portare a casa tutti, contro gli ordini di Rick. Gelnn perchè ci crede, come sempre ha fatto. Michonne perchè Heath la fa sentire in colpa, anche del suo tentato suicidio dopo la morte del figlio e perchè Scott le fa credere che c'è ancora posto per l'amore e la speranza in questo "nuovo mondo".
E qui si vede, purtroppo, la grande inutilità di aiutare qualcuno che è morso da uno Zombie: ti rallenta inutilmente, perchè tanto alla fine, come dice bene il suo compagno di avventure ad Heath, "qui o a casa" lo dovrai uccidere. Ed è meglio "qui", sennò si finisce come Glenn o come Michonne ed Heath che trascinano uno che è già uno "Zombie" per niente. Ma così loro si sentono "persone reali" nonostante l'apocalisse, per dirla alla Heath.
Non so, ho come l'impressione che stia per prendere una mazzata in mezzo agli occhi, spero non mortale perchè mi piace come personaggio, e che diventerà "meno reale" di quanto non sia ora. Chi vivrà vedrà. In questa serie, finora, la realtà è questa.
Ed infine un premio all'idea più scema che Rick abbia mai avuto, queela di guidare una mandria di Zombie come buoi tranquilli ed addomesticati: interessante ai fini della trama, come si vede, ma veramente irreale nella messa in opera, sempre come si può vedere, anche per una serie tv.
Per adesso tralascio l'inutilità dei personaggi di Sasha e Abraham, perchè sepro che vengano "attivati" più avanti.
Su Daryl due paroline vorrei dirle, però. Apparentemente inutile in queste puntate (tanto che, con mio grande dolore, ne ho previsto la morte), qui dimostra un primo cenno di ribellione agli ordini ciechi e senz'anima di Rick, per andare a salvare Alexandria, a cui sembra attaccato molto, o almeno i suoi amici e compagni che lì sono rimasti (Carol?). Ovviamente, al primo accenno di un'eventuale mancanza di Rick all'appuntamento con gli Zombbie guidati da Sasha e Abraham, rientra nei ranghi. Non essendo la prima volta che tenta di discutere le idee di Rick, spero in uno sviluppo futuro di questa storia. Farebbe molto bene al personaggio, a Rick ed a noi spettatori.
Un plauso alla regia, fatta da Michael Slovis, che quest'anno si rivela molto incalzante e veloce. Bellissimo lo schizzo di sangue sulla seconda telecamera durante gli spari di Heath agli Zombie per salvare Michonne e Scott. Del resto se la scrittura dell'episodio è così ficcante come quella fatta da Angela Kan qui, la regia non può che fare altrettanto.
Direi che la mia serie del cuore sta vivendo una seconda giovinezza, sia negli ascolti (che a dire la verità non le sono mai mancati veramente) che, soprattutto, nella trama: Zombie in primo piano, trucco perfetto a dir poco, Wolves interessanti e intriganti, i nostri eroi sempre in pericolo (reale) ed all'erta. Tutto ciò tiene in all'erta anche noi telespettatori e, siamo onesti, è tanto che "The Walking Dead" non lo faceva più.
Continuamo così, Gimple, mi raccomando.
E la prossima puntata, in omaggio ad Halloween, sarà di 90 minuti.
Ed ora tocca a voi, come sempre.