Venerdì 23/10/2015 è andata in onda la settima puntata della seconda stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio.
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Dopo l’Erba Z, i tre Re Magi Zombie, l’uragano Serena e la Zombaby con le sue puzzette, arriva il molto meno pretenzioso “Down to Mississippi”, che rappresenta il classico episodio transitorio del quale si potrebbe fare tranquillamente a meno, fatta eccezione per pochi elementi.
Continua il viaggio dei nostri sopravvissuti che in questo episodio prende una via alternativa a quella su strada. Scelta peraltro interessante che raramente abbiamo avuto occasione di vedere sia nelle serie TV che nei film, situazione che invece viene descritta più frequentemente nei libri a tema Zombie.
In questo caso si tratta del fiume Mississippi che dovrebbe aiutare i protagonisti ad accelerare il passo verso la propria destinazione grazie ad una barca inizialmente occupata da turisti interessati a tutt'altro fuorché ad una gita turistica.
Questa scelta diverrà determinate per due fattori.
Il primo riguarda l’incontro con i due pazzi Sketchy e Skeezy, o Pincopanco e Pancopincoglione come li chiama Doc, gli stessi che avevamo conosciuto nella prima stagione per i loro affari legati alla vendita di armi.
I due si rivelano scaltri in qualsiasi situazione e si godono la propria apocalisse cercando come sempre di trarre vantaggio e, laddove possibile, anche guadagno. Vanno avanti cosi rischiando la pellaccia giorno dopo giorno, ma grazie alla loro lingua lunga riescono a cavarsela e ad uscire dai guai sempre con stile.
Insomma, probabilmente mezza America li sta cercando per farli fuori ma a loro non importa, questo è il loro modo per sopravvivere nel mondo apocalittico governato dagli Zies.
Il secondo fattore riguarda la divisione dei sopravvissuti in due gruppi in seguito all'assalto da parte di un’orda di Zombie che li costringe a buttarsi dalla barca.
Ed è grazie a questo evento che in “Down to Mississippi” posso rilevare l’unico punto d’attenzione importante di questo episodio.
Viene nuovamente affrontato il problema relativo all'importanza della missione, che era stata battezzata “Operazione Morso”, rispetto al bene dei singoli componenti del gruppo e non a caso viene fatto dopo la morte di Cassandra avvenuta per mano di 10k.
Ci sono persone sacrificabili e altre che non lo sono?
Questo costringe il gruppo composto da Roberta, Murphy, Doc, Addy e Vasquez a prendere posizione rispetto a questo punto, messi di fronte alla scelta di andare avanti o di fermarsi per cercare 10k e proseguire tutti insieme appassionatamente.
Doc afferma di essere l’unico del gruppo ad avere a cuore il bene del ragazzo. Per lui è importante che il gruppo rimanga compatto e che ci si prenda cura gli uni degli altri, in quanto pensa che senza questo non esista alcuna missione.
Ma in realtà non è questo il punto ed è Murphy a farsi portavoce dell’altra corrente di pensiero.
Murphy ricorda a tutti che ogni azione deve essere pianificata in funzione della missione e che tutto è ammissibile purché a servizio della stessa missione.
Fino ad oggi questo non ha avuto importanza per lui, ma la morte di Cassandra ha cambiato le cose.
Non esiste un componente più importante degli altri, sono tutti sullo stesso piano e questo comporta che, a prescindere da chi sia la persona in difficoltà, la missione resta prioritaria sempre e comunque a costo della vita di ciascuno di loro.
Tutti sono sacrificabili, lo è stata Cassandra dunque lo può essere anche 10k.
Su questo sono d’accordo con Murphy, il loro obbiettivo è, e deve restare, uno solo, perché così è sempre stato. “C’è solo un carico prezioso su questo treno. Niente di personale” dice Murphy.
Murphy libera la propria rabbia verso 10k e anche verso il gruppo che riteneva ormai Cassandra non più una di loro, facendo capire di avere accettato il proprio ruolo di salvatore del genere umano, di sacrificare la propria vita per la missione, a patto che tutti facciano lo stesso.
Considerato poi che ha dovuto separarsi dalla propria Lucy per salvaguardare il suo bene, la sua posizione è decisamente giustificabile dato che al momento è il componente del gruppo che più di tutti ha visto sacrificare le persone a lui più vicine.
Questo a mio avviso è l’unico punto degno di nota di “Down to Mississippi”, il resto è una fuffa!
A partire dalla presenza di El Scorpion che inizia ad essere tanto insulsa quanto fastidiosa.
E’ ovunque, sembra il padrone del mondo, tutti lo rispettano e lo temono, ma quando la situazione si fa complicata e pericolosa se le dà a gambe.
Per non parlare del processo a 10k, Sketchy e Skeezy, che si salva solo grazie alla presenza travolgente dei due furbacchioni che fino ad un certo punto riescono anche a portare la situazione a loro favore.
Come ben sappiamo non ci sono leggi durante l’apocalisse Zombie, questa è una delle prerogative principali in un mondo in cui tutte le sovrastrutture sociali vengono meno. Esiste solo la sopravvivenza.
Certo sappiamo anche che in Z Nation tutto può accadere, ma in una serie TV ambientata durante l'apocalisse Zombie ci deve essere comunque una base di coerenza rispetto ad un mondo simile.
Qui invece assistiamo ad un processo in grande stile con tanto di capi d’accusa, giudice, arringa e preghiera finale per i tre condannati a morte.
Insomma se non lo avete ancora capito, “Down to Mississippi” non è stato di mio gradimento e ritengo che ci dimenticheremo presto di questo episodio perché ci lascia ben poco dei suoi 45 minuti.
Lo voglio dimenticare anche perché sono già proiettato verso il prossimo attesissimo episodio nel quale sarà presente la versione Zombie dello scrittore della saga letteraria "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" (la cui trasposizione televisiva è “Il Trono di Spade”), George R.R. Martin, come vi avevamo anticipato in questa nostra news. Non sto nella pelle, la curiosità è tantissima!
Oh, ancora una cosa (anche stavolta me ne stavo “quasi” dimenticando): ma scusate dov'è finito Citizen Z??
Voto episodio: 4,5.
Ed eccoci giunti alla Perla della Puntata che direi quantomeno doveroso che sia dedicata ai quei due scemi di Sketchy e Skeezy. Ho scelto una frase che rappresenta benissimo la loro splendida e travolgente ignoranza, durante i "ringraziamenti" prima della propria impiccagione...
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Dopo l’Erba Z, i tre Re Magi Zombie, l’uragano Serena e la Zombaby con le sue puzzette, arriva il molto meno pretenzioso “Down to Mississippi”, che rappresenta il classico episodio transitorio del quale si potrebbe fare tranquillamente a meno, fatta eccezione per pochi elementi.
Continua il viaggio dei nostri sopravvissuti che in questo episodio prende una via alternativa a quella su strada. Scelta peraltro interessante che raramente abbiamo avuto occasione di vedere sia nelle serie TV che nei film, situazione che invece viene descritta più frequentemente nei libri a tema Zombie.
In questo caso si tratta del fiume Mississippi che dovrebbe aiutare i protagonisti ad accelerare il passo verso la propria destinazione grazie ad una barca inizialmente occupata da turisti interessati a tutt'altro fuorché ad una gita turistica.
Questa scelta diverrà determinate per due fattori.
Il primo riguarda l’incontro con i due pazzi Sketchy e Skeezy, o Pincopanco e Pancopincoglione come li chiama Doc, gli stessi che avevamo conosciuto nella prima stagione per i loro affari legati alla vendita di armi.
I due si rivelano scaltri in qualsiasi situazione e si godono la propria apocalisse cercando come sempre di trarre vantaggio e, laddove possibile, anche guadagno. Vanno avanti cosi rischiando la pellaccia giorno dopo giorno, ma grazie alla loro lingua lunga riescono a cavarsela e ad uscire dai guai sempre con stile.
Insomma, probabilmente mezza America li sta cercando per farli fuori ma a loro non importa, questo è il loro modo per sopravvivere nel mondo apocalittico governato dagli Zies.
Il secondo fattore riguarda la divisione dei sopravvissuti in due gruppi in seguito all'assalto da parte di un’orda di Zombie che li costringe a buttarsi dalla barca.
Ed è grazie a questo evento che in “Down to Mississippi” posso rilevare l’unico punto d’attenzione importante di questo episodio.
Viene nuovamente affrontato il problema relativo all'importanza della missione, che era stata battezzata “Operazione Morso”, rispetto al bene dei singoli componenti del gruppo e non a caso viene fatto dopo la morte di Cassandra avvenuta per mano di 10k.
Ci sono persone sacrificabili e altre che non lo sono?
Questo costringe il gruppo composto da Roberta, Murphy, Doc, Addy e Vasquez a prendere posizione rispetto a questo punto, messi di fronte alla scelta di andare avanti o di fermarsi per cercare 10k e proseguire tutti insieme appassionatamente.
Doc afferma di essere l’unico del gruppo ad avere a cuore il bene del ragazzo. Per lui è importante che il gruppo rimanga compatto e che ci si prenda cura gli uni degli altri, in quanto pensa che senza questo non esista alcuna missione.
Ma in realtà non è questo il punto ed è Murphy a farsi portavoce dell’altra corrente di pensiero.
Murphy ricorda a tutti che ogni azione deve essere pianificata in funzione della missione e che tutto è ammissibile purché a servizio della stessa missione.
Fino ad oggi questo non ha avuto importanza per lui, ma la morte di Cassandra ha cambiato le cose.
Non esiste un componente più importante degli altri, sono tutti sullo stesso piano e questo comporta che, a prescindere da chi sia la persona in difficoltà, la missione resta prioritaria sempre e comunque a costo della vita di ciascuno di loro.
Tutti sono sacrificabili, lo è stata Cassandra dunque lo può essere anche 10k.
Su questo sono d’accordo con Murphy, il loro obbiettivo è, e deve restare, uno solo, perché così è sempre stato. “C’è solo un carico prezioso su questo treno. Niente di personale” dice Murphy.
Murphy libera la propria rabbia verso 10k e anche verso il gruppo che riteneva ormai Cassandra non più una di loro, facendo capire di avere accettato il proprio ruolo di salvatore del genere umano, di sacrificare la propria vita per la missione, a patto che tutti facciano lo stesso.
Considerato poi che ha dovuto separarsi dalla propria Lucy per salvaguardare il suo bene, la sua posizione è decisamente giustificabile dato che al momento è il componente del gruppo che più di tutti ha visto sacrificare le persone a lui più vicine.
Questo a mio avviso è l’unico punto degno di nota di “Down to Mississippi”, il resto è una fuffa!
A partire dalla presenza di El Scorpion che inizia ad essere tanto insulsa quanto fastidiosa.
E’ ovunque, sembra il padrone del mondo, tutti lo rispettano e lo temono, ma quando la situazione si fa complicata e pericolosa se le dà a gambe.
Per non parlare del processo a 10k, Sketchy e Skeezy, che si salva solo grazie alla presenza travolgente dei due furbacchioni che fino ad un certo punto riescono anche a portare la situazione a loro favore.
Come ben sappiamo non ci sono leggi durante l’apocalisse Zombie, questa è una delle prerogative principali in un mondo in cui tutte le sovrastrutture sociali vengono meno. Esiste solo la sopravvivenza.
Certo sappiamo anche che in Z Nation tutto può accadere, ma in una serie TV ambientata durante l'apocalisse Zombie ci deve essere comunque una base di coerenza rispetto ad un mondo simile.
Qui invece assistiamo ad un processo in grande stile con tanto di capi d’accusa, giudice, arringa e preghiera finale per i tre condannati a morte.
Insomma se non lo avete ancora capito, “Down to Mississippi” non è stato di mio gradimento e ritengo che ci dimenticheremo presto di questo episodio perché ci lascia ben poco dei suoi 45 minuti.
Lo voglio dimenticare anche perché sono già proiettato verso il prossimo attesissimo episodio nel quale sarà presente la versione Zombie dello scrittore della saga letteraria "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" (la cui trasposizione televisiva è “Il Trono di Spade”), George R.R. Martin, come vi avevamo anticipato in questa nostra news. Non sto nella pelle, la curiosità è tantissima!
Oh, ancora una cosa (anche stavolta me ne stavo “quasi” dimenticando): ma scusate dov'è finito Citizen Z??
Voto episodio: 4,5.
Ed eccoci giunti alla Perla della Puntata che direi quantomeno doveroso che sia dedicata ai quei due scemi di Sketchy e Skeezy. Ho scelto una frase che rappresenta benissimo la loro splendida e travolgente ignoranza, durante i "ringraziamenti" prima della propria impiccagione...
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!