Venerdì 27/11/2015 è andata in onda la dodicesima puntata della seconda stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio.
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Ed eccoci arrivati alla dodicesima puntata di questa seconda stagione di Z Nation intitolata “Party with the Zeros” che ci fa avvicinare sempre di più al finale di stagione.
Pronti, via. Non hai il tempo di cliccare play che l’episodio è già partito con un ritmo indiavolato come spesso siamo abituati con questa serie. Veniamo subito catapultati dall'alto verso una splendida location circondata dagli Zombie. E indovinate chi sono gli sfortunati di turno oggetto delle attenzioni dei non-morti? Ovviamente loro, i nostri sopravvissuti.
Dicevo appunto splendida location scelta per girare questa prima sequenza. E non è un caso, perché ne abbiamo viste molte dello stesso livello in questa seconda stagione. Io impazzisco letteralmente e questo anche grazie ad una buona regia che ci porta proprio lì, fianco a fianco dei protagonisti nella corsa verso la sopravvivenza in un luogo abbandonato ed allo stesso tempo letale a causa della propria struttura e della presenza degli Zombie. Una prigione della morte.
Ci troviamo in Messico, esattamente nel rifugio degli Zeros, guidati da Escorpion e capitanati da La Reina.
Dopo diversi episodi, tornano ad essere protagonisti i loschi personaggi che il gruppo di Warren ha incontrato in più di un’occasione in giro per gli Stati Uniti. Ma fino ad oggi non abbiamo avuto la reale possibilità di conoscerli e allo stesso modo neanche il nostro gruppo.
Bella, carismatica, potente. Eccola, nel suo giardino di rose, la regina della morte, La Reina, colei che in seguito allo scoppio dell’epidemia sta cercando un modo per ridare una speranza all'umanità, per ricostruire la civiltà sotto il suo comando.
Ci fa subito capire che il suo obbiettivo è la ragione della sua stessa vita e che sarebbe disposta a qualsiasi cosa pur di raggiungerlo. Per questo ha scelto di unirsi al Dr. Kurian, l’unico medico in grado di sintetizzare una cura.
E’ formidabile nel gestire l’incontro tra i nostri protagonisti ed il Dr. Kurian. Stabilisce un contatto con Warren facendo leva sul senso di responsabilità verso la possibilità di salvare il genere umano grazie alla creazione del vaccino. Ma è ancora più intenso il legame che instaura con lei in qualità di donna quando afferma che per salvare l’umanità si devono tollerare degli uomini molto sgradevoli.
Insomma in pochi minuti ha il pieno controllo della situazione.
Murphy in tutto questo viene utilizzato come mezzo di scambio, ovviamente solo per reggere il gioco, essendo tutti consapevoli che quella del cartello non è affatto una democrazia.
A quanto pare però in questa situazione molti stanno facendo il doppio gioco. Il primo fra tutti è ovviamente il Dr. Kurian che di creare un vaccino non gliene frega assolutamente niente, soprattutto in virtù dei precedenti accordi presi con Murphy secondo i quali i due, insieme, dovrebbero conquistare il mondo che sarà governato dalla nuova razza meta-zombie.
Nel frattempo Warren decide di accettare la richiesta di La Reina di unirsi al cartello degli Zero ed è qui che arriva l’altra grande trovata: l’iniziazione con il test “uccidi gli Zombie”.
Una specie di arena in cui i pretendenti devono dimostrare di sapersi difendere e di poter sopravvivere in situazioni estreme. Bellissima ma peccato per la durata, troppo rapida.
Tutto procede bene fino a questo punto, poi accade qualcosa ed inizia il declino della puntata.
Passiamo da un episodio magnifico con un ritmo incessante ed atmosfere che ti tengono incollato allo schermo ad uno in cui assistiamo ad una serie di sequenze non convincenti e che fanno perdere il legame con quanto visto in precedenza. Quasi come se la puntata fosse stata scritta da due persone diverse.
La seconda parte dell’episodio parte con l’extreme makeover dei nostri eroi che dopo il superamento a pieni voti del test si preparano ad essere accolti dai nuovi compagni.
La scena della festa non è stata di mio gradimento.
Mi chiedo se fosse necessario rendere la scena dell’annunciazione dell’unione del nostro gruppo a quello degli Zero cosi carnevalesca. A mio avviso ha ridicolizzato il cartello facendolo apparire meno spaventoso e non dando continuità a quell'aura di crudeltà e autorevolezza vista in precedenza. Le maschere, il trucco, gli abiti, i balli messicani, i doni a Murphy. Pollice in giù!
Non dico che durante l’apocalisse Zombie non ci si possa divertire ma ho trovato che questa parte fosse fuori posto. Trash sì, ma dosato con cura ed intelligenza nelle giuste situazioni.
Arriviamo a Vasquez, il quale dopo una lunghissima ricerca, scopre finalmente chi è stato ad uccidere la sua famiglia.
Inizio con l’affermare che la scelta di vendicarsi in quel modo secondo me non fosse del tutto condivisibile. Ma qui ci possono anche essere diverse chiavi di lettura. Sappiamo infatti che la sua ragione di vita ormai era quella di trovare l’assassino di sua moglie e della sua bambina e che questa era la motivazione che gli dava la forza di continuare a vivere in quel mondo crudele e pieno di sofferenza.
Passi dunque la scelta di colpire il suo bersaglio al primo momento utile, anche se non avrebbe potuto scegliere occasione meno opportuna.
Ma il grosso errore che mi fa storcere il naso è un altro.
Innanzitutto danno tutti per certo che Vasquez volesse uccidere La Reina quando in realtà era ben chiaro che Vasquez stesse puntando la pistola verso Escorpion. E’ vero, era nella stessa prospettiva, ma il primo obbiettivo in direzione del proiettile risultava essere comunque Escorpion. Ma non finisce qui, perché a rendere ancora più insensata la reazione a quanto è accaduto è la sequenza successiva quando Escorpion tortura Vasquez.
“Va bene” penso io, “lo vuole tutto per se per concludere il lavoro precedentemente svolto”. E invece no!
Escorpion non si ricorda minimamente di chi sia Vasquez e di conseguenza non si accorge neppure che il vero obbiettivo dell’attentato fosse lui e non la regina.
Ma scusate, Vasquez non aveva forse avuto dei contatti con gli Zero? Non aveva addirittura ricevuto un’offerta in cambio della propria collaborazione con loro? Escorpion non ha ammazzato davanti ai suoi occhi la moglie e la figlia? Come è possibile che Escorpion non si ricordi di lui? Nell'episodio numero 5, “Zombie Baby Daddy”, in cui Vasquez rivela la propria storia a Warren, mostrano addirittura che alcuni componenti degli Zero lo riconoscono. Tutto questo è inspiegabile!
Nella scena finale per fortuna ci si riprende da tutto questo caos e confusione. Ma per scoprire come andrà a finire purtroppo dovremo aspettare la prossima settimana.
Insomma un episodio di cui salvo solo la prima parte che a mio avviso è promossa a pienissimi voti, a cui però è seguita una seconda parte per me mal gestita. Favolosa l’interpretazione della bellissima ed eclettica Gina Gershon nel ruolo della Reina. Speriamo solo di poterla godere per più puntate e che non faccia la stessa fine dell’altrettanto grande Serena.
Voto episodio: 7.
Lo sapete già, la mia predilezione per Doc mi porta ormai quasi sempre a dedicare a lui La Perla della Puntata. Anche se in questo episodio non ha avuto grande rilievo, la sua presenza è sempre geniale e piacevole. In “Party with the Zeros” senza dubbio vince il premio come miglior extreme makeover. Non siete d’accordo?
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare a seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Ed eccoci arrivati alla dodicesima puntata di questa seconda stagione di Z Nation intitolata “Party with the Zeros” che ci fa avvicinare sempre di più al finale di stagione.
Pronti, via. Non hai il tempo di cliccare play che l’episodio è già partito con un ritmo indiavolato come spesso siamo abituati con questa serie. Veniamo subito catapultati dall'alto verso una splendida location circondata dagli Zombie. E indovinate chi sono gli sfortunati di turno oggetto delle attenzioni dei non-morti? Ovviamente loro, i nostri sopravvissuti.
Dicevo appunto splendida location scelta per girare questa prima sequenza. E non è un caso, perché ne abbiamo viste molte dello stesso livello in questa seconda stagione. Io impazzisco letteralmente e questo anche grazie ad una buona regia che ci porta proprio lì, fianco a fianco dei protagonisti nella corsa verso la sopravvivenza in un luogo abbandonato ed allo stesso tempo letale a causa della propria struttura e della presenza degli Zombie. Una prigione della morte.
Ci troviamo in Messico, esattamente nel rifugio degli Zeros, guidati da Escorpion e capitanati da La Reina.
Dopo diversi episodi, tornano ad essere protagonisti i loschi personaggi che il gruppo di Warren ha incontrato in più di un’occasione in giro per gli Stati Uniti. Ma fino ad oggi non abbiamo avuto la reale possibilità di conoscerli e allo stesso modo neanche il nostro gruppo.
Bella, carismatica, potente. Eccola, nel suo giardino di rose, la regina della morte, La Reina, colei che in seguito allo scoppio dell’epidemia sta cercando un modo per ridare una speranza all'umanità, per ricostruire la civiltà sotto il suo comando.
Ci fa subito capire che il suo obbiettivo è la ragione della sua stessa vita e che sarebbe disposta a qualsiasi cosa pur di raggiungerlo. Per questo ha scelto di unirsi al Dr. Kurian, l’unico medico in grado di sintetizzare una cura.
E’ formidabile nel gestire l’incontro tra i nostri protagonisti ed il Dr. Kurian. Stabilisce un contatto con Warren facendo leva sul senso di responsabilità verso la possibilità di salvare il genere umano grazie alla creazione del vaccino. Ma è ancora più intenso il legame che instaura con lei in qualità di donna quando afferma che per salvare l’umanità si devono tollerare degli uomini molto sgradevoli.
Insomma in pochi minuti ha il pieno controllo della situazione.
Murphy in tutto questo viene utilizzato come mezzo di scambio, ovviamente solo per reggere il gioco, essendo tutti consapevoli che quella del cartello non è affatto una democrazia.
A quanto pare però in questa situazione molti stanno facendo il doppio gioco. Il primo fra tutti è ovviamente il Dr. Kurian che di creare un vaccino non gliene frega assolutamente niente, soprattutto in virtù dei precedenti accordi presi con Murphy secondo i quali i due, insieme, dovrebbero conquistare il mondo che sarà governato dalla nuova razza meta-zombie.
Nel frattempo Warren decide di accettare la richiesta di La Reina di unirsi al cartello degli Zero ed è qui che arriva l’altra grande trovata: l’iniziazione con il test “uccidi gli Zombie”.
Una specie di arena in cui i pretendenti devono dimostrare di sapersi difendere e di poter sopravvivere in situazioni estreme. Bellissima ma peccato per la durata, troppo rapida.
Tutto procede bene fino a questo punto, poi accade qualcosa ed inizia il declino della puntata.
Passiamo da un episodio magnifico con un ritmo incessante ed atmosfere che ti tengono incollato allo schermo ad uno in cui assistiamo ad una serie di sequenze non convincenti e che fanno perdere il legame con quanto visto in precedenza. Quasi come se la puntata fosse stata scritta da due persone diverse.
La seconda parte dell’episodio parte con l’extreme makeover dei nostri eroi che dopo il superamento a pieni voti del test si preparano ad essere accolti dai nuovi compagni.
La scena della festa non è stata di mio gradimento.
Mi chiedo se fosse necessario rendere la scena dell’annunciazione dell’unione del nostro gruppo a quello degli Zero cosi carnevalesca. A mio avviso ha ridicolizzato il cartello facendolo apparire meno spaventoso e non dando continuità a quell'aura di crudeltà e autorevolezza vista in precedenza. Le maschere, il trucco, gli abiti, i balli messicani, i doni a Murphy. Pollice in giù!
Non dico che durante l’apocalisse Zombie non ci si possa divertire ma ho trovato che questa parte fosse fuori posto. Trash sì, ma dosato con cura ed intelligenza nelle giuste situazioni.
Arriviamo a Vasquez, il quale dopo una lunghissima ricerca, scopre finalmente chi è stato ad uccidere la sua famiglia.
Inizio con l’affermare che la scelta di vendicarsi in quel modo secondo me non fosse del tutto condivisibile. Ma qui ci possono anche essere diverse chiavi di lettura. Sappiamo infatti che la sua ragione di vita ormai era quella di trovare l’assassino di sua moglie e della sua bambina e che questa era la motivazione che gli dava la forza di continuare a vivere in quel mondo crudele e pieno di sofferenza.
Passi dunque la scelta di colpire il suo bersaglio al primo momento utile, anche se non avrebbe potuto scegliere occasione meno opportuna.
Ma il grosso errore che mi fa storcere il naso è un altro.
Innanzitutto danno tutti per certo che Vasquez volesse uccidere La Reina quando in realtà era ben chiaro che Vasquez stesse puntando la pistola verso Escorpion. E’ vero, era nella stessa prospettiva, ma il primo obbiettivo in direzione del proiettile risultava essere comunque Escorpion. Ma non finisce qui, perché a rendere ancora più insensata la reazione a quanto è accaduto è la sequenza successiva quando Escorpion tortura Vasquez.
“Va bene” penso io, “lo vuole tutto per se per concludere il lavoro precedentemente svolto”. E invece no!
Escorpion non si ricorda minimamente di chi sia Vasquez e di conseguenza non si accorge neppure che il vero obbiettivo dell’attentato fosse lui e non la regina.
Ma scusate, Vasquez non aveva forse avuto dei contatti con gli Zero? Non aveva addirittura ricevuto un’offerta in cambio della propria collaborazione con loro? Escorpion non ha ammazzato davanti ai suoi occhi la moglie e la figlia? Come è possibile che Escorpion non si ricordi di lui? Nell'episodio numero 5, “Zombie Baby Daddy”, in cui Vasquez rivela la propria storia a Warren, mostrano addirittura che alcuni componenti degli Zero lo riconoscono. Tutto questo è inspiegabile!
Nella scena finale per fortuna ci si riprende da tutto questo caos e confusione. Ma per scoprire come andrà a finire purtroppo dovremo aspettare la prossima settimana.
Insomma un episodio di cui salvo solo la prima parte che a mio avviso è promossa a pienissimi voti, a cui però è seguita una seconda parte per me mal gestita. Favolosa l’interpretazione della bellissima ed eclettica Gina Gershon nel ruolo della Reina. Speriamo solo di poterla godere per più puntate e che non faccia la stessa fine dell’altrettanto grande Serena.
Voto episodio: 7.
Lo sapete già, la mia predilezione per Doc mi porta ormai quasi sempre a dedicare a lui La Perla della Puntata. Anche se in questo episodio non ha avuto grande rilievo, la sua presenza è sempre geniale e piacevole. In “Party with the Zeros” senza dubbio vince il premio come miglior extreme makeover. Non siete d’accordo?
Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordiamo che per tutti gli aggiornamenti, news, foto e video, oltre che continuare a seguirci su ZombieKB, vi consigliamo di entrare nella pagina Facebook Z Nation Italia dedicata alla serie TV.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do come sempre appuntamento alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!