Vi voglio parlare dell'e-book "Evento Z", seguito del libro "Zona Z" (recensito nel nostro sito qui), di Alessandro Girola.
Va bene, togliamoci subito il dente: a me il primo libro della trilogia proprio non era piaciuto e lo avevo detto a chiare lettere nella mia recensione. Ora, invece, voglio bacchettare sulle mani Alessandro Girola, perchè questo secondo libro è semplicemente fantastico e, se tu autore, sai scrivere in questa maniera, lo devi fare sempre. E' un tuo dovere elargire questo tuo dono a noi che non lo possediamo!
Ovviamente il tutto sopra è una battuta, ma non lo è il fatto che il libro è semplicemente "inchiodante", nel senso che inizi a leggerlo e non lo molli più, portandotelo nei luoghi meno appropriati, perchè non ne puoi fare a meno.
Abbiamo un protagonista che è semplicemente una bomba e Alessandro lo sa descrivere e gestire benissimo, tanto che ce lo fa amare anche se ne presenta chiaramente anche tutti i difetti, alcuni non proprio "leggerini". E' un'analista/soldato della CIA italo/americano di nome Frank Colucci e proprio per questa sua caratteristica viene mandato in missione da noi in Italia, a Milano e dintorni a cercare una "camaleonte", cioè una viva che gli Zombie non toccano. E questa ha anche delle particolari caratteristiche, rispetto agli altri "camaleonti", che la rendono vitale per la sopravvivenza dell'umanità.
Vorrei ricordare che l'apocalisse Zombie in questo libro, per adesso, riguarda solo la zona del Mediterraneo, e gli altri Paesi non ne sono ancora stati toccati, Da qui la presenza massiccia di stranieri sul suolo italiano per mantenere l'ordine nelle poche zone "pulite" dagli Zombie.
Devo essere onesta, io abito nei dintorni di Milano descritti e sono nata ed ho vissuto a Milano per 28 anni, quindi mi ci ritrovo non poco nella descrizione dei luoghi che fa Alessandro. Ma penso anche, che la sua descrizione dei luoghi dove si svolgono le azioni dei protagonisti, è talmente precisa ed accurata e "generalizzata", nel senso di riconoscibile in tutta l'Italia, alla fine, che ogni lettore ci si orienterà immediatamente.
Inoltre, ci presenta dei personaggi "secondari" veramente fantastici, ben delineati nella loro natura in base anche alla loro nazionalità ed origine di vita, che non puoi non innamorartene od odiarli come lettore.
Finalmente, ci viene anche spiegato in maniera chiara ed efficace cosa, secondo l'autore, ha scatenato l'epidemia. Oddio, chiaro è una prola grossa, visto cosa si è inventato l'autore per spiegarla, che è una cosa nuova ed interessante, scienza con un misto di religione, ma che se non sei un fisico nucleare proprio fino in fondo non ci arrivi. Ma lo capisci abbastanza da poter seguire la storia.
Il libro, essendo il secondo di una trilogia, finisce con un finale aperto che apre al terzo ed ultimo libro, ma autoconclusivo per la storia in questione, e cioè la missione di Frank.
Ho un unico appunto che vorrei fare. Farei un editing più attento, perchè gli errori, anche grammaticali, ci sono e distraggono il lettore dalla storia per quei preziosi secondi che "rompono" il ritmo di lettura, ed è un vero peccato, vista la qualità della storia.
In conclusione, un libro che va letto per noi amanti del genere, meglio se dopo il primo, anche se devo dire che si regge bene anche da solo ma, immancabilmente certe sfumature di collegamento andrebbero perse.
Va bene, togliamoci subito il dente: a me il primo libro della trilogia proprio non era piaciuto e lo avevo detto a chiare lettere nella mia recensione. Ora, invece, voglio bacchettare sulle mani Alessandro Girola, perchè questo secondo libro è semplicemente fantastico e, se tu autore, sai scrivere in questa maniera, lo devi fare sempre. E' un tuo dovere elargire questo tuo dono a noi che non lo possediamo!
Ovviamente il tutto sopra è una battuta, ma non lo è il fatto che il libro è semplicemente "inchiodante", nel senso che inizi a leggerlo e non lo molli più, portandotelo nei luoghi meno appropriati, perchè non ne puoi fare a meno.
Abbiamo un protagonista che è semplicemente una bomba e Alessandro lo sa descrivere e gestire benissimo, tanto che ce lo fa amare anche se ne presenta chiaramente anche tutti i difetti, alcuni non proprio "leggerini". E' un'analista/soldato della CIA italo/americano di nome Frank Colucci e proprio per questa sua caratteristica viene mandato in missione da noi in Italia, a Milano e dintorni a cercare una "camaleonte", cioè una viva che gli Zombie non toccano. E questa ha anche delle particolari caratteristiche, rispetto agli altri "camaleonti", che la rendono vitale per la sopravvivenza dell'umanità.
Vorrei ricordare che l'apocalisse Zombie in questo libro, per adesso, riguarda solo la zona del Mediterraneo, e gli altri Paesi non ne sono ancora stati toccati, Da qui la presenza massiccia di stranieri sul suolo italiano per mantenere l'ordine nelle poche zone "pulite" dagli Zombie.
Devo essere onesta, io abito nei dintorni di Milano descritti e sono nata ed ho vissuto a Milano per 28 anni, quindi mi ci ritrovo non poco nella descrizione dei luoghi che fa Alessandro. Ma penso anche, che la sua descrizione dei luoghi dove si svolgono le azioni dei protagonisti, è talmente precisa ed accurata e "generalizzata", nel senso di riconoscibile in tutta l'Italia, alla fine, che ogni lettore ci si orienterà immediatamente.
Inoltre, ci presenta dei personaggi "secondari" veramente fantastici, ben delineati nella loro natura in base anche alla loro nazionalità ed origine di vita, che non puoi non innamorartene od odiarli come lettore.
Finalmente, ci viene anche spiegato in maniera chiara ed efficace cosa, secondo l'autore, ha scatenato l'epidemia. Oddio, chiaro è una prola grossa, visto cosa si è inventato l'autore per spiegarla, che è una cosa nuova ed interessante, scienza con un misto di religione, ma che se non sei un fisico nucleare proprio fino in fondo non ci arrivi. Ma lo capisci abbastanza da poter seguire la storia.
Il libro, essendo il secondo di una trilogia, finisce con un finale aperto che apre al terzo ed ultimo libro, ma autoconclusivo per la storia in questione, e cioè la missione di Frank.
Ho un unico appunto che vorrei fare. Farei un editing più attento, perchè gli errori, anche grammaticali, ci sono e distraggono il lettore dalla storia per quei preziosi secondi che "rompono" il ritmo di lettura, ed è un vero peccato, vista la qualità della storia.
In conclusione, un libro che va letto per noi amanti del genere, meglio se dopo il primo, anche se devo dire che si regge bene anche da solo ma, immancabilmente certe sfumature di collegamento andrebbero perse.