Venerdì 14/10/2016 è andato in onda il quinto episodio della terza stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio.
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Z Nation si immerge nel profondo del calvario della sopravvivenza con un ottimo episodio.
Libertà. Quando si parla di libertà non è mai chiaro di che tipo di libertà si stia parlando. Se parliamo ad esempio della libertà di dire ciò che vogliamo senza ripercussioni è ben diverso dalla libertà di vivere senza preoccupazioni in un mondo in cui si potrebbe essere attaccati per strada in ogni momento.
In entrambi i casi questi pericoli prevedono una sorta di contratto sociale in cui accettiamo determinate regole che vengono stabilite per vivere nella società.
Allo stesso modo se una persona vuole essere libero da una paura costante mentre un altro vuole il completo arbitrio, allora siamo di fronte a tue tipi di libertà differenti e sono quelle espresse in questo episodio rispettivamente da Will e da 10K.
“Little Red And The Wolfz”, pur essendo completamente incentrato sulla fuga e sulla sopravvivenza di 10K è senza dubbio uno degli episodi più introspettivi dell’intera serie, anche nelle sequenze in cui Murphy fa conversazione con il corpo senza vita della Dott.ssa Merch.
Questo volontà è rimarcata anche dalla quasi totale assenza di altri due elementi tipici che contraddistinguono questa serie e la rendono unica: le musiche stile western che solitamente accompagnano le immagini e lo humor.
Lo sappiamo, Z Nation non si prende mai troppo sul serio e ammetto che in passato quando lo ha fatto non ha ottenuto grandi risultati. Ma questa volta mi devo ricredere in quanto è stata in grado di toccare argomenti profondi senza scadere nel ridicolo o nell'ovvio.
Parliamoci chiaro, Z Nation è, e deve restare, uno show che punta sull'intrattenimento, sul trash e sul divertimento pur trattando il difficile tema della sopravvivenza durante l’apocalisse. Lo spettatore si deve sedere sul divano e deve spegnere il cervello, questo è quello per cui è nata.
Non è un male però se di tanto in tanto questa serie riesca anche in modo serio a toccare temi che fanno riflettere senza necessariamente annoiare lo spettatore come spesso accade in altre serie TV. Non può che diventare un valore aggiunto per raggiungere il pubblico.
E chi lo avrebbe mai detto che questo sarebbe accaduto con 10K e con Murphy, i due assoluti protagonisti di “Little Red And The Wolfz”.
Murphy sta prendendo molto seriamente il suo nuovo compito, ha finalmente trovato il suo ruolo in questa società apocalittica e ha capito che, seppur in modo discutibile, può fare del bene salvando le persone dalla morte certa.
Resta però un problema: il suo principale obbiettivo non è quello di fare del bene ma è quello di raggiungere il potere e questo potrebbe andare in conflitto con il primo punto. Ora che poi si è tolto di mezzo la Dott.ssa Merch ed ha acquisito tutte le sue competenze si sente ancora più forte e motivato.
Una cosa che non manca mai in Z Nation sono gli Zombie.
Già perché non ci dobbiamo dimenticare che le vicende dei protagonisti si svolgono durante l’Apocalisse Zombie ed è qui che Z Nation non delude davvero mai.
Ho amato alla follia la scena di 10K incatenato ed assalito dagli Zombie, davvero ben realizzata e di fortissimo impatto. Ecco un modo intelligente per sfruttare queste creature e renderle ancora più pericolose di quanto non lo siano già normalmente.
Che dire, sono felicemente sorpreso dal fatto che dopo un parte finale della seconda stagione deludente ed un inizio di terza stagione che andava sulla stessa direzione Z Nation si stia rialzando e si stia riprendendo alla grande.
Il bello di questa terza stagione è che non so che cosa aspettarmi, e questa è una novità in quanto mi ero abituato ad una routine che seppur piacevole alla lunga era diventata ripetitiva e noiosa.
Z Nation sorprendimi.
Voto episodio 8.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do appuntamento su ZombieKB alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Z Nation si immerge nel profondo del calvario della sopravvivenza con un ottimo episodio.
Libertà. Quando si parla di libertà non è mai chiaro di che tipo di libertà si stia parlando. Se parliamo ad esempio della libertà di dire ciò che vogliamo senza ripercussioni è ben diverso dalla libertà di vivere senza preoccupazioni in un mondo in cui si potrebbe essere attaccati per strada in ogni momento.
In entrambi i casi questi pericoli prevedono una sorta di contratto sociale in cui accettiamo determinate regole che vengono stabilite per vivere nella società.
Allo stesso modo se una persona vuole essere libero da una paura costante mentre un altro vuole il completo arbitrio, allora siamo di fronte a tue tipi di libertà differenti e sono quelle espresse in questo episodio rispettivamente da Will e da 10K.
“Little Red And The Wolfz”, pur essendo completamente incentrato sulla fuga e sulla sopravvivenza di 10K è senza dubbio uno degli episodi più introspettivi dell’intera serie, anche nelle sequenze in cui Murphy fa conversazione con il corpo senza vita della Dott.ssa Merch.
Questo volontà è rimarcata anche dalla quasi totale assenza di altri due elementi tipici che contraddistinguono questa serie e la rendono unica: le musiche stile western che solitamente accompagnano le immagini e lo humor.
Lo sappiamo, Z Nation non si prende mai troppo sul serio e ammetto che in passato quando lo ha fatto non ha ottenuto grandi risultati. Ma questa volta mi devo ricredere in quanto è stata in grado di toccare argomenti profondi senza scadere nel ridicolo o nell'ovvio.
Parliamoci chiaro, Z Nation è, e deve restare, uno show che punta sull'intrattenimento, sul trash e sul divertimento pur trattando il difficile tema della sopravvivenza durante l’apocalisse. Lo spettatore si deve sedere sul divano e deve spegnere il cervello, questo è quello per cui è nata.
Non è un male però se di tanto in tanto questa serie riesca anche in modo serio a toccare temi che fanno riflettere senza necessariamente annoiare lo spettatore come spesso accade in altre serie TV. Non può che diventare un valore aggiunto per raggiungere il pubblico.
E chi lo avrebbe mai detto che questo sarebbe accaduto con 10K e con Murphy, i due assoluti protagonisti di “Little Red And The Wolfz”.
Murphy sta prendendo molto seriamente il suo nuovo compito, ha finalmente trovato il suo ruolo in questa società apocalittica e ha capito che, seppur in modo discutibile, può fare del bene salvando le persone dalla morte certa.
Resta però un problema: il suo principale obbiettivo non è quello di fare del bene ma è quello di raggiungere il potere e questo potrebbe andare in conflitto con il primo punto. Ora che poi si è tolto di mezzo la Dott.ssa Merch ed ha acquisito tutte le sue competenze si sente ancora più forte e motivato.
Una cosa che non manca mai in Z Nation sono gli Zombie.
Già perché non ci dobbiamo dimenticare che le vicende dei protagonisti si svolgono durante l’Apocalisse Zombie ed è qui che Z Nation non delude davvero mai.
Ho amato alla follia la scena di 10K incatenato ed assalito dagli Zombie, davvero ben realizzata e di fortissimo impatto. Ecco un modo intelligente per sfruttare queste creature e renderle ancora più pericolose di quanto non lo siano già normalmente.
Che dire, sono felicemente sorpreso dal fatto che dopo un parte finale della seconda stagione deludente ed un inizio di terza stagione che andava sulla stessa direzione Z Nation si stia rialzando e si stia riprendendo alla grande.
Il bello di questa terza stagione è che non so che cosa aspettarmi, e questa è una novità in quanto mi ero abituato ad una routine che seppur piacevole alla lunga era diventata ripetitiva e noiosa.
Z Nation sorprendimi.
Voto episodio 8.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do appuntamento su ZombieKB alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!