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24 ottobre 2016

The Walking Dead: recensione S07E01 "Io ti ucciderò"

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E finalmente è arrivata la tanto attesa prima puntata della settima stagione di "The Walking Dead", intitolata "Io ti ucciderò" (titolo originale "The Day Will Come When You Won't Be").



Guardando stanotte la puntata in questione il primo pensiero che ho avuto è stato>: "stai attenta a ciò che desideri, potresti ottenerlo". Ed accidenti se non ho desiderato questa puntata, per sei mesi. L'ho anche ottenuta e ... anche troppo direi.

Intanto, il voto ad una puntata simile non può essere che 10/10. Questo è "The Walking Dead" alla massima potenza, quello che ti dà un pugno nello stomaco e, allo stesso tempo, ti fa innamorare di lui disperatamente.

Gimple, l'autore della puntata, e Nicotero, il regista, insieme sono una bomba atomica che esplode e ti lascia lì a vedere la distruzione immane di un mondo che credevi ormai avviato su determinati binari fino a ieri, che sapevi avrebbe subito uno shock, ma non avevi capito quale portata avrebbe avuto questo shock su quel mondo.

Tutto è cambiato in "The Walking Dead", le certezze, come la leadership di Rick, i punti di forza dei nostri eroi, come lo stare insieme sempre e comunque, la loro stessa libertà di movimento. Tutto è stato preso da Negan ed usato contro loro stessi, contro di noi che guardavamo allibiti sgretolarsi sei anni di serie tv davanti ai nostri occhi.

E la cosa peggiore e migliore, nello stesso tempo, è come questo è stato fatto. Abbiamo vissuto tutto attraverso gli occhi di colui che è stato annientato da Negan e ricreato in una nuova alba come suo burattino: Rick. Quindi non come semplici spettatori, ma proprio come partecipanti al tutto.

Anche le morti tanto aspettate sono risultate così improvvise ed innaturali attraverso gli occhi di Rick che vedeva un incubo trasformarsi lentamente in realtà, che al momento non abbiamo potuto fare altro che stare lì a fissare lo schermo, come lo stesso Rick fissava i suoi compagni, allibiti ed increduli, pur avendo aspettato il tutto per sei mesi.

Gimple e Nicotero hano preso le nostre aspettative e le hanno ribaltate. Siamo noi Rick e nello stesso tempo siamo lì a urlargli "smettila, Negan è più forte di te. Fermati o farai uccidere tutti". E la cosa incredibile è che, pur sapendo logicamente che non potevano morire tutti, per un attimo ci abbiamo creduto come ci ha creduto Rick. Abbiamo creduto che sarebbe rimasto solo lui.

Che dire di una puntata che visivamente e narrativamente ti scombussola talmente da lasciarti lì a fissare la sigla finale chiedendoti "è già finita?", dopo averto portato emotivamente sulle montagne russe per quasi un'ora?

E il terribile inganno che per un secondo ci ha fregati? Quando Rick viene portato via dal gruppo da Negan perchè, ancora, non ha capito che deve abbassare la testa,, vediamo i flashback di tanti dei nostri personaggi e ci chiediamo: "ma chi è morto allora?".

E lì scatta la trappola: sarà Rick con i suoi occhi a mostrarci tutto, spinto dalle parole sempre più dure ed ipnotiche di Negan, che lo tortura fisicamente, ma specialmente, psicologicamente, in una maniera così perfetta che, mentre lo odi, non puoi fare a meno anche di ammirarlo e di pensare a tutti i villain precedentemente incontrati dal gruppo come a dei bambini, a suo confronto. Lo stesso tragico errore che all'inizio fa Rick.

E così il prescelto della conta è Abraham. Lo ammetto un po' me lo aspettavo, ma ciò che proprio non mi aspettavo è stata la brutalità visiva della sua uccisione. Non mi aspettavo di vederla momento per momento, secondo per secondo, sempre con gli occhi di Rick. E anche quello scrollare di Lucille di Negan che causa il famoso sbuffo di sangue sulla guancia di Rick....beh da brividi.

E lì sai, proprio perchè sei Rick e lo conosci bene, che scatterà la rabbia, come sempre gli è successo in queste occasioni, dove il suo gruppo era in pericolo ed uno di loro veniva ucciso. Ma non abbiamo, come Rick, ancora capito fino in fondo la capacità di Negan di piegare le persone al suo volere, perchè mai abbiamo incontrato un Negan nella serie finora.

Calmo, lucido, con un controllo della situazione e dei suoi uomini assoluto, e con un tono di voce ipnotico, che quasi sembra raccontarti qualcosa di normale e per niente folle. Che non sembra parlare di schivitù a lui stesso come una cosa assodata, di un mazza da baseball con il filo spinato come se fosse una sua compagna, di uccidere a random chiunque gli si opponga. Neanche per vendetta, ma proprio per principio. Perchè lui è Negan e Rick and company semplicemente non lo hanno capito.

Qui bisogna veramente fare un enorme applauso a scena aperta a Jeffrey Dean Morgan. incredibile come lo renda vero, logico, inappuntabile, psicopatico, affascinante come un serpente e gli dia un carisma micidiale. Non puoi fare a meno di rimanerne affascinato, anche vedendolo fare ciò che fa al nostro gruppo. Mai casting fu più azzeccato, per me.

E così partiamo con Rick e Negan sul camper di Rick per vedere ancora una volta come Negan lo pieghi psicologicamente e facilmente, semplicemente dimostrandogli la sua superiorità nel controllo della situazione, anche senza essere circoandato dai suoi uomini. Anche ad uno ad uno. Anche se Rick sembra avere l'ascia a portata di mano e lui no.

Lo porta dove Rick è caduto in trappola con il gruppo, lo lancia in mezzo agli Zombie, che Negan sembra non temere neanche di striscio, ma anzi sembra saperli usare spientemente come arma psicologica, a riprendere la sua ascia, con cui Rick ha minacciato di ucciderlo dopo Abraham. Ma che ora è l'ascia di Negan, come Rick stesso è di Negan.

E Rick ripensa, spinto dalle parole di Negan a quanto acaduto nella radura e qui ci aspetta il vero shock della puntata: Daryl si ribella all'uccisione di Abraham e Negan uccide senza pietà Glen, così, all'improvviso.

Anche qui, visivamente, Gimple e Nicotero ci danno un pugno nello stomaco come non mai in "The Walking Dead". Il nostro Glen, con un occhio fuori dall'orbita perchè Negan gli ha mezzo fracassato il cranio, giura a Maggie di ritrovarla e poi viene massacrato, alla stessa maniera di Abraham, sotto i nostri occhi, fino a che del suo cervello non rimane che poltiglia.

E qui crolliamo anche noi come fa Rick al ricordo. Ci pieghiamo a Negan.


Rick, ormai ubbidiente, rischia la vita tra gli Zombie, altra scena visiva di una potenza devastante, per riprendere l'ascia e tornare a portarla a Negan nel camper. E Negan, sapendo di avere vinto, lo salva dagli Zombie quando stanno per soverchiarlo. Ancora carnefice e beneffatore insieme, per Rick.

E nel camper quando trova il disinfettante e comincia a pulire l'ascia di Rick mentre Nicotero ci fa vedere la sua mano destra appoggiata sul tavolo? Ormai sia Rick che noi stessi siamo in sua balia e sappiamo che può succedere di tutto, anzi ormai ci aspettiamo di tutto, e pensiamo "e voilà via la mano di Rick adesso". E invece, anche qui, Negan sterza improvvisamente spiazzandoci e rendendoci ancora più docili nelle sue mani. Ormai lascia l'ascia tranquillamente in mano a Rick e guida dandogli la schiena. Rick è piegato.

Ma non basta, perchè vede negli occhi di Rick ancora un piccola scintilla di ribellione e quindi, usa lo stesso Carl contro di lui. Gli dimostra che ormai lui farà tutto ciò che vorrà senza battere ciglio, anche tagliare il braccio al figlio. E come un dio vendicatore e benevolo nello stesso tempo, lo ferma all'ultimo minuto, sempre per dimostrargli che sia il bene che il male di Rick e compagnia, oprmai dipenderanno da lui.

E per sovrapprezzo si porta via Daryl, perchè "ha le palle" a differenza di Rick e questo gli piace. Colpo finale del ko a Rick stesso. Ti ho piegato al mio totale volere e non ho neanche rispetto di te perchè alla fine hai ceduto. Rick è sconfitto, piegato, sia fisicamente che psicologicamente e senza più alcuna speranza.

Tanto che la profezia del Dr. Genner del CDC di Atlanta si avvera in pieno: "verrà un giorno dove non vorrai più essere vivo". E quel giorno è arrivato. Mentre il gruppo rimasto di Rick prende i corpi dei suoi defunti, e se ne va a fare il volere di Negan, Rick vede uno Zombie uscire dal bosco per cibarsi del cervello rimasto a terra di Abraham e Glen e, chiaramente, pensa che sia meglio essere lui, che alla fine lui è il fortunato perchè non sa, non sente il dolore della perdita, dell'umiliazione, del fallimento (e qui lasciamo stare le traduzioni italiane dei titoli perchè ce ne sarebbero di cose da dire).

Alla fine essere i Walking Dead "morti" è molto meglio che esserlo "da vivi", questo pensa Rick e con lui, per adesso, lo pensiamo anche noi. Potere della suggestione di Negan.

Puntata incredibile, soprattutto se si pensa che siamo alla settima stagione della serie tv in questione. The Walking Dead è la serie dei record ed ora ha dimostrato a tutto il mondo perchè continua ad esserlo.

E voi, come avete preso il pugno nello stomaco? Forte, piano, vi ha steso? E cosa pensate del personaggio di Negan?





SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]