Venerdì 02/12/2016 è andato in onda il dodicesimo episodio della terza stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio.
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Dopo continui alti e bassi (più bassi che alti ahimè), la storyline di questa terza stagione entra finalmente nel vivo e con "The Siege Of Murphytown" tutto appare più nitido e chiaro.
L’Apocalisse fa cose strane alle persone. Tutto è stravolto. Questo è il messaggio che Z Nation ci sta trasmettendo, una serie che ci mostra i molti modi in cui la razza umana fa cose folli per sopravvivere alla fine del mondo.
E se c’è un tema principale che la terza stagione sta ponendo davanti a tutti è la fragilità dell’essere umano in un contesto apocalittico, la necessità di seguire una speranza, qualcosa in cui credere. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci convinca del fatto che la fine non è ancora arrivata, che esiste un piano, un disegno e che tutto andrà bene. La nostra personalità ed i nostri ideali cambiano seguendo quelli di chi ci ha promesso la via uscita.
Questo di fatto è quello che sta accadendo alle persone che si affidano al Messia dell’Apocalisse, Murphy.
Dall'altra parte invece c’è Roberta Warren con il suo gruppo. Il loro obbiettivo è sempre stato quello di salvare la razza umana, di porre fine all'Apocalisse Zombie grazie alla realizzazione di un vaccino contro il virus.
Roberta è la donna, il leader, che fino ad oggi ha sempre posto davanti a tutto la propria missione senza però dimenticare il valore della vita, portando avanti la convinzione che si dovesse uccidere solo se estremamente necessario.
Questo fino ad ora. Diventare il nuovo leader della Mano Rossa l’ha cambiata profondamente. Ora è la persona che non si fa scrupoli nel prendere a pugni 10K per cercare quel poco di umanità che da qualche parte lei crede di poter risvegliare, la persona che non si farebbe scrupoli nell'uccidere a sangue freddo le persone che hanno deciso di seguire Murphy e di diventare ibridi.
E’ significativo di questo cambiamento lo scambio tra Sun Mei e Warren in cui la prima fa una precisa accusa “Penso che tu non lo stia facendo più per la missione, ma per la vendetta”. Warren risponde affermando “Sono interessata ad una sola cosa, il sangue di Murphy. Tutto il resto non importa!”.
Warren in questo modo dimostra quanto ormai la missione sia l’unica cosa importante per lei, a costo della vista di qualcuno. Warren è cambiata dunque, e lo si capisce dalla rabbia e dall'aggressività con cui afferma la propria determinazione nel raggiungere l’obbiettivo.
Questo episodio colpisce nel segno e ci mostra i due lati della stessa medaglia, Murphy e Roberta, bilanciando in modo perfetto le due principali componenti che rendono una serie apocalittica ben riuscita ovvero l’introspezione e l’azione.
Inaspettatamente trova finalmente una collocazione sensata persino Citizen Z che per la prima volta entra nel vivo delle vicende e si unisce al gruppo.
Insomma possiamo affermare senza dubbio che dopo questo episodio ci sono le premesse per una parte finale di stagione ottima.
Voto episodio 9.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do appuntamento su ZombieKB alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Dopo continui alti e bassi (più bassi che alti ahimè), la storyline di questa terza stagione entra finalmente nel vivo e con "The Siege Of Murphytown" tutto appare più nitido e chiaro.
L’Apocalisse fa cose strane alle persone. Tutto è stravolto. Questo è il messaggio che Z Nation ci sta trasmettendo, una serie che ci mostra i molti modi in cui la razza umana fa cose folli per sopravvivere alla fine del mondo.
E se c’è un tema principale che la terza stagione sta ponendo davanti a tutti è la fragilità dell’essere umano in un contesto apocalittico, la necessità di seguire una speranza, qualcosa in cui credere. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci convinca del fatto che la fine non è ancora arrivata, che esiste un piano, un disegno e che tutto andrà bene. La nostra personalità ed i nostri ideali cambiano seguendo quelli di chi ci ha promesso la via uscita.
Questo di fatto è quello che sta accadendo alle persone che si affidano al Messia dell’Apocalisse, Murphy.
Dall'altra parte invece c’è Roberta Warren con il suo gruppo. Il loro obbiettivo è sempre stato quello di salvare la razza umana, di porre fine all'Apocalisse Zombie grazie alla realizzazione di un vaccino contro il virus.
Roberta è la donna, il leader, che fino ad oggi ha sempre posto davanti a tutto la propria missione senza però dimenticare il valore della vita, portando avanti la convinzione che si dovesse uccidere solo se estremamente necessario.
Questo fino ad ora. Diventare il nuovo leader della Mano Rossa l’ha cambiata profondamente. Ora è la persona che non si fa scrupoli nel prendere a pugni 10K per cercare quel poco di umanità che da qualche parte lei crede di poter risvegliare, la persona che non si farebbe scrupoli nell'uccidere a sangue freddo le persone che hanno deciso di seguire Murphy e di diventare ibridi.
E’ significativo di questo cambiamento lo scambio tra Sun Mei e Warren in cui la prima fa una precisa accusa “Penso che tu non lo stia facendo più per la missione, ma per la vendetta”. Warren risponde affermando “Sono interessata ad una sola cosa, il sangue di Murphy. Tutto il resto non importa!”.
Warren in questo modo dimostra quanto ormai la missione sia l’unica cosa importante per lei, a costo della vista di qualcuno. Warren è cambiata dunque, e lo si capisce dalla rabbia e dall'aggressività con cui afferma la propria determinazione nel raggiungere l’obbiettivo.
Questo episodio colpisce nel segno e ci mostra i due lati della stessa medaglia, Murphy e Roberta, bilanciando in modo perfetto le due principali componenti che rendono una serie apocalittica ben riuscita ovvero l’introspezione e l’azione.
Inaspettatamente trova finalmente una collocazione sensata persino Citizen Z che per la prima volta entra nel vivo delle vicende e si unisce al gruppo.
Insomma possiamo affermare senza dubbio che dopo questo episodio ci sono le premesse per una parte finale di stagione ottima.
Voto episodio 9.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do appuntamento su ZombieKB alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!