Venerdì 09/12/2016 è andato in onda il tredicesimo episodio della terza stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio.
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Uno dei più bei personaggi di Z Nation viene finalmente valorizzato grazie ad un episodio che la pone al centro di una missione in cui è chiamata a tirare fuori tutte le proprie risorse.
Addison Carver non molla mai. La puoi colpire, le puoi slogare la spalla, la puoi lasciare praticamente morta sulla riva di un fiume, ma lei continuerà a lottare.
A pensarci bene in questa stagione non le è stato molto dato spazio fino ad ora, ma se “Duel” è stato realizzato per recuperare il tempo perduto, bé allora direi che è stato un successo.
Nei 12 precedenti episodi infatti il suo personaggio è stato abbastanza invisibile, non ci ha trasmesso nessun tipo di emozione e non ha avuto alcuna crescita. In poche parole ha fatto solo presenza, uccidendo qua e là qualche Z in slow motion e facendo una battuta ogni tanto.
In questo episodio invece scopriamo finalmente la forza di questa ragazza. Una vera lottatrice. Ci ha mostrato una determinazione incredibile ed una grande lucidità nel prendere le decisioni importanti anche nei momenti più difficili in cui avrebbe potuto mollare.
Ed è stato grazie all'arrivo di Lucy che ha avuto la possibilità di emergere e di mostrare la propria tenacia.
E’ stata lei a prendersi la responsabilità di continuare la ricerca di Lucy dopo che “The Man” ha rapito la piccola puffetta. Una volta presa la decisione è andata dritta verso l’obbiettivo a costo della propria vita, anche nel momento in cui ha dovuto affrontare un uomo, non proprio un uomo qualsiasi peraltro, una montagna di muscoli in grado di spazzarla via con un solo colpo.
Abbiamo capito sin da subito che “The Man” non è un killer senza scrupoli ma che anche lui come Addy ha una missione da portare avanti e non è il genere di persona che uccide senza motivo, a meno che non si cerchi di sbarrargli la strada. E Addy quella strada ha cercato di sbarrargliela con tutte le proprie forze.
“Duel” è senza dubbio uno dei migliori episodi di questa stagione perché risulta uno dei più significativi. Inizia come una lotta all'ultimo sangue tra Addy e “The Man” per poi addentrarsi nei meandri della mente della piccola Lucy.
Un personaggio che cresce di episodio in episodio, e non solo dal punto di vista fisico.
In questo episodio conosciamo la Lucy bambina, quella che come tutte le normali bambine della sua età vuole giocare e divertirsi, cerca la spensieratezza anche nei momenti più improbabili. E lo fa ovviamente nell'unico modo con cui le è stato insegnato ovvero con i suoi amici Z.
Lucy però è una bambina ferita che porta i segni dell’abbandono. Una bambina consapevole di essere “speciale” che nonostante le proprie inconsuete caratteristiche mostra la propria evidente umanità e fragilità.
Scopriamo il motivo per il quale è cosi protettiva nei confronti degli Z. Per lei non sono solo corpi morti senza cervello che si muovono a causa di un virus come dichiara Addy. Da qualche parte, nel loro profondo hanno ancora qualcosa di umano, hanno ancora un nome, dei pensieri, dei sentimenti. Abbiamo sempre pensato che gli Z fossero solo dei mostri a cui non era rimasto nient’altro che la fame perché questa è sempre stata l’evidenza, ciò che ci è sempre stato mostrato. Questo fino a quando non è arrivata Lucy.
Addy è chiaramente restia ad accettare questa novità come lo saremmo tutti noi d'altronde, però dimostra una grande sensibilità e maturità nel raccontare a Lucy anche l’altra verità, quella che lei non conosce ancora e soprattutto che non capisce.
Nello stesso episodio iniziamo anche a conoscere la Lucy adolescente, quella in preda agli sbalzi di umore ma che inizia a distinguere il bene dal male.
Un’evoluzione quella di Lucy, rapida e costante come la sua improvvisa crescita fisica che non a caso arriva sempre nel momento in cui qualcuno cerca di frenarla, di toglierle la libertà.
Cresce anche la sua rabbia nei confronti di “The Man” ed in men che non si dica riesce a sbarazzarsi di lui utilizzando in modo intelligente tutte le sue risorse.
Un personaggio che, come già dichiarato in precedenza, risulta davvero efficace e ben centrato grazie ad un’ottima caratterizzazione costante ed in continua crescita. Un plauso agli sceneggiatori per questo nuovo personaggio che in soli due episodi è riuscito a dare un grande valore ad una stagione piena di alti e bassi (più bassi che alti).
Quella famosa svolta, quella novità che avevo invocato è arrivata e si chiama Lucy.
Voto episodio 9.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do appuntamento su ZombieKB alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.
Uno dei più bei personaggi di Z Nation viene finalmente valorizzato grazie ad un episodio che la pone al centro di una missione in cui è chiamata a tirare fuori tutte le proprie risorse.
Addison Carver non molla mai. La puoi colpire, le puoi slogare la spalla, la puoi lasciare praticamente morta sulla riva di un fiume, ma lei continuerà a lottare.
A pensarci bene in questa stagione non le è stato molto dato spazio fino ad ora, ma se “Duel” è stato realizzato per recuperare il tempo perduto, bé allora direi che è stato un successo.
Nei 12 precedenti episodi infatti il suo personaggio è stato abbastanza invisibile, non ci ha trasmesso nessun tipo di emozione e non ha avuto alcuna crescita. In poche parole ha fatto solo presenza, uccidendo qua e là qualche Z in slow motion e facendo una battuta ogni tanto.
In questo episodio invece scopriamo finalmente la forza di questa ragazza. Una vera lottatrice. Ci ha mostrato una determinazione incredibile ed una grande lucidità nel prendere le decisioni importanti anche nei momenti più difficili in cui avrebbe potuto mollare.
Ed è stato grazie all'arrivo di Lucy che ha avuto la possibilità di emergere e di mostrare la propria tenacia.
E’ stata lei a prendersi la responsabilità di continuare la ricerca di Lucy dopo che “The Man” ha rapito la piccola puffetta. Una volta presa la decisione è andata dritta verso l’obbiettivo a costo della propria vita, anche nel momento in cui ha dovuto affrontare un uomo, non proprio un uomo qualsiasi peraltro, una montagna di muscoli in grado di spazzarla via con un solo colpo.
Abbiamo capito sin da subito che “The Man” non è un killer senza scrupoli ma che anche lui come Addy ha una missione da portare avanti e non è il genere di persona che uccide senza motivo, a meno che non si cerchi di sbarrargli la strada. E Addy quella strada ha cercato di sbarrargliela con tutte le proprie forze.
“Duel” è senza dubbio uno dei migliori episodi di questa stagione perché risulta uno dei più significativi. Inizia come una lotta all'ultimo sangue tra Addy e “The Man” per poi addentrarsi nei meandri della mente della piccola Lucy.
Un personaggio che cresce di episodio in episodio, e non solo dal punto di vista fisico.
In questo episodio conosciamo la Lucy bambina, quella che come tutte le normali bambine della sua età vuole giocare e divertirsi, cerca la spensieratezza anche nei momenti più improbabili. E lo fa ovviamente nell'unico modo con cui le è stato insegnato ovvero con i suoi amici Z.
Lucy però è una bambina ferita che porta i segni dell’abbandono. Una bambina consapevole di essere “speciale” che nonostante le proprie inconsuete caratteristiche mostra la propria evidente umanità e fragilità.
Scopriamo il motivo per il quale è cosi protettiva nei confronti degli Z. Per lei non sono solo corpi morti senza cervello che si muovono a causa di un virus come dichiara Addy. Da qualche parte, nel loro profondo hanno ancora qualcosa di umano, hanno ancora un nome, dei pensieri, dei sentimenti. Abbiamo sempre pensato che gli Z fossero solo dei mostri a cui non era rimasto nient’altro che la fame perché questa è sempre stata l’evidenza, ciò che ci è sempre stato mostrato. Questo fino a quando non è arrivata Lucy.
Addy è chiaramente restia ad accettare questa novità come lo saremmo tutti noi d'altronde, però dimostra una grande sensibilità e maturità nel raccontare a Lucy anche l’altra verità, quella che lei non conosce ancora e soprattutto che non capisce.
Nello stesso episodio iniziamo anche a conoscere la Lucy adolescente, quella in preda agli sbalzi di umore ma che inizia a distinguere il bene dal male.
Un’evoluzione quella di Lucy, rapida e costante come la sua improvvisa crescita fisica che non a caso arriva sempre nel momento in cui qualcuno cerca di frenarla, di toglierle la libertà.
Cresce anche la sua rabbia nei confronti di “The Man” ed in men che non si dica riesce a sbarazzarsi di lui utilizzando in modo intelligente tutte le sue risorse.
Un personaggio che, come già dichiarato in precedenza, risulta davvero efficace e ben centrato grazie ad un’ottima caratterizzazione costante ed in continua crescita. Un plauso agli sceneggiatori per questo nuovo personaggio che in soli due episodi è riuscito a dare un grande valore ad una stagione piena di alti e bassi (più bassi che alti).
Quella famosa svolta, quella novità che avevo invocato è arrivata e si chiama Lucy.
Voto episodio 9.
Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.
Vi do appuntamento su ZombieKB alla prossima settimana con il nuovo episodio di Z Nation.
A presto Zies!