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20 dicembre 2016

Recensione “Z Nation”: S03E14 “Everybody dies in the end”

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Venerdì 16/12/2016 è andato in onda il quattordicesimo ed ultimo episodio della terza stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio.
Continuate a seguirci dopo il salto se siete curiosi e se anche voi volete condividere il vostro parere.

Everybody dies in the end 1

Qual è il segreto per un buon cliffhanger?

Le storie narrate devono essere capaci di catturare lo spettatore e di far salire l’aspettativa rispetto alla conclusione di un arco narrativo. Questo richiede un buon intreccio tra le trame in corso, al fine di focalizzare l'attenzione su un singolo evento, qualcosa che si costruisca partendo dagli eventi precedenti per poi fornire una conclusione sorprendente, che giochi chiaramente sul fatto di non dare una risposta definitiva lasciando dettagli poco chiari. Dite quello che volete sul finale irritante della precedente stagione di The Walking Dead che ci ha lasciati a bocca asciutta per mesi nell'attesa di capire chi fosse la vittima di Negan, almeno però i contorni di base di ciò che era accaduto sono stati delineati. Qualcuno è stato picchiato a morte, e noi non sapevamo chi fosse. La stagione non ci ha lasciati una confusione narrativa.

Questo non è quello che è successo con il season finale della terza stagione di Z Nation che si è concluso con un terzo del cast che si è lanciato da un dirupo.

L’intera stagione è stata costruita con la premessa della misteriosa ed fiorente “Zona” (come ci avevano già mostrato nel finale della 2° stagione) mentre in realtà la trama effettiva è stata incentrata sul tentativo di Murphy di costruire una società con i suoi ibridi.

Poi improvvisamente nel penultimo episodio quando finalmente si era arrivati al tanto atteso scontro tra Murphy e Warren è subentrata una nuova priorità rappresentata dal rapimento di The Man ai danni di Lucy.
E’ stato come mettere in stand-by le trame precedenti per aprirne una nuova e potenzialmente più intrigante. Invece il risultato è stato un fallimento totale, in quanto lo show non è stato in grado di fornire un minimo di spiegazione narrativa per far sì che il pubblico si fermi per anno con il desiderio di scoprire che diavolo è successo.

Non merita neanche di essere commentato poi il modo in cui è stato realizzato il cliffhanger, io ho pensato francamente che mancasse una parte al filmato.

Insomma il season finale è risultato una grande accozzaglia. Con la conclusione di questa terza stagione peraltro non abbiamo scoperto niente di nuovo rispetto a “Zona”, non è stato creato un vaccino contro il virus e Warren non è arrivata a fermare Murphy nel tentativo di creare il suo nuovo ordine mondiale.

In questo season finale poi è mancato quasi completamente l’elemento ironico, troppo poco per una serie che è nata con determinate caratteristiche e che ha conquistato la sua fetta di pubblico proprio grazie a questa diversità rispetto alla ben più seguita serie Zombie targata AMC.

Analizzando l’intera stagione si avverte proprio il cambio di rotta rispetto ad un’idea iniziale che era riuscita a sorprendere.

In primis il cambiamento di Murphy.

Murphy che grazie alla sua caratterizzazione (non dobbiamo nasconderlo) ha rappresentato un abbondante 70% del motivo della riuscita di questa serie e che ora però abbiamo quasi completamente perso.

Everybody dies in the end 2

Dov’è il Murphy caciarone, che non ne combinava una giusta e che pensava solo in modo egoistico al proprio benessere ed al proprio divertimento senza ovviamente dover faticare in alcun modo? Non è di certo lo stesso Murphy che sta mettendo in piedi una nuova società con le proprie forze, certo in modo piuttosto discutibile ma con ottimi risultati. Non può essere lui, non è la stessa persona, a prescindere poi dall’evoluzione che un personaggio può affrontare. Siamo onesti, il vecchio Murphy ci manca e non poco e con lui Z Nation ha perso diversi punti.

Il secondo elemento è l’ironia.

Non che sia mancata in questa stagione, il punto è che è stata fine a se stessa e non ha avuto una sua continuità. Abbiamo avuto episodi come “Doc Flew Over The Cuckoo’s Nest” e “Doc’s Angels” interamente incentrati su Doc e la sua goliardia, episodi però che non hanno dato nessun tipo di input alla trama, e poi ne abbiamo avuti altri come “Welcome to Murphytown” e “Heart of Darkness” completamente privi di questo elemento che per Z Nation è fondamentale.

Ulteriore punto debole di questa stagione è stato proprio il continuo inserimento di episodi filler completamente scollegati alle trame principali. Troppi e peraltro non piacevoli (vedi i titoli sopra citati).

E poi per finire in bellezza l’evidente sensazione che questa 3° stagione sia stata inconcludente. Tante trame di cui neanche una che sia stata portata fino in fondo.

Esiste però un piccolo ed allo stesso tempo grande punto di forza di questa stagione, forse proprio l’unico: Lucy.

Questo scricciolo che è stata davvero in grado di portare sul finale di stagione una bellissima ventata di freschezza grazie ad una caratterizzazione sempre centrata e ben strutturata. Un personaggio peraltro che in men che non si dica abbiamo avuto la possibilità di conoscere in diverse fasi della sua crescita senza che ci abbia mai deluso.

In conclusione ritengo che questa sia stata senza dubbio la peggior stagione tra tutte ma che per il futuro ci siano comunque le premesse per tornare a buoni livelli.

Voto episodio 6.
Voto stagione 5.

Bene, ora tocca a voi darci il vostro parere sulla puntata.

Vi do appuntamento su ZombieKB alla prossima stagione di Z Nation.

A presto Zies!

1 commento:

  1. Vi é sfuggito lo svarione di DOC che vede arrivare la Delorean di Ritorno al futuro dopo uno Z-cannone, avete pensato che tutto il finale potrebbe essere un'altro svarione?

    RispondiElimina

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

name[jackson1966] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMtj7u0pmrH2NF8PeNoAhfXCynPciLFsVy8_Xm6m0CI8zY4vHOXEy6SDSaV4D0Wxr-oqGb5DPNCv2-P_YQRYKx0VNX9mzwv2lyQWND5SZWaRFv22wG_OgzZ5APptafmmHoCzuzp201B_o/s1600/zombiekb_the-walking-dead-season-4-norman-reedus.jpg] description[E' una vecchietta nata a Milano nel 1966 che ha studiato medicina e ama, da praticamente quando ha avuto la capacità di pensare e comprendere il mondo esterno, il mondo horror ed in particolare gli Zombie. Cresciuta nel mito di Romero ascoltando i ragazzi più grandi di lei che parlavano con orrore e soggezione della “Notte dei morti viventi”.]

Alessia Gasparella

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ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]