E finalmente è arrivata la tanto attesa prima puntata dell'ottava Stagione di The Walking Dead, intitolata "Possa la mia misericordia prevalere sulla mia ira" (titolo originale "Mercy").
La grande attesa è terminata, finalmente la nostra storia continua, quella alla quale tutti siamo affezionati, vedendo in essa il concretizzarsi delle nostre paure per il futuro e la sopravvivenza, ma ammettiamolo, in fondo un po' ci entusiasma l'idea.
Il post apocalittico che mi piace, quello che produce, che vive e permette la vita, magari provocando la morte altrui, ma il discorso di Rick è molto chiaro su questo punto, il mondo è un diritto, il nuovo mondo lo è per tutti coloro che lo arricchiscono, ci arreca dolore, ruba e uccide, deve a sua volta morire affinchè il mondo per gli altri sia migliore.
Si parla di un futuro, il possibile.
TWD è da sempre la serie della speranza che non si spegne mai, uccidere od essere uccisi in questa nuova stagione diventa più indispensabile che mai, perché come abbiamo imparato fin dal primo episodio, 8 anni fa, i veri mostri sono gli esseri umani che è ancora possibile definire tale.
L'ansia si taglia con la katana, l'atmosfera dell'attesa della propria morte coinvolge lo spettatore fin dai primi fotogrammi, è un conto alla rovescia verso l'appuntamento con il proprio destino: "oggi scriveremo la parola fine" sono le parole di Rick quando saluta il piccolo Carl ormai uomo, ma la fine di chi?
L'incertezza è la cifra di valuta di questo Mondo e la certezza dell'incertezza è l'unica costante che possediamo.
Paradossale.
Veniamo distratti da un pensiero insistente che ci tormenta dalla stagione precedente, l'immagine di un vecchio Rick che finalmente trova la più tenera delle spiegazioni e che effettivamente potevamo aspettarci, nel senso che tutti abbiamo ricamato chissá quanto sul suo possibile significato, magari non pensando neanche lontanamente alla soluzione più ovvia.
È iniziata ed è sempre più difficile stabilire chi siano i buoni e chi i cattivi e sembra di assistere all'epica lotta tra le ultime due grandi civiltà della storia.
Questo primo episodio non me lo aspettavo diverso, non mi ha delusa perché credo che nonostante uno dei due gruppi abbia subìto perdite ingenti, ci sua ancora tutto da giocarsi, me lo aspettavo però più definito, con la chiarezza che sono una morte ingente in battaglia può dare, credo però sia solo questione di tempo.
Questo episodio mi è particolarmente piaciuto non perché succedano grandissime cose, è preparatorio più che altro, ma piuttosto per il sensi di epicità che ci avrebbe potuto trasmettere un Omero, il coraggio dei singoli presi uno per uno, pronti a battersi l'uno per l'altro, anche se sconosciuti, per il bene comune.
"Mercy" è stata dedicata all'indimenticabile Romero, colui che ci ha insegnato ad amare gli Zombie e al quale dobbiamo l'essere qui a scrivere, nel mio caso e a leggere, nel vostro, questa recensione che nasce dall'attesa di un nuovo capitolo di quello che potrebbe essere la peggiore delle prospettive e che nel frattempo è gioia, come per il ritorno di un vecchio amico.
Voto: 7/10
Frase Cult: "Ci riprenderemo il nostro, quant'è vero che il giorno sconfigge la notte" e "Non dovremo più aspettare se facciamo arrivare il domani adesso"
La grande attesa è terminata, finalmente la nostra storia continua, quella alla quale tutti siamo affezionati, vedendo in essa il concretizzarsi delle nostre paure per il futuro e la sopravvivenza, ma ammettiamolo, in fondo un po' ci entusiasma l'idea.
Il post apocalittico che mi piace, quello che produce, che vive e permette la vita, magari provocando la morte altrui, ma il discorso di Rick è molto chiaro su questo punto, il mondo è un diritto, il nuovo mondo lo è per tutti coloro che lo arricchiscono, ci arreca dolore, ruba e uccide, deve a sua volta morire affinchè il mondo per gli altri sia migliore.
Si parla di un futuro, il possibile.
TWD è da sempre la serie della speranza che non si spegne mai, uccidere od essere uccisi in questa nuova stagione diventa più indispensabile che mai, perché come abbiamo imparato fin dal primo episodio, 8 anni fa, i veri mostri sono gli esseri umani che è ancora possibile definire tale.
L'ansia si taglia con la katana, l'atmosfera dell'attesa della propria morte coinvolge lo spettatore fin dai primi fotogrammi, è un conto alla rovescia verso l'appuntamento con il proprio destino: "oggi scriveremo la parola fine" sono le parole di Rick quando saluta il piccolo Carl ormai uomo, ma la fine di chi?
L'incertezza è la cifra di valuta di questo Mondo e la certezza dell'incertezza è l'unica costante che possediamo.
Paradossale.
Veniamo distratti da un pensiero insistente che ci tormenta dalla stagione precedente, l'immagine di un vecchio Rick che finalmente trova la più tenera delle spiegazioni e che effettivamente potevamo aspettarci, nel senso che tutti abbiamo ricamato chissá quanto sul suo possibile significato, magari non pensando neanche lontanamente alla soluzione più ovvia.
È iniziata ed è sempre più difficile stabilire chi siano i buoni e chi i cattivi e sembra di assistere all'epica lotta tra le ultime due grandi civiltà della storia.
Questo primo episodio non me lo aspettavo diverso, non mi ha delusa perché credo che nonostante uno dei due gruppi abbia subìto perdite ingenti, ci sua ancora tutto da giocarsi, me lo aspettavo però più definito, con la chiarezza che sono una morte ingente in battaglia può dare, credo però sia solo questione di tempo.
Questo episodio mi è particolarmente piaciuto non perché succedano grandissime cose, è preparatorio più che altro, ma piuttosto per il sensi di epicità che ci avrebbe potuto trasmettere un Omero, il coraggio dei singoli presi uno per uno, pronti a battersi l'uno per l'altro, anche se sconosciuti, per il bene comune.
"Mercy" è stata dedicata all'indimenticabile Romero, colui che ci ha insegnato ad amare gli Zombie e al quale dobbiamo l'essere qui a scrivere, nel mio caso e a leggere, nel vostro, questa recensione che nasce dall'attesa di un nuovo capitolo di quello che potrebbe essere la peggiore delle prospettive e che nel frattempo è gioia, come per il ritorno di un vecchio amico.
Voto: 7/10
Frase Cult: "Ci riprenderemo il nostro, quant'è vero che il giorno sconfigge la notte" e "Non dovremo più aspettare se facciamo arrivare il domani adesso"
MAH---
RispondiEliminapuntata noiosa e lenta come al solito...flash back e flash forward quasi irritanti...non so. Sono molto scettica a causa della settima stagione che, Negan a parte, è stata davvero imbarazzante. Spero sia come dici tu, una puntata preparatoria al botto di inizio stagione, perché io ieri ero già stanca dopo i primi 10 minuti...
Ho scritto la mia l'altro giorno, ma non si vede
Eliminatra i commenti! :-)
Ciao :-)
Snap
Ciao Snap, prova a ri-inviare il commento :-)
RispondiEliminaTi ringrazio ZombieHunter, ma non avevo salvato
Eliminaquello scritto, e non ricordo adesso che cosa avevo
scritto, anche se il guidizio non era positivo.
Vedremo la prossima puntata!
Per la cronaca, utilizzo FF 52.4 32bit.
Ciao :-)
Snap