Venerdì 29/09/2017 è andato in onda il primo episodio della quarta stagione di Z Nation sul canale americano SyFy e, come sempre non vediamo l’ora di commentare l’episodio e dare il nostro giudizio.
Sono passati 8 anni dal Giorno 1 e il vaccino realizzato con il sangue di Murphy ha funzionato ed ha immunizzato il nuovissimo mondo, l'ultima civiltà: Zona.
All'esterno di quest'isola felice il Mondo continua il suo corso, il lungo cammino verso il baratro e l'estinzione; il nostro gruppo di sopravvissuti preferiti si riunisce per pura casualità, un Doc dall'aspetto profetico, un Diecimila consapevole ed una Red meno scapestrata hanno intenzione di dirigersi verso Newmerica, una terra a nord del Canada dove fa troppo freddo per gli Zombie, un biglietto di sola andata per una speranza supportata da nessuna certezza.
Zona invece è accogliente e sicura, un paradiso zombiefree con circa diecimila abitanti che auspicano il tanto atteso Reset dell'umanitá.
Il Mondo al di fuori sembra essere quello reale, fatto di persone vere che ancora sanno ridere e piangere genuinamente, l'artefatto e sintetico Zona invece è una bolla con un'atmosfera da anni 50' fuori contesto, tema iconico nelle serie e nei film a tema Zombie, dove ciò che appare non è mai ciò che è realmente.
È qui che Warren si risveglia dal coma durato due anni, questa realtà la soffoca e sente ile bisogno di evadere da quella gabbia dorata dove Murphy sembra invece essere perfettamente integrato come la vera star del Nuovo Mondo.
Addy e Lucy (la figlia di Murphy e quindi, ricordiamocelo, portatrice sana del virus H1Z1) viaggiano insieme e sono le due inespressive facce della stessa medaglia, costituiscono una duplice visuale sul Mondo, una dalla parte degli umani e l'altra dalla parte degli zombie, il messaggio che trasmettono è quello di una cooperazione per al nascita del vero Nuovo Mondo, alternativo rispetto a quello offerto da Zona che, nel frattempo, sta dando loro la caccia.
Non posso dire che mi sia piaciuta, per essere la "tanto attesa" apertura della nuova stagione, mi aspettavo un inizio entusiasmante come nelle precedenti, ma sicuramente è stato gettato un discreto numero di semi per assicurarsi futuri sviluppi davvero interessanti.
Non manca mai la cifra trash ed è questo probabilmente che la fa amare a me e a tanti altri, Z Nation non si tira mai indietro, ogni puntata è sempre un grande show di tutto ciò che solitamente le altre serie hanno la delicatezza di non trasmettere, ma no, questa infila continuamente il dito in tutte le piaghe possibili, nel vero senso della parola.
Al di fuori di Zona tutto questo è molto divertente e quasi piacevole (specie quando lo fa Doc che è l'anima tragicomica che tutti vorremmo con noi in un'ipotetica Apocalisse Zombie), al suo interno invece sottolinea un diffuso decadimento morale che mette a disagio lo spettatore che cova già sospetti verso quell'edulcorato Giardino delle Delizie.
Voto: 6/10 sulla fiducia
Frase Cult: "Il giovedi i vestiti sono facoltativi"
Sono passati 8 anni dal Giorno 1 e il vaccino realizzato con il sangue di Murphy ha funzionato ed ha immunizzato il nuovissimo mondo, l'ultima civiltà: Zona.
All'esterno di quest'isola felice il Mondo continua il suo corso, il lungo cammino verso il baratro e l'estinzione; il nostro gruppo di sopravvissuti preferiti si riunisce per pura casualità, un Doc dall'aspetto profetico, un Diecimila consapevole ed una Red meno scapestrata hanno intenzione di dirigersi verso Newmerica, una terra a nord del Canada dove fa troppo freddo per gli Zombie, un biglietto di sola andata per una speranza supportata da nessuna certezza.
Zona invece è accogliente e sicura, un paradiso zombiefree con circa diecimila abitanti che auspicano il tanto atteso Reset dell'umanitá.
Il Mondo al di fuori sembra essere quello reale, fatto di persone vere che ancora sanno ridere e piangere genuinamente, l'artefatto e sintetico Zona invece è una bolla con un'atmosfera da anni 50' fuori contesto, tema iconico nelle serie e nei film a tema Zombie, dove ciò che appare non è mai ciò che è realmente.
È qui che Warren si risveglia dal coma durato due anni, questa realtà la soffoca e sente ile bisogno di evadere da quella gabbia dorata dove Murphy sembra invece essere perfettamente integrato come la vera star del Nuovo Mondo.
Addy e Lucy (la figlia di Murphy e quindi, ricordiamocelo, portatrice sana del virus H1Z1) viaggiano insieme e sono le due inespressive facce della stessa medaglia, costituiscono una duplice visuale sul Mondo, una dalla parte degli umani e l'altra dalla parte degli zombie, il messaggio che trasmettono è quello di una cooperazione per al nascita del vero Nuovo Mondo, alternativo rispetto a quello offerto da Zona che, nel frattempo, sta dando loro la caccia.
Non posso dire che mi sia piaciuta, per essere la "tanto attesa" apertura della nuova stagione, mi aspettavo un inizio entusiasmante come nelle precedenti, ma sicuramente è stato gettato un discreto numero di semi per assicurarsi futuri sviluppi davvero interessanti.
Non manca mai la cifra trash ed è questo probabilmente che la fa amare a me e a tanti altri, Z Nation non si tira mai indietro, ogni puntata è sempre un grande show di tutto ciò che solitamente le altre serie hanno la delicatezza di non trasmettere, ma no, questa infila continuamente il dito in tutte le piaghe possibili, nel vero senso della parola.
Al di fuori di Zona tutto questo è molto divertente e quasi piacevole (specie quando lo fa Doc che è l'anima tragicomica che tutti vorremmo con noi in un'ipotetica Apocalisse Zombie), al suo interno invece sottolinea un diffuso decadimento morale che mette a disagio lo spettatore che cova già sospetti verso quell'edulcorato Giardino delle Delizie.
Voto: 6/10 sulla fiducia
Frase Cult: "Il giovedi i vestiti sono facoltativi"
Bella recensione...la puntata un po' meno!
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