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20 novembre 2017

Recensione The Walking Dead: S08E05 "I Peccati di Negan"

1
Eccoci al quinto episodio dell'ottava stagione di The Walking Dead intitolata "I Peccati di Negan" (titolo originale "This Big Scary U")

Gabriel Stokes (Seth Gilliam) e Negan (Jeffrey Dean Morgan) nell'episodio 5

“Finalmente è finita!” mi sono detta dopo 51 minuti di visione in cui tenevo più sotto controllo la barra di avanzamento che i sottotitoli, allora mi sono detta che avrei dovuto trovarci spunti di riflessione.

Questa è sicuramente la puntata di Negan che si trova sempre nella catapecchia con Gabriel ed è qui che si concentra la maggior parte dell'episodio e non è neanche la cosa peggiore.

Mi sono immedesimata nelle povere comparse Zombie che hanno battuto i vetri di quella casetta per 25 minuti, sempre che non siano stati un effetto artificioso dato che, a risparmio come siamo, neanche delle vere mani battenti ci meritiamo secondo la produzione.

Stavolta non ci provo neanche a difendere The Walking Dead, vi avevo promesso che si sarebbe ripresa e ci avevo creduto, ma siamo quasi a metà stagione e stiamo giocando agli strateghi che neanche Giulio Cesare sarebbe andato così sul sottile e questo modo di fare ha veramente stufato perfino me.

Partiamo quindi da ciò che ho detestato di più:

1) alla fine di tutta la tiritera tra Negan e Gabriel (che non vi spoilererò ma della quale parlerò più tardi) non ci è dato sapere come abbiano fatto uno armato di clava e un prete a fuggire dalla mandria di Zombie della quale riconosco la tenacia di non essersi mai arresi e di volerli mangiare a tutti i costi, a fuggire e a tornare a casa...si, erano coperti di budella ma hanno fatto abbastanza trambusto da farsi scoprire ed erano sicuramente in inferiorità numerica, quindi uuuhhh aspettiamo trepidanti la spiegazione! La aspettiamo con la verve con la quale attendiamo il nostro numero alla posta.

Gabriel Stokes (Seth Gilliam) e Negan (Jeffrey Dean Morgan) nell'episodio 5

2) Mamma e papà litigano, Rick e Daryl litigano sulla strategia da seguire per l'attacco al Rifugio e non sono un'esperta di esplosivi, ma immagino che lanciare con poca forza e convinzione una borsa piena di munizioni non sia sufficiente a farla esplodere, quindi siamo di fronte all'ennesimo buco di sceneggiatura, una cosa ai limiti del verosimile, utile affinchè la trama vada come vuole l'autore.

Spero di essere smentita da qualche esperto di armi tra voi, perchè se fosse come dico io, sarebbe molto offensivo nei confronti dell'intelligenza degli spettatori che, nonostante tutto, ancora danno fiducia a TWD.

“Le persone sono risorse” è il messaggio principale dell'episodio e Negan costituisce il fautore dell'Ordine nel mondo del Caos, non mi trasmette chissà cosa a parte il carisma, non ha capacità fondamentali se non il buonsenso che è fondamentale.

Buonsenso che talvolta manca a Rick come a chiunque altro e senza buonsenso si perde il controllo, senza il controllo avvengono le rivolte e la gente muore!

Le persone sono risorse, le persone sono risorse, le persone sono risorse e vanno difese, nessuno come Negan è bravo a farlo, la sua assenza è lo squilibrio sociale che scuote il sistema.

Lui difende e salva le persone che altri ucciderebbero, altri Negan, tutti lo sono, ma non tutti sono come lui. Tutti sono uno, ma uno è unico e se non sarà lì ad impedire il crollo del suo mondo, molta gente morirà; questa è la miccia della sua forza di volontà, il suo scopo dopo l'Apocalisse Zombie, è stato quello di costruire qualcosa di buono.

Negan (Jeffrey Dean Morgan) nell'episodio 5

Questo ci porta a ciò che tutti pensavamo ma che, data l'indole del personaggio, facevamo fatica ad immaginare.

Negan era un superbuono, anche lui un grande classico Disneyano, dopo Re Mufasa, Maleficent con i suoi sogni infranti e la felicità portata via, l'uomo che lavorava coi bambini e che probabilmente era un ottimo educatore, che tradiva la moglie malata ma l'amava molto e che non ha avuto il coraggio di uccidere.

Tutto ciò sarebbe stato molto bello a livello narrativo, molto toccante, se fosse stato rivelato in un momento diverso e questa è un'altra delle cose che mi hanno infastidita:

3) Gabriel preso dallo sconforto immagina che il suo scopo lì sia confessare Negan, così random; gli uomini di chiesa cercano sempre il loro scopo in un'ottica abbastanza olistica, quindi lasciamoglielo fare.

Ciò che non mi è chiaro è cosa faccia scattare a Negan la voglia di dire a qualcun altro le sue debolezze, un qualcuno che gli ha anche appena goffamente sparato senza colpirlo neanche di striscio nonostante il bruciapelo e il passato, non dico da cecchino, ma da medio tiratore; cosa gli ha fatto scattare l'impeto? Le parole di Gabriel? Non mi pare gli abbia detto chissà cosa di convincente.

Potremmo pensare che sia una confessione in punto di morte, ma Negan non ha alcuna intenzione di morire.

Certo è che Gabriel è una risorsa, una persona con poco carisma ma con l'ascendente che solo un prete può avere sulle genti e che quindi ancora non è sacrificabile, a Negan serve per un motivo ben preciso e lo scopriremo più avanti (spero).

Gabriel Stokes (Seth Gilliam) e Negan (Jeffrey Dean Morgan) nell'episodio 5

Continua comunque a convincermi poco tutto questo capitolo Negan-Gabriel, finora mi risulta superfluo, vedremo che risvolti avrà questa situazione. Intanto i due sono tornati a casa in tempo per sventare una rivolta di operai che non vedono in Simon o in Regina i loro leader, il problema è che loro non vedono negli operai ciò che ci vede Negan, sono sacrificabili, carne da macello, quindi si corre sul filo del rasoio narrativamente, senza avere però riscontro nell'atmosfera generale e questo fa perdere molto a livello di coinvolgimento dello spettatore.

Buon leader si rivela essere Dwight, la spia di cui nessuno sospetta; non è spoiler, lo sappiamo tutti fin dall'inizio e proprio per questo mi sembra superfluo giocare con le inquadrature ad “Indovina Chi?” tra lui ed Eugene, sono i Salvatori a non saperlo, non i quattro gatti rimasti a guardare TWD che per tutti i motivi elencati finora e tanti altri, ridendo e scherzando, ha perso 10 milioni di spettatori.

Dwight (Austin Amelio) nell'episodio 5

Io non guardo TWD perchè devo recensirlo, lo guardo perchè mi piace e lo guarderò sempre anche se mi annoia e se perdo il filo della storia quando si infilano malamente in un numero di sottotrame e punti di vista che evidentemente non riescono a gestire, perchè so che arriverà il momento in cui verrò sorpresa di nuovo, arriverà il giorno in cui la nostra fame di sangue illustre verrà placata.

12 minuti di prequel di Gregory però sono troppi anche per me...

Voto: 2!
Frase cult: "Uccidiamo le persone giuste nel modo più sbagliato possibile"

1 commento:

  1. Dobbiamo farcene una ragione, TWD ormai ha subito un processo narrativo diverso, fatto di pause e lunghe riflessioni. Per quanto l'ho odiato anch'io poi ho iniziato ad apprezzarlo.
    Per quanto riguarda la dinamite, la prima tipologia di quest'arma era molto delicata e di facile esplosione sia per cambi di temperatura che per strattonamenti improvvisi. Nel film non penso sia potuta esplodere essendo che l'hanno messa in una borsa e trattata male dall'inizio, però a mio avviso è stata la benzina a dar fuoco all'auto (si è vista sgocciolare in una scena) che, essendo vicino alla dinamite, ha fatto poi esplodere il tutto.
    Per la confessione di Negan penso che si confessi per via di un prete, anche se il mondo è quel che è la figura di un prete resta stabile. In più Negan fa capire che uccide non perché è folle ma perché in questo modo si crea un regime, delle regole e degli standard (per così dire); fa intendere che sì è pazzo ma pazzo con un criterio, infatti non ucciderebbe la gente giusto per farlo come allude Simon.
    Questo almeno è quello che ho inteso io, e purtroppo il ritmo non cambierà finché non finirà la guerra con Negan e almeno non prima degli 8 episodi :D

    RispondiElimina

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]