Clap clap, The Walking Dead, ci hai piazzato un po' di Vaganti all'inizio così non possiamo lamentarci alla fine dicendo che mancavano, così puoi fare tranquillo tutte le introspezioni che vuoi! Continuate a leggere per scoprire cosa ne pensiamo dell'episodio S09E03 "Segnali d'allarme" ("Warning Signs").
L'Uomo del Monte attraversa le sue coltivazioni e sembra di guardare lo spot della passata, vista a rallentatore per giunta. Si, ci sta, è simbolico e tutto quello che vi pare, ma per come la vedo io, hanno guadagnato 5 minuti nei quali non avrebbero saputo cosa infilarci.
Per i primi 10 minuti pare una puntata politically correct di "Terra Nostra", la telenovelas che vede mia nonna e rimpiango gli Zombie lenti e paciosi delle prime scene, che si muovevano come lucertole ai primi raggi del sole. Ribadisco quanto sia stata un'ottima tattica per distrarmi e per farmi ben sperare.
Ma andiamo agli avvenimenti che ci propina questa trama un po' così…
Maggie viaggia insieme ad una mezza specie di Glenn e vivono un'esperienza alla Marchese del Grillo con dei briganti che altro non sono che i Salvatori datisi alla macchia, ma si risolve tutto molto blandamente, tanto che mi viene da pensare che sarebbe meglio metterci un po' di scene di guerriglia.
Ma i Salvatori non sono scemi e magai ci hanno pensato più di me al fatto che non avrebbero avuto scampo in tal caso, inoltre il loro scopo è tornare a casa, non sterminare la popolazione, ...non ancora almeno.
Nel frattempo i sopravvissuti che adesso vivono nei pressi del ponte per lavorare al suo ripristino per ristabilire le comunicazioni tra i centri abitati, rende manifesto il malcontento che già aleggiava dagli episodi precedenti perché un dei Salvatori fuggiaschi sembra essere stato ucciso e il colpevole deve necessariamente saltare fuori.
Il punto è che la tensione è molto alta e questa situazione sta mettendo tutti l'uno contro l'altro, anche commilitoni di vecchia data, amici, fratelli e Rick si rende conto di quanto sia difficile costruire una democrazia, un sistema funzionante.
In generale quello che noto è che si stanno accapigliando per il destino di gente della quale non ricordo neanche l'esistenza. Per carità, è una comunità, ci tengono, hanno i loro equilibri, però non ci farei una puntata intera su questo.
Contemporaneamente capisco però che sia sintomatico della situazione che Rick e la sua gente sta vivendo, la convivenza forzata, gli opposti che si azzuffano, quindi ammetto che ci stia bene tutto sommato la resa dei sentimenti alla Inside Out, trasporre cioè i problemi che ognuno di loro ha, nella realtà fisica, mietendo vittime simboliche.
Interessante è il doppio punto di vista Rick-Maggie che divide anche i sopravvissuti, sia circa i metodi di realizzazione di un Mondo che sia degno di questo nome, sia per quanto riguarda le pene capitali da infliggere ai disobbedienti.
La vogliamo chiamare davvero democrazia?
Dice bene il ragazzo "Famo 100?" della scorsa puntata, Rick è così tanto diverso da Negan?
Il finale mi ha dato i brividi, veramente.
C'è una velata minaccia di morte così ben doppiata che me la sono sentita addosso.
Niente ragazzi, mi ha fatto proprio paura il dialogo Maggie-Daryl, mi sono vista cadere addosso nove anni di sereni rapporti umani in TWD. I capisaldi che hanno finora retto la serie proprio dal punto di vista dei sentimenti, dell'amore, del sacrificarsi per l'altro, potrebbero venire meno da questo punto in poi.
Voto: 6, mi è piaciuto solo il finale dove c'è anche un leggero anticipo di quella che sarà poi la questione dell'elicottero e del suo sinistro legame con la ex monnezzara.
Frase cult: "Quando il mondo appartiene ai morti non p un mondo giusto"
Interessante è invece il doppio punto di vista
L'Uomo del Monte attraversa le sue coltivazioni e sembra di guardare lo spot della passata, vista a rallentatore per giunta. Si, ci sta, è simbolico e tutto quello che vi pare, ma per come la vedo io, hanno guadagnato 5 minuti nei quali non avrebbero saputo cosa infilarci.
Per i primi 10 minuti pare una puntata politically correct di "Terra Nostra", la telenovelas che vede mia nonna e rimpiango gli Zombie lenti e paciosi delle prime scene, che si muovevano come lucertole ai primi raggi del sole. Ribadisco quanto sia stata un'ottima tattica per distrarmi e per farmi ben sperare.
Ma andiamo agli avvenimenti che ci propina questa trama un po' così…
Maggie viaggia insieme ad una mezza specie di Glenn e vivono un'esperienza alla Marchese del Grillo con dei briganti che altro non sono che i Salvatori datisi alla macchia, ma si risolve tutto molto blandamente, tanto che mi viene da pensare che sarebbe meglio metterci un po' di scene di guerriglia.
Ma i Salvatori non sono scemi e magai ci hanno pensato più di me al fatto che non avrebbero avuto scampo in tal caso, inoltre il loro scopo è tornare a casa, non sterminare la popolazione, ...non ancora almeno.
Nel frattempo i sopravvissuti che adesso vivono nei pressi del ponte per lavorare al suo ripristino per ristabilire le comunicazioni tra i centri abitati, rende manifesto il malcontento che già aleggiava dagli episodi precedenti perché un dei Salvatori fuggiaschi sembra essere stato ucciso e il colpevole deve necessariamente saltare fuori.
Il punto è che la tensione è molto alta e questa situazione sta mettendo tutti l'uno contro l'altro, anche commilitoni di vecchia data, amici, fratelli e Rick si rende conto di quanto sia difficile costruire una democrazia, un sistema funzionante.
In generale quello che noto è che si stanno accapigliando per il destino di gente della quale non ricordo neanche l'esistenza. Per carità, è una comunità, ci tengono, hanno i loro equilibri, però non ci farei una puntata intera su questo.
Contemporaneamente capisco però che sia sintomatico della situazione che Rick e la sua gente sta vivendo, la convivenza forzata, gli opposti che si azzuffano, quindi ammetto che ci stia bene tutto sommato la resa dei sentimenti alla Inside Out, trasporre cioè i problemi che ognuno di loro ha, nella realtà fisica, mietendo vittime simboliche.
Interessante è il doppio punto di vista Rick-Maggie che divide anche i sopravvissuti, sia circa i metodi di realizzazione di un Mondo che sia degno di questo nome, sia per quanto riguarda le pene capitali da infliggere ai disobbedienti.
La vogliamo chiamare davvero democrazia?
Dice bene il ragazzo "Famo 100?" della scorsa puntata, Rick è così tanto diverso da Negan?
Il finale mi ha dato i brividi, veramente.
C'è una velata minaccia di morte così ben doppiata che me la sono sentita addosso.
Niente ragazzi, mi ha fatto proprio paura il dialogo Maggie-Daryl, mi sono vista cadere addosso nove anni di sereni rapporti umani in TWD. I capisaldi che hanno finora retto la serie proprio dal punto di vista dei sentimenti, dell'amore, del sacrificarsi per l'altro, potrebbero venire meno da questo punto in poi.
Voto: 6, mi è piaciuto solo il finale dove c'è anche un leggero anticipo di quella che sarà poi la questione dell'elicottero e del suo sinistro legame con la ex monnezzara.
Frase cult: "Quando il mondo appartiene ai morti non p un mondo giusto"
Interessante è invece il doppio punto di vista
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