Cosa succede quando i morti risorgono in un piccolo borgo delle Alpi Venoste? Ce lo narra "Risorgemia", l'opera di Decimo Tagliapietra, di cui oggi vi presentiamo sinossi, booktrailer e dettagli delle edizioni.
Iniziamo subito col segnalarvi che "Risorgemia" è disponibile sia in formato cartaceo, per la Weird Book (qui il sito) che in formato elettronico per la Delos Book (qui la pagina dedicata).
Questa la sinossi ufficiale:
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[Fonte: Decimo Tagliapietra]
Iniziamo subito col segnalarvi che "Risorgemia" è disponibile sia in formato cartaceo, per la Weird Book (qui il sito) che in formato elettronico per la Delos Book (qui la pagina dedicata).
Questa la sinossi ufficiale:
Italia, febbraio 1959.Ed ecco alcuni estratti dal sito dell'autore:
A Portoalto, un piccolo borgo incastrato tra le vette delle Alpi Venoste, i morti del cimitero risorgono alle prime luci dell’alba, spazzando via come un uragano la placida routine degli abitanti. L’evento sembra in qualche modo collegato a un fatto di sangue avvenuto a inizio secolo, narrato tra le pagine del diario di un vecchio prete accusato di omicidio.
Inizia da qui l’odissea di un gruppo di uomini e donne destinato ad affrontare un orrore che va al di là di ogni immaginazione, un orrore che raggiungerà il suo culmine con l’arrivo di una figura inquietante e misteriosa, un essere mostruoso che si aggira indisturbato tra le case e sembra non temere i vivi né i morti.
“Io ero seduto in seconda fila, con mio padre. Avevo dodici anni. La bara era posata su due zoccoli di legno, di fronte l’altare. Riuscivo a vedere la salma molto bene. La faccia di Carlo era grigia, i lineamenti distesi, come se dormisse, ma credo che tutti in quel momento pensassero alle sue palle maciullate dai denti della volpe. – Distolse lo sguardo dalla finestra e lo rivolse a Teresa. – Ad un certo punto mi sembrò di vederlo muovere le labbra. Solo un accenno, quasi impercettibile, veloce come un lampo. Da quel momento non gli staccai più gli occhi di dosso, desideravo ardentemente scorgere di nuovo quel guizzo. Per tutta la durata della cerimonia funebre non smisi di guardarlo, fino a quando non gli richiusero il coperchio sulla faccia. È passato qualche anno da allora, ma il ricordo è ancora vivido nella mia mente. – Le labbra abbozzarono un mesto sorriso. – Ora mi ritrovo qui a sperare che quel cadavere là fuori rimanga dov’è.”
“Poi loro apparvero. Sbucarono lentamente, alcuni addossati l’uno all’altro, altri al di fuori della mischia, un po’ più indietro. Ma camminavano tutti nella stessa direzione, incuranti degli spari, protesi verso l’uomo vivo che imbracciava il fucile. La maggioranza dei morti non era riconoscibile. Non erano morti recenti, venivano dal cimitero. Li riconoscevi perché non avevano quasi carne addosso. La pelle aderiva come cellophane sulle ossa e i contorni del cranio premevano vistosi sotto di essa. Uno di loro si trascinava, steso a terra, facendo perno sulle braccia perché gli mancava una gamba. Il moncherino sfilacciato induceva a pensare che l’arto gli fosse stato strappato via con violenza.”Non possiamo non vantarci di possederne gelosamente una copia autografata, con tanto di dedica a ZKB: E chiudiamo con il booktrailer:
Risorgemia (booktrailer)
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[Fonte: Decimo Tagliapietra]
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