Si presenta ricchissima la nuova edizione 88 Films di "Virus - L'inferno dei morti viventi", la prima di un trittico che nei prossimi mesi vedrà pubblicare, nella Italian Collection, altri grandi classici dello Zombie movie degli anni '80 come Le notti del terrore e Zombi holocaust. Scorri la news per scoprirla!
Prodotto sulla scia di Zombi di Romero, come voleva la produzione spagnola, ma dal tono più scanzonato come voleva Mattei, Virus andava incontro alla voglia degli spettatori americani e giapponesi di "film di bassa macelleria". Il film fu girato in Spagna in 5 settimane ma è ambientato in Papua Nuova Guinea, per riprodurre la quale furono utilizzate diverse scene di repertorio. Certamente si ispira al film romeriano (ma i "prestiti" sono anche di più): l'assalto della squadra delle forze speciali all'edificio occupato dai terroristi, con la stessa colonna sonora messa a disposizione dai Goblin, non può non ricordare il più cupo incipit di Dawn of the Dead. Lo stesso Mattei, che prima si firmava Jordan B. Matthews, si inventò per L'inferno dei morti viventi lo pseudonimo di Vincent Dawn proprio in riferimento a Zombi.
Prodotto sulla scia di Zombi di Romero, come voleva la produzione spagnola, ma dal tono più scanzonato come voleva Mattei, Virus andava incontro alla voglia degli spettatori americani e giapponesi di "film di bassa macelleria". Il film fu girato in Spagna in 5 settimane ma è ambientato in Papua Nuova Guinea, per riprodurre la quale furono utilizzate diverse scene di repertorio. Certamente si ispira al film romeriano (ma i "prestiti" sono anche di più): l'assalto della squadra delle forze speciali all'edificio occupato dai terroristi, con la stessa colonna sonora messa a disposizione dai Goblin, non può non ricordare il più cupo incipit di Dawn of the Dead. Lo stesso Mattei, che prima si firmava Jordan B. Matthews, si inventò per L'inferno dei morti viventi lo pseudonimo di Vincent Dawn proprio in riferimento a Zombi.
Virus ha però il vanto di essere il primo Zombie movie in cui gli essere umani sono trasformati in morti viventi da un agente chimico realizzato dall'uomo: dai laboratori della multinazionale HOPE, che intende risolvere il problema della sovrappopolazione del Terzo Mondo, si sprigiona infatti un gas che contagia prima un topo e poi l'uomo, uccidendolo e rianimandolo con istinti antropofagi. Niente voodoo o altre ragioni sovrannaturali, niente necessità ontologica dell'essere umano; la resurrezione dei morti viene addebitata unicamente alle irresponsabilità umane. All'epoca il virus sintetizzato in laboratorio che rianima i morti e si diffonde tramite contagio era un'alternativa alla fuga di materiale radioattivo di Incubo sulla città contaminata, agli esperimenti del mad scientist di Zombi holocaust o agli ultrasuoni di Non si deve profanare il sonno dei morti. L'idea sarebbe stata confermata e riproposta negli anni successivi, dando all'Inferno dei morti viventi un posto di primo piano nella storia del genere.
Hell of the living dead di 88 Films si presenta come l'edizione definitiva dello Zombie movie di Bruno Mattei. L'etichetta inglese propone infatti due dischi con doppia versione 4K UHD/HD e doppiaggio inglese/italiano con sottotitoli opzionali. Ricco l'elenco dei contenuti extra: interviste alla protagonista Margie Newton, Claudio Fragasso e Rossella Drudi, co-sceneggiatrice del film oltre che di altri Zombie movie italiani; commento audio di Eugenio Ercolani e Troy Howarth; doppio poster italiano e inglese.
Restate su ZKB per tutte le novità homevideo!
[Fonte: 88 Films]
Hell of The Living Dead - Virus (1980) Official Trailer by Film&Clips
Restate su ZKB per tutte le novità homevideo!
[Fonte: 88 Films]
Nessun commento:
Posta un commento