Vinegar Syndrome ritorna sui cult dimenticati riportando in vita Curse of the Screaming Dead di Tony Malanowski, filmaccio dei primi anni Ottanta, e lo fa con una nuova edizione restaurata in 2K con tanto di doppio disco, versione limited edition con slipcover e la solita valanga di contenuti extra. Ce n'era davvero bisogno? Non ne siamo sicuri, ma chi siamo noi per opporci a questo nuovo Blu-ray da collezione? Seguitemi nella news per riscoprire questo cult anni '80!
Tre giovani coppie, nel corso di un weekend di campeggio, fermano il loro camper nei pressi di una collina. Le cose iniziano a prendere una piega sinistra quando Kiyomi, una delle ragazze, afferma di sentire una campana rintoccare nelle vicinanze. Mel, il suo ragazzo, va a esplorare e scopre una vecchia chiesa e un cimitero che si rivelerà essere il luogo di eterno riposo di una compagnia di soldati confederati fatti prigionieri e torturati dai nordisti durante la Guerra civile. Nella notte i morti risorgono e il gruppo viene attaccato ripetutamente. Infatti, nel corso della visita alla chiesa Mel ha sottratto il diario del capitano sudista nel quale il militare racconta le sofferenze subite dai suoi uomini e giura vendetta agli yankee. I ragazzi tentano di tornare al camper ma si perdono nei boschi, riuscendo a trovare riparo in una casa. Dopo il più classico degli assedi da parte degli Zombie, Mel restituisce il diario al capitano placando così la sete di sangue dei ribelli. Scritto da Lon Huber, prodotto dalla Little Warsaw Productions e girato da Tony Malanowski, Curse of the Screaming Dead fu realizzato nel 1982. Malanowski non era nuovo a questi temi: infatti l'anno precedente aveva girato un altro film, Night of Horror, che già proponeva un gruppo di hippie presi a morsi da confederati non troppo defunti e del quale Curse sarebbe una sorta di remake. Il film fu successivamente acquisito dalla Troma nel 1987, che lo ridistribuì con il titolo alternativo di Curse of the Cannibal Confederates, nonostante sia ben lontano dai livelli standard di splatter, nudità e irriverenza tipici della casa di produzione presieduta da Loyd Kaufman. Il quale, infatti, in uno dei suoi libri lo annovera fra i cinque peggiori film del catalogo della Troma. Curse of the Screaming Dead si inserisce nel filone dei soldati Zombie, riprendendo i vari Shock Waves, Zombie Lake e L'oasi degli zombie usciti negli anni immediatamente precedenti e inaugurando quello che nel tempo ha assunto i connotati di un sotto-filone, caratteristico del cinema americano, che vede i morti risorgere con addosso l'uniforme confederata: nei decenni successivi uscirono ad esempio The Supernaturals (1986), Ghost Brigade (in Italia Grey Knight - L'esercito delle tenebre, 1992) e Bloody Bill (2004). A fronte di chi lo considera il peggior Zombie movie di tutti i tempi, c'è anche qualcuno che sostiene che un certo discorso sulla storia americana - la Guerra civile è per molti, soprattutto nel Sud, una ferita ancora aperta - il film tenta di intraprenderlo. I confederati risorgono nel momento in cui Mel legge nel diario del capitano le atrocità subite dai soldati, mentre in precedenza i turisti jankee arraffoni volevano appropriarsi della vecchia Dixie flag trovata nel cimitero (farsi sottrarre la bandiera o lo striscione dagli avversari non è ancora oggi una ferita nell'orgoglio nel movimento ultras?): la sete di vendetta dei morti nei confronti dei ragazzi è implacabile e cieca e si calma solo nel momento in cui, alla fine del film, Mel restituisce al capitano il suo diario. Gli Zombie tornano al loro riposo e così il sanguinoso passato della nazione. Una conclusione, fa notare un recensore, più conciliante del controverso finale della Notte dei morti viventi. Girato con budget praticamente inesistente, Curse of the Screaming Dead rimane comunque piuttosto brutto. Il momento clou, cioè la risurrezione dei confederati, avviene dopo una mezzora di chiacchiere senza costrutto dei ragazzi e sequenze piuttosto statiche. Da lì in poi il film tenta di cambiare passo con i ripetuti attacchi degli Zombie, dei quali alcuni hanno un aspetto fin troppo salutare per essere sottoterra da più di cent'anni, mentre altri portano vistosamente sul volto delle maschere piuttosto dozzinali. Persino la scena del pasto degli Zombie ai danni dei malcapitati poliziotti risulta fin troppo tirata per le lunghe e priva di idee originali (a un certo punto si nota persino che i morti viventi estraggono le viscere dal ventre di uno dei poliziotti senza nemmeno sbottonargli la camicia). Le teste degli Zombie esplodono come palloncini e le divise dei soldati, complice forse anche la scarsa illuminazione, risultano più blu che grigie. E proprio quel finale che vuole portare un po' di speranza in terra americana, lascia un po' l'amaro in bocca allo spettatore appassionato di Zombie abituato a ben altre carneficine (la sequenza conclusiva dell'assedio alla casa ci porta alla mente il finale di Children shouldn't play with dead things di Bob Clark, che termina in maniera diversa e più divertente). La nuova edizione Vinegar Syndrome si presenta così disponibile in versione doppio disco standard e limited edition con slipcover da collezione. Fra i contenuti speciali il precedente lungometraggio di Malanowski, Night of Horror, con due commenti audio del regista e dell'attore Steve Sandkuhler che discorrono dei due film; documentari sul making-of di entrambi i film, un'intervista all'esperto di trucco Bart Mixon, una featurette sulla colonna sonora di Curse e altro ancora. Chi vuole arricchire la propria collezione con questo Blu-ray può trovare Curse of the Screaming Dead sul sito ufficiale di Vinegar Syndrome. Qui sotto, invece, il trailer promozionale dell'edizione.
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[Fonte: Vinegar Syndrome, Tromaville Wiki, Movies and Mania, The Bloody Pit of Horror]
Tre giovani coppie, nel corso di un weekend di campeggio, fermano il loro camper nei pressi di una collina. Le cose iniziano a prendere una piega sinistra quando Kiyomi, una delle ragazze, afferma di sentire una campana rintoccare nelle vicinanze. Mel, il suo ragazzo, va a esplorare e scopre una vecchia chiesa e un cimitero che si rivelerà essere il luogo di eterno riposo di una compagnia di soldati confederati fatti prigionieri e torturati dai nordisti durante la Guerra civile. Nella notte i morti risorgono e il gruppo viene attaccato ripetutamente. Infatti, nel corso della visita alla chiesa Mel ha sottratto il diario del capitano sudista nel quale il militare racconta le sofferenze subite dai suoi uomini e giura vendetta agli yankee. I ragazzi tentano di tornare al camper ma si perdono nei boschi, riuscendo a trovare riparo in una casa. Dopo il più classico degli assedi da parte degli Zombie, Mel restituisce il diario al capitano placando così la sete di sangue dei ribelli. Scritto da Lon Huber, prodotto dalla Little Warsaw Productions e girato da Tony Malanowski, Curse of the Screaming Dead fu realizzato nel 1982. Malanowski non era nuovo a questi temi: infatti l'anno precedente aveva girato un altro film, Night of Horror, che già proponeva un gruppo di hippie presi a morsi da confederati non troppo defunti e del quale Curse sarebbe una sorta di remake. Il film fu successivamente acquisito dalla Troma nel 1987, che lo ridistribuì con il titolo alternativo di Curse of the Cannibal Confederates, nonostante sia ben lontano dai livelli standard di splatter, nudità e irriverenza tipici della casa di produzione presieduta da Loyd Kaufman. Il quale, infatti, in uno dei suoi libri lo annovera fra i cinque peggiori film del catalogo della Troma. Curse of the Screaming Dead si inserisce nel filone dei soldati Zombie, riprendendo i vari Shock Waves, Zombie Lake e L'oasi degli zombie usciti negli anni immediatamente precedenti e inaugurando quello che nel tempo ha assunto i connotati di un sotto-filone, caratteristico del cinema americano, che vede i morti risorgere con addosso l'uniforme confederata: nei decenni successivi uscirono ad esempio The Supernaturals (1986), Ghost Brigade (in Italia Grey Knight - L'esercito delle tenebre, 1992) e Bloody Bill (2004). A fronte di chi lo considera il peggior Zombie movie di tutti i tempi, c'è anche qualcuno che sostiene che un certo discorso sulla storia americana - la Guerra civile è per molti, soprattutto nel Sud, una ferita ancora aperta - il film tenta di intraprenderlo. I confederati risorgono nel momento in cui Mel legge nel diario del capitano le atrocità subite dai soldati, mentre in precedenza i turisti jankee arraffoni volevano appropriarsi della vecchia Dixie flag trovata nel cimitero (farsi sottrarre la bandiera o lo striscione dagli avversari non è ancora oggi una ferita nell'orgoglio nel movimento ultras?): la sete di vendetta dei morti nei confronti dei ragazzi è implacabile e cieca e si calma solo nel momento in cui, alla fine del film, Mel restituisce al capitano il suo diario. Gli Zombie tornano al loro riposo e così il sanguinoso passato della nazione. Una conclusione, fa notare un recensore, più conciliante del controverso finale della Notte dei morti viventi. Girato con budget praticamente inesistente, Curse of the Screaming Dead rimane comunque piuttosto brutto. Il momento clou, cioè la risurrezione dei confederati, avviene dopo una mezzora di chiacchiere senza costrutto dei ragazzi e sequenze piuttosto statiche. Da lì in poi il film tenta di cambiare passo con i ripetuti attacchi degli Zombie, dei quali alcuni hanno un aspetto fin troppo salutare per essere sottoterra da più di cent'anni, mentre altri portano vistosamente sul volto delle maschere piuttosto dozzinali. Persino la scena del pasto degli Zombie ai danni dei malcapitati poliziotti risulta fin troppo tirata per le lunghe e priva di idee originali (a un certo punto si nota persino che i morti viventi estraggono le viscere dal ventre di uno dei poliziotti senza nemmeno sbottonargli la camicia). Le teste degli Zombie esplodono come palloncini e le divise dei soldati, complice forse anche la scarsa illuminazione, risultano più blu che grigie. E proprio quel finale che vuole portare un po' di speranza in terra americana, lascia un po' l'amaro in bocca allo spettatore appassionato di Zombie abituato a ben altre carneficine (la sequenza conclusiva dell'assedio alla casa ci porta alla mente il finale di Children shouldn't play with dead things di Bob Clark, che termina in maniera diversa e più divertente). La nuova edizione Vinegar Syndrome si presenta così disponibile in versione doppio disco standard e limited edition con slipcover da collezione. Fra i contenuti speciali il precedente lungometraggio di Malanowski, Night of Horror, con due commenti audio del regista e dell'attore Steve Sandkuhler che discorrono dei due film; documentari sul making-of di entrambi i film, un'intervista all'esperto di trucco Bart Mixon, una featurette sulla colonna sonora di Curse e altro ancora. Chi vuole arricchire la propria collezione con questo Blu-ray può trovare Curse of the Screaming Dead sul sito ufficiale di Vinegar Syndrome. Qui sotto, invece, il trailer promozionale dell'edizione.
The Curse of the Screaming Dead (1982) [Vinegar Syndrome Blu-ray Promo Trailer]
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[Fonte: Vinegar Syndrome, Tromaville Wiki, Movies and Mania, The Bloody Pit of Horror]
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