Sono passati 13 anni dal primo, strepitoso, romanzo ambientato nel mondo di Sine Requie. Il suo seguito, dal titolo "Sopravvissuti 2: Il giorno senza fine", saprà esserne all'altezza?!? Scopritelo nella nostra recensione!
E' difficile recensiere un libro dopo che lo si è tanto atteso (se leggete la mia recensione del primo romanzo capirete quanto lo ho adorato), soprattutto perchè le aspettative sono elevate ed il paragone con l'originale è un obbligo imposto dal cervello.
Questo Sopravvissuti 2 parte esattamente dove si era interrotto il primo volume: alcuni personaggi sono morti (e poi non-morti!), altri prigionieri ed altri ancora sono passati al nemico (perchè, come in ogni buon prodotto che omaggia le creature rese celebri da George A. Romero, sappiamo che i vivi sono spesso peggio degli Zombie).
I protagonisti sono fondamentalmente 2: il commando "Teschio", che seguiremo nelle sue scelte (spesso sconcertanti) per la sopravvivenza, e l'ex-soldato della Wehrmacht che si è ritrovato ad essere [SPOILER per chi non ha letto il primo romanzo] un non-morto senziente [fine SPOILER] che ora cerca vendetta, ma che scoprirà la maledizione della sua nuova condizione. Ritroveremo anche quella carogna di Santiago che rimane il villain che alterna momenti sfigati a sessioni gloriose.
Lo dirò brutalmente: il primo libro non si batte! La cattiveria raccontate nel volume originale e le emozioni provate nella sua lettura non si ritrovano in questo seguito, ma questo non significa che questo sia un brutto libro.
La parte più interessante è senza dubbio quella del soldato non-morto in cerca di vendetta; scopriremo cosa passa nella mente di uno Zombie dotato di raziocinio (che conserva l'animo benevolo che aveva in vita) e quali difficili prove deve affrontare nel tentativo di non perdere la propria umanità.
Ci troveremo nuovamente ad osservare sopravvissuti che vivono di razzie e violenza o quelli che cercano di sopravvivere senza eccedere nella barbarie... ma nel più dei casi la linea di confine tra le due tipologie risulta essere molto labile.
Ovviamente non mancano le scene a base di banchetti Zombie, ma non saranno la parte preponderante del romanzo (ricordiamo che nel mondo di Sine Requie nemmeno tagliando a pezzi un non-morto lo si elimina, quindi difficilmente si sopravvive se circondati da un'orda di Zombie).
Conclusione: ci troviamo di fronte ad una lettura obbligata per chi ha apprezzato il primo romanzo, nonostante non riesca a raggiungerne i livelli troviamo interessanti approfondimenti sulla psicologia di determinate figure (o sarebbe meglio dire "creature") oltre a qualche buona dose di cattiveria in stile Sine Requie.
E' difficile recensiere un libro dopo che lo si è tanto atteso (se leggete la mia recensione del primo romanzo capirete quanto lo ho adorato), soprattutto perchè le aspettative sono elevate ed il paragone con l'originale è un obbligo imposto dal cervello.
Questo Sopravvissuti 2 parte esattamente dove si era interrotto il primo volume: alcuni personaggi sono morti (e poi non-morti!), altri prigionieri ed altri ancora sono passati al nemico (perchè, come in ogni buon prodotto che omaggia le creature rese celebri da George A. Romero, sappiamo che i vivi sono spesso peggio degli Zombie).
I protagonisti sono fondamentalmente 2: il commando "Teschio", che seguiremo nelle sue scelte (spesso sconcertanti) per la sopravvivenza, e l'ex-soldato della Wehrmacht che si è ritrovato ad essere [SPOILER per chi non ha letto il primo romanzo] un non-morto senziente [fine SPOILER] che ora cerca vendetta, ma che scoprirà la maledizione della sua nuova condizione. Ritroveremo anche quella carogna di Santiago che rimane il villain che alterna momenti sfigati a sessioni gloriose.
Lo dirò brutalmente: il primo libro non si batte! La cattiveria raccontate nel volume originale e le emozioni provate nella sua lettura non si ritrovano in questo seguito, ma questo non significa che questo sia un brutto libro.
La parte più interessante è senza dubbio quella del soldato non-morto in cerca di vendetta; scopriremo cosa passa nella mente di uno Zombie dotato di raziocinio (che conserva l'animo benevolo che aveva in vita) e quali difficili prove deve affrontare nel tentativo di non perdere la propria umanità.
Ci troveremo nuovamente ad osservare sopravvissuti che vivono di razzie e violenza o quelli che cercano di sopravvivere senza eccedere nella barbarie... ma nel più dei casi la linea di confine tra le due tipologie risulta essere molto labile.
Ovviamente non mancano le scene a base di banchetti Zombie, ma non saranno la parte preponderante del romanzo (ricordiamo che nel mondo di Sine Requie nemmeno tagliando a pezzi un non-morto lo si elimina, quindi difficilmente si sopravvive se circondati da un'orda di Zombie).
Conclusione: ci troviamo di fronte ad una lettura obbligata per chi ha apprezzato il primo romanzo, nonostante non riesca a raggiungerne i livelli troviamo interessanti approfondimenti sulla psicologia di determinate figure (o sarebbe meglio dire "creature") oltre a qualche buona dose di cattiveria in stile Sine Requie.
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